Ok, ora lo sappiamo: il panico di ieri per un attacco americano alla Siria è stato causato dall’“invincibile Tsahal”, che compiva il solito attacco simbolico contro alcune forze “iraniane” in Siria. Questi ragazzi sono stati così assolutamente macho e fichi che non si sono nemmeno preoccupati di informare la Russia, e così totalmente fedeli che hanno informato gli Stati Uniti [entrambi i link in inglese]. Il punteggio finale è il seguente:

  1. 5 missili su 8 intercettati (potete vedere alcune foto dei risultati di questo attacco, praticamente fallito, attacco qui [in russo])
  2. 14 persone uccise, tra cui 2 iraniani
  3. L’invincibile Tsahal dimostra ancora una volta che oltre a massacrare in massa i civili palestinesi, può anche sparare alcuni missili dallo spazio aereo libanese
  4. Oltre agli ego sionisti di dimensioni già galattiche, nessuno rimarrà impressionato
  5. Per qualche misteriosa ragione, l’antisemitismo continuerà ad essere “in allarmante crescita” in tutto il mondo

Quest’ultimo fenomeno dovrebbe davvero preoccuparci tremendamente perché può portare a scene davvero disgustose come questa vigliacca sassaiola contro un pacifico veicolo militare israeliano da parte di un terrorista palestinese:

La lezione qui per tutti noi è semplice: non fatevi prendere dal panico e nemmeno arrivate a conclusioni se/quando viene riferito di un attacco USA alla Siria.

Innanzitutto, ci sono buone possibilità che Trump decida di intraprendere un attacco simbolico. Potrebbe essere qualsiasi cosa che riguardi un numero inferiore di 100 missili da crociera lanciati contro 1-4 bersagli (e le difese aeree a loro collegate) e probabilmente non includerebbe gli edifici governativi a Damasco.

In secondo luogo, se ci sarà un vero e reale attacco americano alla Siria, ci si aspetta che nella prima ondata di attacchi ci siano non meno di diverse centinaia di missili da crociera, seguiti da una seconda ondata probabilmente più piccola, ma forse di dimensioni simili. In tal caso riceverete i primi rapporti non solo delle difese aeree siriane che ingaggiano i missili in arrivo, ma anche di quelle russe. Esiste una forte possibilità che a questo punto ci saranno dei rapporti circa personale militare russo ucciso e ciò, a sua volta, porterà probabilmente a contrattacchi russi alle forze statunitensi, con tutto ciò che implica.

A proposito, non c’è motivo per la US Navy di rischiare le proprie navi di superficie in un simile attacco. Gli Stati Uniti hanno convertito diversi [sottomarini] SSBN (pezzi grossi armati di ICBM lanciati dal mare) in SSGN (armati con missili da crociera) [in inglese], ognuno dei quali capace di sparare 154 missili da crociera Tomahawk. Non so dove siano attualmente schierati, tutto quello che sto dicendo è che gli Stati Uniti hanno varie opzioni, incluso il lancio di una grande quantità di missili da sottomarini che sarebbero molto meno esposti alle rappresaglie russe, specialmente se la Marina fornisse copertura aerea agli SSGN statunitensi (cosa che sicuramente può fare).

In conclusione: non confondete i pagliacci israeliani (o francesi) con le forze armate statunitensi.

Per quanto riguarda la Siria, vediamo cosa succede oggi all’incontro del Consiglio di Sicurezza dell’ONU indetto dalla Russia.

Il Saker

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Pubblicato su The Saker.is il 9 aprile 2018.
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.

[le note in questo formato sono del traduttore]

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