La copertura politica e mediatica del genocidio della nazione greca è iniziata ieri (20 agosto) con l’Unione Europea e altre dichiarazioni politiche che annunciano la fine della crisi greca. Con questo intendono che la Grecia è terminata, morta e finita. È stata sfruttata fino al limite, e la carcassa è stata gettata ai cani.
350.000 greci, principalmente giovani e professionisti, sono fuggiti dalla Grecia ormai esanime. Il tasso di natalità è molto inferiore al tasso necessario per sostenere la popolazione rimanente. L’austerità imposta al popolo greco dalla Unione Europea, dal Fondo Monetario Internazionale e dal governo greco ha comportato una contrazione dell’economia greca del 25%. Il declino è equivalente a quello della Grande Depressione americana, ma in Grecia gli effetti sono stati peggiori. Il Presidente Franklin D. Roosevelt attenuò l’impatto della massiccia disoccupazione con la legge sulla sicurezza sociale e con altri elementi di una rete di sicurezza sociale, come l’assicurazione sui depositi e i programmi di lavori pubblici, mentre il governo greco, seguendo gli ordini del Fondo Monetario Internazionale e della Unione Europea, ha peggiorato l’impatto di disoccupazione spogliando la rete di sicurezza sociale.
Tradizionalmente, quando un paese sovrano, sia per corruzione, cattiva gestione, sfortuna, o eventi imprevisti, si trova nell’impossibilità di ripagare i suoi debiti, i creditori tagliano i suoi debiti ad un livello a cui il paese possa onorarli.
Con la Grecia c’è stato un cambio di regole. La Banca Centrale Europea, guidata da Jean-Claude Trichet, e il Fondo Monetario Internazionale hanno stabilito che la Grecia dovesse pagare l’intero ammontare di interessi e capitale sui suoi titoli di Stato detenuti da banche tedesche, olandesi, francesi e italiane.
Come è stato possibile realizzarlo?
In due modi, ed entrambi hanno gravemente peggiorato la crisi, lasciando la Grecia oggi in una posizione molto peggiore di quanto lo fosse all’inizio della crisi, quasi un decennio fa.
All’inizio della “crisi”, che sarebbe stata facilmente risolta tagliando parte del debito, il debito greco era al 129% del prodotto interno lordo del paese. Oggi il debito greco è pari al 180% del PIL.
Perché?
Alla Grecia è stato prestato più denaro per pagare gli interessi ai suoi creditori, in modo che essi non perdessero un centesimo. Il prestito addizionale, chiamato “salvataggio” dai maggiori media finanziari, non fu un salvataggio della Grecia. Fu un salvataggio dei creditori della Grecia.
Il regime di Obama ha incoraggiato questo piano, perché le banche americane, in attesa di un salvataggio, avevano venduto i Credit Default Swap [CDS, in italiano] sul debito greco. Senza un piano di salvataggio le banche americane avrebbero perso la loro scommessa, e pagato l’assicurazione per il default sui titoli greci.
Inoltre, alla Grecia è stato richiesto di vendere i suoi beni pubblici agli stranieri, e di decimare la rete di sicurezza sociale greca, riducendo le pensioni, ad esempio, al di sotto dei redditi di sussistenza, portando così a ridurre radicalmente le cure mediche da far morire le persone prima di poterle sottoporre a trattamenti sanitari.
Se la memoria non mi inganna, la Cina ha acquistato i porti marittimi greci. La Germania ha comprato gli aeroporti. Varie entità tedesche ed europee hanno comprato le compagnie idriche municipali greche. Gli speculatori immobiliari hanno acquistato le isole greche protette per sottoporle allo sviluppo immobiliare.
Questo saccheggio della proprietà pubblica greca non è andato a ridurre il debito della Grecia. È andato, insieme ai nuovi prestiti, a pagare gli interessi.
Il debito, più esoso che mai, resta in piedi. L’economia è sempre più contratta, come lo è la popolazione greca su cui il debito è caricato.
La dichiarazione sulla fine della crisi greca asserisce solamente che non è rimasto nulla da estorcere al popolo greco per soddisfare gli interessi delle banche straniere. La Grecia sta affondando velocemente. Tutte le entrate associate ai porti marittimi, agli aeroporti, ai servizi municipali e al resto della proprietà pubblica che è stata privatizzata con la forza, ora appartengono agli stranieri che ritirano il denaro dal paese, spingendo così ancora più giù l’economia greca.
Ai greci non è stato rubato il futuro economico, hanno perso anche la loro sovranità. La Grecia non è oggi una nazione sovrana, è governata dall’Unione Europea e dal Fondo Monetario Internazionale. Nel mio libro del 2013, Il fallimento del Capitalismo del Laissez Faire, nella Parte III, La Fine della Sovranità, ho descritto chiaramente com’è stato fatto.
Il popolo greco è stato tradito dal governo di Tsipras. Aveva l’opzione di ribellarsi e di usare la violenza per rovesciare il governo che li vendeva ai banchieri internazionali. Invece, i greci hanno accettato la loro distruzione e non hanno fatto nulla. In sostanza, la popolazione greca ha commesso un suicidio di massa.
La crisi finanziaria mondiale del 2008 non è finita. È stata nascosta sotto il tappeto dalla massiccia creazione di denaro da parte delle banche centrali statunitensi, europee, britanniche e giapponesi. La creazione di moneta ha superato di gran lunga la crescita della produzione reale, e ha spinto i valori delle attività finanziarie oltre quello che può essere sostenuto dalle “condizioni sul campo”.
Rimane da vedere come questa crisi si possa risolvere. Potrebbe portare alla distruzione della civiltà occidentale. Arriveremo al “cane mangia cane”? Dopo la Grecia, sarà la volta di Italia, Spagna, Portogallo, Francia, Belgio, Australia, Canada, fino a quando non rimarrà nessuno?
La totalità del mondo occidentale vive di bugie fomentate da potenti gruppi di interesse economico per servire i loro interessi. Non ci sono media indipendenti al di fuori di quelli online, e questi vengono demonizzati e ne viene negato l’accesso. La gente che vive in un mondo di informazioni controllate, non ha idea di ciò che gli sta accadendo. Pertanto, non può agire nel suo interesse.
*****
Articolo di Paul Craig Roberts apparso sul suo sito il 21 agosto 2018
Traduzione in italiano di Cinzia Palmacci per SakerItalia
[le note in questo formato sono del traduttore]
Gran bell’ articolo…………sono preoccupato,che ora tocca anche a noi…..