Ok, lo ammetto: Trump è un agente russo. Ci ho provato davvero, davvero tanto, a negarlo ma ora non posso più farlo perché sono di fronte ad una incontrovertibile verità: solo un agente russo infiltrato nei più alti ranghi del potere negli USA, la Casa Bianca, potrebbe fare quello che Trump ha fatto un paio di giorni fa, e cioè riconoscere Gerusalemme capitale di Israele. E’stata davvero la cosa più stupida e autodistruttiva che un presidente americano avrebbe potuto fare, e Trump l’ha fatta. Ergo, è un agente russo.

Mi congratulo quindi con la SVR [Servizio di intelligence estero russo] per aver addestrato Trump e la GRU [Direttorato principale per l’informazione, cioè il servizio informazioni delle forze armate russe] per aver hackerato le elezioni americane. E’stata un’operazione brillante e un grandissimo successo!

Pensate io stia esagerando?

Leggetevi allora il testo intero della Dichiarazione finale del summit straordinario islamico [in inglese], e fate caso alle parti seguenti:

Rifiutiamo e condanniamo fermamente la decisione unilaterale del Presidente degli Stati Uniti di riconoscere Gerusalemme come la cosiddetta capitale di Israele, la forza di occupazione; la rifiutiamo come non valida, la consideriamo un attacco ai diritti storici, legali, naturali e nazionali del popolo palestinese, un deliberato indebolimento di tutti gli sforzi di pace, una spinta dell’estremismo e del terrorismo, una minaccia alla sicurezza e alla pace internazionale. (…) Riaffermiamo la centralità della causa palestinese e di Gerusalemme per la comunità musulmana (…) Riteniamo che questa pericolosa dichiarazione, che punta a cambiare lo stato legale della città di Gerusalemme, non ha legittimità, essendo una grave violazione del diritto internazionale, in particolare della Quarta Convenzione di Ginevra, delle relative risoluzioni della legittimità internazionale, in particolare la risoluzione 478 (1980) e 2334 (2016) del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. (…) Riteniamo l’amministrazione USA totalmente responsabile per tutte le conseguenze causate dalla non ritrattazione di questa decisione illegale, la consideriamo una dichiarazione da parte dell’amministrazione USA di ritiro dal suo ruolo di sponsor di pace e della sua realizzazione tra tutte le parti in causa,  e un incoraggiamento ad Israele, il paese occupante, di continuare la sua politica di colonialismo, occupazione, apartheid e pulizia etnica che sta praticando nei territori palestinesi occupati nel 1967, nella città di Gerusalemme di  base; (…) Dichiara Gerusalemme Est capitale dello Stato della Palestina e invita tutti i paesi a riconoscere lo Stato della Palestina e Gerusalemme Est come capitale occupata.”

In conclusione: questo documento, firmato dai rappresentanti di 57 stati membri che contano una popolazione complessiva che supera i 1,6 miliardi, condanna categoricamente gli Stati Uniti, dichiara che Gerusalemme è centrale per il mondo islamico, accusa gli USA di violare il diritto internazionale, attribuisce agli USA tutta le responsabilità delle conseguenze di tale azione e dichiara che gli Stati Uniti non possono più essere considerati sostenitori del processo di pace.

Bravo Donald! Alla sconfitta militare americana in Iraq e Afghanistan, e alla sconfitta politica americana in Siria mancava giusto un qualcosa per rendere gli Stati Uniti davvero irrilevanti nel Medio Oriente. E grazie a te, Donald, che questo è ora accaduto.

Qualcuno potrebbe affermare che gli USA sono odiati e detestati comunque, quindi perché non rendere felice Israele? La risposta è semplice: se Donald e i neoconservatori possono fregarsene delle conseguenze delle loro azioni, i pochi alleati USA che sono rimasti di quella regione (Giordania, Arabia Saudita) ora sono messi in una situazione terribile: sono infatti visti come gli alleati di Satana in persona! Certamente tutti nella regione sanno che gli Stati Uniti sono una colonia di Israele, e che le lobby israeliane tirano tutti fili. Non c’è nulla di nuovo. C’era però almeno la minuscola foglia di fico del cosiddetto “processo di pace”, presuntivamente “mediato” tra Palestinesi e Israeliani dagli Stati Uniti. Ora anche quella foglia di fico è caduta. Ora l’equazione è estremamente semplice:

USA=ISRAELE & ISRAELE=USA

Bravo Donald! Hai fatto quello che solo pochi agenti russi astuti e brillanti sarebbero in grado di fare: hai fatto degli USA i pariah di tutto il Medio Oriente, dell’intero Mondo musulmano e, beh, di gran parte del resto del mondo.

Donald, spasiba! [“Grazie” in russo]

 

 

*****

Pubblicato su The Saker.is il 13 dicembre 2017

Traduzione in italiano a cura di Elvia Politi per SakerItalia.it

Condivisione: