In febbraio, poco dopo lo scoppio della guerra russo-ucraina, in Occidente hanno iniziato ad emergere richieste [in inglese] per rifornire l’esercito ucraino, e forse le milizie e i mercenari allineati a Kiev, con carri armati occidentali. Da allora l’Ucraina ha ricevuto enormi quantità di blindati dagli stati membri della NATO che erano precedentemente membri del Patto di Varsavia, o di parti della Jugoslavia, principalmente T-72 ma anche più recentemente T-55, che hanno un’elevata compatibilità con le grandi forze corazzate del paese, costituite di carri armati T-64 e T-72 di costruzione sovietica [tutti i link in inglese]. L’invio di carri armati occidentali, tuttavia, sembra sempre più improbabile che si concretizzi nonostante le spedizioni di armi occidentali a Kiev per un importo di decine di miliardi di dollari, con una serie di fattori chiave a scoraggiare i fornitori. Secondo quanto riferito, le uniche due classi di carri armati in produzione in Occidente, il tedesco Leopard II e l’americano M1 Abrams, sono state entrambe considerate, e sono per molti aspetti simili, poiché entrambi derivavano dal fallito carro armato congiunto tedesco-americano MBT-70 degli anni ‘80.
Si prevede che quattro fattori primari impediranno la consegna di moderni carri armati occidentali all’Ucraina nel prossimo futuro e limiteranno sia la volontà dei membri della NATO di fornire tali veicoli sia il valore che avrebbero sul campo di battaglia. La prima è la seria minaccia che le consegne potrebbero rappresentare per i programmi Leopard II e M1 Abrams a causa di quanto fanno affidamento su di essi la NATO e gli stati allineati con l’Occidente. I carri armati sono tra gli equipaggiamenti più facili da catturare grazie al loro ruolo in prima linea, al contrario dell’artiglieria o degli aerei, che possono ancora contribuire alle operazioni se basati molto dietro le linee amiche. L’Abrams o il Leopard II potrebbero quindi entrambi fornire preziose informazioni all’esercito russo nel caso in cui venisse catturato anche un solo veicolo, il che rimane una possibilità molto significativa se entrassero in battaglia. Mentre la Russia ha visto alcuni dei suoi carri armati più preziosi compromessi dalla cattura [in inglese], con il probabile passaggio alla NATO per lo studio, i veicoli antiquati della Guerra Fredda dell’Ucraina hanno scarso valore per la Russia in termini di intelligence.

Carro armato Leopard 2 dell’esercito turco.
Il secondo e forse più significativo fattore è che le precedenti esibizioni sia dell’Abrams che del Leopard II contro concorrenti non statali hanno sollevato importanti interrogativi sulla loro efficacia, con i carri armati turchi Leopard II e iracheni Abrams che hanno entrambi subito pesanti perdite contro lo Stato Islamico e altre milizie, mentre anche le unità di Abrams saudite hanno subito perdite in Yemen. Nel 2016 i Leopard II dell’esercito turco ad al-Bab, nel governatorato siriano di Aleppo, hanno subito perdite umilianti in combattimento contro le armi dello Stato Islamico che erano lontane dall’essere allo stato dell’arte, con i media britannici che hanno riferito che il carro armato mostrava “numerosi difetti esposti in modo letale”. Stars and Stripes ha valutato che la reputazione del carro armato tedesco “è stata messa a dura prova nelle battaglie con i militanti dello Stato Islamico”, con il National Interest che ha descritto [entrambi i link in inglese] una performance in combattimento che “ha illustrato in modo scioccante” che non erano “un carro armato così buono, dopotutto”. Si sono “dimostrati in modo imbarazzante vulnerabili in combattimento” nonostante non affrontassero avversari ben armati. I leader militari turchi hanno descritto i primi impegni delle loro unità Leopard II con l’ISIS come “traumatici”.
L’esercito turco ha avuto esperienze simili guidando i veicoli contro le milizie curde, con le perdite irachene di Abrams che sono state altrettanto pesanti. Contro l’esercito russo gravi perdite da parte dei carri armati Leopard II e Abrams, in particolare contro i carri armati della stessa Russia, sarebbero un grave imbarazzo che potrebbe ridurre seriamente l’interesse straniero nell’acquisizione dei progetti. Con entrambi i carri armati prodotti principalmente per l’esportazione, ciò sarebbe particolarmente sfavorevole, poiché entrambi devono affrontare una forte concorrenza [in inglese], in particolare dai veicoli sudcoreani più moderni. Il fatto che sia improbabile che le varianti da esportazione degli Abrams per l’Ucraina integrino corazze o proiettili all’uranio impoverito limiterebbe ulteriormente la loro capacità di affrontare i carri armati russi.

Carro armato M1 Abrams dell’esercito iracheno.
Un terzo fattore è il costo, con varianti ancora più vecchie degli M1 e Leopard II che sono molto più costose dei veicoli già forniti all’Ucraina, e il primo che utilizza motori a turbina a gas affamati di carburante e ad alta manutenzione. Nessuno dei due è prodotto su larga scala, il che significa che dovrebbero essere prelevati da unità di riserva che potrebbero costare miliardi per essere ricostituite. Un quarto è che i carri armati non sono compatibili con le scorte di carri armati esistenti in Ucraina, con l’integrazione di munizioni di nuovo calibro che è uno dei tanti problemi che ciò causerebbe. Un quinto fattore è che i carri armati occidentali, a differenza di quelli russi e sovietici, sono troppo pesanti per utilizzare le infrastrutture civili esistenti come ponti e strade, il che limiterebbe l’utilità dell’Abrams o del Leopard II nell’esercito ucraino rispetto ai T-72. Il fatto che i carri armati occidentali non hanno caricatori automatici e richiedono il 33% di equipaggio in più, sebbene sia uno svantaggio significativo per alcuni clienti, non dovrebbe rappresentare un problema in Ucraina a causa del gran numero di personale di mobilitazione, che ha superato il contingente russo nel paese di oltre 5:1.

Carri armati Leopard II.
Sebbene Spagna, Paesi Bassi, Norvegia e Grecia utilizzino tutti il Leopard II, nessuno ha chiesto il permesso alla Germania di fornirlo all’Ucraina, né gli operatori dell’Abrams hanno mostrato una maggiore inclinazione a fornire carri armati moderni. Mentre i vecchi carri armati occidentali come il Leopard I e l’M60 dei primi anni ‘60 potrebbero potenzialmente essere riforniti dalle riserve, con poco danno se verranno catturati o distrutti in grandi numeri, le loro capacità saranno inferiori a qualsiasi cosa attualmente sul campo di battaglia ucraino, il che significa che saranno di utilità limitata. Sebbene si prevede che Kiev continuerà a richiedere consegne di moderni carri armati occidentali, è improbabile che ciò si concretizzi nel prossimo futuro, e potenzialmente molto tempo dopo la fine della guerra, se dovesse permanere la possibilità di una ripresa delle ostilità con la Russia.
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Pubblicato da Military Watch Magazine il 30 settembre 2022
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia
[le note in questo formato sono del traduttore]
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I vecchi Leopard 1 con il 105 mm e, credo, in versione A5, mi pare che che li abbia ancora l’esercito italiano, probabilmente, in riserva e credo che si tratti di meno di 200 esemplari o al più 200.
Sicuramente dovrà fornirli ai nazi-ukrainofoni fra non molto, naturalmente “secretando” l’invio di armi, perché fra lQuisiling draghi e merdoni … pardon, meloni … non c’è alcuna differenza
Cari saluti
Pare siano praticamente inservibili o come in Germania richiederebbero lunghe e costose manutenzioni
Francamente i t55 rimodernati sono assai migliori
Del resto non sono poche le immagini di t62 russi tirati fuori dopo 45/50 anni dalla costruzione e 25/30 dalla messa in riserva. Del resto pare che dei circa 16000 MBT che avrebbero in riserva i russi ( questa è la stima più bassa che ho trovato) i t62 sarebbero circa 2000. E quindi per i russi che a queste cose stanno attenti forse è l’ultima occasione per spenderli
Ancora una volta si dimostra che l’America abbandona al loro destino i suoi alleati, convinti con grandi promesse e spunti al macello: dopo Vietnam del Sud, Saddam Hussein, Curdi, Afghani, Armeni, ora Ucraini.
I prossimi “sedotti e abbandonati” saremo noi?
Lo scopo evidente è aumentare il Caos, non esportare la democrazia.
prima devono saccheggiare tutto.
Guarda hai ragione ma sui carri ha ragione questo articolo. l’m1 è un incubo logistico. Pesantissimo e in calibro 105 senza proiettili all’uranio impoverito non troppo efficace. Il Leopard 2 in Siria ha subito perdite davvero significative . Ed era la versione 4 non nuovissima ma neppure la prima.
La nato e’ un bluff!
Elementare, caro Mario!
Da oggi funziona il gasdotto Norvegia Polonia.
Perchè Russia deve accettare la violenza:
– del divieto di esportare;
– di vedersi distrutti i metanodotti;
– di essere bullizzata impunemente;
– di subire l’affondamento di una temuta ammiraglia lanciamissili con l’ausilio di droni e aerei partiti dalla base NATO di Sigonella?
Perchè non può distruggere il metanodotto Norvegia Polonia?
Perchè non può abbattere droni e aerei di spionaggio elettronico?
Perchè non può affondare navi occidentali?
Perchè non può distruggere Sigonella o i convogli di carrarmati polacchi verso Ucro?
Risposta sbagliata…. eeeh non può altrimenti appare cattiva… oppure, eeeeh non può altrimenti scoppia la guerra…
Perchè è risposta sbagliata?
Nel 1962 la contraerea missilistica russa abbattè l’aereo spia USAF U-2 a 10.000 m. di altezza e catturò e processò il pilota Gary Powers….
Era l’URSS di Krushov… non scoppiò proprio nessuna guerra.
I bulli sono tali e lo diventano di più finchè non reagisci anche in modo sproporzionato!
Si cagano poi, come si cagherebbero in 48 ore gli italiani se Italia venisse colpita… tutti Badoglio eterni.
Quoto..soprattutto gli awacs .
Se gli riesce,ma non mi pare!
Caro Saker , cosa e’ che non va nei miei semplici commenti? Spariscono..
[Quando i moderatori leggono e approvano i messaggi passano, altrimenti rimangono bloccati o causano il ban. Non è il suo caso]
Secondo la mia opinione, Putin si è accorto che i suoi generali ,che hanno fatto carriera per anzianità , non hanno elaborato teorie militari di difesa ed attacco ,aggiornate agli sviluppi della scienza tecnologica e militare degli Stati che molestano la Russia da sempre ed in particolare dagli anni del dopo Gorbacev-Eltsin .
Quanti ufficiali superiori hanno una cultura scientifica e militare idonea per avere ragione degli ufficiali occidentali?
Infine, questo problema riguarda anche e i sottufficiali e graduati di truppa.
Putin ha un gravoso impegno psico -fisico e bisogna che si trovi collaboratori scientifici di alto livello specializzati anche negli apparecchi tecnologicamente avanzati sempre più complicati.
Naturalmente essi non garantiscono la superiorità se si ha personale non disciplinato e professionalizzato nella ricognizione e spionaggio di prossimità come fanno gli Ucraini che sono stati istruiti dalla nato per 8 anni.
Sul Blog del Colonell Cassad (Rhozin), si sta osservando un palpabile pessimismo che se la prende con i generali!
Lo Stato maggiore militare e civile sembrano non avere ancora ottenuto alcun grosso successo da Marzo ad oggi.
Se questo stato di cose non viene corretto subito con qualche reazione ed azione significativa, lo status geo-politico della Russia verrà percepito dai Paesi della Resistenza del Sud Africa e Sud America come insufficiente per guidare l’altra parte del Mondo ad un Pianeta multipolare.
Bisogna vincere prima quello Unipolare e le cose oggi non vanno come dovrebbero.
Non c’è in Russia un altro generale Zukov ?
2 ottobre 2022