Mentre Washington è nel caos, e mentre il licenziamento del direttore dell’FBI Comey da parte di Trump viene festeggiato da alcuni, condannato da altri e fatto oggetto di insinuazioni da altri ancora, sembra che l’inversione a 180° che The Donald ha compiuto qualche settimana fa si stia affievolendo in una nuvola di confusione e chaos. E a beneficio di chi? I Neocon-sionisti-democratici, chi altro?
Dunque Trump sta diventando, o è già diventato, un dittatore da Repubblica delle Banane? Dovrebbe essere processato quale criminale di guerra insieme a Obama, Bush, Clinton e illustri predecessori, andando indietro fino a JFK e oltre, includendo quelli che hanno istigato guerre mondiali e conflitti attorno al Globo negli ultimi 200 anni? Purtroppo non c’è più giustizia nelle cosiddette corti internazionali di giustizia. Sono state tutte cooptate dai burattinai sanguinari che tirano le fila di Washington e Bruxelles.
Quindi l’amministrazione Trump è sul punto di collassare per la pressione dei Neocon-sionisti-democratici dello Stato Profondo? Le speculazioni sono infinite, con la sensazione crescente che il presidente abbia già compiuto abbastanza azioni controverse da poter essere messo sotto impeachment; e il Russiagate continua a tenere banco, a dispetto di ogni logica. Ma si prosegue con gli inganni, almeno finché le masse istupidite continuano a bersi le menzogne dei mass media dalla propria comoda poltrona. La palude di Washington sta ribollendo, pronta a ingoiare politici da ogni parte.
Ci sarà una guerra nucleare? Chi colpirà per primo? I guerrafondai occidentali di Pentagono e NATO sperano che gli Stati Uniti lanceranno un attacco preventivo contro Russia e/o Cina. Sarà molto probabilmente scatenato da un false flag. Ad esempio, la Corea del Nord viene ritenuta responsabile di un attacco (nucleare) al Giappone. Speculazioni di questo genere hanno già cominciato a circolare.
Ma se i sistemi difensivi missilistici russi intercettassero questo attacco preventivo, reagendo istantaneamente? Si scatenerebbe una Terza Guerra Mondiale con le atomiche, causando distruzione totale e quasi nessun sopravvissuto? Tutte queste ipotesi realistiche sono paventate di continuo, lasciando nel terrore il pubblico di entrambe le sponde dell’Atlantico. E sappiamo che la paura e la confusione sono le armi migliori per gettare la popolazione nel panico e nell’immobilità.
Chi sopravviverà? Chi sarà il prossimo? E alcuni si spingono a dire: chi potrebbe sostituire il presidente Trump? Di sicuro il suo vicepresidente, Mike Pence, che si accorda molto bene con gli stratagemmi neocon. Dopotutto sono stati proprio questi ultimi a sceglierlo per conto di Trump.
Questo è lo stato delle cose secondo i media mainstream. Gli Stati Uniti si stanno sbriciolando, e con loro l’intero Occidente. Lo sbriciolamento è molto rumoroso, e i rumori più lievi stanno diventando indistinguibili.
Sul continente europeo, al riparo da occhi e orecchie comuni, la guerra clandestina contro i cittadini europei è programmata dalla Bunderswehr tedesca [le forze armate tedesche], NATO e altre forze armate europee. Si stanno preparando per soffocare possibili rivolte sociali, se necessario uccidendo i propri connazionali: è per questo che si sta organizzando la Bruxelles ispirata dalla NATO. Così come il suo leader, la Germania ispirata dalla NATO, la più importante tra le marionette europee, una posizione per la quale ora la Francia sta ora gareggiando, e forse vincendo, con Macron.
Come riportato da Susan Bonath, una giornalista investigativa indipendente che lavora come collaboratrice fissa per il tedesco Die Junge Welt (“Il mondo della gioventù”), sta venendo alla luce qualcosa di inquietante in una piccola città nordorientale della Germania, in Sassonia. In uno dei più moderni campi di addestramento militare europei si sta costruendo, a forza di molte centinaia di miliardi di euro, un’intera città fantasma. La maggior parte dei contribuenti tedeschi (ed europei) non ne sa nulla. A partire dal 2018 la struttura sarà pronta per addestrare le truppe a combattere cittadini europei in città europee, nel caso questi ultimi dovessero decidere di fare le barricate contro le atrocità dei propri leader ed oligarchi.
Questo approccio è una novità solo in Europa. Gli USA, per anni, hanno costruito guarnigioni segrete intorno ad agglomerati “vulnerabili” (New York, Detroit, Chicago, e molte altre), che sarebbero state pronte a colpire nel caso di proteste di massa. In occasione dell’ultima elezione presidenziale lo scorso novembre, codeste guarnigione furono messe in allerta massima. Inoltre, intensi movimenti di truppe sono stati visti dal cielo.
Con l’elezione del burattino dei Rothschild, Macron, a presidente francese, per proteggere gli oligarchi della finanza di Francia ed Europa, e per proteggere il capitalismo illimitato dai disturbi sociali, l’Europa si sta rapidamente muovendo verso uno stato di repressione fascista accompagnato da un’economia fascista: una sfortuna doppia per i ricchi e una doppia barriera mirata all’eliminazione della libertà delle persone a vivere vite dignitose e felici.
Nel suo primo discorso da vincitore, Macron ha dichiarato che una priorità della Francia sarà l’essere capofila nella “lotta al terrorismo”. Questo significa appoggio incondizionato alla continuazione dell’approccio via false flag, che prevede l’uccisione di poliziotti o cittadini per giustificare giri di vite sempre più stretti sulle libertà civili. La Francia, sotto il pupazzo di Washington Hollande, ha registrato il record di attacchi false flag, e potrebbe diventare il primo Stato europeo ad inserire in Costituzione uno status d’emergenza permanente, simile alla legge marziale. Laddove Hollande ha fallito, Macron potrebbe riuscire. Un esempio del genere potrebbe fare giurisprudenza nella vassalla Europa: i campi d’addestramento nella Germania settentrionale, sostenuti da madame Merkel allo scopo di opprimere e uccidere gli europei in protesta, sono perfettamente in linea con la filosofia machiavellica di Macron.
D’altro canto, la Grecia è l’epitome dell’uccisione di una Nazione con strumenti finanziari. I Greci lo permettono per motivazioni che vanno ben oltre la logica. Forse per la paura che non obbedire e scegliere l’unica via d’uscita, la Grexit, possa essere peggio dello strangolamento finanziario? Questi sono, apparentemente, gli argomenti a cui ha dato voce, ma non prove, l’ex ministro delle Finanze greco Varoufakis, che sembra molto interessato a stare sotto i riflettori, influenzando l’opinione pubblica grazie al suo carisma. Forse questo sinistro al caviale sta favorendo la rovina della propria Nazione come deterrente per altri che vogliano recuperare sovranità dai bulldozer di Washington e Bruxelles?
Viene da pensare a quando George Orwell disse, riferendosi a The Machiavellians di James Burnham: “Una società democratica non è mai esistita e, per quanto possiamo immaginare, non esisterà mai. La società è oligarchica per natura, e il potere dell’oligarchia si basa sempre sulla forza e sulla frode. Il potere a volte può essere ottenuto e mantenuto senza violenza, ma mai senza frode”.
Ciò ben si adatta alla dichiarazione di giustizia della globalizzazione: “Ciò che è tuo è mio, e cioè che è mio è mio”.
Svegliatevi e state attenti, perché ciò che si prepara nei campi di addestramento urbano di Germania e NATO è un meccanismo di difesa per assicurare alla classe dominante che i suoi privilegi non andranno mai persi. Europei, sulle barricate adesso, prima che sia troppo tardi!
Peter Koenig è un economista e analista geopolitico. È stato un dipendente della Banca Mondiale e ha lavorato molto nei campi delle risorse ambientali e idriche. Insegna in varie università in USA, Europa e Sud America. Collabora regolarmente per Global Research, ICH, RT, Sputnik, PressTV, The 4th Media (Cina), TeleSUR, The Vineyard of the Saker Blog, e altri siti d’informazione. È l’autore di “Implosion – An economic thriller about war, environmental destruction and corporate greed”, un romanzo basato sui fatti e sui 30 anni di esperienza nella Banca Mondiale intorno al mondo. È anche co-autore di “The world order and revolution! – Essays from the resistance”.
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Articolo di di Peter Koenig pubblicato su Thesaker.is il 15 maggio 2017
Traduzione in italiano a cura di barg per SakerItalia.it
Questo documento di analisi, pare incredibile, però e fattibile, quando si produrrà questa situazione?, questo interrogativo e l’unico fattore incerto, però che presto o tardi questi progetti saranno operativi, e assolutamento certo, che sarà messo in pratica, per esigenza, per emergenza, per sopravvivenza del sistema, qualsiasi fattore sara usato, sarà una scusa, e la popolazione, verrà preparata dai mezzi di comunicazione, ad accettarlo come male minore. Tutte le guerre, gli abusi, le dittature, gli stermini, prima di essere messi in atto, i mezzi di comunicazione di massa, fanno il lavoro sporco, di preparare le popolazioni, a giustificazione dell’essere messo in opera, dal potere legalmente o illegalmente costituito e strumentalmente giustificato. L’essere Umano, malauguratamente ancora non e stato capace di maturare una vera democrazia da nessuna parte del mondo, anzi si sono preoccupati di distruggerle, laddove erano vicini al compimento.