Basta anche una veloce lettura di queste cinque linee guida per capire come esse rappresentino l’ulteriore distruzione di quello che rimane di un rapporto civile con la Russia.
Attenzione al giorno che precede le Idi di Marzo!
Il 14 marzo, Federica Mogherini, Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e la Sicurezza, ha avuto un incontro con la stampa alla conclusione di una lunga riunione del Consiglio per le Relazioni Estere, in cui , fra le altre cose, erano state approvate all’unanimità cinque linee guida per un ulteriore sviluppo delle relazioni con la Russia.
Questi principi erano evidentemente molto di suo gradimento, perché l’espressione facciale dalla Mogherini, che è sempre stata lo specchio dei suoi umori, passando dalla depressione maniacale di quando partecipava, come un cane bastonato, ai negoziati di pace sulla Siria gestiti dagli USA e dalla Russia, all’euforia parossistica, ogniqualvolta le era possibile annunciare nuove sanzioni contro la Russia, ieri era in modalità “euforia”, risplendeva.
Basta anche una veloce lettura di queste cinque linee guida per capire come esse rappresentino l’ulteriore distruzione di quello che rimane di un rapporto civile con la Russia. Esse presuppongono la superiorità morale, politica ed economica dell’Europa su quella incivile nazione che sta ai suoi confini orientali e la sua capacità, muovendosi in modo coordinato, di costringere la bestia a riconoscere la sua condizione di inferiorità e ad obbedire in silenzio.
Obbedire in silenzio, in parole povere vuol dire: la Russia deve abbandonare il Donbass al suo destino sotto il tallone di Kiev, restituire la Crimea ai legittimi proprietari di Kiev, accettare una drastica riduzione delle quote di mercato delle proprie forniture energetiche all’Unione Europea, dal momento che i diktat della Commissione sui gasdotti e quelli dei fornitori alternativi di energia devono sicuramente prevalere sugli interessi dei partners commerciali della Russia all’interno dell’Unione Europea; la Russia deve ritirarsi dalla “guerra per l’informazione”, oscurare i suoi media e sostituirne i contenuti con le veline scritte a Bruxelles o Lione (Euronews); e, per buona misura, permettere all’Europa di finanziare liberamente i politici traditori dell’opposizione liberale in tutti i loro tentativi di cambio di regime. Durante questo periodo di quarantena, l’Europa potrebbe decidere di venire incontro al Cremlino e discutere quei pochi problemi di politica estera, o di altra indeterminata natura, che l’Europa ritenga sia nel suo interesse discutere.
L’unico punto rimarchevole nella performance di lunedì scorso è stato lo stabile consenso, l’unanimità, vantata dalla Mogherini. Questo dimostra che le notizie sull’opposizione italiana ed ungherese ad un’ulteriore estensione automatica delle sanzioni economiche contro la Russia sono solo dei pii desideri.
Se questi combattenti europei per la vittoria del buon senso non riescono a dire “no” a queste linee guida, allora tutta la loro opposizione consiste nel fare il dito medio all’UE, tenendo però la mano in tasca, per dirla alla maniera russa.
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Articolo di Gilbert Doctorow, pubblicato da Russia Insider il 16 Marzo 2016
Tradotto in italiano da Mario per SakerItalia.it
La Mogherini(poveretta) non sa che il suo ruolo precario non lo considera nessuno né nella UE né nel contesto internazionale!
Oggi, giovedì 17 marzo 20126, l’ex Commissario UE, Romano Prodi era a Mosca dove è stato ricevuto ,con un certo riguardo ed affabilità da Putin( stralcio TV visto su Rossia 24-questa sera).
Domandiamoci il motivo di tale visita a Mosca quando Putin non ha tempo da perdere con visite che non abbiano contenuti che interessino le parti.
Ipotizzo che Prodi sia stato incaricato dal partito filo-Russia nella UE( ci sono sempre le quinte colonne anche nel campo avverso) a valutare qualche proposta d’interesse comune che sia da argine all’espansione USA per mezzo della Nato verso i confini russi.Pratica che se non sarà ostacolata porterà prima o poi al conflitto ad alta intensità da cui chi uscirà più danneggiata sarà propria l’Europa.
La Mingherlini,che il PD si è tolta di torno come Ministro degli esteri era stata collocata al suo incarico UE che storicamente è utile se non s’impiccia in missioni destinate al fallimento.
Mogherini non lo sa e per tale motivo s’impegna a farci ridere di amarezza.
Molti in Europa abbiamo capito.Penso che si stia aspettando che Obama si tolga dai…piedi!