Se gli Stati Uniti e l’Iran entreranno in guerra, ciò sarà dovuto in gran parte alla vile codardia delle potenze europee di fronte alla criminalità americana.

Molti commentatori, tra cui esperti legali, hanno condannato l’assassinio del comandante militare, il generale iraniano Qasem Soleimani all’aeroporto di Baghdad la scorsa settimana. Si è trattato di un omicidio brutale e a sangue freddo, per ordine del Presidente americano Donald Trump.

Uccidere un alto funzionario di uno stato straniero in modo così scellerato è un atto di guerra e un crimine di guerra.

Soprattutto perché, secondo il Primo Ministro iracheno Adel Abdul Mahdi [in inglese], Soleimani era in missione diplomatica di pace quando arrivò all’aeroporto. Il leader iracheno dichiara che Soleimani era impegnato nel cercare di attenuare le tensioni regionali tra l’Arabia Saudita e l’Iran. Per di più, gli americani sapevano di questa proposta di pace, e apparentemente l’hanno incoraggiata. Poi si sono voltati dall’altra parte, e hanno ucciso Soleimani.

Il successivo assassinio del carattere di Soleimani da parte di funzionari Usa – dipinto come colui che aveva le mani sporche di sangue di milioni di civili, che era un “comandante del terrore”, che la sua uccisione è stata una “azione difensiva preventiva” – è un tentativo disgustoso di giustificare un ingiustificabile atto di omicidio compiuto dagli americani.

È patetico il modo in cui i media corporativi statunitensi ed europei hanno debitamente propagandato la campagna ufficiale americana per demonizzare Soleimani come una sorta di mostro. Questa ridicola diffamazione di un coraggioso stratega militare che ha ostacolato le operazioni di cambio di regime operati da Stati Uniti e NATO in Medio Oriente, ha completamente cancellato i giganteschi crimini di guerra commessi da Washington e dai suoi alleati con le loro invasioni e occupazioni illegali, facendo sprofondare quei paesi in un caos sanguinoso, causando milioni di morti e scatenando ondate di terrorismo.

Per il presidente Trump sostenere di aver ordinato l’assassinio di Soleimani per “fermare una guerra” è un insulto all’intelligenza e alla morale comune. È un degenerato.

Chiunque abbia il senso della decenza e una conoscenza rudimentale delle guerre e dei conflitti che affliggono il Medio Oriente, dovrebbe alzarsi in piedi e condannare lo spericolato guerrafondaio americano in quest’ultimo atroce omicidio sponsorizzato dallo Stato.

Che cosa hanno fatto i leader europei? Invece di censurare Washington e di sostenere il diritto internazionale, ne hanno assecondato il comportamento barbaro.

Il britannico Boris Johnson, la tedesca Angela Merkel e il francese Emmanuel Macron hanno rilasciato una tardiva dichiarazione congiunta in cui hanno fornito giustificazione per l’uccisione del generale Soleimani. Gli europei danno essenzialmente una copertura moralistica e legalistica all’assassinio col drone, ripetendo le vili affermazioni americane secondo cui il generale era un personaggio malvagio.

“Abbiamo condannato i recenti attacchi alle forze della coalizione in Iraq e siamo seriamente preoccupati per il ruolo negativo che l’Iran ha svolto nella regione, anche attraverso l’IRGC [Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche] e le Forze Quds sotto il comando del generale Soleimani”, hanno dichiarato i leader europei.

Questa è una vergognosa menzogna. Il comandante iraniano è stato fondamentale per la sconfitta del terrorismo che affliggeva la Siria e l’Iraq, terrorismo che è stato segretamente sostenuto da Washington e dai suoi alleati, come ha riconosciuto il Ministero della Difesa russo.

Separatamente, il britannico Johnson ha fatto la seguente grossolana dichiarazione: “Il generale Qassem Soleimani ha rappresentato una minaccia per tutti i nostri interessi, ed è stato responsabile di un modello di comportamento dirompente e destabilizzante nella regione. Dato il ruolo di primo piano che ha svolto in azioni che hanno portato alla morte di migliaia di civili innocenti e di personale occidentale, non piangeremo per la sua morte”.

I leader europei non hanno mai trovato la forza di dire agli americani che hanno gravemente violato il diritto internazionale con l’uccisione extragiudiziale del comandante iraniano. Né hanno condannato Trump per l’aggressione criminale che ha portato alla guerra.

No, quello che i leaders senza spina dorsale europei hanno fatto è stato amplificare le menzogne e la diffamazione americana contro Soleimani, ed essenzialmente hanno incoraggiato Trump a commettere altri crimini di guerra. Le sue folli minacce di distruggere i centri culturali iraniani non hanno causato nemmeno un mormorio di protesta da parte dei governi europei.

Inoltre, e risibilmente, ciò che gli europei ritengono opportuno fare è dare una lezione all’Iran per “allentare le tensioni” e astenersi da qualsiasi azione di ritorsione. Secondo il diritto internazionale, l’Iran ha il diritto di ritorsione.

Questa pacificazione europea dalla tirannia maniacale di Trump è un’eco degli anni ‘30, quando i leader europei assecondarono e appagarono la Germania nazista di fronte alla crescente aggressione del Terzo Reich.

Se scoppia una guerra a tutto campo tra gli Stati Uniti e l’Iran, molto probabilmente si trasformerà in una catastrofica guerra mondiale. I vili leader europei stanno di nuovo svolgendo il loro abietto ruolo di facilitare la guerra, non di fermarla.

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 Articolo di Finian Cunningham pubblicato su Information Clearing House il 7 gennaio 2020
Traduzione in italiano di Diego per SakerItalia

[le note in questo formato sono del traduttore]

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