Sono successi alcuni fatti preoccupanti nel Mar Egeo negli ultimi due giorni. La Turchia ha emesso una NOTAM [Note To the Airmen, avviso al personale in volo, NdT] in cui si riserva una larga fascia dell’Egeo, compresa una gran parte di quella sotto sorveglianza radar greca, per esercitazioni militari che prevedono l’utilizzo di armi da fuoco non a salve dal 01/03/2015 al 31/12/2015. Ciò significa tagliare in due il mar Egeo ma, cosa più grave, la nota include nella zona interessata all’esercitazione una parte di Limnos, un’isola appartenente alla Grecia.

Un’osservazione da vicino del susseguirsi degli eventi, a seguito della cancellazione del South Stream, delle elezioni greche e della recente riunione dell’Eurogruppo, evidenzia che sta succedendo qualcosa:

  • La Russia cancella il South Stream e lo sostituisce con un oleodotto turco che arrivi al confine Greco. Perché questo schema funzioni, Turchia e Grecia devono cooperare.
  • Elezioni in Grecia: sale al potere Syriza. Vengono cancellate tutte le privatizzazioni; incontro con l’ambasciatore Cinese sul destino della privatizzazione del porto del Pireo, per la quale COSCO era uno degli attori interessati (ne possiede già una discreta percentuale).
  • 12/02/2015: il Premier Cinese Li Keqiang ha una conversazione telefonica con il Primo Ministro Greco Tsipras; promette aiuti alla Grecia. Articoli nei media cinesi affermano che il premier abbia ricevuto assicurazione che la Grecia si impegni a proteggere gli interessi cinesi.
  • 16/02/2015: Una flottiglia cinese fa visita alla GreciaLa marina greca conduce esercitazioni di piccola scala con la flottiglia. Benvenuto ufficiale da parte del Governo Greco; partecipano tutti, dal Ministro della Difesa in giù..
  • 17/02/2015: aerei da combattimento turchi condotti dal capo dell’Aviazione Turca in persona, violano lo spazio aereo greco.
  • 20/02/2015: L’Eurogruppo approva il piano economico della Grecia. E’ stato raggiunto un compromesso in base al quale non saranno iniziate nuove privatizzazioni, ma quelle per cui il processo è già avviato, saranno portate a termine. Questo riapre l’offerta cinese per il porto del Pireo.
  • 24/02/2015: Il Ministro della Difesa Greco ordina lo schieramento dell’intera forza di reazione rapida nell’Egeo nord-orientale per esercitazioni. Una parte riguarda la riconquista di un’isola.
  • 25/02/2015: Il Governo Greco, con una mossa più o meno prevedibile, rimpasta gli alti gradi delle forze armate. Cipro sigla un accordo navale con la Russia.
  • 26/02/2015: alle 10:00 il vice-Ministro della Difesa Greco incontra l’Ambasciatore della Turchia per discutere le modalità di migliorare il dialogo e costruire fiducia tra i due Paesi.  Alle 11:02am sei caccia turchi violano la zona di sorveglianza radar greca. Prontamente intercettati dall’aviazione greca. Il governo greco annuncia che sono benvenuti gli investimenti cinesi nel Paese.
  • 27/02/2015: I media cinesi riferiscono che Varoufakis (il Ministro delle Finanze Greco) abbia annunciato l’intenzione del governo Greco di creare velocemente un nuovo quadro operativo per collaborazioni a lungo termine tra Grecia e Cina.
  • 28/02/2015: La Turchia emette una NOTAM unilaterale (A0889/15) che, in effetti, taglia in due l’Egeo per il resto dell’anno. Il Governo Greco protesta vibratamente.
  • 01/03/2015: La Grecia emette la NOTAM A0413/15. La Turchia risponde con la NOTAM A0900/15 che elimina la parte di Limnos e in seguito rilascia la NOTAM A0904/15 che annulla l’originale A0889/15.

 

Violazioni dello spazio aereo greco da parte di aerei militari turchi e susseguenti intercettazioni (perfino ingaggi) non sono eventi rari. D’altra parte, l’inclusione di Limnos come zona di tiro corrisponde praticamente ad una minaccia di guerra. Dunque, perché questa escalation e perché adesso?

  • L’effetto più immediato che ne conseguirebbe sarebbe un impatto sul flusso dei turisti per la Grecia. E’ l’inizio della stagione turistica e la Grecia fa grande affidamento sul turismo come fonte di reddito, al punto tale che anche la più piccola flessione nei numeri avrebbe un grosso impatto sulle finanze della Grecia, limitandone quindi le possibilità nei suoi negoziati con la Troika.
  • Potrebbe anche essere stato un test per la risolutezza del nuovo governo, agli occhi dell’UE composto da inesperti sinistroidi. Se il livello di tensione dovesse ulteriormente salire, sarebbe una buona occasione per i politici più “tradizionali” di riacquistare visibilità e provocare instabilità interna.

Un effetto più a lungo termine è che questi ultimi fatti hanno aumentato di molto la tensione tra Grecia e Turchia, compromettendo quindi le probabilità di realizzazione di un gasdotto o di un oleodotto russi dalla Turchia alla Grecia e quindi al resto d’Europa. Inoltre, a un certo punto, la Russia potrebbe essere costretta a scegliere tra Grecia e Turchia allorquando ciò non fosse nei propri interessi.

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Articolo di Kakaouskia, traduzione in italiano a cura di Mario B. per Sakeritalia.it

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