L’eccessiva stampa di denaro fatta dalla Federal Reserve e da altre banche centrali occidentali ha raggiunto i dieci trilioni di dollari giusto l’anno scorso. L’ammontare della valuta in circolazione è cresciuto fino a due trilioni di dollari, battendo il record stabilito nel 1945 e totalizzando, nel 2019, un incremento di circa il 12%. Il deficit nel budget federale statunitense supera di poco i tre trilioni e mezzo di dollari, il che lo pone a circa il 16% del PIL, il più alto dalla Seconda Guerra Mondiale. Nel mentre, il debito federale degli Stati Uniti ha superato i 28 trilioni. L’anno scorso, le spese degli Stati Uniti sono state un incredibile 194% rispetto alle loro entrate.
I prezzi stanno aumentando ovunque nonostante l’economia sottostante rimanga nella depressione indotta dal coronavirus, nello specifico poiché i consumi sono stati repressi, prendendo come scusa il coronavirus, per ritardare l’inizio dell’iperinflazione. Eppoi il presidente della Federal Reserve arriva, e calma le acque turbolente affermando pubblicamente che “Non c’è ragione di esser preoccupati dall’iperinflazione”. Ciò assomiglia molto ad una negazione, il primo stadio del dolore, a cui segue la rabbia, il farne i conti, la depressione, l’accettazione. Powell ha detto “iperinflazione”, e quindi ci sarà l’iperinflazione.
Quel che accade al valore del denaro quando un governo ne stampa a bizzeffe, stampando banconote o semplicemente accreditandolo alle persone, è che il denaro diminuisce di valore, perché ci sono più soldi con cui comprare ogni singola cosa. L’attendersi la continuazione di questa tendenza porta ad un processo continuo di aumento dei prezzi, chiamato inflazione, mentre la conseguente aspettativa che il tasso di inflazione continuerà ad aumentare innesca l’iperinflazione.
La mia opinione è che l’iperinflazione non sia affatto un problema e che, al contrario, sia la soluzione a molti grandi e pressanti problemi. Qui guarderemo all’iperinflazione come il modo gentile con cui la natura risolve i problemi di una società che ha dimenticato come vivere con i propri mezzi. Ma la natura ha bisogno di una mano. Proprio come una dieta radicale può funzionare meglio con i suggerimenti di un nutrizionista esperto, anche l’iperinflazione ha le sue buone norme che sono ansioso di impartire.
Ci sono un sacco di esempi storici sull’iperinflazione. Il più antico risale alla penisola araba dopo che l’imperatore Mansa Musa I° dell’Impero Maliano fece il suo pellegrinaggio alla Mecca nel 1324, durante il quale dispensò 32 tonnellate di oro maliano estratto da poco. Poiché il valore dell’oro si basa sulla sua scarsità, ciò lo rese del tutto senza valore. Ma questo è un caso unico, tutti gli esempi recenti d’iperinflazione hanno prodotto cumuli di banconote, improvvisamente svalutatesi, in tagli sempre più stravaganti.
Questo è un inconveniente sotto molti punti di vista. Il puro meccanismo dell’iperinflazione (la stampa e distribuzione di sempre più banconote, per rimpiazzare continuamente quelle vecchie via via svalutatesi, il pagare con carrettate e vagonate di contante) diventa sempre più pesante. Quando è necessaria una intera valigia di contante per pagare un pacchetto di sigarette o una saponetta, allora sapone e sigarette diventano loro stessi una forma improvvisata di valuta.
L’iperinflazione è malvista soprattutto dalle persone che insistono a conservare i propri risparmi sotto forma di contante. Per rispondervi, cominciano ad accaparrare e comprare in blocco cose varie, causandone la carenza e alzando vieppiù i prezzi. Ma tutti questi problemi possono esser ora risolti perché abbiamo la tecnologia per rendere l’iperinflazione sicura, confortevole, conveniente e divertente per l’intera famiglia!
Tuttavia, ciò richiede un cambio di mentalità e un diverso approccio al denaro. Per iniziare, occorre riconoscere che il denaro non è una quantità fisica. Non ha dimensioni perché può esser misurato solo relativamente ad altre valute. Diversamente da qualsiasi altra quantità fisica, può esser misurato con precisione infinita; ogni misura fisica, sia essa in chilogrammi, metri cubi o chilowattora, ha senso solo se accompagnata dalle sue barre di errore, mentre le quantità monetarie, non importa quanto grandi, sono precise fino all’ultimo centesimo. E’ definito circolarmente: il denaro deriva il suo valore dalle cose che possono esser comprate con esso e, a loro volta, quest’ultime derivano il loro prezzo dal valore del denaro.
Sebbene se ne possa dare una rappresentazione fisica sotto forma di monete o banconote, la sua natura essenziale è fugace, non fisica, intangibile. In essenza, il denaro esiste solo come puro pensiero nella testa della gente coinvolta nel suo scambio. Le sue incarnazioni fisiche sono solo arredi scenici. La sua realtà è concettuale, simile a quella del numero irrazionale pi greco, a cui può anche essere data una rappresentazione fisica, come per esempio un cerchio intagliato nella roccia col diametro di un metro e la circonferenza di pi greco metri, ma ciò sarebbe inutile. Proprio come pi greco è onnipresente in matematica, così il denaro è onnipresente in economia.
Una volta che abbiamo abbandonato l’idea stessa di dare al denaro qualsiasi tipo di rappresentazione fisica, le cose diventano molto più semplici. Trattare il denaro come semplice informazione rappresentata da numeri all’interno di sistemi informatici, apre ogni sorta di meravigliose possibilità. Per eliminare la rappresentazione fisica del denaro conservandone il suo concetto di mezzo universale di scambio, è necessario passare alla valuta totalmente elettronica.
In larga misura questo sta già accadendo. La maggior parte delle persone hanno un cellulare, e molte collegano i loro conti bancari ai sistemi di pagamento; ciò permette loro di agitare i loro cellulari di fronte ai terminali di pagamento senza neanche la necessità di toccarli. Questo metodo di pagamento senza contatti sta diventando sempre più popolare e comune in quest’epoca ossessionata dal contagio, via via che la gente si rende conto che il contante è una delle principali sorgenti di germi, poiché è maneggiato da tante mani non lavate.
Il denaro fisico è già diventato una tecnologia datata. Può essere dismessa negandone semplicemente l’aggiornamento con biglietti a più alto valore nominale quando l’iperinflazione comincerà ad infuriare. Per quando ci vorrà un borsello gonfio di banconote da 100 dollari solo per entrare in un bagno pubblico, la maggior parte delle persone accoglierà il suggerimento e passerà volontariamente a pagare le cose agitando il telefonino. La noiosa valigetta piena di contante, il perno di molti film del cavolo, diventerà fortunatamente un ricordo del passato. Quei volgari arricchiti che avrebbero acceso i loro sigari con le banconote da 100 dollari passeranno forse ad usare qualcosa di veramente scarso, come la carta igienica.
Risolto il problema dell’abbandono del contante, rimane quello dei numeri sempre più grandi creati dall’iperinflazione: milioni, miliardi, trilioni, quadrilioni, quintilioni, sestilioni, settilioni, ottilioni, e così via. Qui, esprimendo le quantità monetarie in notazione scientifica, con una mantissa e l’esponente, si rende l’iperinflazione molto più facile da gestire con i computer. Il debito federale statunitense, che ha appena superato i 28 trilioni di dollari, può essere espresso, con più compattezza e flessibilità, come $28E+12 in cui il 12 indica che si devono aggiungere 12 zeri dopo il numero. Se andasse più su di un fattore 1000, fino a 28 quadrilioni di dollari, sarebbe espresso come $28E+15. Quintilioni? Nessun problema, $28E+18.
Si stima che vi siano fra 1E+78 e 1E+82 atomi nell’universo osservabile e conosciuto, ma poiché il denaro non è fisico, questo non è un vincolo. Il solo vincolo è l’abilità dei sistemi informatici a rappresentare esponenti molto grandi. La soluzione è quella di avere l’esponente che ricomincia daccapo. Tutte le volte che la moneta virtuale a più piccola denominazione raggiunge, diciamo, $1E+100 allora l’esponente ricomincia daccapo e il valore ridenominato diventa $1E+1. Quando accade ciò, un piccolo segno di spunta verde appare per un po’ sugli schermi dei cellulari di tutti, con un commento “La tua valuta digitale preferita è stata ridenominata per tua comodità e convenienza”.
Molto più frequente del periodico aggiustamento della valuta iperinflazionaria stessa, saranno i necessari aggiustamenti ai prezzi assegnati a ogni prodotto immaginabile. In dipendenza del tasso di iperinflazione, tutti i prezzi dovranno essere aumentati regolarmente, forse una volta a settimana, una volta al giorno, all’ora o perfino una volta al secondo. Per avere il massimo vantaggio dai Prezzi Più Alti Ogni Giorno, i programmi dei computer dovranno essere scritti in modo da permettere il piazzamento automatico di un’intera scarica di ordini preimpostati quando una somma di denaro atterra in un conto corrente, per poter spuntare i prezzi più bassi possibile.
I programmi dovranno rendere possibile assegnare delle priorità per ogni acquisto, in modo da piazzare in cima alla lista i prodotti per l’igiene intima femminile e i pannolini, le medicine su prescrizioni mediche, la carta igienica e le altre necessità impellenti, e mettere in fondo alla lista i prodotti di lusso (bibite e liquori, patatine e dolcetti, vestiti e scarpe), da comprarsi solo se i fondi depositati risulteranno sufficienti. A sua volta, il governo sarà in grado di raccogliere i dati storici degli ordini e di usarli per determinare i punti di separazione fra le necessità e i superflui, e per decidere la quantità di denaro da emettere ogni mese, ogni settimana e ogni giorno, al fine di provvedere tutte le necessità e alcuni dei superflui, nel tentativo di tenere l’iperinflazione sotto controllo e viva la popolazione. Le organizzazioni di beneficenza potranno utilizzare la lista delle necessità in modo da determinare cosa distribuire come aiuto umanitario, poiché il meraviglioso nuovo mondo dell’iperinflazione molte persone, specie gli inetti in matematica, potrebbero essere incapaci di comprenderlo e di navigarlo.
Un sistema di questo tipo deve essere in grado di raggiungere l’obiettivo di mantenere livelli molto alti d’iperinflazione per un lungo periodo di tempo. Dovremo aspettarci conferenze economiche tenute per determinare il modo migliore per regolare l’iperinflazione. Saranno architettate teorie matematiche per calcolare il miglior tasso di iperinflazione, come è stato fatto per l’inflazione. Non vi sono dubbi sui grandi sforzi che saranno anche fatti per trovare la giusta, onorevole via per sottostimare sistematicamente l’iperinflazione, proprio come si sta facendo oggi per l’inflazione, con gli aggiustamenti edonistici e altri simili trucchi, per esser sicuri che il valore dei pagamenti indicizzati all’iperinflazione (per esempio, le pensioni sociali e i contratti a lungo termine come gli affitti e i leasing) diminuisca nel corso del tempo.
Forse ciò può esser fatto introducendo l’Aggiustamento Volontario della Semplicità: se quasi nessuno riscalda o raffredda più la propria casa, oppure non ha più l’acqua corrente calda e fredda, allora il costo esorbitante di tali lussi sarebbe escluso dal paniere delle merci usato per calcolare il tasso di iperinflazione. Ragionamenti simili potrebbero essere usati per escludere il costo delle auto, delle biciclette, degli skateboard e delle scarpe. Un aggiustamento edonistico potrebbe esser applicato su tutto, basandosi sul fatto che le persone proverebbero una grande e gioiosa sensazione di superiorità morale dal non avere più figli e, in generale, dall’emettere meno anidride carbonica, contribuendo così a salvare il pianeta dal catastrofico cambio climatico (anche se non è affatto certo).
La gente tende a considerare negativamente l’inflazione e l’iperinflazione come una calamità della peggior specie. Questo pregiudizio deve essere superato con l’aiuto di campagne pubblicitarie sostenute da appropriati messaggi e con sforzi per la rieducazione di massa. Le persone devono arrivare ad apprezzare il fatto che, in questo mondo, niente è permanente e tutto quel che abbiamo invecchia e svanisce col tempo, dallo yogurt nel tuo frigo al denaro nel tuo borsello. Proprio come il pane appena sfornato è meglio di quello di ieri, il denaro appena emesso è meglio di quello di ieri. Ciò è naturale e in armonia con il resto dell’universo, il quale sta correndo a testa bassa in direzione dell’aumento dell’entropia. Regolari aggiornamenti visuali, che presentino ogni principale emissione di denaro come un eccitante nuovo mondo virtuale, non solo terrebbero occupati i disegnatori, ma potrebbero aiutare a far sembrare sgradevole e fuori moda il denaro di un mese fa come una pizza mezza mangiata del mese scorso.
L’iperinflazione rende possibile ai valori percepiti, e ai prezzi, di salire sempre perfino nel mezzo di una malattia economica, del decadimento, del collasso. Possono non tenere il passo dell’iperinflazione, perdendo valore in termini reali, e questo potrebbe essere un problema in certi casi, ma il pericolo più grande in un’economia depressa e in perenne contrazione è la deflazione, specialmente quella dei beni. Gli Stati Uniti ne stanno già facendo esperienza alla grande con i prezzi in caduta libera degli immobili commerciali vacanti. Via via che l’industria turistica chiude, molti beni, dalle navi da crociera agli aerei civili e agli alberghi e villaggi turistici, si trasformano in beni abbandonati che per carenza di manutenzione diventano rapidamente malmessi e passibili solo di rottamazione. Ma l’iperinflazione permette anche al più abbandonato dei beni di mantenere almeno l’apparenza del suo valore. Una crescente iperinflazione sembra sollevare tutte le barche, perfino quelle affondate.
Molte persone giudicano la salute dell’economia in base all’andamento dei prezzi delle azioni. Al momento attuale, i prezzi delle azioni stanno eseguendo un atto di levitazione molto ammirevole malgrado l’economia reale stia rapidamente contraendosi. Per esempio, la produzione industriale in Germania, la locomotiva industriale dell’Unione Europea, stato in continuo declino negli ultimi 27 mesi, contraendosi più dell’8%. In altre notizie, secondo la EIA [in inglese], nell’anno scorso la produzione mondiale di petrolio è diminuita dell’8%, un record di tutti i tempi. È ammirevole come la Germania stia tenendo la sua produzione industriale sincronizzata con la calante disponibilità globale di energia, ma questo è difficilmente il motivo per cui i prezzi delle azioni restino così alti, per non parlare della loro continua crescita.
Al momento attuale, le banche centrali negli Stati Uniti e in Europa sono impegnate ad immettere continuamente liquidità nei vari mercati azionari per mantenerne l’aspetto tutto rose e fiori, ma tale sfacciato intervento nel mercato delle azioni tende a far sembrare il mercato azionario uno schema piramidale, minando la fiducia. L’iperinflazione può aiutare: una volta arrivata, i prezzi delle azioni continueranno ad apparire tutti rosa e fiori, indipendentemente da ciò che accade al resto. Naturalmente, non riusciranno a tenere il passo dell’iperinflazione, ma continueranno almeno a salire, non a scendere, instillando fiducia nell’economia, rendendo più felici gli azionisti di quanto sarebbero altrimenti, creando un effetto benessere che aiuterà a rallentare il collasso economico.
Con la scelta dei giusti messaggi e con la rieducazione di massa, dovrebbe esser possibile far abituare le persone all’idea che il denaro non sia più durevole delle cose con esso comprate, la maggior parte delle quali non sono affatto durevoli e, spesso, abbastanza scadenti o palesemente usa e getta. Dopo che loro si saranno abituati a questa nuova realtà, non ci penseranno più troppo, a condizione che l’interfaccia utente delle applicazioni dei servizi bancari in linea e dei sistemi di pagamento elettronico siano abbastanza inteligenti da rendere facile, conveniente e divertente il lavoro di trattare con i Prezzi Più Alti Ogni Giorno.
Opportunamente manovrata, l’iperinflazione può fornire numerosi altri benefici. Spariranno i termini negativi come deficit del budget federale o debito federale. Normalizzato sugli scorsi 12 mesi, il governo federale statunitense ha incassato 283,8 miliardi di dollari e ha speso 552 miliardi di dollari. Cioè, ha speso il 194% dei sui incassi. Arrotondando un po’, si può dire che gli Stati Uniti hanno speso il doppio di quanto hanno incassato, prendendo in prestito tanto quanto ha incassato. Il risultato cumulato di tali prestiti si aggira adesso da qualche parte sopra i 28 trilioni di dollari e, qui si arriva alla parte interessante: la parte di quel debito che necessita il rinnovo nei prossimi 12 mesi arriva a 7,4 trilioni di dollari, ed è cresciuta solo nell’anno scorso di 2,7 trilioni di dollari (cioè, di più di un terzo). Il debito che non può mai esser ripagato realmente non è affatto un debito, e continuare a chiamarlo così è dannoso per la psiche. L’iperinflazione lo farà svanire, placando la mente di ognuno.
Qualcuno vi dirà che tutto ciò può andare avanti all’infinito perché i tassi d’interesse sono vicini allo 0%, e quindi si può produrre dal nulla ulteriore debito e il debito esistente può esser rinnovato all’infinito senza alcun effetto avverso. Qualcun altro vi dirà che, dato un tale sorprendente livello della bolla fiscale/monetaria, un po’ finirà per arrivare nel mercato immobiliare (in effetti, lo sta già facendo!), nel mercato delle materie prime, da lì nel settore delle merci di consumo e infine la gara partirà! Giusto un soffio di iperinflazione sarà sufficiente a gettare nel panico gli investitori in buoni del tesoro, rendendo impossibile al governo continuare a rinnovare il suo debito mentre ne accende altro ancora. Spendere più degli incassi per un fattore due non è in nessun modo una meta: la vera meta è un deficit del 100%.
È tempo di abbandonare il modello obsoleto di finanziamento delle operazioni del governo degli Stati Uniti attraverso la tassazione, che nel bel mezzo dell’iperinflazione diventerà inefficace, poiché quando il denaro sarà raccolto, stanziato e speso, non comprerà quasi nulla. Un approccio molto migliore è quello di abrogare tutte le tasse e di sbarazzarsi dell’intero concetto di debito pubblico. Il Tesoro degli Stati Uniti (non la Federal Reserve, che potrebbe diventare superflua) allora emetterebbe direttamente denaro digitale nella quantità richiesta, sia essa trilioni, quadrilioni, quintilioni, sestilioni, settilioni, ottilioni di dollari al mese, alla settimana, al giorno, all’ora o al secondo. E allora arriverà un mondo nuovo in cui il governo emette il denaro, lo distribuisce, lo fa circolare per un po’ finché perde il suo valore, e a quel punto il governo ne emette dell’altro. Ovviamente il governo, essendo ormai inutile, farà bene a permettere ai giganti tecnologici (Apple, Google, Microsoft, Facebook e, ultimo ma non per importanza, Twitter) di prendere in mano la funzione dell’emissione di denaro. Banche e sistemi di pagamento, basati su nuovi telefonini, non solo renderà possibile affrontare questi cambiamenti con passo deciso, ma renderà l’iperinflazione divertente per tutti.
In questo mondo nuovo, non ci sarà più il terribile problema dell’usura, poiché nessuno avrà voglia di prestare denaro, a qualsiasi tasso d’interesse, essendoci il grande pericolo della perdita completa. Non ci sarà più il seccante problema di giustificare ai tassati come il loro denaro sia stato speso indebitamente e malamente. I benefici dell’iperinflazione sono troppi per menzionarli qui, ma forse il più importante di tutti sarà quello di permettere, a ricchi e poveri senza distinzione, una graduale transizione verso una vita del tutto senza denaro. Per parafrasare Klaus Schwab, sarai a pezzi e miserabile, ma almeno ti sarai divertito ad arrivarci… giocando sul tuo telefonino mentre aspetti la consegna.. finché internet si blocca… o le luci si spengono e la batteria finisce.
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Articolo di Dmitry Orlov pubblicato su Club Orlov il 15 marzo 2021
Traduzione in italiano di Fabio_san per SakerItalia
[le note in questo formato sono del traduttore]
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La redazione di SakerItalia ribadisce il suo impegno nella lotta anti-mainstream e la sua volontà di animare il dibattito storico e politico. Questa che leggerete è l’opinione dell’autore; se desiderate rivolgere domande o critiche purtroppo questo è il posto sbagliato per formularle. L’autore è raggiungibile sul link dell’originale presente in calce.
L’opinione dell’autore non è necessariamente la nostra. Tuttavia qualsiasi commento indecente che non riguardi l’articolo ma l’autore, sarà moderato, come dalle regole in vigore su questo sito.
–,sembra un canovaccio per il Dramma che ci accompagnerà all’estinzione:
Orlov! ho compreso che lei è un paladino del sistema economico vigente perché non sa teorizzarne un altro.
In chiusura ipotizza che i Big del WEB sostituiscano gli Stati nell’emissione dei valori elettronici del credito e del debito( del + e del -); mi domando a che pro?
Non si preoccupi dell’iperinflazione,i criminali che l’hanno teorizzata e governata fino ad oggi perché governano la Finanza che la genera ci penseranno loro ,se non saranno spazzati via dal dolore dei popoli e Nazioni che torneranno nelle caverne a dimenticare ciò che hanno fatto e continueranno a fare raccontando le favole delle civilizzazioni ,della ricerca scientifica che è uno strumento per governare ed opprimere il popolo basso.
Articolo sarcastico e irridente sul capitalismo favolistico degli AmariCaini. Loro saranno i primi ad affondare, e propabilmente gli unici, per fortuna.
E così sia…..ah! … Anzi gli auguro di diventare tutti Santi presto e subito! Subito e presto! Prima scompaiono meglio sarà per tutti.