Cari amici,
Solo un rapido aggiornamento: come avevo previsto, le forze siriane hanno ripreso gran parte della strategica città di Saraqib. La Russia ha confermato che le unità di polizia militare russa sono già entrate in città.
Questa città cruciale è stata persa dai Siriani, in gran parte a causa di un utilizzo molto efficace degli attacchi con i droni fatti dai Turchi che, evidentemente, i Siriani non avevano previsto. Ma dopo una serie iniziale di perdite dolorose, la difesa aerea siriana si è ora adeguata e ha ripreso, probabilmente con l’assistenza di esperti russi, il controllo dello spazio aereo sopra Idlib e ha abbattuto un gran numero di droni turchi.
A proposito, c’è stato un incidente esilarante quando i Takfiri, sostenuti dai Turchi, hanno dichiarato che avevano abbattuto un Su-24. Quando poi è stato chiarito che in realtà avevano abbattuto un drone turco, i Takfiri hanno dichiarato che era un drone siriano o russo. Problema: sopra i rottami si possono facilmente distinguere le insegne turche 😊
Tra le altre notizie, sembra che non si terrà l’incontro a quatto a Istanbul, ma che Erdogan andrà direttamente a Mosca per incontrare Putin. Molti osservatori ritengono che Erdogan sia disperato, e che supplicherà Putin di trovare un qualche accordo.
Esito a fare previsioni quando sono coinvolti personaggi mentalmente instabili come Erdogan, ma la mia ipotesi migliore è che la Russia accetterà una sorta di accordo, ma che questo accordo rifletterà il fallimento dell’operazione militare turca in corso. In particolare, sono convinto che Saraqib sarà completamente liberata e che i Turchi dovranno di fatto cedere il controllo sull’autostrada M4 (potrebbe essere concordata un tipo di “zona neutra gestita congiuntamente” come piccola foglia di fico salva-reputazione per l’orgoglio di Erdogan). Infine, la Russia dovrà dare ai Turchi delle garanzie di sicurezza, tra cui la promessa di non armare i Curdi (con cui i Russi hanno comunque un rapporto complesso e ambiguo).
La Turchia ha i mezzi per mandare ulteriori forze a Idlib, tali che, se combinate alle varie forze terroristiche “buone” e “cattive” che la Turchia sostiene, potrebbero fornire ai Turchi una forte superiorità quantitativa rispetto ai Siriani. In qualche area i Turchi hanno anche un vantaggio qualitativo (come si vede nei loro efficaci attacchi con i droni e con gli F-16). Ma se la Turchia decidesse di proseguire con una grande offensiva, allora ci si deve aspettare che la task-force russa in Siria attacchi gli aerei turchi (ad ala fissa e rotante, e droni) e, se non bastasse, che i missili da crociera russi facciano ai Turchi quello che hanno fatto ai Takfiri nelle prime fasi dell’intervento russo in Siria: decapitare il loro comando e controllo, quindi rivolgersi alle linee di approvvigionamento.
L’esercito siriano ha il vantaggio dell’esperienza e sa che, se c’è bisogno, le forze russe, iraniane ed Hezbollah interverranno in loro aiuto (come appena accaduto a Saraqib). Il grande svantaggio dei Siriani è (ed è stato dall’inizio della guerra) la loro inferiorità numerica. Ma i Russi stanno fornendo equipaggiamento e addestramento ai Siriani, che a quanto sembra hanno imparato velocemente e molto bene, e le unità siriane da poco riorganizzate sono molto più forti delle loro controparti turche.
In parole povere, se i Turchi provano a muoversi verso sud, troveranno l’opposizione non solo dei Siriani ma anche dei Russi, degli Iraniani, di Hezbollah e forse dei Curdi. 10 anni fa tale operazione sarebbe stata un “forse”. Ma nel 2020 è un “nemmeno per sogno!”.
Ora molto dipende da quanto accade a Mosca il 5 marzo (già il prossimo giovedì).
Proverò a prendermi quanto più tempo possibile della mia settimana di vacanza (per ragioni religiose e famigliari), ma se dovesse accadere qualcosa di importante a Mosca, cercherò da farne un’analisi giovedì sera o venerdì.
Rimanete sintonizzati.
Saluti
Il Saker
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Articolo pubblicato sul The Saker il 2 marzo
Traduzione in italiano a cura di Elvia Politi per Saker Italia.
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