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L’asse Russia-Cina possiede cibo, energia, tecnologia e la maggior parte delle risorse chiave del mondo. La storia insegna che questi elementi decidono i vincitori nelle guerre Mentre l’Occidente comincia a rendersi conto che, mentre si ritiene che le sanzioni siano capaci di mettere in ginocchio i paesi, la realtà è che ciò non si è mai verificato (per esempio Cuba, Corea del Nord, Iran). E, nel caso della Russia, si
Andrei Martyanov alza la posta! Semplice: per esser sicuro che, nel caso avvenisse un’operazione sotto falsa bandiera, le risorse statunitensi e i “centri decisionali” [in inglese] non siano annientati. Ma non è così che funziona. Mentre Biden dichiara [in inglese] : Secondo la trascrizione della chiamata rilasciata dalla Casa Bianca, Biden ha avvertito Putin che gli Stati Uniti e i loro alleati “risponderebbero decisamente e imporrebbero rapidi e severi costi
Se l’umore espresso dalla nuova coalizione di governo tedesca è quello di una Germania forte e vincente, in Francia l’umore è di declino nazionale che deve essere fermato. La “coppia franco-tedesca” è il principio cardine di quella che possiamo chiamare teologia europea, un mistero della storia che trasfigura i passati nemici in co-guardiani dello spirito europeo unificante. Se è ben noto da tempo che la guerra tra loro è totalmente
Se fossi un dittatore, come prima cosa ordinerei ad ogni adulto di seguire almeno un corso universitario di logica. Nel mondo di oggi, con quello che è essenzialmente un fattore internazionale e criminale di controllo (fattore che gestisce efficacemente la percezione pubblica attraverso l’influenza sui mass media), i lettori trarrebbero immensi benefici da un po’ di conoscenza dei principi della logica. La questione principale è che la logica si occupa
Questa settimana il Presidente americano Joe Biden ha dichiarato di non avere “alcun rimpianto” sul ritiro delle forze americane dall’Afghanistan, mentre i miliziani talebani sembrano pronti ad invadere l’intero paese centro asiatico. Qui la lezione è: chiunque agisca come un servo per Washington, lo fa con il rischio di un tradimento finale da parte degli Stati Uniti. Il regime fantoccio di Kabul sostenuto dagli Stati Uniti ha eseguito gli ordini
A Monaco, nel 2007, il Presidente Putin sfidò l’Occidente: “Noi non l’abbiamo fatto. Voi l’avete fatto. Voi attaccate continuamente la Russia, ma noi non ci piegheremo”. Dal pubblico vennero risolini di derisione. Adesso, parlando il mese scorso al convegno (virtuale) di Davos, dopo un’assenza di dodici anni da quel forum, il Presidente Putin ha messo uno specchio di fronte agli “influenzatori” chiave dell’Occidente: “Guardate cosa siete diventati nel frattempo; guardate
Un momento, ma cosa è successo realmente il 27 ottobre presso il Consolato Generale degli Stati Uniti a Hong Kong, quando quattro giovani attivisti anti-cinesi si sono improvvisamente presentati ai cancelli con l’intenzione di chiedere asilo? Il silenzio ufficiale da parte dei governi statunitense e cinese è stato assordante, il che è piuttosto comprensibile dato il momento di estrema tensione tra le due superpotenze, con Hong Kong presa nel mezzo;
L’attenzione è tutta puntata sulle elezioni americane e si cerca di comprenderne le conseguenze. Ma, all’ombra della “Elezione” ci sono altre questioni che si agitano: la Germania ha appena offerto a Washington un patto truccato con cui l’Europa, Germania al timone, appoggerebbe la strategia globale americana d’isolamento e indebolimento della Russia e della Cina. In cambio la Germania chiederebbe agli USA di consentire la leadership tedesca di un’entità europea, potenza