Questa Forza d’attacco fa parte di un più ampio Gruppo di Risposta della NATO, che sta per essere portato a circa 30.000 effettivi.
Giovedì scorso (9 aprile 2015), la NATO ha completato le prime esercitazioni militari impiegando la sua nuova Forza di reazione rapida. Da martedì (7 aprile 2015) a giovedì, più di 1.500 soldati hanno preso parte all’esercitazione “Noble Jump”, concepita per verificare se le truppe assegnate alla nuova Forza d’attacco della NATO, nota anche come Task Force Unificata per una Pronta Risposta (Very High Readiness Joint Task Force), sono preparate per un eventuale dispiegamento in 48 ore dal ricevimento di un ordine di intervento.
In tutta Europa, il personale delle basi in Croazia, Danimarca, Germania, Ungheria, Lituania, Norvegia, Slovenia, Polonia e Portogallo ha verificato il proprio tempo di risposta all’arrivo di ordini d’allerta della NATO. In Repubblica Ceca e nei Paesi Bassi, le truppe e gli equipaggiamenti sono stati rapidamente raggruppati presso aeroporti e stazioni ferroviarie, simulando una partenza improvvisa. Le unità interessate alle esercitazioni di questa settimana verranno coinvolte anche in ulteriori manovre nel mese di giugno, in Polonia.
“Gli organizzatori della NATO stanno lavorato instancabilmente per migliorare la Forza di reazione della NATO e attivare la Task Force Unificata per una Pronta Risposta, ed oggi i nostri progressi si possono notare attraverso i tempi rapidi di dispiegamento delle truppe nelle varie sedi dell’Alleanza” ha detto il Generale Philip Breedlove, Comandante in Capo delle Forze in Europa, che ha aggiunto: “Queste misure sono difensive, ma sono una chiara indicazione del fatto che la nostra Alleanza ha la capacità e la volontà di rispondere alle emergenti sfide alla sicurezza sui nostri confini meridionali ed orientali”.
In risposta al mutato contesto di sicurezza in Europa i leader della NATO, in occasione del vertice del Galles, hanno deciso di creare un’innovativa forza militare di reazione rapida, progettata per rispondere rapidamente alle nuove sfide che si possono presentare alle frontiere meridionali ed orientali dell’Alleanza. La Task Force Unificata di Pronta Risposta comprenderà circa 5.000 truppe di terra, con il supporto marittimo, aereo e per operazioni speciali. Reparti scelti della nuova Forza saranno in grado di muoversi in appena 48 ore. Questa Forza d’attacco fa parte di un più ampio Gruppo di Risposta della NATO, che sta per essere portato a circa 30.000 effettivi.
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Articolo apparso su Russia Insider l’11 aprile 2015
Traduzione in italiano a cura di Giorgio Rasini per Sakeritalia.it
Per la miseria, una Forza militare pseudo-difensiva, da far rabbrividire per l’efficienza tattica?!? Basta volgere lo sguardo dov’è intervenuta, per vedere i disastri combinati. Colpi di stato, bombardamenti, saccheggio delle risorse dei Paesi liberati…Mai un centesimo speso per la gente del posto. Veramente una bella Democrazia targata EU-NATO. Complimenti veramente!