Cari amici,

Sento la necessità di chiarire alcune cose che ora a quanto pare sconcertano e lasciano perplesse molte persone. Fin dall’inizio di questa crisi la Comunità del Saker in tutto il mondo (letteralmente!) è stata super impegnata nel tentativo di tenere il passo con gli eventi e dare un senso a ciò che sembra essere totalmente folle. Negli ultimi due giorni ho lavorato senza mai fermarmi fino ad ora, e vi chiedo di perdonarmi se sono stato più brusco del solito (non fate caso ai miei refusi e alla grammatica!). Eccoci qui:

1) Le armi atomiche iraniane. L’Iran non ha mai avuto un programma nucleare militare, e non ne avrà mai uno. Per due ragioni: primo, le armi atomiche sono state ufficialmente dichiarate “haram [proibite] dall’Ayatollah Ali Khamenei. Ma c’è anche un’altra ragione: a meno che non abbiate l’intera gamma di armi nucleari (come la Russia e gli Stati Uniti), le vostre armi nucleari sono solamente degli obiettivi, e non solo, diventano cioè un obiettivo ideale da un punto di vista di pubbliche relazioni, poiché gli Stati Uniti e/o Israele possono affermare che DOVEVANO usare le armi atomiche per distruggere quelle iraniane. La verità è che l’Iran NON ha bisogno dell’atomica e, se invece se la procurasse, sarebbe un grave errore, e disegnerebbe un enorme bersaglio sull’Iran stesso. Io so che l’Iran ha annunciato che sta uscendo dall’accordo internazionale sul programma nucleare iraniano, ma non credo affatto che stia provando a fabbricare una bomba atomica. Inoltre, hanno aggiunto che stanno ancora lavorando con la IAEA [Agenzia internazionale per l’energia atomica] e che manterranno la conformità se verranno tolte le sanzioni americane.

2) Le armi atomiche americane/israeliane. Sì, diversamente dall’Iran, loro hanno le armi atomiche. Ma quello che non hanno sono dei buoni obiettivi. Oh certo, possono (e lo faranno) attaccare alcuni obiettivi simbolici e ad alta visibilità, e possono colpire le città. Ma “poterlo fare” non significa che sia una cosa intelligente da fare. La verità è che l’Iran non offre alcun buon obiettivo da colpire con le armi atomiche, quindi utilizzare l’atomica contro l’Iran trasformerà la determinazione degli Iraniani (e i loro alleati) da “tremenda” a “infinita”. Non è intelligente.

3) La difesa aerea iraniana. E’ piuttosto buona, ma non adeguata per un attacco mirato da parte dell’aeronautica/marina americana. Sì, se gli Stati Uniti attaccano, la difesa aerea sarà molto più resistente di quella siriana, e gli Stati Uniti perderebbero un numero di missili e di aerei. Ma non sarebbe sufficiente per fermare un attacco determinato. Come ho già detto mille miliardi di volte, la difesa aerea è un gioco di numeri. Anche se i tuoi missili hanno una perfetta percentuale di successo (1:1), non ti saranno di aiuto se il tuo nemico ha più missili da utilizzare di quanti tu ne abbia in deposito. Parlando di depositi, sì, le unità di difesa aerea possono essere ricaricate ma solo se, in primo luogo, sono funzionanti. Quindi, tutto quello che un avversario deve fare è sparare abbastanza missili contro la tua batteria per essere maledettamente sicuro che sia distrutta prima che possa essere ricaricata. Okey, è una super semplificazione generica, perché in realtà le batterie possono essere mobili e si proteggono l’un l’altra. Ma rende l’idea. Solo un sistema di difesa aerea totalmente moderno e completamente integrato a tutti i livelli (dai MANPAD [sistema missilistico antiaereo a corto raggio trasportabile a spalla] a quelli per missili a lungo raggio tipo S-400/S-500) può gestire tutte le minacce. L’Iran non è ancora a quel livello, anche se ha avuto alcuni importanti successi sul fronte della difesa aerea.

4) Come può vincere l’Iran se viene bombardato con armi nucleari? Gli Americani hanno questa maledizione di avere un particolare blocco mentale: molti (la maggior parte?!) di loro credono sinceramente che la guerra sia fine a se stessa. Falso. Le guerre hanno SEMPRE un obiettivo POLITICO. Ecco perché gli Stati Uniti hanno sia vinto CHE perso ciascuna guerra che hanno combattuto dalla Seconda Guerra Mondiale. Se date uno sguardo, diciamo, ai dati sulle vittime o a quale parte abbia subito danni maggiori, allora potete credere che gli Stati Uniti siano una formidabile forza militare. Ma guardate la guerra del 2006 di Israele contro Hezbollah. Sia gli Stati Uniti che Israele hanno dichiaro di aver “vinto”, e invece è stato uno dei peggiori e umilianti fallimenti militari della storia. Mentre per Hezbollah è stata una “Vittoria Divina”. Gente, vi dovete liberare dalle categorie e dagli slogano utilizzati dalla macchina della propaganda anglo-sionista. Le guerre si definiscono VINTE quando un obiettivo POLITICO è stato raggiunto. Il solo fatto di scatenare una furia e uccidere dei civili NON è qualificante, anche se i leader politici occidentali pensano che lo sia.


Se gli Stati Uniti usano la bomba atomica, per loro sarà un suicidio politico. Bene, okey, uccidere Soleimani è già una forma di suicidio politico. Ma usare le armi atomiche farebbe solo precipitare ancora più velocemente il collasso dell’Impero. Qui sta l’indicibile verità: le armi atomiche sono INUTILI come armi da guerra nel 99% dei casi. Sì, SONO fondamentali per l’equilibrio del terrore (che è quello che è) tra Russia, Stati Uniti e, a un livello molto più basso, Cina. Ma come strumento di GUERRA, sono quasi inutili. Sì, lo so, siamo tutti condizionati a credere che le armi nucleari siano come una bacchetta magica o un proiettile d’argento o una wunderwaffe [termine tedesco che significa “armi-meraviglia” o “armi-miracolo”, cioè una serie di super-armi o armi segrete del Terzo Reich] (scegliete la metafora che preferite), ma è una bugia.

Quindi, gli Stati Uniti e/o Israele useranno le armi nucleari? Probabilmente. Lo faranno perché sono dei razzisti ottusi che credono solo nella violenza e nella loro stessa superiorità messianica e razziale, e perché quando capiranno che tutto è perduto, faranno quello che TUTTI i leader occidentali (incluso Hitler) farebbero: la faranno pagare agli altri.

Gli Iraniani lo sanno. Hanno vissuto per decenni sotto quella minaccia. Vi assicuro che sono pronti.

5) La Russia interverrà? Prima le cose importanti. Non c’è ALCUN obbligo legale/formale tra Russia e Iran, e, a quanto mi risulta, nessun iraniano si è offerto volontario per morire per la Russia. Poi, sì, l’Iran è un alleato importante per la Russia. Ma quello che molte persone non colgono è che l’Iran non ha bisogno (o non vuole) un intervento diretto della Russia. Ci sono molte ragioni (incluse quelle storiche). Ma ciò che le persone non stanno comprendendo affatto è che gli Iraniani si sentono confidenti di poter vincere senza alcun aiuto russo (o di altri). Sono in contatto con molte persone in Medio Oriente (tra cui l’Iran), e vi posso dire che il loro atteggiamento è non solo di totale determinazione ma anche di estrema sicurezza. Nessuno nella regione dubita che ora è finita per lo Zio Shmuel. Lo so, suona incredibile per chi vive in Occidente, ma è la realtà in Medio Oriente.

Inoltre, potete essere certi che la Russia aiuterà l’Iran, ma dietro le quinte. Innanzitutto con l’intelligence: se l’Iran ha una comunità di intelligence estremamente sofisticata, quella della Russia la sovrasta di molto, essendo molto più grande, e ha mezzi tecnici che l’Iran si può solo sognare. La Russia può anche aiutare con preallarmi e con il “targeting” [il processo di selezione di oggetti o installazioni da attaccare, prendere o distruggere in caso di guerra]. Non possiamo sapere che cosa stia davvero succedendo dietro le quinte, ma sto ricevendo informazioni sul fatto che la Russia sia in piena allerta (così come lo era durante la prima Guerra del Golfo, e purtroppo Saddam Hussein non ascoltò gli avvertimenti dei Russi).

6) La Russia dovrebbe dichiarare che l’Iran è ora sotto la sua protezione? Assolutamente no! Perché? Pensate a ciò che sta succedendo se foste seduti al Cremlino: l’Impero si sta per imbarcare nella sua ultima guerra (sì, intendo proprio questo, vedete di seguito) e tutti gli specialisti russi SANNO che gli Stati Uniti perderanno, e malamente. Perché dovreste intervenire nel mondo quando il “nemico principale” (espressione di KGB, SVR, FSB per indicare gli Stati Uniti) sta per fare qualcosa di stupidamente terminale?

Inoltre, questo è un tema anche culturale. In Occidente, le minacce vengono usate costantemente. Non solo per spaventare il nemico, ma anche per sentirsi meno spaventati. In Asia (e la Russia è culturalmente più asiatica che europea) le minacce vengono viste come un segno di debolezza e di mancanza di determinazione. In tutta la sua carriera, Putin ha utilizzato le minacce UNA SOLA VOLTA: per convincere gli ucronazi che attaccare durante la Coppa del Mondo avrebbe avuto “gravi conseguenze per lo stato ucraino”. Dovete però capire che da un punto di vista russo, l’Ucraina è militarmente così debole da essere ridicola come nemico, e nessuno sano di mente dubiterebbe mai del risultato di una guerra ucraina contro la Russia. Questo è un caso estremo ed eccezionale. Guardate invece il caso dell’intervento russo in Siria: diversamente dalle controparti occidentali, i Russi non hanno passato settimane a minacciare l’ISIS o altri. Quando Putin ha preso la decisione, sono semplicemente intervenuti, in maniera così silenziosa che il MIGLIOR esercito della galassia non ha mai rilevato la mossa dei Russi.

Quindi, SE (e non penso che succederà) la Russia decidesse di intervenire per proteggere l’Iran, gli Stati Uniti lo scopriranno quando moriranno in gran numero dei militari statunitensi. Fino ad allora, la Russia non farà minacce. Lo ripeto, in Occidente le minacce sono cose quotidiane, mentre in Oriente sono segno di debolezza.

Ora sapete perché le minacce americane sono completamente inefficaci 😊

7) Livelli di forze americane in Medio Oriente. Gli Stati Uniti mantengono un’ampia rete di basi intorno all’Iran, e in tutto il pianeta, in realtà. Il numero reale è ovviamente segreto ma diciamo, per ipotesi, che gli Stati Uniti abbiano più o meno vicino all’Iran circa 100.000 soldati. I numeri reali non importano (e comunque gli Iraniani li sanno). Quello che è fondamentale è questo: NON significa che gli Stati Uniti abbiano 100.000 soldati pronti ad attaccare l’Iran. Molto di quel personale non ha di fatto capacità di combattimento (il rapporto tra personale pronto al combattimento e quello di sostegno cambia da paese a paese a da guerra a guerra, ma diciamo solo che la maggior parte di questi 100.000 NON sono soldati da combattimento). Non solo: c’è anche una grande differenza tra, diciamo, molte compagnie e battaglioni in una regione e una vera divisione armata. Per esempio, la 82ma Aviotrasportata è una forza di FANTERIA, non proprio meccanizzata, non capace di affrontare, diciamo, una brigata corazzata. Qui c’è una nota storica: durante la prima Guerra del Golfo, gli Stati Uniti mandarono l’82ma Aviotrasportata come forza centrale dell’operazione “Desert Shield”, e qui è dove Saddam Hussein commise il suo PEGGIOR errore di sempre. Se avesse mandato le sue divisioni corazzate attraverso il confine saudita avrebbe fatto a pezzi l’82ma. Gli Stati Uniti lo sapevano. Infatti, una volta chiesero a Cheney che cosa avrebbero fatto gli Stati Uniti se gli Iracheni avessero distrutto la 82ma, e lui rispose che la prima linea di difesa era la forza area delle portaerei e i missili da crociera della Marina e che, se fosse fallita, avrebbero dovuto usare delle armi nucleari tattiche per fermare le divisioni irachene. Quella sarebbe potuta essere una di quelle situazioni in cui usare le armi nucleari POTEVA avere senso da un punto di vista puramente militare (le armi nucleari sono ottime per affrontare delle corazze!) ma da un punto di vista politico sarebbe stato un disastro di pubbliche relazioni (vedete sopra). La stessa cosa vale anche oggi. Affrontare qualsiasi seria operazione di terra, significherebbe per gli Stati Uniti dover tenere per molti mesi i livelli delle forze ad un livello adeguatamente alto, e potete stare certi che l’Iran non lo permetterebbe MAI. Se lo Zio Shmuel provasse a mandare un vero e forte contingente in Arabia Saudita, state certi che gli Iraniani lo colpirebbero con qualsiasi cosa abbiano!

La morale della favola è questo: gli Stati Uniti hanno sufficienti risorse nella regione per colpire/bombarde l’Iran. Gli Stati Uniti non hanno nulla di simile a livello di forza per ipotizzare una grande operazione di terra in Iraq, figuriamoci in Iran!

8) Che dire dello Stretto di Hormuz? Non ho alcun dubbio che l’Iran possa chiudere lo Stretto di Hormuz. Infatti, tutto ciò che gli Iraniani devono fare per chiuderlo è dire che si riservano il diritto di distruggere (con ogni mezzo) ogni nave che tenti di passare. Sarebbe sufficiente per fermare il traffico. Certamente, se ciò accadesse gli Stati Uniti non avrebbero altra opzione che attaccare la costa meridionale dell’Iran e provare a fare i conti con quella minaccia. E, sì, mi dispiace deludere i miei amici iraniani ma sono davvero convinto che gli Stati Uniti potrebbero riaprire lo Stretto di Hormuz, ma questo richiederà uomini sul campo in Iran meridionale, e potrebbe portare ad un successo iniziale, che però si trasformerebbe in un enorme disastro militare nel medio e lungo termine perché gli Iraniani avrebbero non solo il tempo dalla loro parte ma anche un sogno che diventa realtà: avere finalmente la fanteria americana, letteralmente, a portata di mano. Quindi, come al solito, gli Stati Uniti riusciranno ad entrare, ma solo per ritrovarsi in trappola.

9) Gli Iraniani cercano la morte? E’ un punto importante (ringrazio Larchmonter 445 per il suggerimento!). La risposta sintetica è no. Affatto. Gli Iraniani vogliono vivere e non cercano la morte. MA sanno anche che morire per difendere l’Islam o per difendere gli oppressi è un atto di “testimonianza di Dio”, che è il significato della parola “shahid” nel mondo arabo (“martirio”, la cui radice è la parola greca μάρτυς). Cosa significa? Significa che, sebbene i soldati musulmani non cerchino di morire e facciano tutto quello che è in loro potere per rimanere vivi, NON sono affatto spaventati dalla morte. Per comprendere a fondo questa mentalità, dovreste solamente conoscere il significato del più famoso e fondamentale slogan sciita “Ogni giorno è Ashura [ricorrenza sciita] e ogni luogo è Karbala [città iraniana]” (qui [in inglese] trovate la spiegazione). Se lo dovessi tradurre in un contesto di riferimento cristiano, proporrei “ogni giorno è il Venerdì di Passione e ogni luogo è il Golgota”, e cioè “non importa dove sei e che ora è, devi essere disposto a sacrificare la tua vita per Dio e per la difesa degli oppressi”. No, gli Iraniani sono persone allegre (come gli Arabi) e non cercano la morte. Ma non hanno neanche paura di essa e accettano, con gratitudine, la possibilità di dover sacrificare la propria vita in difesa della giustizia e della verità. Questa è una ragione in più per cui le minacce di imbecilli terminali come Pompeo o Trump non hanno alcun effetto sui Musulmani.

10) Che cosa sta davvero succedendo? Gente, questo è l’inizio della fine dell’Impero. Sì, lo so, suona incredibile, ma è esattamente ciò che sta succedendo sotto i nostri occhi. Il meglio che gli Stati Uniti posso sperare ora è un veloce e completo ritiro dal Medio Oriente. Per un lungo elenco di ragioni politiche, proprio adesso non sembra essere uno scenario realistico. Quindi cosa accadrà? Una grande guerra contro l’Iran e contro tutta la “mezzaluna sciita”? Non è davvero una buona opzione. Non solo gli Stati Uniti perderanno, ma perderanno dal punto di vista politico e militare. Attacchi limitati? Neanche, dato che sappiamo che l’Iran risponderà in maniera massiccia. Un’importante concessione fatta dietro le quinte all’Iran per placarlo? No, non succederà neanche questo poiché, se gli Iraniani lasciano impunita l’uccisione di Soleimani, allora i prossimi a morire potrebbero essere Hassan Nasrallah, Bashar al-Assad e anche Ayatollah Ali Khamenei. Una massiccia campagna aerea? Molto probabile, e inizialmente li farà sentire bene (con tanti sbandieramenti negli Stati Uniti) ma presto si trasformerà in un enorme disastro. Usare le armi atomiche? Sicuro, così distruggono la loro immagine politica per sempre, non solo in Medio Oriente ma in tutto il mondo.

Come esempio perfetto, potete prendere la più recente stupida minaccia fatta da Trump [in inglese]: “Se ci chiedono di andarcene, se non lo facciamo in modo molto amichevole, gli imporremo delle sanzioni che non hanno mai visto. Farà sembrare piuttosto miti le sanzioni iraniane”. Gente, questo è esattamente il tipo di linguaggio stupido che offende profondamente qualsiasi patriota iracheno. Questo è il tipo di linguaggio che esce da un impero all’ultimo stadio della sua agonia.

Trump passerà alla storia come l’uomo che pensava di spaventare gli Iraniani e gli Iracheni con i suoi “tweets”.

Davvero patetico.

CONCLUSIONE

Spero che questi suggerimenti siano utili, specialmente quando sarete colpiti dall’enorme onda di Tsunami della propaganda che sventola le bandiere americane (Trump “noi siamo i MIGLIORI”). In poche parole: sono tutte cazzate. Le guerre moderne sono innanzitutto guerre di propaganda, e ciò che vedete come prodotto delle elite dominanti americane è proprio questo, cioè “operazioni di informazione”. Lasciateli sventolare le loro bandiere (made in China), lasciateli dichiarare “Uniti si vince” (per cosa esattamente loro siano uniti non è mai spiegato) e lasciateli ripetere che l’esercito americano è la PIU’ FORMIDABILE FORZA DELLA GALASSIA. Non sono altro che dei disperati tentativi di controllare la narrazione, nient’altro.

Oh, un altro parodosso: mentre è molto probabile che il Senato, controllato dal Partito Repubblicano, abbia messo Trump sotto impeachment, non è pateticamente esilarante che Trump ha ora, davvero, commesso degli atti tali da essere rimosso dalla sua carica? Certamente, nel mondo reale, lo Stato Profondo dei neoconservatori americani controlla ENTRAMBI i partiti, ed ENTRAMBI i partiti sono pienamente a favore della guerra contro l’Iran. Tuttavia, questo è uno di quei paradossi della storia che dovrebbe essere menzionato.

Ricomincerò il mio lavoro domani mattina.

Fino ad allora, auguro a tutti buonanotte/buongiorno/buona giornata.

Il Saker

 

P.S. Se avete qualche domanda di approfondimento, vi prego di scriverla nella sezione dei commenti e proverò a rispondere alle più interessanti.

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Pubblicato su The Saker.is il 5 gennaio
Traduzione in italiano a cura di Elvia Politi per
Saker Italia.

[i commenti in questo formati sono del traduttore]


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