Quando ero nel Sud-Est asiatico durante la guerra del Vietnam, notai che le persone erano felici di fare il bagno in fiumi fangosi e inquinati e persino di usare l’acqua per cucinare, anche se fortunatamente tutto veniva bollito. Vivevano poco e alla fine soccombevano a varie malattie, ma non conoscevano altro.
Il flusso principale dei nostri media è un fiume limaccioso, pieno d’insetti ripugnanti, ma la maggior parte della gente non conosce nulla di meglio.
Mente e corpo alla fine soffrono entrambi. Se sei ciò che mangi, allora il nutrimento per la mente è la verità, e le bugie e le falsità sono come batteri, virus e vermi che degradano l’intelligenza e alla fine ti prendono. I più deboli tra noi sono i più vulnerabili.
La disinformazione dei media è costata la vita a milioni di persone, non solo all’estero – forse fino a trenta milioni di persone in varie guerre – ma anche negli Stati Uniti, dove la percezione errata del sistema sociale e politico porta a fallimenti nell’assistenza sanitaria, nell’istruzione e nel malessere sociale generale.
Attualmente, l’inquinamento mentale più evidente prodotto dai media ufficiali riguarda la Cina, come risultato di anni di tentativi americani per trasformare Taiwan in un’Ucraina cinese.
Vediamo i fatti in dettaglio.
“La Cina ha bloccato Taiwan”.
A dispetto di ciò che i media ufficiali amano insinuare, la Cina non ha tentato di bloccare Taiwan. Piuttosto, ha dimostrato di essere in grado di farlo – le sue recenti esercitazioni sono una dimostrazione di autorità..
I mari intorno a Taiwan sono troppo mossi perché mantengano un blocco a lungo, soprattutto se si considera che la marina del PLA è tecnologicamente molto inferiore rispetto a qualsiasi paese sviluppato, e inesperta.
Le condizioni degli oceani sono effettivamente mutevoli nel Pacifico occidentale – ma questo non ha impedito agli Stati Uniti di bloccare le isole occupate dai giapponesi, compresa Taiwan, durante la Seconda Guerra Mondiale.
La marina cinese era “tecnologicamente inferiore”, ma ora non più: ha superato gli Stati Uniti in molti settori importanti, e sta acquisendo rapidamente esperienza nel Mar Cinese Meridionale.
I cinesi hanno fatto quello che hanno fatto i russi.
Hanno sviluppato tecnologie che compensano la loro inferiorità nel tipo di guerra navale previsto dalla tecnologia navale statunitense.
Gli Stati Uniti sono come un combattente di arti marziali, che conosce solo la boxe ma non sa tirare calci e non ha un gioco a terra. Proprio come i Gracie [in italiano] hanno rivoluzionato le arti marziali con una forma di jiu jitsu ottimizzata per i combattimenti di strada, i cinesi stanno aprendo nuove strade nella guerra navale.
I cinesi e i russi non hanno il lusso che il mondo finanzi il loro sviluppo di sistemi offensivi sempre più appariscenti, grazie alla possibilità di prendere in prestito denaro senza mai restituirlo. Investono i loro soldi in ciò che funziona per la difesa. Qualcosa come dieci volte il rapporto qualità-prezzo.
I russi sono molto avanti in questo campo con il sistema Avangard, fornito dal notevole missile intercontinentale Sarmat [in inglese] – capace di colpire a 4.000 chilometri a Mach 9 con testate da 10 tonnellate!
Hanno anche altre armi ipersoniche che possono essere lanciate da fregate e sottomarini [in inglese]. Come difesa, gli S-500 e S-550 forniscono protezione contro la maggior parte delle minacce aeree degli Stati Uniti, compresi i missili. Quando gli americani avranno missili ipersonici utilizzabili, dovranno affrontare l’S-600.
Le sanzioni americane nei confronti di Russia e Cina hanno dimostrato ad entrambi i paesi la necessità di un’alleanza tecnologica. Ciò che hanno i russi, lo avranno presto anche i cinesi, sviluppati secondo le loro specifiche per soddisfare le loro esigenze.
I cinesi hanno anche sviluppato armi ipersoniche, in particolare contro le portaerei.
Il recente YJ-21 [in inglese] ha un raggio d’azione di circa 1.000 miglia nautiche [1.800 chilometri] e può essere lanciato da cacciatorpediniere e fregate – e, con un piccolo adeguamento, anche da sottomarini. In questo settore i cinesi hanno una nuova classe di “sottomarini invisibili” ultra-silenziosi – il Type-039C Yuan [in inglese]. È comunque vero che i cinesi hanno meno sottomarini nucleari, ma teniamo presente che i sottomarini nucleari sono rumorosi e più facili da individuare rispetto ai sottomarini avanzati non nucleari. I sottomarini nucleari cinesi sono destinati a viaggi oceanici a lungo raggio, ad esempio verso un punto al largo di Washington DC, dove possono lanciare armi nucleari..
I vantaggi cinesi sono:
a) sviluppo rapido grazie a un’enorme base tecnologica e industriale
b) progetti innovativi per adattarsi agli scenari costieri cinesi e alle condizioni delle acque profonde del Mar Cinese Meridionale.
c) la collaborazione con i russi.
Al contrario, gli Stati Uniti enfatizzano il “valore aggiunto” dei loro prodotti militari, che li rende:
a) troppo costosi per essere persi
b) troppo complessi da usare
c) inaffidabili a causa della complessità e dei ruoli multipli
d) inadatti agli scenari reali..
Buoni esempi sono l’F-35 e l’LCS, ma anche i troppo pubblicizzati sistemi d’artiglieria M770 Howitzer e HIMARS. Il sistema HIMARS, ad esempio, esiste da tempo e ha i suoi difetti. Principalmente il costo di oltre un milione di dollari a raffica. In ogni caso, non ha fatto alcuna differenza nella guerra. Se i russi volevano qualcosa di simile, potevano semplicemente comprare uno dei due sistemi [in inglese] nordcoreani che sono superiori.
Queste argomentazioni sono prive di significato per chi si abbevera alle acque torbide dei media.
Ritornando a Taiwan…..
Per quanto riguarda le portaerei della classe Nimitz, beh, sì, anche se sono state sostanzialmente aggiornate, stanno diventando un po’ troppo lunghe. Detto questo, al di fuori della Marina degli Stati Uniti, non c’è nulla che possa toccarle – le navi cinesi a motore diesel non ci si avvicinano nemmeno. La USS Ronald Reagan potrebbe, ad esempio, imporre molto facilmente una zona di non volo su Taiwan rimanendo comodamente fuori dal raggio d’azione di qualsiasi cosa il PCC sia in grado di lanciarle, rendendo questi nuovi missili ipersonici essenzialmente irrilevanti.
No, la Ronald Reagan statunitense non potrebbe imporre una zona di non volo – e se ci provasse verrebbe affondata.
Recenti simulazioni del Pentagono indicano [in inglese] che, se si dovesse arrivare al dunque, le marine statunitensi E giapponesi si ritirerebbero rapidamente..
“Per avere un’idea dell’entità delle perdite, nella nostra ultima iterazione del gioco, gli Stati Uniti hanno perso oltre 900 aerei da combattimento/attacco in un conflitto di quattro settimane. Si tratta di circa la metà dell’inventario della Marina e dell’Aeronautica”.
La forza missilistica cinese “è devastante finché svuotano i depositi”, quindi i sottomarini e i bombardieri statunitensi con missili a lungo raggio “sono particolarmente importanti”, ha detto. “Per i taiwanesi, i missili antinave sono importanti, le navi di superficie e gli aerei meno”. Le navi di superficie “hanno difficoltà a sopravvivere finché i cinesi hanno a disposizione missili a lungo raggio”.
La perdita di metà dell’inventario della Marina e dell’Aeronautica costerebbe agli Stati Uniti miliardi di dollari, e la morte dei suoi cittadini farebbe cadere qualsiasi governo abbastanza stupido da provocare una simile disfatta.
E farebbe cadere anche il governo giapponese..
Ma questo scenario funesto è davvero sostenuto dai fatti?
Il raggio d’azione degli aerei di bordo di una portaerei statunitense della classe Nimitz, armati di tutto punto, è di circa 600 miglia nautiche [1.100 chilometri], il che consente di combattere per circa un minuto.
Una zona di non volo richiederebbe un tempo-sul-bersaglio ovviamente superiore ad un minuto, quindi la USS Ronald Reagan dovrebbe trovarsi a circa 350 miglia nautiche [650 chilometri] dalla costa di Taiwan – preferibilmente più vicino – il che la pone nel raggio d’azione delle armi ipersoniche cinesi.
Nella recente esercitazione sono stati lanciati missili proprio di fronte all’isola da basi terrestri, proprio per chiarire questo punto, anche se non sappiamo che tipo di missili fossero.
In un conflitto, ovviamente, come già detto, l’YJ-21 avrebbe la gittata per colpire fino alla zona economica giapponese, come si può vedere nella mappa. Per contrastare una portaerei statunitense al largo di Taiwan potrebbe essere necessario un raggio d’azione maggiore, ma potrebbe anche essere lanciato da aerei e da una serie d’imbarcazioni sul lato orientale dell’isola.
I russi possono lanciare le loro armi ipersoniche dai sottomarini, quindi questa capacità sarà presto disponibile anche per i cinesi.
I media ufficiali sembrano pensare che il PLA stia pilotando Mig-17.
Nel combattimento uno a uno, i nuovi jet cinesi sono più che all’altezza dei Super Hornet della Marina statunitense, che rappresentano una generazione precedente di velivoli da combattimento, con alcuni miglioramenti apparenti. È vero che il PLA non ha esperienza di combattimento aria-aria, ma anche gli americani [in inglese] non ne hanno.
Il tanto decantato F-35 non è un caccia per la supremazia aerea, è un camion bomba, la cui “furtività” è ora in discussione a causa dei progressi [in inglese] dei radar cinesi.
Inoltre è inaffidabile [in inglese] e passa molto tempo in riparazioni. In volo, uccide molti piloti.
Osservate da vicino il J-20 cinese, che è “invisibile”, ha un raggio d’azione di circa 2.000 miglia [3.700 chilometri] e un pesante carico di missili avanzati. O anche la versione cinese, molto migliorata, dei Su-30 russi, il J-10, ha un raggio d’azione di circa 1.800 miglia [3.300 chilometri], notevolmente migliore di quello del Super Hornet, appesantito da tutti gli orpelli di cui ho parlato. Sono come la Liberty Bell: enormi, pesanti e rotti.
La Ronald Reagan statunitense trasporta 90 aerei. Le due portaerei cinesi trasportano solo una cinquantina di aerei in totale. Ma non ci sarebbe una sfida tra portaerei come nella Seconda Guerra Mondiale, poiché i cinesi hanno 700 aerei da combattimento e 450 aerei da attacco sulla terraferma.
I cinesi eliminerebbero prima le installazioni radar a Taiwan, come hanno fatto i russi in Ucraina. Poi eliminerebbero le difese aeree, consentendo loro di stabilire la superiorità aerea sulle isole, con opzioni sicure di rifornimento in volo.
La Ronald Reagan dovrebbe stare lontano almeno 1.000 km, non dalla costa di Taiwan, ma da qualsiasi punto in cui i mezzi navali o i bombardieri cinesi pattugliassero.
I sottomarini nucleari potrebbero affondare i mezzi di superficie cinesi, ma i sottomarini nucleari sono più rumorosi dei sottomarini non nucleari avanzati, e vulnerabili nelle acque litoranee, il che ne limita l’uso alle acque profonde.
Poiché i cinesi hanno la più grande marina militare del mondo, i sottomarini americani non saprebbero quali navi sono armate con armi ipersoniche e quali no, e nel tentativo di affondare i loro obiettivi, i sottomarini rivelerebbero le loro posizioni e sarebbero affondati a loro volta. Ogni sottomarino è, come una portaerei, complesso ed estremamente costoso – e non facilmente sostituibile.
Ci vogliono sette anni per costruire un sottomarino nucleare – al giorno d’oggi, con la carenza di materiali, probabilmente otto. Ci vogliono un altro anno o due per renderlo operativo. Ogni nave costa circa quattro miliardi di dollari.
Una portaerei di classe Ford costa più di tredici miliardi di dollari.
Ma i media ufficiali insistono ancora:
Le forze armate cinesi sono ridicolmente inferiori, davvero in ogni singolo aspetto, tranne che per le dimensioni. Inoltre, non stanno nemmeno recuperando, anzi, rimarranno sempre qualche decina di passi indietro, dato che la loro tecnologia è un’imitazione di quella statunitense..
Questo è un ragionamento da anni ‘80.
I cinesi non imitano. Riprogettano, il che è diverso, perché prendono un concetto originale e lo migliorano – di solito si tratta di materiale russo, che è molto migliore di quello statunitense in termini di praticità. Non imitano i prodotti americani, li guardano, ne definiscono i difetti e li migliorano.
Ma la corrente fangosa dei media continua a scorrere… e scorrere…. Se si beve acqua marrone, l’acqua chiara ha un aspetto e un sapore strani..
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Articolo di Julian Macfarlane pubblicato su Julian Mcfarlane blog il 10 agosto 2022
Traduzione in italiano di Fabio_san per SakerItalia
[le note in questo formato sono del traduttore]
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da azione tradizionale
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Guerrieri d’Europa : Evgenij Rodionov :
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Ormai è risaputo: i russi sono terribili orchi mangia-bambini che come orde mongole attaccano e devastano tutto quello che incontrano lungo il loro cammino (al contrario dei loro vicini ucraini che a quanto pare sono anche degli ottimi musicisti).
Quest’idea proviene molto probabilmente dal tipico sentimento occidentale di chi, quando vede un popolo imbracciare le armi per difendere un ideale superiore alla propria individualità, si spaventa.
Per esempio, cosa direbbe la ragazzina lgbt con i capelli fluorescenti di Evgenij Rodionov?
Evgenij era un ragazzo che a 19 anni si trovò di fronte ad una scelta tragica, morire libero o vivere schiavo.
Nato nel villaggio di Cibirlej nell’oblast di Penza il 23 maggio 1977, da piccolo sua nonna gli regalò una croce d’argento ma a causa delle restrizioni sovietiche nei confronti della religione ortodossa sua madre gliela fece nascondere. Dopo il crollo dell’URSS, Evgenij, neanche diciannovenne, decise di arruolarsi nelle forze armate russe che in quel momento stavano faticosamente combattendo in Cecenia contro un nemico tanto terribile quanto poco disposto a cedere.
I casi di imboscate da parte dei ribelli ceceni erano molti ed il 13 febbraio del 1996, mentre andava a montare la guardia insieme a 3 suoi camerati, si accorse di un’ambulanza che trasportava armi ai ribelli ceceni, solo che, aperto il cofano, si trovarono davanti una dozzina ribelli ceceni armati: i 4 commilitoni vennero fatti prigionieri e se ne persero le tracce, tanto che il governo russo arrivò a credere che Evgenij avesse disertato, e solo dopo alcune accurate indagini si scoprì che erano stati catturati.
Evgenij condivise con i suoi camerati 100 giorni di agonia e di sevizie e al 100 giorno, gli venne chiesto (tutto registrato) di togliersi la croce che portava al collo e di rigettare la fede ortodossa per abbracciare l’Islam. Lui, da martire rifiutò e da martire si fece sgozzare, e con lui tutti gli altri suoi camerati. I ribelli ceceni, non ancora soddisfatti, dopo aver nascosto il corpo, fecero pagare alla madre del ragazzo un somma di denaro altissima solo per indicargli il posto in cui il corpo del figlio era collocato.
Fin dalla sua morte, in Russia l’opinione pubblica è spaccata tra chi vuole la sua canonizzazione e chi ne è contrario. Ciò che importa però è che il suo martirio non venga dimenticato e che il giovane Evgenij venga preso come modello da tutte le generazioni future: questi sono gli esempi che noi opponiamo a questa società distorta e con cui, citando Ernst Von Salomon, “il vero combattente non può più avere niente in comune”.
Chi muore libero, vivrà per sempre.
https://www.youtube.com/watch?v=0B2Cj7Pd0wc
– Le mire espansionistiche della Polonia verso l’Ucraina – Giacomo Gabellini Stefano Orsi
A Kiev salta il piano di emergenza elettricità; la città è al buio. Come stanno cambiando gli equilibri e le posizioni degli Stati nei riguardi del conflitto dopo le recenti vicende militari che hanno visto coinvolto il territorio polacco. Al G20 di Bali la Russia si è dimostrata aperta a un trattato ma Zelensky ha posto delle condizioni irricevibili dalla controparte. Il sostegno all’Ucraina è sempre meno convinto; il capo di stato maggiore dell’esercito americano Mark Milley ha esortato Kiev e Mosca a trovare una “soluzione politica” mentre incombono i mesi invernali, avvertendo che le possibilità di una vittoria militare totale sono “improbabili”. L’apparato militare statunitense si sta dimostrando decisamente più realistico della Casa Bianca. Dopo le elezioni di mid term il sostegno alla guerra dell’Ucraina sarà estremamente problematico e tutt’altro che scontato. All’indomani della conquista della Camera dei Rappresentanti nelle elezioni di midterm da parte dei repubblicani è stata istituita una commissione che chiede un chiarimento su dove vanno i finanziamenti per sostenere economicamente l’Ucraina nel conflitto in corso.
L’analisi dei fatti di politica internazionale assieme all’analista e scrittore GIACOMO GABELLINI e a STEFANO ORSI analista geopolitico e redattore.
Conduce l’intervista CARLO SAVEGNAGO
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https://www.youtube.com/watch?v=-O3Mfncw3cg
– I bombardamenti dell’esercito ucraino si riversano sulla centrale nucleare di Zaporizhia
da un Nicolai Lilin arrabbiatissimo
Uno degli articoli segnalati, descrive un Hymars (chiamiamolo cosi) nord coreano con raggio d’azione di 400 km(!) ed uno cinese 500 km, gia’ disponibili! Attualmente non sono ancora in mani russe: per ora! Ma come pensa l’u.ccidente di vincere?
_,il problema più impellente per la Russia ,ora , e non si può più differire, è quello di risolvere la questione della Centrale atomica di Zaporisje.
Come venirne a capo? Surovikin certamente sta preparando o l’ha già preparata, un’azione in profondità ,che sconvolga lo schieramento/i delle artiglierie ucraine che sparano sulla centrale e sconvolgono sia la vita dei civili sia quella degli operatori che gestiscono la centrale.
Immagino che i russi abbiano mandato a dire a Zelenky ed il suo stato maggiore della Nato che se il bombardamento non cesserà e nel frattempo si verificasse l’inquinamento atomico, allora non ci sarà alcun rifugio che possa proteggerli dalla caccia ai responsabili:coloro che hanno ordinato e quelli che hanno eseguito.