@MSuchkov_ALM
16:11 – 11 apr 2018
Primo aggiornamento sulla Siria: allora, sembra che adesso Russia e Stati Uniti stiano lavorando su varie opzioni per diminuire la tensione attraverso una serie di contatti a “livello intermedio”. I militari russi hanno già affermato di essere in discussione sul problema con lo Stato Maggiore americano, e che ci sono colloqui e comunicazioni fra Russia e NATO mediati dai militari turchi.
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In mattinata Putin ha parlato al telefono con Netanyahu. Il Presidente russo ha detto che la sovranità della Siria deve essere rispettata, ed ha sollecitato a non intraprendere azioni che “possano destabilizzare ulteriormente la situazione nel paese”. Il Primo Ministro di Israele ha ribadito il suo punto fermo che la presenza dell’Iran in Siria è inaccettabile.
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Ci sono voci a Mosca secondo i quali Netanyahu sta adesso giocando un ruolo importante da intermediario fra Putin e Trump (un’opzione a lungo favorita dalla Russia), ma non ci sono ancora dettagli su quanto grande sia questo ruolo. Ma si sta tentando un qualche tipo di accordo per smorzare la tensione.
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Nonostante ciò, la Russia continua a reputare molto probabile un attacco americano alla Siria. Il Ministero della Difesa ha preparato un menù di potenziali risposte. I brillanti ragazzi del Kommersant, guidati da Elena Chernenko, riportano che la Marina Militare russa ha chiuso l’accesso alle coste siriane per esercitazioni nei giorni 11-12, 17-19 e 25-26 di aprile, dalle 10 alle 18 tempo di Mosca.
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Il Kommersant riporta anche che la Marina Militare russa nel Mediterraneo ha ora 15 navi, da combattimento e di supporto, della Flotta del Mar Nero. Inoltre, sono stati dispiegati recentemente IL-38H per la sorveglianza aerea anti-sommergibile e sono state messe in allerta le postazioni anti-aeree S-400 e Pantsir-S1 (gli SA-22 Greyhound nella terminologia NATO) a difesa delle basi di Hmeymim e Tartus.
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Infine, la Russia si aspetta che il Pentagono passi a Mosca le coordinate precise dei bersagli che gli statunitensi cercano di colpire in modo da “evitare almeno teoricamente le perdite fra il personale russo presente a decine nelle installazioni militari della Siria”, altrimenti il Ministero della Difesa avverte che “le conseguenze potrebbero essere catastrofiche”.
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Il rapporto completo del Kommersant è qui [in russo]. Domani incontrerò funzionari NATO e reporter degli stati membri, di cui farò un riassunto delle loro opinioni ed impressioni. Speriamo che si riesca ad appianare tutto questo in modo pacifico.
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Anche la Giordania è in questi giorni un altro importante intermediario fra Russia e Stati Uniti, qui [in inglese] un articolo della Tass.
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Serie di tweet di MSuchkov_ALM su Twitter pubblicata l’11 aprile 2018
Traduzione in italiano di Fabio_San per SakerItalia
[le note in questo formato sono del traduttore]
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