Danny Makki @dannymakkisyria
12:48 – 14 ott 2018
Serie di tweet sull’ultima irruenta dichiarazione di Hay’at Tahrir al-Sham (HTS) [l’attuale incarnazione di Al Qaeda in Siria] riguardante la zona di attenuazione del conflitto a Idlib e la scadenza del termine ultimo per l’accordo. E’ chiaro dalla retorica usata che essi continueranno a combattere e a rifiutare l’accordo.
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La dichiarazione inizia riferendosi alla Russia come una forza di occupazione che sta usando l’accordo come uno spettacolo, per ridefinire la situazione e, ulteriormente, penetrare in Idlib e dividerne i gruppi.
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Afferma che la Russia non è mai stata un amico o un attore credibile sul quale si possa fare affidamento e che HTS ha ritardato tale dichiarazione sulla situazione corrente per consultazioni interne ed esterne.
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La dichiarazione elenca sei punti principali. Il primo dice che “Noi non abbandoneremo la ‘Jihad’ e lotteremo per raggiungere i nostri obiettivi i quali sono abbattere il regime [di Assad], liberare i nostri prigionieri e assicurare il ritorno dei rifugiati alle loro case”.
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Il secondo punto: “Noi non dimentichiamo quelli che ci hanno aiutato ed assistito, noi proveniamo da loro e loro provengono da noi”.
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Il terzo riguarda il cedere le armi: “Le nostre armi sono la nostra rete di protezione che protegge i sunniti e i loro diritti e libera le loro terre, noi non abbasseremo le armi né le cederemo”.
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Il quarto discute su come “HTS voleva e tentava di creare pace e sicurezza per la nostra gente al nord”.
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Il quinto punto si riferisce alla Russia, aggiungendo che “Noi apprezziamo tutti gli sforzi, sia dei connazionali che degli stranieri, rivolti a prevenire l’assalto su Idlib e l’esecuzione di massacri, noi vi abbiamo avvertito della malizia della Russia e vi abbiamo chiesto di non credere alle loro intenzioni”.
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Continua poi con la Russia “Essi tentano di indebolire la parte dei rivoluzionari e di ridurre e limitare la vostra influenza politica e militare, ciò è qualcosa che noi non accetteremo, qualunque siano le circostanze”.
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Il sesto punto riguarda il come “Tutti i tentativi del regime falliranno e saranno sconfitti, proprio come tutti gli occupanti nella storia”.
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Poi c’è la discussione su “Il mondo ha la responsabilità morale dei rifugiati nei campi profughi e sollecita il mondo islamico a sostenere la causa della rivoluzione siriana che è la prima linea di difesa contro l’Iran”.
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La dichiarazione di HTS si conclude con “Noi non ci sottometteremo né alla Russia né al regime omicida”.
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Tutto ciò è, probabilmente, ciò che la Russia e Assad volevano, il tempo ci dirà come, da qui, si svilupperanno i problemi di Idlib, seguiteci in questo spazio.
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La dichiarazione in arabo
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La traduzione che ho fatto non è perfetta, è giusto una approssimazione grezza.
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Serie di tweet di Danny Makki su Twitter pubblicata il 14 ottobre 2018
Traduzione in italiano di Fabio_San per SakerItalia
[le note in questo formato sono del traduttore]
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