Il mio ultimo articolo sull’Europa ha suscitato molte reazioni, più di quante ne aspettassi; ritengo dunque necessario un seguito dove rispondo ad alcuni dei commenti ricevuti, condividendo con voi non tanto i miei pensieri quanto i miei sentimenti per l’Europa e la sua situazione critica. Attenzione, questo sarà uno sfogo di rabbia, scritto con tristezza e disperazione nel cuore, senza alcun riguardo per le buone maniere e la correttezza politica (o ortografia e grammatica, per quanto conta).
Se vi offendete facilmente, smettete di leggere adesso. Stessa cosa se vi aspettate una analisi scritta con cura. Questo sarà uno *sfogo*.
Siete stati avvertiti!
Per coloro che ancora non ne sono a conoscenza, sono nato in Svizzera nel 1963 e, come molti svizzeri fanno, ho viaggiato in Europa per molti anni. Le mie destinazioni preferite erano situate perlopiù al meridione: Grecia (Atene, Aegina, Aghia Marina), Spagna (Canarie, Andalusia, Madrid), Italia (Ansedonia, Roma, Milano, Aosta), Francia (Creuse, Corrèze, Vercors), ma anche nella *vera* “Europa Centrale” della Svizzera (Berner Oberland, Graubunden, Val Poschiavo), Germania (Baviera), Olanda (Amsterdam, La Hague) e il Belgio (Brugge). Ho avuto anche meravigliosi viaggi in Irlanda (Dublino, Donegall, Connemara) e mi sono piaciuti tutti. Mi piacciono le lingue (parlo spagnolo, tedesco, francese, italiano), ho amato le differenze che caratterizzano le persone, la musica, il cibo, i panorami, gli accenti e gli splendidi edifici, testimoni del passato fino all’antichità – tutte queste erano gioie per il mio cuore e cibo per la mia mente. Assolutamente AMO l’Europa, non solo per la mia provenienza, sono per metà Europeo (mio padre, che non mi ha cresciuto, è olandese) ma perché la maggior parte della mia vita è stata vissuta lì e non importa cosa succederà, l’Europa sarà sempre come una casa per me.
[Nota: quando dico “Europa” intendo l’Europa Occidentale, la vera Europa, quella che è stata occupata dalla NATO, non la parte Orientale, occupata dal WTO (Warsaw Treaty Organization, non è mai stato chiamato “Patto” – questa è propaganda statunitense), che comunque non è mai stata Europa. Nessuna offesa, ma è mia opinione che la nozione che la Polonia e la Bulgaria facciano parte dell’Europa è ridicola. Stessa cosa per i Balcani con l’unica possibile eccezione, la Grecia. Lo so, molti non saranno d’accordo o mi smentiranno. Non mi interessa. La MIA Europa sarà sempre una puramente occidentale, per il meglio o qualche volta, per il peggio.]
Ma questa casa mi è stata rubata.
Primo, quella casa è stata rubata da un progetto europeo che dal primo giorno è stato anti-europeo. Com’è possibile che l’Europa sia anti-Europea? Prima di tutto, perché è mirata ad unire un bellissimo continente di diversità. Cos’hanno in comune un tedesco e un italiano? Lasciatemi spiegare: esattamente *nulla*. In Svizzera eravamo abituati a scherzare sul fatto che i confini con l’Africa cominciavano da Carrouge, nella periferia più meridionale di Ginevra. Se chiedete a uno svizzero tedesco di Zurigo, vi dirà che il confine con l’Africa comincia poco più a Sud di Berna, sulla linea linguistica che divide gli svizzeri che parlano tedesco da quelli che parlano francese. E, per favore, non vedetelo come un segno di razzismo contro gli svizzeri di lingua italiana o contro quelli di lingua francese – perché non lo è. Era uno *scherzo*; uno scherzo che tuttavia rifletteva le reali differenze.
C’era una volta un nucleo europeo reale e praticabile (come ho detto, ogni volta che parlo di europei parlo di “europei occidentali”): la Germania, la Francia, il Belgio, l’Olanda e la Danimarca erano abbastanza vicine, con la Francia come terzo incomodo (la Francia è l’insieme di due paesi: la parte meridionale e quella settentrionale incollate insieme dalla storia e dal linguaggio). La Svizzera è sempre stata politicamente troppo indipendente per unirsi a questo “nucleo”, stessa cosa per la Gran Bretagna, non è mai stata minimamente Europea. Anzi, la Gran Bretagna è sempre stata anti-europea e ne è il peggior nemico.
L’Unione Europea è andata molto oltre. Ha aggiunto la Spagna, l’Italia, la Grecia e il Portogallo. Questa di per sé era già una pazzia ma, suppongo, fattibile. Poi venne il colpo di grazia: aggiungere tutte i paesi appartenenti al WTO in una espansione suicida verso Est. Non mi va di discutere come dovrebbero essere chiamati gli europei centro-orientali, forse “Europei Orientali” andrà bene, ma non sono mai stati parte in nessun modo dell’Europa Occidentale. Sì, per ragioni politiche, i polacchi, gli estoni e i rumeni pensano di essere “europei”, ma è esattamente come per gli ucraini con i loro ridicoli slogan: “Україна – це Європа!” (L’Ucraina è Europa), non sono mai stati parte della vera Europa, comunque non parte di quella che scherzava sui confini con l’Africa che cominciano a Carrouge 🙂
Il secondo colpo di grazia all’Europa è arrivato quando i capitalisti hanno aperto i confini europei agli economici immigranti dal sud. Lasciatemi spiegare, la prima ondata di immigranti, perlopiù italiani, portoghesi e spagnoli, poteva essere facilmente integrata. Sono andato a scuola con almeno il 50% della mia classe composta da questi tre gruppi. Sicuramente ciascuno di loro aveva la sua identità, linguaggio e costumi – ma potevano tutti essere realmente integrati in una società più grande. Poi vennero gli jugoslavi, e le difficoltà aumentarono. Tutti loro – serbi, croati, albanesi dal Kosovo – arrivarono dalla Jugoslavia comunista e mentre lavoravano senza sosta, non si può dire che si sentissero a casa propria nel loro nuovo paese di residenza, e nemmeno i locali li consideravano simili a loro. Poi ecco aprirsi le porte dell’inferno con l’arrivo degli “arabi” dal Maghreb (Africa del Nord) che non erano affatto “arabi”, ma non preoccupiamocene, e africani (neri) dell’Africa sub sahariana. Potete immaginare cosa si può provare quando si vedono *veri* africani arrivare a casa vostra in numeri sempre maggiori, quando eravate abituati a scherzare che i confini con l’Africa cominciavano a Carrouge (ripeto questo esempio perché considero calzi a pennello)? Sembrava una piaga, anche se nessuno era disposto ad ammetterlo.
Ora lasciatemi chiarire rapidamente una cosa. Il problema dell’Islam.
Sostengo che nessuno dei magrebini o africani possa veramente essere integrato in una profonda società europea occidentale. Ma, e questo è fondamentale, i musulmani, e qui intendendo i veri musulmani pii e religiosi, sono sempre stati rispettosi della legge e eccellenti vicini. So di cosa sto parlando poiché ho vissuto accanto ad una grande moschea per decenni, e so per certo che i musulmani che pregano in moschea sono estremamente cortesi (di fatto più dei cittadini locali) e sono molto attenti a mostrare un’immagine raffinata, educata e appropriata dell’Islam di fronte ai non-musulmani. La vera piaga erano le 2°generazioni di ragazzi che non erano né europei né musulmani. Questi, specialmente gli Algerini, erano responsabili per la maggior parte dei reati, ed erano un vero orrore, per metterla così: arroganti, rumorosi, non educati e molto aggressivi. Questi magrebini si combinano solitamente con le seconde generazioni di neri africani e formano il nucleo di tutte le gang di criminali che imperversano in giro. E nessuno di loro, nessuno, era musulmano nel vero senso del termine, non religioso, non culturale. Di nuovo, parlo per lunga esperienza personale, per favore non venite dunque a dirmi che non conosco l’Europa o l’Islam, perché di fatto, conosco bene entrambi.
[Nota: Non posso parlare di turchi o curdi in Germania semplicemente perché non ho speso abbastanza del mio tempo in questi circoli, e non sono dunque qualificato per avere un’opinione al loro riguardo].
Dunque la mia Europa è stata rubata a me non una volta ma due, e mentre rimpiango l’Europa della mia gioventù, aborro in ogni modo l’Europa e l’Unione Europea. Ogni volta che vedo Hollande, Stoltemberg o Tusk, mi si gira lo stomaco, come udire una bestemmia. Mi fanno stare assolutamente male. Odio l’Europa di Charlie Hebdo, quella di Bernard Henri Levi, di Harlem Desir, l’Europa di Conchita Wurst o quella di Dalia Grybauskaité (ecco un nome tipicamente europeo, giusto?).
Londra ora assomiglia di più a Karachi, Parigi come Ouagadougou, Roma come Târgu-Mures. Tutto ciò è davvero disgustoso, rivoltante e suicida. Dirlo non ha alcunché di razzista, e solo una persona totalmente priva di ogni radice culturale può mal interpretare come forma di razzismo l’orrore delle persone che assistono alla distruzione delle radici culturali e delle città da parte di ondate di immigranti non integrabili. Non mi credete?
Lasciatemi dirvi questo: in Francia ci sono un sacco di magrebini che sono oggi terrificati dal vedere i loro (solitamente poveri) quartieri venire sopraffatti da zingari, mentre in Svizzera si possono vedere ex-jugoslavi più o meno integrati guardare con lo stesso orrore i loro presunti “compagni” jugoslavi mentre gestiscono il traffico della cocaina. Quanti cittadini svizzeri pensate di trovare dentro le prigioni svizzere? Nessuno lo sa ma la mia stima è meno del 15%.
La parte peggiore è che sia la sinistra che la destra sono entrambe responsabili di questa situazione.
In origine, l’impulso primario di portare gli immigrati in Europa giunse da destra, dai manager delle corporazioni organizzate che desideravano ottenere manodopera a buon mercato, a qualsiasi costo. Come sempre, se guardate in profondità, la forza che si celava dietro le corporazioni era rappresentata dalle banche. Non è una coincidenza che in Francia tutto abbia avuto inizio con George Pompidou che, prima di diventare presidente, fu direttore generale alla N.M. Rothschild & Sons Bank. Pompidou, che giunse al potere dopo una “rivoluzione colorata”, conosciuta come “Mai 68”, sponsorizzata dalla CIA, sostituendo un vero patriota francese, il generale De Gaulle, che più volte provò ad eliminare i collegamenti tra la Francia e i suo padroni AngloSionisti. De Gaulle sarebbe poi stato travolto da una bizzarra rivoluzione che vide trotskisti e agenti della CIA lavorare mano nella mano per ottenere il cambio di governo in Francia.
Tutto ciò che la destra desiderava erano i profitti, profitti e ancora profitti. I lavoratori francesi furono superbamente organizzati, ottennero risultati sociali importanti e diritti lavorativi, dunque i capitalisti francesi che non furono in grado di trasformarli nel genere di forza lavoro senza diritti di cui avevano bisogno, li importarono dall’estero.
Per quanto riguarda la sinistra, vide nell’ondata migratoria una fantastica opportunità politica per raggiungere il cambiamento sociale che ha sempre desiderato ottenere: la distruzione totale di ogni forma di tradizione, identità nazionale e religione.
I Sionisti francesi, in particolare, intravidero una fantastica opportunità per indebolire l’identità nazionale francese etichettandola per definizione come razzista. Ecco come fecero.
Il presidente François Mitterand desiderava dividere la destra francese per vincere le elezioni, ordinò dunque ai principali canali televisivi francesi di fare una lunga intervista al leader del Fronte Nazionale, Jean-Marie Le Pen. Questa intervista è proprio ciò che mise il Fronte Nazionale sotto i riflettori e la tattica funzionò. La destra francese si divise ed è tutt’ora è divisa in questo modo. I socialisti francesi si allearono con la lobby israeliana e crearono un movimento chiamato “Touche pas à mon pote” (non toccare il mio compagno) guidato da una persona chiamata Harlem Desir (non vi sto prendendo in giro!). La loro missione? Combattere il presunto razzismo del popolo francese. Vi sembra familiare? Creare un problema per poi “risolverlo” (“Sionismo 101”). Questa operazione ha lavorato in maniera superba e ha permesso di etichettare qualsiasi discussione sull’immigrazione come razzismo.
Ora che l’Unione Europea ha rimpiazzato l’Europa, la destra e la sinistra si sono fuse in quello che io chiamo “Centro Estremo” – lo stesso modello di globalità che mentre con una mano vuole eliminare tutti i confini, con l’altra vuole smantellare tutte le regole sociali che proteggono la classe lavorativa dallo sfruttamento dei capitalisti.
Scusatemi per questa lunga escursione nel passato, ma desideravo farvi comprendere perché sono così arrabbiato quando scrivo sull’attuale “Europa”: sono arrabbiato perché ricordo “l’Europa di ieri” molto bene, perché l’ho vista uccidere passo dopo passo davanti ai miei occhi, perché ho vissuto attraverso ogni momento di questo lento assassinio e perché disprezzo assolutamente la pseudo-Europa che i Sionisti stanno costruendo sui pilastri della vecchia Europa.
Alcuni commenti aggiuntivi:
Gladio: Si, conosco Gladio, ricordo gli attentati di Bologna e il rapimento di Aldo Moro. Possono gli ultimi attentati essere direttamente riconducibili a Gladio v.2? Si assolutamente, ma non influisce in alcun modo sulla tesi fondamentale che una immigrazione incontrollata sia una minaccia morale per l’Europa e un vettore ideale per la penetrazione di terroristi. Ricordavi solo che Daesh è controllata dalla CIA, in ogni caso, e che i burattinai siano a Raqqa o Bruxelles non fa alcuna differenza. I Takfiri sono sempre stati i soldati della CIA.
Il ruolo degli Stati Uniti: Enorme. L’Unione Europea è essenzialmente un progetto statunitense gestito dai Bilderberg e dalla lobby sionista in Europa. L’Unione Europea è oggi amministrata da una élite corrotta che è totalmente asservita agli interessi AngloSionisti. Ciò che i veri europei desideravano era una “Europe des patries” (Una Europa delle patrie) che De Gaulle difendeva. Sappiamo tutti cosa è successo a De Gaulle per aver osato opporsi all’Impero Anglo Sionista.
Russia: Questo è interessante. Non vedo alcun piacere portato dalla sfortuna altrui tra la popolazione russa, in nessun modo. Prima di tutto l’Europa piace a molti russi, specialmente la parte meridionale con la quale sentono un legame maggiore. Ammiriamo inoltre gli europei del Nord per i loro innegabili traguardi. Oltretutto i russi sanno, a causa del loro passato amaro, che la buona gente può vivere sotto un regime disgustoso. Questa è la ragione per la quale i russi non danno alcuna colpa agli americani per le politiche dell’1% che li governa. Ciò che infastidisce di più i russi è l’abietta servitù di molti europei di fronte ad un abietto regime. Il grande filosofo russo Ivan Solonevich era solito scrivere che “i tedeschi non sono meglio organizzati, sono più facili da organizzare”. Ciò che intendeva era che sotto i nazisti o sotto l’occupazione americana, i tedeschi sarebbero stati incredibilmente obbedienti e desiderosi di ricevere ordini. Al contrario, la popolazione russa è anarchica ed ha molto più a cuore la propria libertà, è sempre pronta a ribellarsi contro qualsiasi autorità che non rispettino.
[Nota: Avete dei dubbi a riguardo? Considerate questo: i tedeschi elessero Hitler e gli obbedirono fino alla sua morte. Facendo un paragone, il regime sovietico arrivò al potere solo nel 1917 ma ottenne stabilità soltanto nel 1946(!) dopo una enorme guerra civile, tante insurrezioni, repressioni sanguinose, purghe sanguinose e una terribile guerra che vide, per la prima volta nella storia russa, milioni di russi cambiare campo. Anche dopo il 1946 – l’anno della più grande ondata di repressioni – i sovietici temevano ancora la loro stessa popolazione fino al 1991, per buone ragioni aggiungerei].
Mi aspetto personalmente che la prima esplosione contro l’EU arrivi dalla Francia, un paese che, come la Russia, ha profonde, quasi viscerali radici con la libertà e che, sono sicuro, prima o poi esploderà. Quando capiterà, sarà violenta e sanguinosa (purtroppo, un’altra tradizione francese e russa). Penso che gli AngloSionisti raggiungeranno livelli inimmaginabili di depravazione e disonestà per prevenirlo, ma la mia scommessa è sulla Francia, come primo paese nell’Unione Europea a sollevarsi contro l’Impero. Perché? Perché gli altri candidati, Grecia, Spagna o Italia si “guarderanno sempre dietro le spalle” mentre i francesi esploderanno semplicemente in un moto di rabbia senza riguardi per le conseguenze (in questo i francesi sono molto simili ai russi). In più i francesi odieranno sempre gli inglesi.
Islam: Fatto nr.1: I musulmani sono qui per restare. Potete odiarli o amarli, ma questo è un fatto. Fatto nr. 2: L’Islam, il vero Islam che si oppone all’Islam wahabita, è categoricamente nemico dell’AngloSionismo. Penso che l’Islam sarà una di quelle forze che aiuterà eventualmente a “fare le pulizie” in Europa. Il wahabismo dovrà necessariamente essere eliminato totalmente dall’Europa. Questa è una minaccia mortale a tutto il genere umano civilizzato, un pericolo con cui non si può discutere e che va eliminato interamente.
Gli Ottomani: datemi del pazzo, ma sono giunto alla conclusione che la Turchia, almeno nella sua forma attuale, è di per sé un’entità pericolosa e non riformabile, che deve essere ridimensionata in forma e qualità ad un “paese normale “. Date solo un’occhiata agli ultimi due decenni. I turchi sono stati coinvolti in: Cipro, Kurdistan, Cecenia, Bosnia, Albania, Macedonia, Crimea, Libano e Siria! Che punteggio raggiungono nell’appoggio al terrorismo? Qualcuno si ricorda che la Turchia occupa ancora la metà di Cipro e che l’esercito turco ha bombardato e attaccato i curdi in Siria e in Iraq per decenni? Chiaramente, il “virus imperiale” non è stato debellato in questo ex-impero, e questo marciume dev’essere eliminato finché la Turchia non diventi ciò che tutti gli altri ex imperi sono diventati: un Paese normale, come la Grecia e l’Olanda. Tra l’altro, l’unica cosa che mantiene insieme la Turchia e gli dà una sorta di immunità è, naturalmente, la protezione degli Stati Uniti, la NATO (alias l’Impero Anglosionista). Sbarazzati di uno, e l’altro lo seguirà presto.
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Articolo pubblicato da TheSaker.is il 26 Marzo 2016
Traduzione in Italiano a cura di Sascha Picciotto per SakerItalia.it
Che Lei sia svizzero , ne dubito , gli svizzeri sono precisi … In verita’ tutto il mondo e’ paese . Lei scrive che c’era un nucleo di paesi europei , francia germania belgio olanda danimarca a cui si aggiunsero spagna italia grecia… La comunita’ economica europea ebbe sei (6) paesi fondatori : belgio francia germania italia lussemburgo olanda in rigoroso ordine alfabetico. Danimarca? Italia venne dopo? Proprio vero , la decadenza passa per la negazione dei fatti storici.
Buona sera Rudy,
Possiamo garantirle che ha ragione solo su un punto, la composizione iniziale della Comunità Europea. Vorremmo inoltre sottolineare che l’articolo in questione non è una analisi, è uno sfogo, dove tali errori sono possibili. Potrà rileggere nella biografia da quanto il Saker manca dall’Europa; è accettabile che in uno sfogo personale possa aver fatto confusione.
Non è invece accettabile affrettare giudizi sulle sue origini in base a semplici supposizioni. La sua opionione può essere condivisa da altri lettori di questo blog che criticano il Saker per le sue origini ma questo non dimostra che le sue supposizioni siano corrette, anzi, ci dimostrano un tentativo di focalizzare l’attenzione altrove, lontano dai problemi di cui ci occupiamo quotidianamente.
Cordiali Saluti
TL SakerItalia
Condivido questo sfogo e sopratutto sul ruolo centrale e non marginale dell’Inghilterra, la vera pustola purulenta dell’occidente. Se andiamo a vedere gli sviluppi storici dalla rivoluzione francese ma anche prima fino al periodo di Enrico VIII, il ruolo della patria di Albione ha sempre avuto un ruolo centrale in ogni questione, dalla geopolitica agli scambi economici. Gli Usa, altro non sono che la mano armata della City e di sua maestà britannica.
Continuo però sempre a pensare cosa gli prese ad Hitler quando a Dunkerque lasciò libero di rientrare in patria l’intero esercito inglese, aveva la vittoria a portata di mano e gli Usa, senza la base di appoggio inglese, non sarebbero mai entrati in guerra. O non sapeva giocare a scacchi oppure, cosa ben più realistica, gli accordi sottobanco gli avevano lasciato credere ad uno spiraglio di pace separata. Ma aveva fatto male i conti: con gli usurai non si tratta, li si elimina.
Plaudo allo sfogo di SAKER E NON M’IMPORTA SE è SVIZZERO ,nel senso che vi è nato!
Dico sfogo che sarebbe stato in parte anche mio se non conoscessi alcuni fatti storici che interpreto diversamente dal Saker.
Intanto ,oso pensare che l’origine del suo male l’aurora lo trae dalla utopistica idea che l’unione di Nazioni sia una necessità storica.
La Storia ,almeno nella nostra civilizzazione la fanno i comportamenti cumulativi dei popoli con le loro elette e le loro economie.
In più ci mettemmo i guasti di ideologie che attecchiscono e avvelenano popoli che non sanno riflettere su ciò che è meglio per Loro.
Per il resto sono d’accordo anche sul confine che divide il Nord ed il Sudi la civilizzazione della svizzera da quella della Valle d’Aosta e del Piemonte e qui in Piemonte,quando non era ancora meridionalizzato dicevamo che il meridione era diviso dalla Linea del fiume Po.
Ogni Paese ha il suo Sud ed il suo Nord più o meno incolti e pericolosi per la propria civilizzazione.
Io penso che l’inizio dei mali d’Europa datano da quando gli Europei si ammucchiarono in America senza discernimento e questo lo si chiami pure razzismo.!
La quadratura del cerchio.
Si rifiuta l’abbandono della ideologia liberale, ma vogliamo conservare e aumentare la libertà individuale… che nella società del Liberalismo scatenato ha molte conseguenze; ne cito solo 2 che diventano come le altre vizio morale:
1) – l’esclusiva legittimità della ideologia liberale nelle società liberali, con la deleggittimazione di qualsiasi altro pensiero; quella che Schmitt chiamava “Guerra Civile Mondiale” poichè l’essenziale carattere distintivo della guerra civile dalla guerra fra stati non è il carattere interno alla dimensione statale o nazionale (questo è l’aspetto formale) ma il carattere discriminatorio, ossia la negazione di qualsiasi parità all’interlocutore che non è solo più un avversario ma un nemico disumano nemico del concetto di umanità… insomma l’impero angloamericano.
2) – l’individualismo, e che è solo emotivo e sensuale, “economico”, consumistico anche a livello religioso, diviene l’unico metro che finisce nello sdolcinato buonismo di evaporazione della precisione dei concetti…. tutto è contemporaneamente tutto… però anche il contrario sorridente di tutto.
Proprio avere impedito la presenza nelle società europee della cultura di destra ha privato quelle società del contributo etico di costante richiamo al realismo esistenziale della realtà umana che è nazionale e storica attraverso la tutela del principio di autorità (non di autoritarismo) del concetto di Stato. (certo, chi è un ex sessantottino salta su dalla sedia).
In Italia, per paradosso, questa funzione fu realizzata in coppia dal M.S.I. e dal P.C.I. ossia dalle estreme dell’arco parlamentare; essi, con ideologie di riferimento opposte, mantennero viva la sensibilità al concetto hobbesiano di Stato (e marxista con la finale dittatura di classe) come strumento necessario di servizio e di regolazione della naturale conflittualità bestiale fra uomini conviventi nella comunità chiamata società.
Le crisi individuate da Mr. Saker sono crisi delle società dell’esclusivo Liberalismo (esclusivo, ossia che esclude qualsiasi altro).
Ma le crisi delle società liberali occidentali e USA sono allora l’agonia penosa e dolorosa e lenta della ideologia di cui quelle società sono l’incarnazione.
La Russia e Putin sono gli ultimi soggetti rimasti custodi della classicità occidentale ed europea tradita, combattuta e devastata e vinta dal mero occidentalismo geografico dei liberali angloamericani che si travestono di volta in volta da liberalcentristi più attenti al liberalismo economico del capitale, o da liberaldemocratici-socialisti non marxisti da Terza Internazionale più attenti al liberalismo individualistico dei costumi morali.
Io non sono liberale.
Ma non trovo mai altri che lo dicano (o lo scrivano).
…La quadratura del cerchio.
Condivido molto di quanto scritto tuttavia mi sembra un po’ contraddittorio parlare di “invasione di immigrati” e poi sottilizzare sulle differenze tra il “vero islam” (buono anche perché nemico degli “anglosionisti”) e quello wahabita (cattivo).
Non credo che “la gente” possa permettersi il lusso di fare queste sottili distinzioni (e forse non ne è neppure capace).
In effetti come si fa a distinguere un islamico buono da uno cattivo? è impossibile! Inoltre anche quelli “buoni” possono trasformarsi in “cattivi”.
In conclusione, l'”invasione” islamica va condannata e combattuta senza se e senza ma perché, appunto, è solo uno strumento dei poteri dominanti (capitalistici si ma anche clericali) per distruggere l’europa e soprattutto per distruggere ogni conflitto di classe (vecchio termine, forse, ma lo uso tanto per capirci) all’interno dei vari paesi. Tutti gli islamici venuti in europa (e in particolare in italia) coi barconi gestiti dalla mafia per conto degli erdogan, e di quell’altro di riad) dovrebbero essere rispediti a casa loro, punto! Non si tratta di essere anti islam, si tratta di opporsi a un fenomeno gestito per le ragioni dette e dai personaggi detti (ho dimenticato di aggiungere gli Usa e la loro Cia ma è ovvio che nel mondo islamico non iraniano, non si muove paglia senza quantomeno la loro connivenza).
Ben vengano in europa gli islamici ma non certo quelli dei barconi!