Secondo i media americani, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta progettando di ritirare 9.500 soldati dalla Germania. Il numero di truppe statunitensi in Germania sarà quindi ridotto a circa 25.000 in un momento in cui però Varsavia insiste per il rafforzamento della presenza militare americana in Polonia.
La Germania paga 35.000 soldati stranieri e di 17.000 lavoratori civili, e relative famiglie per la permanenza nel paese europeo. Tra il 2012 e il 2019, Berlino ha stanziato 480 milioni di euro per tutte le spese dovute al fatto di ospitare i soldati NATO in Germania, quasi esclusivamente americani. Per il 2019-2030 sono stati stanziati altri 650 milioni di euro. L’affermazione per cui la Germania stia ricevendo gratuitamente i servizi di difesa dagli americani è completamente falsa.
Persino il ritiro di quasi 10.000 soldati americani dalla Germania non cambierà nulla di significativo per la nazione europea. Questo perché il cuore primario della presenza statunitense in Germania è la base di Ramstein. Gli Stati Uniti non lasceranno mai Ramstein che è, a tutti gli effetti, un’enclave americana sul suolo tedesco, oltre che il centro della logistica militare ed un importante punto di osservazione sull’Est Europa.
In ultima analisi, lo schieramento di truppe americane è solo una parte del piano a lungo termine statunitense per l’Europa, quello una volta ben spiegato dallo scienziato e consigliere politico polacco-americano Zbigniew Brzezinski. In pratica, gli Stati Uniti vogliono controllare Francia, Germania, Polonia ed Ucraina in quanto esse possono, unendosi, opporsi alla Russia. Sin dalla presidenza di Charles De Gaulle (1959-1969), Washington non è mai stata capace di controllare completamente Parigi, soprattutto per il fatto che non ci sono basi militari USA in Francia. La Germania ha comunque sempre operato in accordo con il modello americano ed è uno dei più leali alleati per portare avanti gli interessi statunitensiin Europa. La Polonia sotto governo conservatore sta aumentando le sue storiche attività ostili nei confronti della Russia e in misura minore anche contro la Germania. Questo fa della Polonia un partner ideale per gli Stati Uniti in Europa e oggi probabilmente anche più della Germania. Intanto, l’Ucraina, come sempre, dà prova di essere un agente volenteroso di Washington contro la Russia.
Alcuni politici tedeschi, reagendo al ritiro di alcuni soldati americani, stanno promuovendo l’isteria di massa. Costoro vogliono conquistarsi o comprare il favore di Washington, nonostante il beneficio economico per la Germania risultante da un ritiro parziale degli americani. Inoltre, la Germania non ha comunque da preoccuparsi per un indebolimento della sua cosiddetta sicurezza, visto che i soldati americani saranno posizionati ad appena poche centinaia di chilometri di distanza, in Polonia, il che naturalmente sta mettendo ulteriore pressione contro Kaliningrad.
Dal punto di vista della sicurezza politica, la Germania rimane ciononostante dipendente dalla dirigenza politica e militare statunitense e rischia di trovarsi coinvolta in atti di aggressione da parte degli americani per i quali non vi sarebbe il bisogno del suo coinvolgimento. L’emancipazione europea nel campo della sicurezza politica è sostenuta solo dalla Francia e lo status quo di dominio americano è ardentemente difeso da molte altre nazioni europee, specialmente dalla Polonia.
La Russia ha già espresso la sua preoccupazione che il potenziale ricollocamento dei soldati americani sia diretto contro il proprio paese. La portavoce del ministero degli esteri Maria Zakharova ha detto “riguardo all’iniziativa della Casa Bianca a cui si è accennato prima, essa è anche preoccupante perché, immediatamente, c’è stata una proposta di muovere i soldati americani stazionanti in Germania nella vicina Polonia. Vorrei enfatizzare che la riconfigurazione della presenza statunitense nei pressi dei confini russi non solo accentuerà la già alta tensione nella sfera di sicurezza del continente, ma complicherà ulteriormente la prospettiva di sviluppo di un dialogo costruttivo tra la Russia e la NATO nella sfera militare e politica”.
Comunque la Polonia deve fronteggiare la concorrenza per il ricollocamento di questi soldati americani. Il Concilio Atlantico di Bulgaria sta esortando il governo dello stato balcanico a non perdere l’opportunità ed esorta affinché si chieda agli Stati Uniti di spostare i loro soldati dalla Germania alla Bulgaria.
In un post [in bulgaro] su facebook, il Concilio Atlantico di Bulgaria afferma che “l’urgente bisogno di potenziare il fianco sud-est della Nato, nel contesto del violato equilibrio di potere sul Mar Nero in favore della Federazione Russa”, e “una nuova generazione di persone che sono permanentemente orientate verso i valori della famiglia euro-atlantica oltreché fortemente determinate a interrompere per sempre la dipendenza dalla Russia, che sta ancora ostacolando lo sviluppo dello stato”, sono ragioni per le quali gli Stati Uniti debbono trasferire le proprie truppe in Bulgaria.
Sia che questi soldati siano spostati in Polonia o eventualmente anche in Bulgaria, lo scopo è quello di potenziare paesi che sono determinati e vogliono opporsi alla Russia. Nonostante alcuni tedeschi si preoccupino che la loro sicurezza sarà messa in pericolo, la base di Ramstein rimarrà il gioiello dello sviluppo militare americano in Europa. Sebbene alcuni commentatori credano che, lasciando la Germania, i soldati americani effettuino un parziale ritiro degli Stati Uniti dall’Europa, si tratta in realtà di un intensificazione finalizzata a mettere sotto pressione la Russia.
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Articolo di Paul Antonopolous pubblicato su InfoBRICS il 15 giugno 2020
Traduzione in italiano di Michele Passarelli per SakerItalia
[le note in questo formato sono del traduttore]
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–,gli Stati dell’Est europeo-vassalli degli USA- saranno quelli che ,insieme alla Germania che cova ,sotto le ceneri, l’ambizione di egemonia anche politica e non solo economica sull’Europa,si lasceranno tentare di vincere Ivan?
Se non lo faranno per tempo non lo potranno fare più perché la Cina interverrà, non per difendere il popolo russo ma i propri confini e la Russia è considerata dalla Cina lo Stato di Mezzo che serve per la sua difesa continentale, così come la Russia considera la Cina lo stato di Mezzo che difenderà se stesso e contemporaneamente la Russia.