La pagina Facebook della TV di Stato lettone ha pubblicato un video del giuramento dei riservisti, che, venerdì 24 agosto, è stato presieduto personalmente dal Ministro della Difesa Raimonds Bergmanis. Nei commenti è stato fatto orgogliosamente notare che anche tre giornalisti-colleghi di “LTV” hanno seguito l’addestramento presso la base dell’esercito lettone ad Alūksne (una piccola città nel nordest della Lettonia). Fin qui tutto può sembrare normale, ma al momento 0:52 del video viene annunciato al pubblico la bandiera dell’unità, che viene fatta entrare al suono di una delle canzoni più note della Legione lettone delle Waffen SS.
E chi dirà dopo questo che la processione annuale in memoria dei legionari delle Waffen SS a Riga, che si tiene da 24 anni, non ha basi statali? L’agenzia di stampa federale ha deciso di rendere chiara la situazione.
“Addio, mia piccola amica!”
Su Youtube ci sono video della canzone “Paliec sveiks, mans mazais draugs!” (“Addio, mia piccola amica!”). Il testo della canzone, come la più nota marcia nazista “Erika”, parla di un soldato che si sta separando dalla sua amata per andare al fronte. Ma, a differenza di Erika, la cui fedeltà ai soldati tedeschi non viene messo in dubbio, i legionari lettoni vengono sopraffatti da vari dubbi sul fatto che le loro spose bacino gli altri mentre loro combattono lontano dalla Patria. I legionari, per ogni evenienza, salutano le loro ragazze, ma chiedono loro di aspettarli, a meno che, naturalmente, non venissero uccisi o falciati dai “carri armati russi” sul fronte di Volchov…
Qualcuno potrebbe dire: sono solo parole. Ma sotto tali “testi” delle persone vennero uccise. Sotto questi “testi” si diffuse la superiorità degli ariani su tutte le altre persone. Solo una parte dei baltici aveva ancora la speranza che sarebbero stati risparmiati e che i loro teschi sarebbero stati misurati per essere definiti degni di fiducia della razza superiore, e sarebbero rimasti in vita – dopo tutto, qualcuno doveva pur essere lasciato in vita per servire i suoi padroni.
Ora nelle repubbliche baltiche non è accettato ricordare i piani del fondatore della dittatura totalitaria del Terzo Reich, Hitler, sulla distruzione e l’assimilazione di lettoni, lituani ed estoni [in inglese]. La nuova teoria – che i legionari hanno combattuto per la libertà delle loro repubbliche – si è radicata completamente e incondizionatamente, nonostante il fatto che avessero prestato giuramento a Hitler, che non pensava minimamente all’indipendenza dei paesi baltici. Per la “carne da cannone” c’era solo un privilegio – morire per Adolf Hitler, e questo è tutto…
Ma tutte queste parole e fatti storici non toccano nessuno. Come si dice, hanno una testa così dura che ci si potrebbe affilare un’ascia. Non a caso ogni anno sempre meno veterani delle SS e sempre più giovani si uniscono alle processioni in memoria dei legionari lettoni delle Waffen SS a Riga.
E i deputati dell’associazione nazionale all’interno della struttura del triumvirato di governo, insieme al pubblico, eseguono tradizionalmente marce di legionari vicino al Monumento alla Libertà. Ecco perché le lezioni di “educazione patriottica” che vengono date in alcune scuole della Lettonia non sembrano una coincidenza, quando gli zii adulti mostrano agli allievi delle scuole elementari le armi dei legionari e dei loro reggimenti e presentano la storia della Seconda Guerra Mondiale in un modo completamente specifico.
E poi c’è il recente appello del coro maschile “Vilki” (“I Lupi”), che esegue i canti dei legionari, i cui membri, prima dell’inaugurazione della 26a Festa della Canzone Pan-Lettone e della 25a Festa della Danza, hanno rivolto ai partecipanti un appello ambiguo che è abbastanza inquadrato nel corso che si è scelto: “Durante la settimana di festa, Riga tornerà a essere puramente lettone. Lavoreremo insieme in modo che sia costantemente pura!” Nessuno ha avviato procedimenti penali contro di loro perché hanno acceso conflitti etnici, e molto probabilmente non lo farà, almeno nel prossimo futuro…
Ecco perché i calendari dei legionari e i paragoni dei russi, con i pidocchi e la marmaglia genetica, si inseriscono già piuttosto bene nel quadro generale della preparazione inequivocabile della parte lettone della società alla lotta contro questi “pidocchi”…
Ecco perché ora, dopo che 27 milioni di soldati dell’Armata Rossa e civili dell’URSS sono morti durante la Seconda Guerra Mondiale, e dopo il processo di Norimberga, che ha condannato le Waffen SS come un’organizzazione criminale, le forze armate nazionali lettoni ottengono bandiere al suono delle marce dei legionari. Il puzzle è risolto…
Nacionālo bruņoto spēku Kājnieku skolā Alūksnē šodien rezervisti, kuri brīvprātīgi apgūst militārās pamatiemaņas, dod karavīra zvērestu, lai kļūtu par rezerves karavīriem. Ar lielu lepnumu varam paziņot, ka šajās apmācībās piedalījās arī trīs mūsu kolēģi – Kārlis, Ēvalds un Toms. Mūsu kolēģi ne tikai kļūs par rezerves karavīriem, bet arī jums, skatītāji, piedāvās īpašu filmu, kura savu pirmizrādi piedzīvos īpašā dienā – 11. novembrī. Ar filmas tapšanas aizkulisēm jūs iepazīstināsim vēlāk, bet šodien esam lepni par jaunajiem Latvijas armija rezerves karavīriem!
Posted by LTV Ziņu Dienests on Friday, August 24, 2018
Confrontate la marcia nel video di “LTV” e la canzone dei legionari lettoni delle SS.
I “pidocchi russi” impediscono la creazione di una “Lettonia lettone”
“Non sono molto sorpreso di queste cose”, ha detto Yannis Kuzins, il leader dell’organizzazione pubblica lettone “Contro il Nazismo” all’Agenzia di Stampa Federale in merito all’utilizzo da parte dell’esercito lettone delle marce della Legione lettone delle SS.
“Inoltre, durante la 26a Festa della Canzone Pan-Lettone e la 25a Festa della Danza dedicate al 100° anniversario della nascita, della Lettonia alla presenza di tutti gli ambasciatori accreditati nella repubblica, tra cui l’ambasciatore russo Evgenij Lukjanov, è stata cantata una canzone dedicata ai legionari delle Waffen SS”.
Inoltre, come osserva il nostro interlocutore, la canzone non è stata nemmeno composta negli anni della guerra, ma durante l’indipendenza della Lettonia. È stata ideata appositamente per essere cantata da un coro, ed è stata dedicata agli eroi della Legione lettone senza alcuna aggiunta.
“La canzone è stata trasmessa sul primo canale della televisione di Stato”, continua Yannis Kuzins. “Le autorità della Lettonia si limitano a legalizzare lo sfondo propagandistico che accompagna la creazione di una Lettonia lettone con la piena connivenza delle strutture internazionali e del pubblico, che è distratto dalla famigerata lotta contro la Russia e i suoi alleati”.
Yannis Kuzins
L’intervistato ricorda che allo stesso tempo la lotta contro il fascismo e il nazismo non viene condotta abbastanza attivamente, e in un momento non felice il mondo potrà ritrovarsi di fronte a una realtà nazista, i cui seguaci saranno in grado di scatenare un’altra “Drang nach Osten”. E in fondo, tutto sembra dirigersi verso questo scenario. L’idea che i legionari, con i loro attributi nazisti, fossero veri combattenti per la libertà della Lettonia viene impartita ai bambini in Lettonia già dall’asilo.
“Il fatto che i battaglioni di polizia che hanno partecipato alle esecuzioni, bruciato vivi i residenti dei villaggi bielorussi e russi, e sterminato comunisti, slavi, ebrei e altri “sub-umani” si siano uniti alla Legione delle Waffen SS è completamente censurato” ha sottolineato Yannis Kuzins.
“E ora le passioni sono solo mescolate. La classe dominante, compresi i deputati della Saeima, incolpano ancora coloro che impediscono, a loro avviso, la creazione di una Lettonia lettone – i russi, che sono paragonati a pidocchi e persone con deviazioni genetiche, come ha concluso di recente lo scrittore lettone di fantascienza e giornalista Didzis Sedlenieks”.
“E si sa come coloro che hanno prestato giuramento a Hitler si siano comportati verso pidocchi e non ariani, cosa che facevano anche i legionari lettoni”, ha precisato Yannis Kuzins. “E inoltre, c’è anche la canzone militare dei legionari lettoni che menziona che in un primo momento puniranno coloro che hanno i pidocchi, e poi tutti quelli con la pelle colorata… Questa canzone viene cantata con passione anche dai deputati della Saeima, e non solo vicino al Monumento alla Libertà durante le processioni in onore dei legionari delle SS”.
…Tutto è praticamente pronto per una nuova “Drang nach Osten”. Gli stati d’animo russofobi in Occidente, la guerra economica dichiarata alla Russia, le accuse propagandistiche contro Mosca di commettere tutti i peccati, le azioni informative e reali contro la Russia degli agitatori baltici e lo schieramento delle forze della NATO ai confini della Russia. È tutto pronto. Ma la Russia, non per la prima volta nella storia, è altrettanto pronta a punire con fermezza gli aggressori.
*****
Articolo di Karen Markaryan pubblicato su Stalker Zone il 7 settembre 2018.
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
No comments!
There are no comments yet, but you can be first to comment this article.