Su-24 russo abbattuto. Il Ministero della Difesa Russo nega la violazione dello spazio aereo turco e dice di poterlo provare. L’ordine di abbattimento è giunto direttamente dal primo ministro Turco. Secondo i Russi il Su-24 volava a 6.000 metri ed erano presenti 2 F16 tuchi. E’ la prima volta nella storia che un paese NATO abbatte un velivolo russo / sovietico, compiendo quello che a tutti gli effetti è un atto di guerra. Questa storia peggiora ad ogni minuto che passa.
Questa è la foto dei tracciati radar diffusi dai turchi. La scia rossa evidenzia la violazione del velivolo russo. Volendo prenderla per buona parliamo di un attraversamento dello spazio turco durato poche decine di secondi. La tesi turca secondo cui in tale periodo di tempo sarebbero stati dati 5 avvertimenti e sarebbe stato consultato il Primo Ministro è destituita di ogni credibilità.

L’abbattimento è avvenuto in corrispondenza del rettangolo verde. Il confine turco è rappresentato dalla linea di colore azzurro, la linea rossa corrisponde al percorso di volo del Su-24 abbattuto
Le drammatiche sequenze della cattura del pilota russo abbattuto da parte dei ribelli filo turchi che combattono il governo siriano nella zona nord orientale della provincia di Latakia. Continuiamo a ripeterlo: stiamo vivendo uno dei momenti più difficili dai tempi della Guerra Fredda. I prossimi giorni saranno importanti per il futuro di tutti noi.
Le immagini provano che un pilota è stato ritrovato, numerosi ribelli celebrano l’abbattimento del Su-24 attorno al corpo senza vita, sono visibili ferite al volto, apparentemente compatibili a shrapnel. Non è da escludere una eventuale esecuzione sul posto, tuttavia è presto per trarre conclusioni.
Fonti vicine alla ribellione sostengono che il corpo del secondo pilota sia stato trovato senza vita.
Il Ministero della Difesa russo ha dichiarato che finora non hanno scoperto cosa ha causato lo schianto del loro aereo d’attacco. Sottolineano che l’aereo si trovava nello spazio aereo siriano, sul territorio della Siria. Dmitry Peskov ha inoltre aggiunto che sarebbe sbagliato trarre conclusioni in questo momento, almeno fino a che non si avrà un quadro completo, bisogna quindi essere pazienti, è un serio incidente ed è impossibile dire qualsiasi cosa senza possedere informazioni complete.
E’ ipotizzabile che Putin solleverà questo incidente durante la visita al re di Giordania Abdullah e ci si attende una reazione di qualche tipo.
Erdogan è un pazzo ma l’UE, per quanto smidollata e colpevole sia di certo non lo seguirà fino a questo punto, o almeno spero !
Vediamo invece quale sarà (se ci sarà) la reazione Americana …
La Russia di certo saprà mantenere il sangue freddo, da ora c’è bisogno di estrema calma e moderazione
Situazione molto complicata da ambo le parti, (Russa/USA), vedremo l’evolversi della situazione.
Non c’è niente da fare, l’Occidente con i suoi quattro scagnozzi medio/orientali continua a provocare la Russia con attentati, tradimenti e l’uccisione dei suoi piloti. Sperano in una reazione plateale ed esagerata del Presidente russo per accusarlo di aggressione e trascinarlo in una guerra planetaria. Ma ormai sono rimasti in pochi a non capire che, se c’è una qualità che non difetta a Putin, questa è proprio l’autocontrollo. Nonostante tutti gli sforzi compiuti per mantenere aperti i canali della comunicazione con gli altri Stati della (buffonesca) coalizione anti-Isis, alla fine, la pugnalata alle spalle è arrivata lo stesso. Non soltanto Erdogan ha ordinato di abbattere l’aereo russo, ma si è anche appellato alla Nato paventando un’aggressione di ritorno che sarebbe, dopotutto, sacrosanta.
.
Chi sono i Turkmeni, definiti ribelli ‘moderati’, che rivendicano l’uccisione dei due piloti russi ? I Turkmeni, che vivono in terra di Syria al confine con la Turchia, sono storici oppositori del governo di Assad, il quale li ha sempre considerati una quinta colonna al servizio di Ankara. Dal ‘Telegraph’ di stamattina: ” Circa una dozzina di milizie turkmene si sono formate direttamente sostenute dal governo turco. Una di queste brigate, denominata Alwiya al-Ashar, ha catturato uno dei piloti dell’aereo russo abbattuto….Essi hanno combattuto a fianco di altri gruppi ribelli, tra cui l’affiliato di al-Qaeda Jabhat al-Nusra e brigate più moderate, nella provincia di Latakia…” Il Telegraph aggiunge ancora che questa milizia “…Alwiya al-Ashar è collegata a un programma di logistica di approvvigionamento turco e appoggiato dalla ‘cia’ che incanala un flusso quasi costante di armi, munizioni e denaro per gli stipendi ai gruppi ribelli in tutto il nord della Siria…. ” Qui il link per leggere l’articolo intero:
.
http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/turkey/12013935/Who-are-the-Turkmen.html
.
Ha ragione Putin a dichiarare che la Turchia è complice dei ‘terroristi’ islamici ? Pare proprio di sì se anche il Telegraph non esita ad affermare che, questo gruppo turkmeno, ha collaborato con la sanguinaria Jabhat al-Nusra. Come ha intenzione di reagire Putin ? Con il solito autocontrollo e l’abituale fermezza, niente di ‘viscerale’ insomma, lui non è Erdogan:
.
Lo Stato Maggiore della Federazione russa fa sapere tramite il tenente generale Sergey Rudskoy che:”… In primo luogo, tutte le azioni di attacco aereo saranno effettuate solo sotto la copertura di aerei da combattimento. In secondo luogo, saranno prese misure per rafforzare la difesa. A tal fine, l’incrociatore “Moskva”, dotato di sistema di difesa aerea “Forte”, simile alla S-300 sarà presente nella regione costiera di Latakia. Si avvisa che tutti gli obiettivi, che rappresentano un potenziale pericolo per noi, saranno distrutti. Cesseranno i contatti di comunicazione con la Turchia in campo militare…”. Eccola qui, la risposta di Mosca, ed è una risposta terribile, che preannuncia quanto saranno agitate le notti insonni delll’utile idiota turco.
.
http://lifenews.ru/news/171613
In Siria la Russia è stata trascinata apposta. Ma non hanno fatto bene i conti, troppo arroganti perché misurino bene la realtà e troppo furbi per essere intelligenti abbastanza per non cacciarsi nelle trappole da loro stessi create. Il loro gioco è arrivato alla fine. Dietro la maschera della presunta onnipotenza si nascondono personalità inconsistenti la cui ignoranza e impreparazione traspaiono sempre di più.
Negli ultimi tempi sono stati presi in contropiede già molte volte: in Russia quando Putin prese in mano un paese allo sbando per la diffusione delle logiche liberiste cui sembrava non si potesse far fronte; in Egitto quando hanno puntato tutto sui Fratelli Mussulmani la cui presenza al potere è stata rifiutata dalla popolazione; in Iraq da cui si sono ritirati e in Afghanistan dove hanno iniziato a portare via le truppe; in Libia dove il caos che vi hanno portato gli è esploso tra le mani, vittima il loro ambasciatore; in Ucraina dove credevano di poter cacciare i russi dalla base navale di Sebastopoli, e con una bellissima mossa di Putin che senza deroghe al diritto internazionale si annette la Crimea; in Siria quando erano convinti di riuscire a portare alla capitolazione il regime di Bashar al-Assad il presunto macellaio con le mani sporche del sangue del suo popolo che resiste per anni al terrorismo grazie al sostegno, non solo dell’esercito, ma anche delle milizie armate popolari.
L’asso nella manica di Putin è proprio la loro stupida arroganza. Vogliono continuare a mantenere, difronte al mondo, il primato della democrazia, della libertà e del diritto, ma non possono permettere che la loro creatura sia spazzata via, allora fanno delle stupidaggini come quella di abbattere un aereo che stava facendo il lavoro che loro stessi avrebbero, secondo gli accordi, dovuto di fare. E tutto questo senza riuscire nemmeno più a nascondere l’intento proditorio: Obama, senza paura del ridicolo, dichiara che la Turchia ha il diritto di difendersi.
Ma difendersi da chi? Da quelli che combattono il terrorismo?