Un attacco anglo-sionista alla Siria sembra essere inevitabile e imminente. C’è sempre una possibilità che alcuni generali del Pentagono presumibilmente sani di mente, realistici e patriottici si oppongano con forza, ma non trattengo il respiro (ho chiesto a due miei amici ben informati ed entrambi mi hanno detto di lasciar perdere). Sperare che chi ha vissuto una vita obbedendo agli ordini improvvisamente si rifiuti di obbedire ad uno – e rovini il percorso della sua carriera – è da ingenui. In più, molti di coloro che ora abbiamo al Pentagono non sono tipi stile Ammiraglio Fallon, ma “piccoli cacasotto leccaculo[in inglese] in stile Petraeus. Potrebbero non spingere per uno scontro con la Russia, ma faranno ciò che gli viene detto di fare. Il comandante del CENTCOM recentemente ha detto proprio questo [in inglese]  (“faremo quello che ci verrà detto“).

Tuttavia, quale opzione di attacco sceglieranno i neoconservatori americani e i loro amici israeliani è probabilmente quello che sarà discusso proprio ora. Ecco le opzioni di base:

1) Una ripetizione dell’attacco dello scorso anno alla base dell’aeronautica siriana di Shayrat. Sarebbe di gran lunga l’opzione migliore e darebbe ai neoconservatori un’opzione salva-faccia, anche se del tutto simbolica, tipo “guarda come siamo tosti”. Potrebbero anche colpire la stessa base T4 che gli Israeliani hanno colpito pochi giorni fa, solo con più missili. E, giusto per rendere tutto questo molto “democratico”, potrebbero chiedere a Francesi, Inglesi e Israeliani di partecipare all’attacco.

2) Dal punto di vista militare, è troppo tardi per provare a rovesciare la situazione sul terreno, ma è sicuramente un’opzione colpire più basi dell’aeronautica siriana, i nodi di comunicazione, le difese aeree ecc. A seguito di questo attacco, gli alleati americani sul terreno (i terroristi “buoni” e quelli “cattivi”) potranno passare all’offensiva, e i Siriani e i loro alleati avrebbero difficoltà a “tappare i buchi” così creati.  Non cambierebbe fondamentalmente il risultato ma prolungherebbe il caos e il bagno di sangue associato.

3) Attacco agli Iraniani. Questo è il grande preferito di Israeliani e neoconservatori ma è anche un’opzione molto più rischiosa perché, se l’attacco avesse successo, gli Iraniani – e anche Hezbollah – avrebbero un numero enorme di potenziali obiettivi statunitensi tra cui scegliere per vendicarsi. Questo placherebbe tuttavia chi odia l’Iran, almeno temporaneamente, e permetterebbe a Trump di dimostrare quanto sia un tipo “duro” e “fantastico”.

4) Un attacco su vasta scala all’esercito e al governo siriano (comprese le strutture presidenziali). Stiamo parlando di una prima ondata di centinaia di missili da crociera. Gli obiettivi sarebbero non solo obiettivi puramente militari (depositi di munizioni, concentrazioni di truppe, ecc.) ma anche le “infrastrutture di supporto del regime”, per esempio i civili e ciò che permette la vita civile: centrali elettriche, depuratori d’ acqua, comunicazioni, ponti, strade, porti, scuole e ospedali (“obiettivi di siti mimetizzati del regime”) ecc. Fondamentalmente, è ciò che USA/UE/NATO hanno fatto in Serbia e ciò che gli Israeliani hanno fatto molte volte in Libano: uccidere quanti più civili possibile per fargli pagare il sostegno all’ “animale Assad”.  Per inciso, una tradizione inglese e israeliana onorata da tempo.

5) Un attacco deliberato alle posizioni russe e iraniane in Siria per “punirli” per aver sostenuto gli attacchi chimici dell’”animale Assad”.

Certo, una combinazione delle opzioni citate è possibile. In linea di massima le opzioni 1, 2 e 3 potrebbero (uso il condizionale) rimanere percorribili. Solo l’opzione 1 è (relativamente) sicura. Le opzioni 4 e 5 sono totalmente folli e rischiano di provocare un’escalation estremamente pericolosa.

Esaminiamo la questione da un altro punto di vista.

Quale sarebbe l’obiettivo di un attacco anglo-sionista?

Penso che possiamo essere tutti d’accordo sul fatto che nessuno crede sul serio che ci sia stato veramente un attacco chimico, e che tutti sanno che questa è una false flag inscenata (male), prevista sia da Nikki Haley che dai Russi settimane fa. Per quanto riguarda un rovesciamento su vasta scala del risultato in Siria o una reconquista da parte di Stati Uniti/NATO, queste non sono opzioni realistiche dal punto di vista militare.

Allora, che senso ha?

1) Politica interna americana: Trump vuole placare i neoconservatori e sembrare “tosto”.

2) Far pagare a Siriani, Iraniani e Russi il fatto di aver sconfitto i terroristi “buoni” e “cattivi”.

3) Calmare gli Israeliani sempre assetati di sangue e creare un buon pretesto per rinnegare l’accordo nucleare con l’Iran.

4) La necessità di dare seguito alla retorica (che viene spesso ignorata, ma il fatto è che quando un regime vomita un flusso costante di assurdità paranoiche e piene di odio verso un altro paese, alla fine deve fare qualcosa a riguardo. Parlare dell’”animale Assad” e non fare nulla, non sembra positivo per The Donald).

5) Alcuni sperano realmente di uccidere Assad (improbabile, le difese aeree integrate russo-siriane lo avvertiranno dell’attacco).

6) Ristabilire, attraverso l’esempio, che gli Stati Uniti sono ancora il bullo più grosso e più cattivo là fuori, e che né l’Iran né la Russia possono farci qualcosa. Spaventare Russia e Iran fino alla sottomissione (lo so, questa è un’idea stupida, ma i neoconservatori non sono molto brillanti!).

Penso che non dovremmo intellettualizzare eccessivamente tutto questo. Francamente, non penso che i ragazzi della Casa Bianca siano molto brillanti, e che il loro livello di pianificazione siano all’incirca simile a “se tutto quello che hai è un martello, tutto sembra un chiodo”. Tutto quello che hanno è un martello mentale: il desiderio di attaccare, colpire, ferire, punire. Solo odio e infinita arroganza.

Quanto a dove e come il martello colpirà, la vostra ipotesi vale quanto la mia.

Cercare di prevedere le azioni di psicopatici deliranti è un esercizio inutile.

Eppoi, lo scopriremo molto presto.

Il Saker

 

AGGIORNAMENTO 1: RT riferisce [in inglese] che Russia e Stati Uniti stanno presentando risoluzioni al Consiglio di Sicurezza. Entrambe le risoluzioni chiedono un’indagine internazionale; l’OPCW ha annunciato la sua decisione di inviare una missione di indagine in Siria. RT segnala anche [in inglese] che un giornale russo ha dichiarato che una riunione ad alto livello fra Russia e Satti Uniti è prevista per la prossima settimana. Forse, solo forse, questa follia può essere fermata?

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Pubblicato su TheSaker.is il 10 aprile 2018.
Traduzione in italiano a cura di Elvia Politi per SakerItalia.it

[le note in questo formato sono a cura del traduttore]

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