Alla fine di questo mese l’Alta Corte irlandese di Dublino prenderà in considerazione una richiesta di arresto del partner legale del presidente cipriota Nikos Anastasiadis (foto qui sotto, a sinistra), Theofanis Philippou, e un ordine di divulgare documenti aziendali prodotti da entrambi per conto del loro cliente, l’uomo d’affari russo in fuga ed ex senatore, Leonid Lebedev. Un ordine di messa in custodia e rinvio a giudizio, come viene chiamato [in Inglese, NdT] in Irlanda, diretto contro figure potenti di un paese vicino dell’Unione Europea (UE), è quasi senza precedenti, dicono le fonti del tribunale di Dublino.

Se la corte di Dublino accetterà, i funzionari Cipro dicono che si aspettano che un mandato di arresto irlandese venga passato alla polizia irlandese, e da questi al Ministero della Giustizia di Cipro. Da lì si andrà al Procuratore Generale di Cipro Costas Clerides (2a immagine, a destra). “Siamo interessati a capire”, dicono i funzionari. “Aspettiamo questa richiesta”.

Lebedev ha avviato una richiesta di 2 miliardi di dollari nella Corte Suprema dello Stato di New York nel 2014. Egli accusa Victor Veksel’berg e Leonard Blavatnik, azionisti della società petrolifera russa prima chiamata TNK (Compagnia Petrolifera di Tjumen’), di essersi rifiutati di pagare il loro acquisto della sua quota di partecipazione, più i dividendi quando la TNK si è fusa con la British Petroleum (TNK-BP), e poi è stata venduta alla compagnia petrolifera statale Rosneft.

Veksel’berg e Blavatnik dicono di aver pagato a Lebedev 600 milioni di dollari più di un decennio fa, e che ora non gli devono nulla.

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Attraverso lo studio legale Philip Lee di Dublino, hanno chiesto l’assistenza dell’Alta Corte irlandese per ottenere testimonianze e prove di documenti e resoconti. Il 30 Maggio, il giudice Maria Faherty ha ordinato [in Inglese, NdT] a Philippou e a diversi altri di comparire di persona “entro e non oltre il 29 Luglio, 2016”. Gli è stato anche ordinato di produrre resoconti e altri documenti relativi a Lebedev entro un termine del 30 Giugno.

Le richieste presentate ai tribunali di New York e Dublino confermano che a Philippou è stato ordinato di produrre i documenti suoi e della ditta di Anastasiadis riguardanti tutti i rapporti, le comunicazioni e gli accordi che hanno avuto con Lebedev, la Coral Petroleum e un’operazione cipriota collegata chiamata Agragorn. A Philippou è stato chiesto anche di confermare “l’identità dei beneficiari effettivi finali della Coral tra il 1998 e il 2013”.

Se Philippou o Anastasiadis dicono di sapere che è stato Lebedev il “beneficiario finale”, allora la richiesta di 2 miliardi di dollari verrà accettata, e il caso sarà chiuso.

Tutte le richieste di Lebedev tranne una sono state respinte dal tribunale di New York il 2 Dicembre dello scorso anno; per i dettagli, leggete questo [in Inglese, NdT]. La questione in sospeso da decidere a New York è cosa ha fatto la Coral Petroleum con i 600 milioni di dollari, e il ruolo che hanno avuto i Ciprioti, insieme ad un commercialista irlandese di nome Peter Roberts, nel trasferire i soldi dalla tassazione irlandese a Cipro, e poi altrove. Il giudice della Corte Suprema del New York Saliann Scarpulla ha respinto anche il tentativo di Lebedev di fermare un procedimento parallelo di Veksel’berg e Blavatnik presso la Corte di Arbitrato Internazionale di Londra.

I loro avvocati a Dublino non rispondono alle domande sul caso. Le fonti del tribunale irlandese dicono che Roberts (sotto, a sinistra) ha chiesto più tempo per rispettare il mandato di comparizione; si rifiuta di rispondere alle chiamate telefoniche nel suo ufficio a Cork. I giornali irlandesi The Independent e Sunday Business Post hanno seguito [in Inglese, NdT] il caso da vicino, ritengono le fonti di Dublino, perché l’Agenzia delle Entrate, l’autorità fiscale irlandese, sta valutando se la Coral Petroleum dovrebbe pagare dozzine di milioni di dollari sulle plusvalenze irlandesi della vendita delle azioni di Lebedev.

Philippou (a destra) è stato nel suo ufficio Limassol il Martedì, e gli è stato chiesto attraverso un assistente se intende rispettare l’ordine di Dublino. Lui non ha risposto.

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I media di Cipro hanno indagato su altre accuse di corruzione e abuso di potere da parte di Anastasiadis, prima e dopo il suo insediamento come presidente nel Febbraio 2013. Egli nega ogni addebito, e nessuno è stato accusato. Anche Philippou è stato indagato dal Procuratore Generale Clerides per il coinvolgimento in un intrigo per vendere la Cyprus Airways posseduta dallo stato alla Ryanair irlandese. Clerides ha concluso che c’erano prove insufficienti per incriminare qualcuno. Per ulteriori dettagli, leggete qui [in Inglese, NdT].

Le prove dei rapporti di Lebedev a Cipro riferiscono il coinvolgimento di Anastasiadis e Philippou nell’aiutarlo ad acquisire la cittadinanza cipriota nel 2011, e poi nel nasconderlo dai tribunali di Cipro, nonché dal Consiglio Federale di Mosca, dove Lebedev era un senatore che rappresentava la Ciuvascia. Lebedev ha lasciato il Senato e la Russia per gli Stati Uniti nell’Aprile 2014. All’epoca ha detto [in Russo, NdT] che si è dimesso volontariamente “per evitare di diventare un bersaglio per tutti i tipi di discussioni e interpretazioni errate che danneggiano la reputazione del Consiglio Federale”.

Attraverso un fondo cipriota gestito da Philippou, Lebedev gestisce conti bancari a New York con circa 100 milioni di dollari in contanti. Secondo fonti del tribunale regionale di Tver’ e un giornale di Mosca, i procuratori russi hanno indagato su quanto di questo denaro potrebbe essere stato preso dal fornitore di energia elettrica regionale TGK-2, trasferito a compagnie registrate a Cipro e ai loro conti bancari, e poi depositato nelle banche di New York. I funzionari russi sospettano che se Lebedev e il suo denaro sono più al sicuro negli Stati Uniti che in Russia o a Cipro, c’è bisogno di un accordo con le autorità statunitensi. Un porto sicuro e l’immunità da procedimenti giudiziari per Lebedev negli Stati Uniti dipendono dai dipartimenti di Stato e della Giustizia, reputano fonti di Washington.

Victoria Nuland è il funzionario in carica del Dipartimento di Stato responsabile dell’elaborazione della politica americana per la Russia e l’Ucraina, così come per Cipro, l’Europa, il Caucaso e gli Stati balcanici.

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A Giugno alla Nuland è stato chiesto ciò che sa della relazione tra Lebedev e Anastasiadis. Si rifiutò di parlare. Il Dipartimento di Stato non nega che Lebedev abbia ottenuto il permesso di vivere negli Stati Uniti. Pare che la sua casa sia a Los Angeles. Gli affari di Lebedev con Anastasiadis e Philippou sono oggetto di richieste pubblicate [in Greco, NdT] sui media ciprioti, e che circolano nel parlamento di Cipro, che Anastasiadis risponda. Esse vengono chiamate il ​​”ricatto Nuland”.

Anastasiadis e la Nuland si sono incontrati a Cipro ieri (12 Luglio). Si erano incontrati l’ultima volta, sempre a Cipro, il 19 Aprile. Il 6 Giugno, Nicos Christodoulides, assistente del presidente, ha incontrato a la Nuland a Washington. Per ulteriori informazioni, leggete questo [in Inglese, NdT]. I colloqui secondo il Dipartimento di Stato [link in Inglese, NdT] sono serviti “a trasmettere il continuo appoggio americano per una soluzione giusta e duratura al problema cipriota attraverso il processo facilitato dalla Missione per l’Ottimizzazione delle Funzioni del Segretario Generale delle Nazioni Unite”.

In realtà, fonti cipriote riportano che la Nuland ha fatto pressioni perché Anastasiadis accettasse le truppe turche, che occupano la parte settentrionale di Cipro da quando l’hanno invasa nel 1974, affinché rimangano lì stabilmente sotto la bandiera della NATO.

I funzionari turchi di Ankara e il leader Turco-Cipriota Mustafa Akıncı, anch’esso incontrato ieri dalla Nuland, insistono sul fatto non ci può essere una soluzione del conflitto territoriale senza una garanzia sulla sicurezza turca. Significa che vogliono truppe turche sull’isola, ma non lo dicono. La Nuland si rifiuta di confermare che lei e l’amministrazione Obama stiano lavorando per un allargamento della NATO che includa Cipro, come viene riportato che fonti delle Nazioni Unite stiano dicendo alla stampa greca. Anastasiadis appoggia [in Inglese, NdT] l’adesione di Cipro alla NATO; la maggior parte degli elettori ciprioti no.

Marios Evriviades, un consigliere presidenziale in pensione a Nicosia e diplomatico cipriota a Washington, riporta che questa settimana c’è stata preoccupazione a Cipro e nel governo greco per i tentativi della Nuland di ingrandire il ruolo militare della NATO nel Mediterraneo orientale. Questo mira, avverte Evriviades [in Greco, NdT], a coprire l’occupazione israeliana dei territori palestinesi, l’occupazione turca di Cipro, e ad “eliminare tutti i fronti anti-occidentali”.

Il governo greco ha anche detto ad Anastasiadis che si oppone categoricamente a qualsiasi forma di sicurezza per Cipro garantita da una potenza esterna, e che le forze turche devono essere ritirate dall’isola. Secondo una fonte di alto rango che ha avuto a che fare con una recente iniziativa del ministero degli Esteri greco, “si può dire che per lo meno la posizione greca sta facendo sentire a disagio Anastasiadis”.

Il presidente greco Prokopīs Paulopoulos (sotto, a destra) ha fatto una breve chiamata ad Anastasiadis (a sinistra) a Cipro lunedì, avvertendolo di nuovo, ore prima che atterrasse la Nuland.

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Martedì scorso la Nuland ha cercato di sembrare conciliante in pubblico. “Il nostro unico ruolo qui è quello di ascoltare entrambe le parti”, ha detto la Nuland [in Greco, NdT], riferendosi anche alla parte turca.

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Anastasiadis prima della riunione ha detto [in Greco, NdT]  che se fosse stata fatta pressione nei colloqui, gli Stati Uniti avrebbero dovuto applicarla ai Turchi. Dopo l’incontro di ieri con la Nuland, Anastasiadis non avrebbe detto altro sul suo profilo Twitter [in Greco, NdT] che “Incontrato con l’#Assistente Segretario di Stato Signora Victoria #Nuland per i negoziati sul problema di #Cipro”. La Nuland ha detto [in Inglese, NdT] alla stampa che c’è stato “un buon incontro, davvero buono, molto duro lavoro”.

Dopo le domande da parte dei media ciprioti circa il ricatto Nuland, il profilo Twitter di Christodoulides ha smesso di menzionare la Nuland. Per quanto riguarda il piano per consentire alle truppe turche di rimanere a Cipro sotto la bandiera della NATO, Christodoulides ha detto [Pagina in Greco tradotta in Inglese con Google Translate, NdT] ai giornalisti ciprioti: “non corrisponde alla realtà o a quello che è stato discusso tra il Presidente della Repubblica e la signora Nuland”. Dopo l’incontro con la Nuland, Christodoulides ha detto alla radio cipriota che il presidente aveva “ribadito la posizione della nostra parte di non accettare garanzie e le truppe turche”.

Oggi [13 Luglio, NdT] Anastasiadis volerà in Mongolia dove parteciperà alla sessione del vertice annuale Asia-Europe Meeting (ASEM). Lui e il presidente Vladimir Putin si incontreranno privatamente a margine. In passato gli Stati Uniti hanno messo in guardia pubblicamente Anastasiadis sul “fare affari come al solito” con la Russia, l’eliminazione delle sanzioni, e i rapporti diretti con Putin. La settimana scorsa, il neoeletto parlamento cipriota (ritratto in basso) ha votato per eliminare le sanzioni contro la Russia.

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Tutti i partiti hanno votato a favore tranne che per il partito di Anastasiadis, Raggruppamento Democratico (DISY). Rivelando quanto danno facciano le accuse di corruzione e di collaborazione alle possibilità di rielezione di Anastasiadis, il leader del DISY, Averof Neofytou, ha citato Putin come a sostegno dell’indipendenza di Cipro, e ha fatto astenere i suoi deputati dal voto [in Greco, NdT] in favore delle sanzioni. Con un rimprovero insolitamente tagliente a Washington e Bruxelles, i deputati ciprioti hanno dichiarato “inaccettabili” le sanzioni contro funzionari russi e deputati eletti della Duma di Stato di Mosca, “nostri amici di lunga data di Cipro e fermi sostenitori della lotta per eliminare l’ingiustizia turca contro il popolo del nostro paese”.

Fonti cipriote affermano di credere che Philippou abbia lanciato un appello perché Anastasiadis lo protegga dalla richiesta irlandese di testimoniare nel caso Lebedev. I funzionari russi e ciprioti anticipano che Putin discuterà il ricatto Nuland quando lui e Anastasiadis si incontreranno entro questa settimana.

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Articolo di John Helmer pubblicato su Dances with Bears il 13 luglio 2016.

Traduzione in Italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.it

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