Veteran Intelligence Professionals for Sanity (VIPS) ha scritto collettivamente una lettera aperta al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump esortandolo a parlare ora e con autorità di ciò che la Russia e il mondo vorrebbero sentire: dire agli jihadisti radicati in Siria che “la loro è una causa persa”.
Nella lettera dei VIPS vengono affrontate una serie di problemi, compresa la pericolosa prospettiva di “ostilità dirette fra Russia e Stati Uniti” e la natura poco chiara della leadership statunitense sulla politica siriana, in particolare il ruolo di John Bolton.
La lettera completa è riportata qui sotto, ed è stata inizialmente pubblicata [in inglese] su Consortium News:
Mentre le forze siriane sostenute dalla Russia lanciano la resa dei conti finale in Siria contro gli estremisti jihadisti nella provincia di Idlib, il potenziale per uno scontro USA-Russia non è mai stato più grande, come avverte VIPS in questo memo al presidente del 9 settembre 2018.
MEMORANDUM PER: Il Presidente
DA: Veteran Intelligence Professionals for Sanity
SOGGETTO: Mosca ha alzato la posta in Siria
Signor Presidente:
Siamo preoccupati che non lei possa non essere stato adeguatamente informato sull’aumento delle ostilità nella Siria nordoccidentale, dove le forze armate siriane con il sostegno russo hanno lanciato una campagna a tutto campo per riprendere la provincia di Idlib infestata da al-Nusra/al-Qaeda/ISIS. I siriani quasi certamente riusciranno, come hanno fatto alla fine del 2016 ad Aleppo. Come ad Aleppo, significherà una carneficina indicibile, a meno che qualcuno alla fine non dica agli insorti che la loro è una causa persa.
Quel qualcuno è Lei. Gli israeliani, i sauditi e gli altri che desiderano il prolungamento dei disordini stanno istigando gli insorti, assicurandoli che Lei, signor Presidente, userà le forze americane per proteggere gli insorti di Idlib, e forse anche far piovere l’inferno su Damasco. Crediamo che i vostri consiglieri senior stiano incoraggiando gli insorti a pensare in questi termini, e che i vostri assistenti più anziani si accreditino il vostro recente cambiamento di politica, dal ritiro delle truppe in Siria alla guerra indefinita.
Questa volta c’è una grande differenza
Unità navali e aeree russe, armate di missili, sono ora schierate in numero senza precedenti per rispondere ad ogni tentativo di interferire con le forze siriane e russe impegnate a ripulire i terroristi da Idlib. Pensiamo che Lei sia stato informato su questo, almeno in una certa misura. Ancora più importante, sappiamo che i Suoi consiglieri tendono ad essere pericolosamente superficiali sulle capacità e sulle intenzioni russe.
Non vogliamo che Lei rimanga sorpreso quando i russi inizieranno a sparare i loro missili. La probabilità di uno scontro diretto russo-statunitense in Siria è ai massimi storici. Non siamo certi che Lei stia realizzando la situazione.
La situazione è ancora più instabile perché i leader del Cremlino non sono sicuri su chi sia veramente al comando a Washington. Non è la prima volta che il Presidente Putin incontra una tale incertezza (vedere breve appendice sotto). Questa è, tuttavia, la prima volta che le forze russe si sono schierate in tale numero nell’area, pronte a combattere. La posta in gioco è molto alta.
Speriamo che John Bolton Le abbia dato una descrizione accurata dei suoi aspri colloqui con il suo omologo russo a Ginevra, qualche settimana fa. Dal nostro punto di vista, è una scommessa sicura pensare che al Cremlino non siano sicuri se Bolton stia parlando fedelmente per conto Suo, o se parla AL POSTO Suo.
Il modo migliore per assicurare al signor Putin che Lei ha il controllo della politica degli Stati Uniti nei confronti della Siria sarebbe per Lei quello di cercare la prima occasione per parlare pubblicamente, spiegando le Sue intenzioni. Se Lei desidera una guerra più ampia, Bolton ci ha messo sulla giusta strada.
Se Lei desidera raffreddare la situazione, potrebbe prendere in considerazione ciò che può essere chiamato un cessate il fuoco preventivo. Con ciò intendiamo un impegno pubblico da parte dei Presidenti degli Stati Uniti e della Russia per rafforzare le procedure volte ad impedire uno scontro aperto tra le forze armate statunitensi e russe. Crediamo che, nelle circostanze attuali, questo tipo di passo straordinario sia ora necessario per far fronte a una guerra più ampia.
Per il gruppo direttivo VIPS, hanno firmato:
William Binney, ex direttore tecnico, analisi geopolitica e militare mondiale, NSA; co-fondatore, SIGINT Automation Research Center (in pensione)
Marshall Carter-Tripp, ufficiale di servizio straniero (in pensione) e direttore di divisione, dipartimento di stato, dipartimento di intelligence e ricerca
Philip Giraldi, CIA Operations Officer (in pensione)
James George Jatras, ex diplomatico degli Stati Uniti ed ex consigliere di politica estera alla leadership repubblicana del Senato (associato al VIPS)
Michael S. Kearns, Capitano, U.S. Air Force, Responsabile dell’intelligence ed ex Maestro Istruttore di SERE (in pensione)
John Kiriakou, ex funzionario antiterrorismo della CIA e ex ricercatore senior, comitato per le relazioni estere del Senato
Matthew Hoh, ex capitano, USMC Iraq; ufficiale dei servizi esteri, Afghanistan (associato al VIPS)
Edward Loomis, scienziato alla Crittografia Informatica della NSA (in pensione)
Linda Lewis, analista della politica di prontezza alle WMD, USDA (in pensione) (associato al VIPS)
David MacMichael, Responsabile senior delle stime, National Intelligence Council (in pensione)
Ray McGovern, ufficiale di intelligence dell’esercito / fanteria e consigliere presidenziale per la CIA (in pensione)
Elizabeth Murray, Vicedirettore del National Intelligence per il Vicino Oriente, National Intelligence Council (in pensione)
Todd E. Pierce, maggiore, avvocato dell’esercito americano (in pensione)
Coleen Rowley, agente speciale dell’FBI ed ex consulente legale della divisione di Minneapolis (in pensione)
Ann Wright, ex colonnello della riserva dell’esercito americano in pensione ed ex diplomatico degli Stati Uniti, dimessosi nel 2003 in opposizione alla guerra in Iraq
Appendice:
12 settembre 2016: il cessate il fuoco limitato entra in vigore; le disposizioni includono la separazione dei ribelli “moderati” dagli altri. Il segretario John Kerry in precedenza aveva affermato di aver “raffinato” i modi per realizzare la separazione, ma non è accaduto; le disposizioni comprendevano anche l’accesso sicuro per i soccorsi ad Aleppo.
17 settembre 2016: le bombe degli Stati Uniti hanno colpito le posizioni dell’esercito siriano uccidendo tra 64 e 84 truppe dell’esercito siriano e facendo circa 100 altri feriti – prove sufficienti a convincere i russi che il Pentagono era intenzionato ad affondare una cooperazione significativa con la Russia.
26 settembre 2016: possiamo supporre che le cose dette da Lavrov al suo capo in privato siano vicine alle sue parole insolitamente brusche sulla russa NTV il 26 settembre. In dichiarazioni pubbliche confinanti con l’insubordinazione, funzionari del Pentagono, alcuni giorni prima, avevano mostrato uno scetticismo insolitamente aperto per quanto riguarda gli aspetti chiave dell’accordo fra Kerry e Lavrov – come condividere le informazioni con i russi (una clausola chiave dell’accordo approvato da Obama e Putin). Ecco cosa ha detto Lavrov il 26 settembre:
Il mio buon amico John Kerry … è oggetto di aspre critiche da parte della macchina militare statunitense. Nonostante il fatto che, come sempre, abbia assicurato che il comandante in capo degli Stati Uniti, il presidente Barack Obama, lo ha sostenuto nei suoi contatti con la Russia (ha confermato ciò durante l’incontro con il presidente Vladimir Putin), a quanto pare l’esercito, in realtà, non ascolta il comandante in capo.
Lavrov è andato oltre la semplice retorica. Ha criticato in modo specifico il presidente del JCS, Joseph Dunford, per aver detto al Congresso di essersi opposto alla condivisione delle informazioni con la Russia, “dopo che gli accordi conclusi su ordini diretti del Presidente russo Vladimir Putin e del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama avevano stabilito che avrebbero condiviso le informazioni. … È difficile lavorare con questi partner. …
27 ottobre 2016: Putin parla al forum di discussione internazionale del Club di Valdai.
A Valdai il Presidente russo Putin ha parlato dello stato “febbrile” delle relazioni internazionali, e si è lamentato: “I miei accordi personali con il Presidente degli Stati Uniti non hanno prodotto risultati”. Si è lamentato del fatto che “le persone a Washington sono pronte a fare tutto il possibile per prevenire la messa in pratica di questi accordi” e, riferendosi alla Siria, ha denunciato la mancanza di un “ fronte comune contro il terrorismo dopo lunghe trattative, enormi sforzi e difficili compromessi”.
Veteran Intelligence Professionals for Sanity (VIPS) è composto da ex ufficiali dei servizi segreti, diplomatici, ufficiali militari e membri del personale del Congresso. L’organizzazione, fondata nel 2002, è stata tra i primi critici delle giustificazioni di Washington per il lancio di una guerra contro l’Iraq. VIPS sostiene una politica di sicurezza nazionale ed estera degli Stati Uniti basata su autentici interessi nazionali piuttosto che su minacce artificiali promosse per ragioni prevalentemente politiche. Un archivio di memorandum VIPS è disponibile su Consortiumnews.com.
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Lettera aperta a Donald Trump dei Veteran Intelligence Professionals for Sanity
pubblicata su 21st Century Wire il 10 settembre 2018
Traduzione in italiano di Pappagone per SakerItalia
[le note in questo formato sono del traduttore]
E’ interessante notare che questi “consiglieri di buonsenso” sono tutti in pensione e quasi tutti di cognome non J.
Tutti WASP