L’intensa attività diplomatica tra Usa e la Russia suggerisce che è stato raggiunto un accordo tra l’amministrazione di Trump e il Cremlino sulla Siria, con gli Stati Uniti a sostegno dell’iniziativa russa sulle aree di attenuazione degli scontri e la Russia disposta a ristabilire la linea diretta per prevenire gli incidenti con le forze armate statunitensi.
Contemporaneamente all’accordo di Astana tra la Russia, la Turchia e l’Iran per creare “zone di attenuazione degli scontri” in Siria, è chiaro che i contatti diplomatici tra gli USA e la Russia sulla Siria si siano intensificati notevolmente negli ultimi giorni, con la Casa Bianca e il Cremlino impegnati nelle prime interazioni positive che hanno avuto dall’insediamento di Donald Trump a gennaio.
I colloqui sono partiti martedì 2 maggio 2017 con una conversazione telefonica tra i presidenti Putin e Trump. A quel tempo, l’attenzione internazionale era concentrata sulla situazione nella penisola coreana. Ora è chiaro che il focus principale della conversazione tra Putin e Trump è stato in realtà la Siria. Questa è la sintesi [in inglese] del Cremlino di questa parte della conversazione [le sottolineature sono dell’autore]:
È stata discussa una vasta gamma di temi di attualità riguardanti la cooperazione tra i due Paesi in campo internazionale, con l’accento sul futuro coordinamento delle azioni russe e degli Stati Uniti per combattere il terrorismo internazionale nel contesto della crisi siriana. Si è convenuto di rafforzare il dialogo tra i capi delle agenzie di politica estera delle due nazioni nel tentativo di trovare il modo per stabilizzare il cessate il fuoco e renderlo durevole e gestibile. L’obiettivo è quello di creare i presupposti per il lancio di un vero e proprio processo di risoluzione in Siria. A tal fine, il Ministro degli Esteri russo e il Segretario di Stato americano informeranno prontamente i leader dei paesi sui progressi realizzati.
E’ chiaro che Putin e Trump hanno discusso dei modi di “attenuare” la crisi siriana al fine di combinare le forze contro i terroristi della Jihad, vale a dire Al-Qaeda e ISIS.
Quello che si sa per certo è che Putin ha discusso la sua proposta di istituire le “zone di attenuazione degli scontri“ nel corso della sua conversazione con Trump. Trump ha dato il suo assenso, come ha fatto il presidente turco Erdogan durante il suo incontro [in inglese] con Putin, il giorno seguente (mercoledì 3 Maggio 2017).
Il giovedi 4 Maggio 2017 i rappresentanti di Russia, Turchia e Iran hanno firmato il memorandum per la costituzione delle aree di attenuazione ad Astana (il Ministero degli Esteri russo ha ufficialmente pubblicato ora il suo testo [in inglese], sebbene sia lo stesso [in inglese] da me trattato in precedenza).
Il giorno seguente, venerdì 5 Maggio, 2017, c’è stata una conversazione telefonica [in inglese] tra il Ministro degli Esteri russo Lavrov e il Segretario di Stato americano Rex Tillerson, durante il quale il principale argomento di discussione è stato il conflitto della Siria e l’attuazione della proposta di aree di attenuazione degli scontri.
Il giorno dopo, sabato 6 maggio 2017, il generale Valery Gerasimov, Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate russe, il generale Joseph Dunford, il Presidente dei Capi di Stato Maggiore delle Forze Armate, hanno avuto un colloquio telefonico [in inglese] per discutere l’attuazione del memorandum. Questa conversazione tra i più alti funzionari di rango dei militari russi e statunitensi riprende le fila del dialogo tra i militari statunitensi e russi Gerasimov e Dunford con cui ha avuto inizio l’incontro bilaterale [in inglese] di febbraio a Baku.
Dopo la conversazione telefonica tra Gerasimov e Dunford, il 6 maggio 2017 i Russi hanno ripristinato la linea diretta tra gli Stati Uniti e le Forze Armate russe dedicata alla prevenzione degli incidenti, linea che avevano interrotto dopo l’attacco missilistico statunitense alla base aerea siriana di Al-Shayrat il 6 aprile 2017. I primi resoconti dei media russi, dei quali ho già parlato [in inglese] e che già dichiaravano la riattivazione della linea di prevenzione degli incidenti, erano evidentemente sbagliati. L’agenzia TASS ha fornito un riepilogo [in inglese] del rapporto del Ministero della Difesa Russo su questa conversazione [le sottolineature sono dell’autore]:
Nella loro conversazione telefonica il Capo di Stato Maggiore della Russia, il generale Valery Gerasimov, e il Capo di Stato Maggiore statunitense, il generale Joseph Dunford, hanno confermato di voler ripristinare con sollecitudine il memorandum d’intesa sui voli sicuri sulla Siria e di elaborare ulteriori misure in modo da evitare conflitti, come dichiarato sabato dal Ministro della Difesa russo.
“La Siria era al centro dei colloqui sugli accordi, raggiunti ad Astana il 4 maggio di quest’anno, per la creazione di zone di attenuazione degli scontri in alcune regioni della Siria”, ha dichiarato il Ministero in un comunicato. I massimi vertici militari “hanno confermato la disponibilità ad assumere in pieno ancora una volta gli obblighi delle due parti nel memorandum d’intesa Russia-USA sulla sicurezza aerea e la prevenzione degli incidenti nello spazio aereo della Siria e, inoltre, di proseguire i lavori su ulteriori misure supplementari in modo da evitare situazioni di conflitto durante le operazioni (militari) contro l’ISIS (cosiddetto stato islamico) e Jabhat al-Nusra”.
Inoltre, la conversazione svoltasi intorno alla richiesta statunitense ha evidenziato “altre questioni sull’agenda bilaterale” tranne la Siria, ha dichiarato il Ministero. “Gli interlocutori hanno accettato di mantenere contatti regolari”, ha dichiarato il Ministro della Difesa.
Il 4 maggio, la Russia, l’Iran e la Turchia hanno accettato di istituire quattro zone di attenuazione degli scontri in Siria. Sotto il memorandum firmato nei colloqui di Astana, le operazioni di combattimento, compresi i voli aerei militari, sono fuori legge. Il memorandum è stato concluso per sei mesi con possibilità di prolungamento automatico per altri sei mesi. Il Ministro della Difesa russo aveva affermato in precedenza che la lotta contro lo Stato Islamico e i gruppi terroristici di Jabhat al-Nusra (banditi in Russia – TASS) continuerà all’interno ed intorno a queste zone.
Le parole evidenziate potrebbero suggerire una ridotta ripresa dell’uso della linea precedente, e che è in trattativa una qualche forma di cooperazione limitata tra gli Stati Uniti e i militari russi nella lotta contro Al-Qaeda (Jabhat Al-Nusra) e ISIS. Tutto ciò suggerisce che è stata raggiunta una sorta di intesa sulla Siria tra l’amministrazione di Trump e i Russi. L’affermazione russa che gli aeromobili americani non dovrebbero volare sopra le “zone di attenuazione” fa probabilmente parte di questa intesa.
È troppo presto per esserne sicuri ma, con l’aumento dell’influenza a Washington di Rex Tillerson, che nelle ultime settimane si è finalmente affermato sia come consulente politico estero più importante del Presidente Trump sia come principale sostenitore a Washington di una politica estera realista, può essere che, dopo la battuta d’arresto dei missili degli Stati Uniti contro la base aerea di al-Shayrat, l’accordo, che sembrava essere in trattativa tra il Cremlino e l’amministrazione Trump sulla Siria – con l’abbandono [in inglese] del cambio di regime in Siria da parte degli Stati Uniti in cambio dell’aiuto della Russia nella lotta contro il terrorismo della Jihad in Siria – sia tornato in pista.
*****
Articolo di Alexander Mercouris apparso su The Duran il 7 maggio 2017
Traduzione in italiano a cura di Cinzia Palmacci per SakerItalia
[le note in questo formato sono del traduttore]
No comments!
There are no comments yet, but you can be first to comment this article.