Alcuni anni fa, ho scritto un editoriale intitolato “Il Kosovo verrà liberato” in cui ho scritto: “Il Kosovo sarà il primo posto in Europa in cui il pendolo della storia invertirà il suo corso attuale”. Ora sembra che potrei essermi sbagliato. Ma di quanto? Date un’occhiata a questo titolo di oggi:
“I serbi di Bosnia “ritirano il consenso” alle forze armate, alle tasse e ai tribunali congiunti, citando la “violenza” da parte del soprintendente internazionale” [in inglese]. Per favore leggete l’articolo completo poiché non lo ripeterò tutto qui.
La grande domanda è questa: USA/NATO/UE perderanno la presa sulla Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina prima che sul Kosovo?
Non lo so, ma penso proprio che questa sia una possibilità. Se è così, ho sbagliato luogo, ma il principio è giusto. Due punti qui:
- Ci sono tensioni molto serie intorno al Kosovo in questo momento, quindi non escludete ancora nulla!
- Non esiste un equivalente di Camp Bondsteel [in inglese] nella Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina, o altrove in Bosnia.
Ma questo non è nemmeno cruciale. Ciò che è cruciale è questo: qualcuno pensa ancora che USA/NATO/UE abbiano ancora quello che servirebbe per ri-attaccare, re-invadere o addirittura ri-assalire i serbi in Bosnia o in Serbia (includo il Kosovo sotto “Serbia” semplicemente perché il Kosovo è il cuore della Serbia, lo è sempre stato e sempre lo sarà, non importa cosa vogliano gli imperi)?
Seriamente, dopo l’umiliazione inflitta dagli iraniani al CENTCOM o la gigantesca perdita di faccia veramente galattica (e oh COSÌ rivelatrice!) in Afghanistan?
Sulla carta sì, assolutamente.
Ma nella realtà no, non credo proprio.
Inoltre, i serbi ora hanno ottime opzioni, inclusa quella che io chiamo “opzione del salame”: tagliare pezzi sottili da un grosso salame lentamente ma ripetutamente e inesorabilmente. Proprio come adesso: così i serbi di Bosnia hanno “ritirato il consenso” da un accordo con i loro occupanti. E allora? Grande affare! Voglio dire, certo, sono serbi cattivi, cattivi, cattivi, cattivi, e la banda USA/NATO/UE li odia ancora, ma nessuno andrà in guerra solo per questo, giusto?
Quindi cosa faranno USA/NATO/UE? Probabilmente applicheranno ogni sorta di pressione (minacce, tangenti, ecc.) su specifici politici serbi, il che si tradurrà in uno di questi due risultati:
- i serbi di Bosnia ritireranno il loro ritiro
- o non lo faranno
Nel primo caso, i serbi devono solo aspettare e tagliare un pezzettino di salame altrove, diciamo in Kosovo. Solo uno piccolo, e vedere cosa faranno USA/NATO/UE. Dopodiché, risciacqua e ripeti, tutte le volte necessarie fino a quando i bastardi di Stati Uniti/NATO/UE non esauriranno l’energia, sia in senso figurato che forse anche letterale (si veda sotto).
Nel secondo caso, i serbi di Bosnia devono aspettare un po’, solo perché tutto si raffreddi un po’, e tagliare un altro pezzo sottile del salame imperialista.
Oh, e ho detto che il gasdotto South Stream passerà attraverso la Serbia e la Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina (si veda anche questo qui)? Per quanto riguarda l’UE, oggi non sta esattamente “nuotando nell’energia” (grazie alla sua stupida sottomissione allo Zio Shmuel e a Greta Thunberg!).
Il mio punto non è che la Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina o il Kosovo saranno presto liberati, e nemmeno che l’UE non può aggirare nessuna delle due entità con altri oleodotti.
Ricordate i primi anni della Guerra Fredda, quando gli Stati Uniti giustificavano le loro politiche di genocidio nel sud-est asiatico con la famigerata “Teoria del Domino”? All’epoca tutto ciò significava che gli Stati Uniti si sarebbero opposti alla decolonizzazione del pianeta ovunque e dappertutto. Era solo un pretesto, non il vero motivo o ragione delle azioni statunitensi.
Ma oggi sostengo che questo processo non solo è iniziato, ma è già in corso da tempo.
Dov’è iniziato? Una buona risposta potrebbe essere menzionare la scoppola rifilata da Hezbollah agli israeliani nel 2006 in Libano. Ma fu facile nasconderla (i due pagliacci inconcludenti che diedero inizio all’invasione israeliana del Libano la chiamarono entrambi una “vittoria”, e il pubblico sotto il lavaggio del cervello dei media ci credette o non gli importò davvero perché “sapevano” di essere “invincibili” e, inoltre, la plebe statunitense e israeliana ebbero il loro pane e i loro giochi).
È successo anche altrove. Ma cosa è successo?
Io la chiamo la “caduta del domino della paura” e avviene ogni volta che un paese o una nazione che è stata oppressa dall’imperialismo statunitense inizia a perdere la paura dell’“unica iperpotenza mondiale”. La stessa perdita di paura che i libanesi hanno mostrato nella loro “Vittoria Divina” nel 2006 è mostrata oggi anche dagli afgani. È stata dimostrata anche dall’Iran dalla rivoluzione Islamica del 1979! Ma il successivo diluvio propagandistico ha nascosto questa realtà all’Occidente.
Ma la perdita di faccia di Kabul è diventato il primo domino del genere che NON poteva essere nascosto alla vista del pubblico.
E, solo per la cronaca, anche i serbi di Bosnia hanno mostrato quella mancanza di paura durante l’aggressione USA/NATO/UE alla nazione serba, ma sono stati pugnalati alle spalle dai politici a Belgrado, come lo sono stati i serbi del Kosovo in seguito. Questo è successo molto prima di Hezbollah nel 2006 e, a quel tempo, il mondo Islamico veniva molto efficacemente imbrogliato dagli Anglo – gli stessi Anglo che si sono poi rivoltati contro il mondo Islamico dopo l’attacco sotto falsa bandiera dell’11 Settembre.
È vero, all’inizio degli anni ‘90 l’Impero aveva i mezzi per schiacciare i serbi o gli iracheni (che mostravano anche la stessa mancanza di paura da un lato, ma anche la stessa corruzione dei politici serbi dall’altro).
Ma era nel lontano 1991. Tre decenni fa. Ora viviamo in un mondo radicalmente diverso.
E i cosiddetti “bosniaci” o “kosovari”? Bene, come tutte le “nazioni inventate”, esisteranno solo finché lo Zio Shmuel avrà il potere di tenerle in vita artificialmente. Quindi, anche SE, grande SE, gli Stati Uniti/NATO/UE possono ancora mettere in ginocchio i serbi oggi, per quanto tempo vi aspettate che questa capacità rimanga, e per quanto tempo invenzioni come la “Bosnia” o il “Kosovo” rimarranno praticabili?
E che dire dell’altrettanto artificiale entità nota come “Israele” (che ora è molto più temuta dai politici e dai funzionari statunitensi che da qualsiasi altra parte del Medio Oriente!)? Quanto tempo vi aspettate che sopravviva questa entità oscena, ufficialmente razzista e genocida?
Ok, forse ancora per qualche anno, è possibile. Ma tenete presente che ogni anno che passa, sempre meno nazioni oppresse temono ancora l’Impero Anglo-Sionista (fondamentalmente già morto).
Il mio consiglio ai “bosniaci”, ai “kosovari” e agli “israeliani” sarebbe questo: andatevene prima di vedere una ripetizione di Kabul a Sarajevo, Pristina o Tel-Aviv! Oh, lo so, non seguiranno il mio consiglio, ma poiché le stesse cause hanno gli stessi effetti, mi aspetto di vedere simili “decolli” da queste e da TUTTE LE ALTRE entità totalmente artificiali create dagli imperi Anglo e/o Anglo-Sionisti nel passato.
Per quanto riguarda le persone in Europa, è meglio che si mettano insieme, ma non lo faranno: mentre incolpano la Russia di tutto e di qualsiasi cosa (incluso avergli venduto il gas E non averne venduto abbastanza!), la loro politica di immigrazione suicida e il “multiculturalismo” delle élite dell’UE distruggerà quel poco che è rimasto della millenaria civiltà europea. Lo hanno fatto a loro stessi.
Come si dice negli Stati Uniti, “per favore passami i pop-corn”!
Il Saker
AGGIORNAMENTO: poiché stiamo parlando molto dei serbi, della Serbia e della storia, voglio attirare la vostra attenzione, in particolare dei miei lettori musulmani, sulla sezione che ho recentemente aggiunto in basso a destra nella pagina principale:
Lì troverete MOLTE informazioni molto interessanti, non necessariamente con le quali essere d’accordo, ma almeno per confrontare e contrastare le solite (dis)informazioni trovate in Occidente!
Il Kosovo politicamente è in una situazione instabile e si è sotto il controllo internazionale. Alla vostra analisi però sfuggono due variabili storiche:
1. Il Kosovo non è Serbia, non lo è mai stato. Nella conferenza degli ambasciatori di Londra nel 1913 il Kosovo fu concesso ai serbi solo per rendere felice la Russia e non fare scoppiare la 1° guerra mondiale; le grandi potenze allora erano ancora in fase di preparazione per la guerra e hanno cercato di comprare quanto più tempo potevano. Ad oggi più del 85% dei kosovari sono di etnia albanese e vivono su quelle terre sin dai tempi antichi. I kosovari derivano dalle tribù illiriche dei Dardani, menzionati anche nell’Iliade di Omero. I serbi arrivano nei Balcani con le invasioni barbariche, ed è da più di un millennio che bramano il Kosovo e un accesso diretto all’Adriatico ma NON avranno mai. Pure uno dei loro alleati più stretti, il Montenero, gli ha abbandonati.
2. nel 1998 i reparti paramilitari serbi hanno commessi crimini orrendi contro i civili del Kosovo, e questo ve lo conferma uno che era nella città di Kukes (Albania) in quel periodo. Non potete nascondere questi fatti con la semplice affermazione: “disinformazione da main-stream”
Una terza variabile da tener presente è: se la Serbia e il Kosovo inizieranno a combattere il conflitto si allargherà e sicuramente prenderanno parte, come minimo, anche l’Albania e la Macedonia. Le altre potenze regionali come la Turchia non staranno a guardare lo sviluppo del conflitto in un area per loro importante e storicamente una loro zona di influenza.
Poi i sebi del Kosovo e i serbi sono delle minoranze che senza l’appoggio diretto del Belgrado non possono fare niente. A sua volta il Belgrado ha forti lotte intestinali tra corruzione e direzione incerta: armamenti dalla Russia, forti problemi economici, aspettative per entrare in UE e impossibilità di trovare un’accordo con il Kosovo. I presidenti serbi non sanno che cosa fare con il Kosovo: se riconoscono l’indipendenza vengono considerati dei traditori, militarmente non la possono conquistare, politicamente hanno scarso spazio di manovra in quanto prima devono risolvere la questione con il Kosovo.
In conclusione, il Kosovo non sarà mai più Serbia. Il regalo degli ambasciatori di Londra è stato esaurito.
Per quanto i kosovari/albanesi non godano di un briciolo della mia simpatia, temo proprio che la Sua analisi sia molto più realistica di quella del Saker. Un po’ troppo wishful-thinking stavolta, caro Saker.
Afganistan: ma fu vero ritiro disorganizzato, o meglio fuga degli USA? Mahh….ma davvero lasciano un arsenale a disposizione dei talebani, che come di incanto entrano in un black hawk, girano la chiave e volano come se fosse una una fiat panda 4×4?
“la loro politica di immigrazione suicida e il “multiculturalismo” delle élite dell’UE distruggerà quel poco che è rimasto della millenaria civiltà europea”.
Proprio così
–,la miseria è alle porte, a causa dei conflitti geopolitici che l’Occidente attizza da anni,essa farà cessare le immigrazioni fra Stati europei.
Ci saranno tuttavia migrazioni interne negli Stati implicati nel conflitti o in lotte per abbattere i governi in carica come è successo nell’ultimo dopoguerra mondiale.