Saker: Presentati con poche parole, dicci in quale brigata hai servito, che grado hai raggiunto e qual era la tua specialità militare.

Ramzes: Il mio pseudonimo negli Spetsnaz GRU era Ramzes. Sono nato in Russia. Ho preso servizio nel 1994 ed ho terminato nel 1999. Sono stato un cadetto degli aviotrasportati per quattro anni poi ho servito un altro anno con il grado di tenente. Ho servito nella 16° brigata degli Spatsnaz GRU con base a Chuchkovo. Ero il comandante di 25 soldati Spetsnaz GRU.  Come comandante di questo gruppo, era obbligatorio che fossi esperto ed istruito come cecchino, specialista di esplosivi e munizioni, comunicazioni radio ed anche versato nell’uso dell’inglese. Per essere un comandante degli Spetsnaz devi essere addestrato in tutti gli aspetti delle tecniche di guerra usate dall’intera tua unità.

Fra gli Spetsnaz GRU non c’è, di per sé, una struttura a plotoni come nelle unità regolari dell’esercito, noi operiamo come gruppo e, sebbene sia rispettata le linea di comando, tutti i membri del gruppo sono attivi nelle ricerca di informazioni e nella pianificazione, così come nell’esecuzione della missione. Fra gli Spetsnaz, ognuno è a conoscenza di tutta le situazione e tutti hanno la responsabilità e l’opportunità di pensare alla missione ed intervenire in qualsiasi momento e, se necessario,  tutti pensano ed operano per proprio conto quando la situazione lo richiede. Ogni membro del gruppo deve essere capace di agire indipendentemente, senza la necessità di aspettare gli ordini, per questo conosce l’intero obiettivo della missione. Ognuno di loro può indirizzare la situazione e valutare le operazioni contribuendo con la propria opinione. Come comandante, ascolto tutti e prendo la decisione finale. Questo rende gli Spetsnaz più efficaci.

Saker: Ci sono molti corpi di élite nell’esercito russo, come le unità SOBR e ODON del Ministero dell’Interno, gli Spetsnaz Alpha e Vympel dell’FSB, le 4 divisioni ed 8 brigate del VDV, le unità Spetsnaz della Marina, l’unità “Zaslon” dell’SVR, eccetera. Come confronteresti queste forze con le 7 brigate Spetsnaz GRU? Cosa rende gli Spetsnaz GRU unici e differenti?

Ramzes: In principio, gli Spetsnaz erano solo GRU. Essi erano le originali, ed alcuni dicono le vere, Forze Speciali. Durante gli anni ’90 la reputazione degli Spetsnaz era famosa in tutta la Russia ed era molto rispettata. In quegli anni, tutte le forze crearono le proprie unità Spetsnaz per cavalcare la reputazione e lo status di élite degli originali Spetsnaz GRU. L’identità di Spetsnaz diventò un sinonimo delle unità di élite in tutte le varie branche dei militari e nelle organizzazioni di sicurezza .

Adesso, se dici di essere uno Spetsnaz, c’è una maggiore responsabilità di essere all’altezza della reputazione, poiché la situazione in Russia è eccezionalmente più avanzata e capace rispetto agli anni ’90.

Originariamente, il principale concetto operativo delle Forze Speciali era quello di eseguire le nostre missioni in territorio nemico. Ora ci sono gli Spetsnaz nazionali e tutte le altre varie delegazioni di Spetsnaz di ogni sorta che non sono addestrate per le incursioni in territorio straniero come gli originali Spetsnaz GRU.

Quando fummo addestrati noi, tutti gli Spetsnaz GRU erano istruiti in uno o più lingue chiave: farsi, mandarino, inglese, arabo, francese. Adesso, essi imparano una maggiore varietà di linguaggi. Per esempio, durante la guerra in Afganistan, i nostri Spetsnaz parlavano fluentemente vari dialetti locali, e, dopo questa esperienza, la pratica è stata estesa.

Il Saker: Si è spesso affermato che esistono unità Spetsnaz GRU formate esclusivamente da ufficiali e sottufficiali che vengono impiegate nelle operazioni più dure e complesse. Questo è esatto e, se sì, queste unità fanno parte delle brigate Spetsnaz o dipendono direttamente dal 5° comando GRU a Mosca?

Ramzes: Posso dire solo questo. Esistono gruppi Spetsnaz formati da soli ufficiali. Tutti i gruppi operano sotto il comando del GRU. Naturalmente le missioni più difficili e delicate vengono affidate a gruppi composti di soli ufficiali o misti tra ufficiali e sottufficiali.

Il Saker: Da quel che so, inizialmente la missione principale delle forze Spetsnaz GRU era il rilevamento delle basi di lancio NATO ed dei relativi posti di comando, unitamente alla ricognizione in territorio nemico ed agli attacchi diversivi. Durante gli anni della presidenza Eltsin, le forze Spetsnaz GRU sono state utilizzate in vari modi che avevano molto poco a che fare con il loro compito originale: venivano utilizzate come fanteria, come unità d’assalto, come unità antiterrorismo, come scorte per i generali, eccetera. È ancora oggi così? Come vedi il futuro delle Spetsnaz GRU e che tipo di missioni vorresti vedere loro assegnate?

Ramzes: Rilevare i siti di lancio era solo uno dei (tanti) compiti delle unità Spetsnaz GRU. Non credo che dei membri in servizio delle Spetsnaz GRU siano stati impiegati per la sicurezza dei generali. Avevano altre missioni, come sempre, sul suolo straniero.

La sicurezza viene fornita da altre unità, non dal GRU. Perfino durante gli anni di Eltsin le unità Spetsnaz GRU venivano inviate esclusivamente sul suolo straniero. Le scorte dei generali, le truppe d’assalto, le unità Spetsnaz del MVD (polizia), ma non il GRU. Ad ogni modo si sono verificate alcune situazioni in cui le Spetsnaz GRU hanno fornito assistenza contro attacchi su larga scala sul territorio nazionale, come ad esempio in Cecenia, ma comunque si è trattato di casi isolati.

Certamente gli ufficiali GRU in pensione possono, se lo vogliono, entrare in servizio con l’MVD o con altre unità dopo aver concluso il proprio servizio con il GRU.

Sulle missione che vorrei vedere loro assegnate, dipende dalla situazione, ma senza dubbio l’idea principale è quella di proteggere la Russia.

Il logo che dice “Forze Speciali Russe”, con il simbolo del GRU: un pipistrello.

Il logo che dice “Forze Speciali Russe”, con il simbolo del GRU: un pipistrello.

Il Saker: La 16 ° Brigata Spetsnaz ha combattuto in Afghanistan, Tagikistan, Cecenia, nel Caucaso settentrionale e l’Abkhazia e soldati di questa Brigata hanno anche servito in Kosovo. Ritengo altresì che la Brigata sia stata inviata a Mosca nel 1993, nei giorni subito dopo la fine dei combattimenti intorno alla Casa Bianca e alla Torre Ostankino. Questi conflitti hanno innescato dei cambiamenti all’interno dell’organizzazione o della formazione della Brigata? Tra queste queste guerre quali furono le più difficili per la Brigata?

Ramzes: Forse la domanda non è quella giusta oppure è formulata in modo tale che una risposta chiara non è possibile. Ad esempio per quanto riguarda le guerre, dipende dalla specifica missione. Ci potrebbe essere una missione in Afghanistan, che è stata un successo completo e una in Cecenia che è stata un terribile fallimento. Non possiamo valutare in base alla regione o alla guerra, ma sulla base di ogni singola missione. Tenendo ciò a mente possiamo dire che l’Afghanistan ha fornito la più ricca esperienza semplicemente a causa della durata e varietà delle missioni. Mentre in Cecenia ci sono state missioni intense e complesse. Ma le forze Spetsnaz GRU non vi furono coinvolte tanto quanto il pubblico in generale crede, perché si trattava di territorio nazionale.

Nessuno di questi conflitti ha comportato modifiche fondamentali all’interno dello Spetsnaz GRU, ma la formazione e le tattiche sono in costante evoluzione. Se sei un ufficiale o un soldato dello Spetsnaz la tua missione è quella di servire il popolo russo, esclusivamente ed in ogni momento. Personalmente, posso dire che il corpo della 16°  era formato da soldati molto intelligenti. I quali hanno capito la loro situazione e che i comandanti non avrebbero mai potuto né avrebbero mai ordinato alle loro unità di intraprendere qualsiasi azione aggressiva contro i cittadini della Federazione Russa, né di agire come controllo della folla che costituiva il popolo russo.  In particolare nella situazione a Mosca nel corso del 1993, nessuna forza Spetsnaz GRU fu coinvolta in questi incidenti.

Naturalmente il corpo Spetsnaz GRU si modernizza continuamente ed aggiorna le proprie tattiche e strategie in base all’esperienza. Quando ero un cadetto, abbiamo imparato cose che i cadetti oggi probabilmente non imparano a causa della rapida evoluzione di missioni, esperienze, tecnologie, tattiche e geopolitica.

Durante la Seconda Guerra Mondiale avevamo una tattica specifica e ora abbiamo varie tattiche e le differenze sono notevoli. Per esempio migliori attrezzature, migliore consapevolezza di battaglia, logistica … Naturalmente le idee e i principi di base sono gli stessi, ma con  molti miglioramenti.

Oggi, naturalmente, ci sono più risorse che negli anni ’90, per finanziare ed equipaggiare i nostri soldati e la nostra tecnologia è molto avanzata ed è molto più evoluta oggi di quanto lo era quando facevo parte del corpo.

Invidio le attrezzature con cui lavorano con oggi. Oggi gli Spetsnaz GRU sono, con ogni probabilità, di gran lunga più forti e capaci di quanto lo fossero quando ero in servizio io, tuttavia, alla radice, abbiamo gli stessi ideali e le stesse abitudini di lavoro.

Il Saker: Sei rimasto sorpreso quando i Cortesi Uomini in verde hanno condotto un’operazione assolutamente brillante in Crimea per metterla in sicurezza, senza sparare ad una singola persona nonostante la penisola fosse piena di unità di élite ucraine, molte delle quali provenienti dall’Ucraina Occidentale? Questa operazione ci mostra che le moderne forze Spetsnaz GRU sono preparate quanto quelle sovietiche o, forse, che sono diventate perfino migliori di quanto fossero allora?

Ramzes: Se ero sorpreso, beh sì, ma io so che un tale successo è possibile, perfino 20 anni anni fa lo era. Conquistare il nemico per intero, senza la perdita di una sola, vita è una delle più grandi strade per raggiungere la vittoria, in qualsiasi missione. Questo è un esempio molto significativo di una missione di successo. È un caso in cui l’arte delle tattiche marziali brilla più splendente delle forze della guerra.

Naturalmente, adesso lo Spetsnaz GRU è meglio di quello di 20 anni fa. Con un migliore equipaggiamento, radio, satelliti, armi, GPS, eccetera… Tutto questo fornisce grandi vantaggi. La sola riduzione di peso è un enorme vantaggio operazionale così come la ridotta dimensione della tecnologia usata e quello di cui è capace. Allora avevamo una bussola ed una mappa, oggi hanno cellulari ed altri aggeggi che forniscono stupefacenti informazioni e capacità tattiche ai gruppi sul terreno.

Perfino Putin ed Ivanov cercano di non calpestare per sbaglio il potente GRU

Perfino Putin ed Ivanov cercano di non calpestare per sbaglio il potente GRU

Il Saker:  La junta UcroNazista asserisce costantemente che unità dello Spetsnaz GRU stiano operando nel Donbass. Parlando solo teoricamente, potresti affermare che questo è possibile o escluderesti completamente tale possibilità? Spiega le ragioni della tua risposta.

Ramzes: Se ci siano Spetsnaz in Donbass, può essere sia sì che no. È estremamente improbabile, ma beh, tutto è possibile.

Come è possibile che ci siano Spetsnaz GRU in USA, Canada, Germania, Israele, Arabia Saudita proprio adesso. Potrebbero perfino essercene in Cina, Venezuela o Iran, eccetera…

Ma il GRU non opera dentro la Russia.

Spetsnaz GRUI lettori americani non si devono preoccupare, nessun Spetsnaz GRU spunterà prossimamente di fronte alla Casa Bianca o a Wall Street, indossando telnyashkas ed esibendo tatuaggi da carcerato con grandi barbe eccetera… Questi stereotipi hollywoodiani non rispecchiano un vero soldato Spetsnaz GRU in attività, perciò non credete alle sceneggiature. Non si saprà mai che noi siamo là.

La ricognizione è una delle nostre principali missioni. Le nostre tattiche prevedono di non essere mai coinvolti in battaglie dirette, combattiamo solo se costretti. Una volta scoperti, qualcuno rimane indietro a combattere mentre gli altri spariscono.

Potrebbero esserci degli ex militari Spetsnaz in pensione, che agiscono indipendentemente per cercare di aiutare la gente del Donbass, se gli ucraini catturano personale in pensione e ne scoprono la precedente identità allora potrebbero fare tali asserzioni, ma NESSUNA unità GRU attiva sarebbe coinvolta in questo modo. Questa non è la nostra funzione. Anche se qualcuno fosse torturato, potrebbe dire qualunque cosa. Informazioni ottenute sotto costrizione e danni fisici non sono mai accurate. Sono buone soltanto per il consumo da parte del pubblico. Perciò, se del personale viene catturato, può essere costretto ad affermare qualunque cosa, non vuol dire nulla.

Se io partissi per il Donbass, mosso da un ordine del cuore ad aiutare la gente di là, e fossi catturato, essi potrebbero affermare di aver preso un ufficiale dello Spetsnaz, ma io avrei agito per conto mio. Come ufficiali dello Spetsnaz, noi non indossiamo mai nessuna mostrina od altro segno di riconoscimento, né riveliamo le nostre identità.

Se ci pensi bene, nessuna unità Spetsnaz GRU di 12-25 uomini rimarrebbe ferma a combattere contro 200 soldati di Settore Destro o di Azov. Sarebbe stupido. Gli Spetsnaz non hanno niente a che fare con la stupidità. Quei video, che mostrano questo, disinformano e basta, non hanno molta validità. Sono per il pubblico consumo come i film di Hollywood, non rispecchiano le reali tattiche di guerra.

Il Saker: Ci sono voci insistenti circa forze speciali polacche e statunitensi operanti con  gli UcroNazisti. Ancora, in teoria, pensi che sia possibile? Cosa possono offrire le forze speciali straniere che quelle ucraine non sarebbero in grado di fare?

Ramzes: Io penso che sia molto probabile. E che essi stiano fornendo aiuto dietro la linea del fronte, fornendo consiglieri esperti che dicano ai soldati Ucraini ed ai militanti dei battaglioni privati cosa fare, come farlo, quando farlo e così via… Essi addestreranno ed incoraggeranno questa gente su come combattere. Forniranno informazioni, equipaggiamento e strategia ma quasi certamente non saranno coinvolti nei combattimenti. Si possono trovare sulla linea del fronte singoli individui polacchi o americani, fra i battaglioni di Settore Destro ed Azov, ma certamente non unità o gruppi operanti come tali.

Adesso è molto simile a come era in Georgia durante gli anni ’90. Americani e gente di altre nazionalità forniscono la maggior parte dell’addestramento, equipaggiamento ed informazioni, ma non si lasciano coinvolgere in battaglia.

Per quel che riguarda il Maidan, nessuno sa se fossero cecchini polacchi o di Settore Destro quelli sui tetti. Ciò è molto difficile da appurare e molto probabilmente ci sono tante complicazioni che forniscono copertura a chi ha materialmente tirato il grilletto. Quello che è chiaro, è che fu una provocazione e che fu impiegato un significativo grado di preparazione e di consapevolezza della situazione. È stato quindi il presidente ucraino ad ordinare la provocazione per farsi allontanare? Ipotesi come questa ci mostrano come la propaganda può essere superficiale, non sono molto difficili da smascherare.

Se pensate bene, il presidente ucraino era riluttante ad usare la polizia antisommossa Berkut per reprimere la situazione creatasi sul terreno alla linea di contatto, allora non ha nessun senso pensare che lui avesse la volontà o lo stomaco di dare gli ordini per sguinzagliare i cecchini sulla folla. Inoltre i bossoli e le ferite di uscita mostrano chiaramente che le stesse armi sono state usate per colpire ed uccidere sia i poliziotti antisommossa Berkut ucraini sia i dimostranti stessi.

Forse per il presidente ucraino è stato un errore non ordinare alla Berkut di controllare la situazione, loro avrebbero avuto i mezzi per farlo. Gli USA hanno capito che nel momento in cui ci sarebbe stata debolezza nella struttura di comando (è anche possibile che essi avessero creato questa debolezza, le leve politiche e personali sono anch’esse armi e tattiche usate), a quel momento critico, potevano sfruttare quell’evento per massimizzare il caos sul terreno e la degenerazione dell’ordine sociale. Quando la nebbia della guerra è spessa come il fumo dei copertoni bruciati, tutto diventa difficile da spiegare e gli eventi iniziano ad accadere troppo velocemente per permettere al pubblico di rimanere sintonizzato su quel che conta veramente. Poi quando il fumo si dirada, è troppo tardi ed il caos ha messo radici.

Questa è una posizione molto difficile in cui trovarsi. Forse il presidente ucraino è solo un essere umano normale, non un uomo d’armi. Io stesso, mi fossi trovato nei suoi panni, non so cosa avrei ordinato, se avessi ordinato ai miei soldati Berkut di uccidere civili, i miei civili, perfino se fossero quei manifestanti selvaggi del Maidan incoraggiati da terroristi infiltrati fra loro, sarebbero comunque delle persone.

Gli americani possono vederlo come un leader debole, senza lo stomaco di versare il sangue per mantenere il potere, ma io, come russo, capisco che anche quelle persone hanno famiglie ed amano. Chiedetevi se avreste il coraggio di ordinare ai vostri soldati Berkut di uccidere e sottomettere una folla massiccia come quella. Non è una questione facile a risolversi. Col senno di poi, si può dire che dando quell’ordine si sarebbero salvate migliaia di vite umane e probabilmente migliorato anche la loro economia, ma in quel momento le cose non erano chiare e nessuno può predire il futuro. Questa è una area in cui il potere civile può portare a maggiori eccidi di quello militare.

Il Saker: Cosa ne pensi dell’uccisione di Mozgovoj. Credi possibile che un’unità ucraina o della Nato abbia agito così in profondità, dietro le linee nemiche e, se sì, potrebbero esserci riusciti senza l’aiuto di un complice all’interno della LNR, che abbia dato loro informazioni sugli orari e gli spostamenti di Mozgovoj?

Ramzes: Penso sia possibile. Ciò non è buono per i comandi della DNR e LNR. Mozgovoj era un comandante forte e  intelligente. Non piaceva a molte persone nella LNR e DNR, ma tutti sapevano di aver bisogno di lui, in quanto aveva provato le sue capacità militari sul campo. Il suo valore era compreso da tutti e, assieme alle sue opinioni cariche di passioni, lo rese impopolare per alcuni; nonostante questo nessuno nella LNR o DNR avrebbe osato eseguire il suo assassinio, sarebbe stato tradimento.

Mozgovoj era un problema maggiore per gli interessi ucraini e americani, poiché la sua consapevolezza del campo di battaglia e i suoi ordini sono stati responsabili di molti successi.

Spetsnaz GRU-2

Molti Spetsnaz ucraini, in passato, furono addestrati dal GRU russo, erano addestrati bene e conoscono i nostri metodi. Molte persone dall’Ucraina possono penetrare profondamente nelle strutture della DNR e LNR senza essere scoperti. Si tratta di uno scenario estremamente complesso a causa della nostra lunga storia comune. Oggi vediamo agenti esterni interagire con queste persone, e tutto è possibile.

Conosco personalmente gente che combatte i propri fratelli dalla parte opposta del fronte. Capiscono che la popolazione non ha bisogno di questa guerra. Nonostante questo non hanno scelta a riguardo poiché devono salvare le proprie famiglie.

Se siete un ucraino e volete restare a casa per evitare la guerra verrete probabilmente uccisi da Settore Destro o da agenti del Battaglione Azov. E se decideste di scappare in Russia le vostre case e proprietà sarebbero confiscate. Se però combatteste contro la DNR e la LNR allora OK, andate e combattete. Molti, nelle forze armate ucraine, vedono il farsi reclutare dall’esercito ucraino come l’unica soluzione per salvare le loro famiglie e le loro proprietà, poiché non hanno scelta. Per questa ragione vedete molte persone che combattono quando il loro cuore non è affatto coinvolto, non desiderano uccidere i loro fratelli e cugini ma sono obbligati a farlo dai teppisti fascisti che imperversano per il Paese, agendo con folle brutalità e con piena impunità. Si nota quando sono coinvolti certi attori della geopolitica. Governare con l’ausilio di terrore e caos.

Molte persone nella LNR e DNR dialogano direttamente con i militari ucraini che capiscono che questa è una situazione politica, e coordinano le batterie in modo da non uccidersi a vicenda. Per esempio, fratelli che hanno servito insieme in Afghanistan, in passato, faranno di tutto per non uccidersi l’un l’altro ora che si trovano dalla parte opposta del campo di battaglia. Questo si applica solo per l’esercito ucraino, DNR e LNR. Pravy Sector e il Battaglione Azov, esattamente come i mercenari privati, sono le unità principali che stanno causando danni, caos, terrore e violenza, mentre altri tentano di evitare la politica e di sradicare la violenza.

Per quanto riguarda la morte di Mozgovoj, certamente potrebbe trattarsi di un’infiltrazione profonda dell’intelligence nemica nella LNR, ma potrebbe anche essere una ricognizione statunitense con tecnologie hi-tech, che abbia intercettato le comunicazioni con o senza una spia fisicamente presente, ad aver tradito i movimenti di Mozgovoj.

Il Saker: Recentemente ci sono state speculazioni nei media russi sul volo MH17, che potrebbe essere stato abbattuto da un missile BUK, dopo tutto. In tale ipotesi gli ucraini sarebbero riusciti a portare un lanciamissili BUK in territorio della DNR inosservati e poi sparare all’MH17. Credi che sia possibile per un equipaggio ucraino portare inosservato un lanciamissili MH17 nel territorio controllato dalla DNR e metterlo in azione, per dare ai Novorussi la colpa?

Ramzes: Ho un’opinione particolare a riguardo. Ero in volo il 17 luglio, nel momento esatto in cui l’MH17 è stato abbattuto. Ho visto un aereo militare nel cielo. C’è solo un tipo di aereo militare che poteva essere nel cielo in quel momento. Solo un jet militare ucraino poteva essere nello spazio aereo, in quel momento. Non sono l’unica persona che ha visto l’aereo militare. Molti di noi lo videro. L’ho visto con i miei occhi.

I media, successivamente riportarono che gli ucraini avevano negato di avere un aereo in volo in quel momento. Quindi chiedetevi, perché mentono?

Tramite Internet, ho controllato il tracciato del mio volo commerciale. Ho visto anche l’MH17. In quell’esatto momento (20 minuti dopo l’MH17) anche il mio volo commerciale è stato tracciato e registrato su questo sito. Il giorno successivo, discutendo di questo con altri ufficiali e amici, abbiamo guardato di nuovo il sito web e in meno di 24 ore il tracciato del mio volo commerciale era sparito. Perché dovrebbero eliminare la registrazione di un volo commerciale? Si tratta di un volo di linea giornaliero, dalla Grecia alla Russia. Questo volo c’era il 16 luglio ed il 18 luglio, e c’era regolarmente anche il 17 luglio ma poi la registrazione di quel giorno è stata rimossa.

Se è stato coinvolto anche un BUK: questo ha senso, dato che è pratica militare colpire un bersaglio in diversi modi, per essere sicuri di colpire. Ha senso colpirlo da jet militari, poi da un BUK poi da una bomba all’interno del velivolo, e così via … Tutto ciò indica che l’attacco è stato preparato con un alto livello di preparazione.  Eseguito da agenti di alto livello professionale e, probabilmente, compiuto da qualcuno che potrebbe ordinare di attaccare a unità di terra e aerei (leggi oligarca), ma non qualcuno abbastanza ferrato da mettere una bomba a bordo per simulare un incidente (vedi CIA o Operazioni Speciali). Potrebbe essere la CIA, se avessero voluto attribuire l’azione ad un oligarca, per innescare rabbia e risposta. Anche in questo caso tutto è possibile, ma sappiamo al 100% che non sono stati i combattenti locali di DNR o di LNR. Soprattutto la Russia non sosterrebbe né approverebbe  una tale follia.

L’evento è stato organizzato affinché fosse la notizia più importante, il che implica una tattica diversiva per  consumo pubblico, mentre sul terreno le truppe si stavano organizzando e preparando per l’avvio degli scontri. Ancora una volta, era una copertura per preparare l’attacco. Chiaramente sia LNR che DNR vorrebbero la pace, e così pure Mosca.

Quindi, questa tragedia è stato un mezzo chiaro ed importante per costringere il mondo a prestare attenzione e, mentre il mondo seguiva l’evento dell’MH17, altri ordini venivano eseguiti a terra per creare il pretesto per una guerra totale.

Grazie per fornire i servizi di questo blog ai lettori di tutto il mondo. Cari lettori del Saker, per favore, date un aiuto facendo una donazione. In Russia, sappiamo che la guerra informativa nei Paesi occidentali è inarrestabile e che la campagna viene condotta contro di noi. Apprezziamo sinceramente il tempo, l’energia e lo sforzo necessario per non essere intimiditi e parlare sinceramente. Insieme possiamo agire come un efficace gruppo Spetsnaz. Per conoscere la situazione complessiva e per fare individualmente quanto deve essere fatto.

Mozgovoi era un uomo animato dalla sua coscienza, un uomo di princìpi e d’azione. Che il suo spirito ci segua mentre continuiamo a sostenere ciò per cui lui è morto: la verità e una pace duratura.

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Articolo di The Saker apparso su Vineyard Of The Saker il 29 maggio 2015

Traduzione in italiano di Fabio_San, D.D.M., Sascha Picciotto, Voltaire1964 per SakerItalia.it

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