L’attacco contro la Siria – questo paese orgoglioso e indipendente – ha appena avuto luogo.
Tre paesi con mandato morale uguale a zero per giudicare o punire qualcuno, tre paesi già responsabili di centinaia di milioni di vite umane perse in tutti i continenti da secoli, hanno fatto piovere sulla Siria i loro missili.
Hanno cercato di spaventare a morte la Siria, e di rompere la sua determinazione, ma hanno fallito. La maggior parte del popolo siriano sostiene orgogliosamente il proprio governo.
Dei 103 missili occidentali, 71 sono stati abbattuti e il resto è caduto su strutture vuote che non hanno nulla a che fare con la “produzione o stoccaggio di armi chimiche”. Per cominciare, la Siria non ha un programma di armi chimiche, né fabbriche né magazzini di armi chimiche, quindi nulla può realmente accadere a causa di qualcosa che non esiste.
Questa è stata un’altra grave violazione della legge internazionale, ma ancora una volta, l’Occidente sta violando le leggi internazionali da decenni e secoli, brutalizzando l’intero pianeta, pertanto, nessuno si sorprende. Molte persone sono arrabbiate, persino indignate, ma sorprese no.
Le forze russe sono ora in allarme e in assetto di combattimento, mentre la massiccia flotta cinese ha lasciato i suoi porti, mettendo in scena prove di tiro ed esercitazioni vicino a Taiwan, in quello che molti considerano un chiaro avvertimento all’Occidente, e una espressione di sostegno e di solidarietà con Russia e Siria.
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L’ambasciatore siriano presso l’ONU, il dottor Bashar Jaafari, ha accusato gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Francia di aver palesemente violato la Carta delle Nazioni Unite.
Come riportato dall’agenzia di stampa siriana SANA, ha dichiarato:
Vorrei chiarire qui che la storia di questi tre stati è basata sull’uso di menzogne e di storie inventate per dichiarare guerre allo scopo di occupare gli stati, confiscare le loro risorse e cambiarne i governi con la forza.
La Russia è chiaramente indignata. Come riporta RT:
Anche se nessuno dei missili da crociera lanciati dagli Stati Uniti e dai loro alleati ha raggiunto le zone di difesa aerea russe, gli attacchi hanno suscitato indignazione a Mosca.
La portavoce della diplomazia russa Maria Zakharova ha detto che gli attacchi guidati dagli Stati Uniti hanno colpito un paese devastato dalla guerra “che ha cercato di sopravvivere all’aggressione terroristica per molti anni”. In una dichiarazione pubblicata su Facebook, ha paragonato l’aggressione all’inizio della guerra in Iraq nel 2003, organizzata e basata sulle affermazioni che l’Iraq stesse sviluppando armi di distruzione di massa.
La Cina si è opposta agli attacchi. Secondo Press TV, ha chiesto il “ritorno al quadro del diritto internazionale”:
In seguito agli assalti aerei tripartiti contro la Siria, la portavoce del Ministero degli Esteri cinese Hua Chunying ha detto oggi che Pechino era “contraria all’uso della forza” e ha chiesto il “ritorno al quadro del diritto internazionale”.
“Ci opponiamo costantemente all’uso della forza nelle relazioni internazionali, e sosteniamo il rispetto della sovranità, dell’indipendenza e dell’integrità territoriale di tutti i paesi”, ha affermato in una sua dichiarazione.
Le voci di protesta stanno crescendo, in tutto il mondo.
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La cosa più importante, tuttavia, è la reazione del popolo siriano. Di fronte ad un tremendo pericolo, stanno dimostrando coraggio e determinazione per proteggere la loro madrepatria.
Vanessa Beeley, un redattore di 21st Century Wire e un corrispondente ormai veterano, che ha coraggiosamente affrontato la guerra siriana per diversi anni, ha espresso la sua ammirazione per il popolo della Siria. In un suo articolo, ha dichiarato:
Il popolo siriano sta celebrando una vittoria storica in una battaglia che ha minacciato di portare il mondo intero in guerra.
Questa è una vittoria per la Siria, che usa equipaggiamenti e missili antiquati che costano una frazione di quelli americani, britannici e francesi “”, a 1,4 milioni di dollari ciascuno. Essa ha respinto un attacco concertato da tre delle nazioni neoconservative più aggressive e potenti. Il danno è stato grandemente limitato. E’ stato un costoso fallimento per gli imperialisti, e uno spettacolo di coraggiosa sfida della Siria di fronte alla asimmetria delle forze.
Sì, veramente costoso (sia finanziariamente ma, soprattutto, moralmente) e un imbarazzante fallimento!
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La signora Fida Bashour
Ho chiesto di commentare i recenti attacchi contro il loro paese a diversi cittadini siriani di tutti i ceti sociali.
La signora Fida Bashour, economista di Damasco:
Ho avuto paura quando mi sono svegliata, ma ora le cose vanno meglio. Sono uscita in centro città la mattina e sono appena tornata a casa. Le cose vanno bene e sì, noi vinceremo!
Il signor Essa Tahhan, un ingegnere di Aleppo:
La gente di Aleppo e degli altri governatorati siriani condanna l’attacco americano alla Siria… Gli americani sostengono di credere all’uso di armi chimiche a Duma… Questo è stato un pretesto per l’attacco. Questa mattina la gente si è riunita in piazza Saadallah Jabri per condannare questo attacco… e sostiene l’esercito siriano, che lo ha affrontato. Prima dell’attacco, la gente aveva già inventato battute contro il presidente Trump, solo per divertirsi… Ad esempio, uno studente universitario ha scritto sulla sua pagina Facebook: “Trump batterà la Siria domani? Perché ho un esame da affrontare domani alla mia università … quindi se hai intenzione di attaccare, non dovrei studiare ma dovrei invece prepararmi per te.
La dottoressa Hiam Bashour, un medico che vive e lavora a Damasco:
Sono molto arrabbiata dopo la notte di orrore che ci è stata imposta. Tutto ciò rende furiosa… dopo sette anni di bugie diffuse contro la Siria. Nonostante tutto, il popolo siriano è resiliente e continuerà ad amare il paese, a lottare per il paese e ad unirsi per il paese.
Decine di migliaia di caricature stanno ora prendendo in giro la situazione. Stanno andando in giro sui social media e attraverso i gruppi di WhatsApp, negli ultimi tre o quattro giorni. Questi disegni riflettono chiaramente l’ironia su questa guerra. Lo sappiamo, ci rendiamo conto di quanto sia triste tutto ciò, ma è un modo innovativo del popolo siriano per far fronte con questa ironia, tristezza e brutalità.
Il signor Fadi Loufti, parrucchiere di Damasco:
Sono stato svegliato alle 4 del mattino sentendo il rumore molto forte di un’esplosione. La casa tremava terribilmente. Ho controllato immediatamente Facebook e ho capito che eravamo sotto attacco. Trump è così sciocco da pensare di poterci distruggere. Può attaccarci ancora e ancora, ma non ci arrenderemo.
Due studenti siriani di Damasco esprimono il loro sostegno al governo e alle forze armate siriane.
La signora Rana, una donna di 21 anni di Damasco:
Siamo stati inorriditi quando abbiamo ascoltato le esplosioni la scorsa notte, ma abbiamo fiducia nel nostro esercito e nella nostra leadership e, come tutti sappiamo ora, l’esercito siriano è riuscito ad abbattere la maggior parte dei missili. Riteniamo questa una nostra vittoria. E la vediamo come una umiliazione per gli attaccanti.
Il signor Majd, uno studente di Homs, ha commentato:
Oggi è un giorno festivo per la maggior parte dei siriani, ma siamo usciti tutti in forze, per mostrare il nostro sostegno all’esercito e al nostro governo. Non temiamo i loro missili e li abbatteremo sempre se continuassero ad arrivare. La Siria ha attraversato una guerra orribile negli ultimi sette anni, ora questo ultimo attacco non riuscirà ad incrinare il nostro spirito.
Le seguenti analisi semplici ma potenti, basate sulla logica pura, sono state condivise con me da un amico intimo, un giovane intellettuale siriano che preferisce rimanere anonimo:
Una delle più grandi bugie che la Francia e gli Stati Uniti sono impegnati a diffondere è di aver preso di mira una struttura per la ricerca sulle armi chimiche e un magazzino predisposto per la custodia di queste armi. L’impianto di ricerca si trova all’interno della città di Damasco e, se fosse davvero una struttura per la produzione di armi chimiche, avremmo dovuto vedere un sacco di persone uccise dopo l’attacco, a causa della conseguente perdita di quei materiali chimici. Ma nessuno è morto per nessuna perdita, il che dimostra chiaramente che l’Occidente ha mentito.
Inoltre, il magazzino che l’Occidente ha preso di mira si trova nei dintorni della città di Homs, anch’esso nel bel mezzo di un’area densamente popolata, ma nessuno è morto a causa delle perdite. Di nuovo, questo fatto dimostra che il magazzino non era quello che l’Occidente afferma che fosse.
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Invece di cadere in ginocchio (come l’Occidente si aspettava che facesse), solo poche ore dopo l’attacco la gente siriana ha invaso le piazze, i parchi e le strade, danzando per le strade, sventolando la bandiera nazionale e celebrando una vittoria.
In molti posti, bandiere siriane e russe sventolavano fianco a fianco. Lo fanno ancora. E lo faranno sempre.
Siria! È una nazione che non sa come mendicare, una nazione di uomini, donne e bambini coraggiosi. Non sarà sconfitta e la sua vittoria potrebbe presto diventare il primo chiodo nella bara dell’espansionismo e dell’imperialismo occidentali.
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Articolo di Andre Vltchek apparso su New Eastern Outlook il 10 aprile 2018
Traduzione in italiano di Pappagone per SakerItalia
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