Danny Makki                @Dannymakkisyria

20:23 – 19 mar 2018

 

L’ISIS conquista in tre giorni la cittadina di Al Qadam alla periferia sud di Damasco e uccide decine di soldati siriani in una imboscata mortale, di seguito il racconto di come è avvenuto.

 

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Finora, si pensa che 25 soldati dell’esercito siriano siano stati uccisi e 45 sono dispersi, feriti o catturati dall’ISIS, a seguito di una catena di eventi che ha condotto a questa situazione critica.

 

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L’11 di marzo l’esercito siriano ha dato ai ribelli di Anjad al Sham presenti ad Al Qadam 48 ore di tempo per evacuare il distretto a sud di Damasco ed essere trasferiti ad Idlib.

 

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Il giorno seguente, gli autobus verdi hanno iniziato a trasferire i militanti e le loro famiglie a Idlib.

 

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Il 13 di marzo, l’evacuazione era completata e l’esercito siriano esercitava il pieno controllo sul distretto.

 

 

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Il giorno seguente, furiosi combattimenti si sono accesi al campo di Yarmouk, vicino Al Qadam, fra la milizia palestinese pro-governativa del PFLP-GC e l’ISIS che controlla il campo e Hajr Al Aswad.

 

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Colpi di mortaio sparati dall’ISIS hanno raggiunto Al Tadamon e l’esercito siriano ha risposto colpendo le posizioni dell’ISIS nella zona sud di Damasco con raid aerei e tiri di artiglieria.

 

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Nonostante gli scontri, la maggior parte delle forze dell’esercito siriano e dei suoi alleati sono rimaste focalizzate sulla grande operazione per la riconquista di Est Ghouta, non essendo una priorità i combattimenti nel sud di Damasco.

 

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Allora l’ISIS ha colto l’opportunità presentatasi ad Al Qadam, ha attaccato e teso imboscate alle posizioni dell’esercito siriano, che non si aspettava un attacco, iniziando una operazione per la conquista del distretto.

 

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Nei primissimi giorni l’ISIS ha distrutto carri armati dell’esercito siriano ed ha continuato senza tregua l’intrappolamento e l’assalto alle sue posizioni.

 

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L’attacco proveniva principalmente dai distretti di Hajr Al Aswad e di Asali in controllo dello Stato Islamico da oltre tre anni.

 

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L’ISIS ha massacrato le forze governative sorprese dalla velocità e dalla vicinanza delle forze avversarie, decine di soldati sono stati uccisi e molti altri feriti o dispersi.

 

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Gli ultimi pochi gruppi di soldati governativi dentro il distretto sono riusciti a fuggire, lasciandosi dietro i camerati morti, altri sono rimasti intrappolati per giorni nel distretto densamente popolato.

 

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Non c’è ancora il numero definitivo di caduti ma ci si aspetta che aumenti domani via via che emerga un quadro più chiaro.

 

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Amaq ha confermato che l’ISIS ha ripreso la maggior parte delle aree lasciate all’esercito siriano da Ajnad al Sham ed è stato aperto un altro pericoloso fronte nel sud di Damasco.

 

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Per adesso l’ISIS sta bene e si sviluppa nel sud di Damasco, può continuare con questi attacchi mentre le forze dell’esercito siriano sono distratte da Ghouta.

 

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Via via che le notizie e le immagini si diffondono nei circoli pro-governativi, si pensa che probabilmente l’esercito siriano risponderà con offensive limitate e con pesanti bombardamenti.

 

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Trovare una soluzione per la presenza dell’ISIS attorno alla capitale diventerà senza dubbio una priorità.

 

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Alcuni soldati dell’esercito siriano caduti ad Al Qadam.

 

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Aggiornamento: Il numero finale delle perdite è di 91, da fonti ufficiali dell’esercito siriano e delle forze ausiliarie della branca SMI 215.

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Serie di tweet di Danny Makki su Twitter pubblicata il 19 marzo 2018
Traduzione in italiano di Fabio_San per SakerItalia

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