La NATO dominata dagli Stati Uniti vuole che l’alleanza si trasformi in una forza militare globale da far controllare agli USA.

Vuole schierare forze della NATO a guida statunitense lungo i confini di Russia, Cina, Iran e altri stati sovrani indipendenti – come parte della sua strategia per il cambiamento di regime globale, con l’obiettivo di creare e preservare un dominio unipolare controllato dagli Stati Uniti su tutto il mondo.

È una strategia fallita che continua comunque, facendo rischiare una possibile catastrofica guerra nucleare.

La Russia ha messo in guardia contro l’ingresso della Georgia nella NATO, e lo stesso vale per l’Ucraina. Entrambi i paesi condividono lunghi tratti di confine con la Federazione Russa.

Il Cremlino non tollererà lo schieramento delle forze della NATO lungo il suo confine. Lunedì, il Primo Ministro russo Dmitrij Medvedev ha detto che concedere l’adesione alla NATO in Georgia potrebbe innescare “un terribile conflitto” con conseguenze potenzialmente catastrofiche.

Un decennio fa a Bucarest, in Romania, i membri della NATO hanno accettato di ammettere la Georgia e l’Ucraina all’alleanza.

Il mese scorso, il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg, messo su quella poltrona dagli Americani, ha dichiarato che “la Georgia ha tutti gli strumenti pratici per diventare un membro della NATO”. “Sarà” ammessa nell’alleanza – senza indicare un calendario per concedere l’adesione.

A luglio, Putin ha messo in guardia dall’ammettere la Georgia e l’Ucraina alla NATO, dicendo “Risponderemo in modo adeguato a queste misure aggressive, che rappresentano una minaccia diretta per la Russia”, aggiungendo:

“I nostri colleghi (sic), che stanno cercando di aggravare la situazione tentando di includere, tra gli altri, l’Ucraina e la Georgia nell’orbita dell’alleanza, dovrebbero riflettere sulle possibili conseguenze di una politica così irresponsabile”.

“È una minaccia diretta e immediata per la nostra sicurezza nazionale… e la reazione sarebbe estremamente negativa”.

“Ci preoccupa perché la NATO sta espandendo le sue infrastrutture e servizi. (Il suo) numero di militari è in aumento nelle regioni in cui non dovrebbero esserci – violare accordi di trattato tra la Russia e la NATO… È (un inaccettabile) fattore destabilizzante…”

In seguito alla dissoluzione della Russia sovietica, la NATO, dominata dagli Stati Uniti, si espanse verso est fino al confine con la Russia, dopo aver promesso di non farlo. “Non importa a nessuno della nostra posizione”, ha sottolineato Putin.

Secondo quanto riferito, lui e Trump hanno discusso la questione dell’ammissione di Georgia e Ucraina nella NATO a Helsinki. I membri della NATO ne hanno discusso durante il loro vertice a Bruxelles il mese scorso.

Secondo le regole dell’alleanza, i paesi con dispute territoriali non possono aderire alla NATO. I golpisti di Kiev installati dagli Stati Uniti sono in guerra contro il loro stesso popolo nel Donbass dall’inizio di aprile del 2014, settimane dopo aver usurpato il potere con un colpo di Stato orchestrato dagli USA.

La Georgia e la maggior parte degli altri paesi non riconoscono l’Abcasia e l’Ossezia del Sud come stati sovrani indipendenti. La Russia ha esteso il riconoscimento nel 2008. Una pace scomoda potrebbe di nuovo esplodere in conflitto se il regime di Trump lo istigasse.

La scorsa settimana, 13 membri e partner della NATO hanno iniziato esercitazioni militari in Georgia. Le provocatorie esercitazioni Noble Partner sono iniziate l’1 agosto – con l’obiettivo di esercitare pressioni su Russia, Abcasia e Ossezia del Sud, ha detto la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, aggiungendo:

“Non possiamo essere d’accordo con le dichiarazioni del Ministero della Difesa georgiano secondo cui queste esercitazioni mirano a garantire la sicurezza nella regione del Mar Nero. Stabilità e sicurezza vuol dire un dialogo costruttivo, non elicotteri e carri armati… Stanno rafforzando i sentimenti militaristi e l’escalation delle tensioni”.

Le forze provocatorie della NATO, dominata dagli Stati Uniti, dispiegate vicino al confine della Russia, accrescono le tensioni, rischiando di far diventare calda la Guerra Fredda 2.0.

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Articolo di Stephen Lendman pubblicato l’8 agosto 2018 sul suo sito.
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.

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