Non sarebbe esagerato affermare che l’1 marzo 2018, il discorso del Presidente Putin all’Assemblea Federale [in inglese], ha avuto un effetto tettonico sull’opinione pubblica mondiale. Inizialmente, alcuni cercarono di respingerlo come “propaganda russa” e “pessima computer grafica”, ma ben presto la realtà colpì duramente, molto duramente: i russi avevano già schierato o stavano per schierare sistemi d’arma che erano decenni avanti a qualcosa di simile in Occidente e contro i quali l’Occidente non aveva misure difensive.

Per chi fosse interessato a una buona sintesi di queste armi, può per favore dare un’occhiata a questo video di Russia Today piuttosto ben fatto:

Testimoniando dinanzi al Comitato per i Servizi Armati del Senato, il Gen. John Hyten dell’aeronautica, parlando senza mezzi termini di armi ipersoniche ha dichiarato [in inglese] sotto giuramento che:

“La nostra difesa è la nostra capacità di deterrenza. Non abbiamo alcuna difesa che possa negare l’impiego di un’arma del genere contro di noi, quindi la nostra risposta sarebbe la nostra forza deterrente, ovvero la triade e le capacità nucleari che abbiamo per rispondere a minacce simili”.

In parole povere questo significa quanto segue: ci sono solo due modi per dissuadere un attacco – negazione o punizione. La negazione è quando impedisci al tuo avversario di attaccarti; la punizione è quando gli fai pagare a caro prezzo il suo attacco. La punizione è una situazione molto delicata e indesiderabile, non solo perché dà il “dominio dell’escalation[in inglese] all’altra parte, ma anche perché usare le capacità nucleari contro una superpotenza nucleari pari o addirittura superiore alla tua, come la Russia, implica fondamentalmente il suicidio collettivo. Pensate a questo in termini semplici e pratici. Diciamo che la Russia disabiliti o addirittura affondi una portaerei della Marina degli Stati Uniti con un paio di missili ipersonici. Cosa fareste come presidente degli Stati Uniti? La Marina russa semplicemente non ha obiettivi lucrativo (e altamente simbolici) come le portaerei degli Stati Uniti, ma anche se decideste di colpire la Admiral Kuznetsov o l’incrociatore pesante a propulsione nucleare Piotr Velikij, rischiereste di usare le armi nucleari anche se i russi potrebbero rispondere per le rime? Al momento non esiste un missile da crociera statunitense in grado di colpire, né di affondare, né la Kuznetsov né il Piotr Velikij (che hanno entrambe avanzate difese aeree che possono facilmente sconfiggere anche uno sciame di missili antinave statunitensi subsonici, specialmente se saranno scortate, e lo saranno).

La morale è questa: i recenti progressi russi nella tecnologia missilistica hanno praticamente reso la flotta di superficie statunitense praticamente inutile in un conflitto contro la Russia (e probabilmente anche contro la Cina). Allo stesso tempo, i progressi russi nelle difese aeree non solo hanno reso praticamente inutile l’intero sistema antimissile degli Stati Uniti, ma negano anche agli Stati Uniti la pietra angolare di tutte le sue tattiche: la superiorità aerea. Questa realtà sta lentamente ma inesorabilmente affondando. Ciò significa che molti miliardi di dollari di tasse americane sono andati sprecati. Non solo, l’intera strategia militare statunitense è ormai obsoleta.

Ma ci sono altre cattive notizie per l’Impero Anglo-Sionista: in una recente intervista del Generale Jurij Borisov [primo link in russo, secondo in inglese], il Vice Primo Ministro con delega alla difesa e all’industria spaziale ha nominato sei sistemi d’arma che, a suo parere, non hanno controparti negli arsenali occidentali. Questi includono due quasi mai (o molto raramente) menzionati prima:

  1. L’ICBM pesante “Sarmat” con testata MIRV
  2. Il Sukhoi Su-57, alias “PAK FA”, il jet da combattimento di quinta generazione sviluppato per la superiorità aerea e le operazioni di attacco
  3. Il rivoluzionario carro armato T-14 “Armata”
  4. Il sistema di difesa aerea a lungo raggio S-500
  5. Il sistema mobile anti-satellite Nudol
  6. Il sistema mobile per il disturbo delle comunicazioni via satellite “Triada-2S

Mentre i primi quattro sistemi elencati sono noti da un po’ di tempo, si sa molto poco sull’antisatellite Nudol o sui sistemi di disturbo del Triada-2S. Un paio di anni fa, nel 2015, il Washington Free Beacon ha scritto un articolo sul sistema Nudol intitolato “La Russia testa nuovo missile antisatellite, Mosca si unisce alla Cina nell’assembramento per la guerra spaziale[in inglese] ma non ho trovato nulla in inglese sul Triada-2S. Ci sono alcuni articoli pubblicati su questi due sistemi in russo, comunque, e li riassumerò qui a partire dal sistema Nudol.

Il sistema darma Nudol

Un blogger russo ha pubblicato un disegno del sistema Nudol tratto da un calendario interno della Almaz-Antey Corporation. Così è come dovrebbe apparire il Nudol (vedi immagine). Anche se è interessante, questa immagine rivela davvero poco del Nudol. Un trasportatore-erettore (TEL) e due contenitori di missili, proprio come nell’S-300V, non c’è molto da vedere. Una fonte russa identifica il Nudol come parte di un sistema molto più grande con il codice “A-235/RTTs-181M/OKR Samolet-M”, formato dall’integrazione di tre sistemi separati, uno a lungo raggio, uno a raggio intermedio e uno a corto raggio. Se fosse vero, ciò indicherebbe che anche se il lanciamissili Nudol è mobile, probabilmente avrebbe un datalink per l’acquisizione dei bersagli dai radar mobili e fissi della difesa aerea russa. Infatti, la stessa fonte conferma che questi sistemi saranno pienamente integrati nei massicci radar di preallarme Don-2M (e, probabilmente, Voronezh [entrambi i link in inglese] e Daryal). Sembra che i russi lavorassero sui concetti iniziali di un tale sistema di armi sin dagli anni ‘90 e che 30 anni dopo, questo sistema sia ancora in fase di sviluppo. Tuttavia, alcune parti di esso, come lo stesso Nudol, sembrano essere quasi completate. È anche interessante notare che il sistema S-500 “Prometheus” [in inglese], anche esso menzionato dal generale Borisov, che dovrebbe sostituire sia l’S-300 sia l’S-400 nelle forze armate russe, secondo quanto riferito, ha capacità anti-satellite in orbita bassa (insieme a capacità antimissile e antiaeree). Mentre i dettagli non sono ancora chiari, ciò che sembra accadere è che i russi hanno deciso di costruire un sistema di difesa aerea, anti-balistico e anti-satellite a più livelli, ma completamente integrato e, ora che gli Stati Uniti si sono completamente ritirati dal trattato antimissili, si stanno preparando a dispiegarlo nei segmenti antimissile e antisatellite nei prossimi due anni.

Il sistema Triada-2S

Sembra che qui, ancora una volta, non abbiamo a che fare con un solo sistema, ma due: il complesso mobile anti-satellite Rudolf e il complesso mobile di distruzione radioelettrica dei satelliti di comunicazione Triada-2S. Le fonti russe si riferiscono al Rudolf come un sistema di “attacco” mobile che implica la distruzione fisica del satellite bersaglio, mentre il Triada-2 sembra distruggere le comunicazioni elettroniche del satellite (questa si chiama “soppressione elettronica” nella terminologia russa). Proprio come nel caso del Nudol, questi sistemi sembrano ancora in fase di sviluppo e non sono ancora stati accettati per il dispiegamento. Vale la pena ricordare qui che la tarda Unione Sovietica aveva già sviluppato alcune capacità anti-satellite, incluso il razzo antisatellite 79М6 (sparato da un intercettore MiG-21D) e il sistema missilistico basato a terra Rokot/Nariad-V. Questa è tutta roba altamente classificata e le specifiche non sono chiare, ma il fatto che il lavoro continui su questi sistemi e che il Generale Borisov abbia deciso di menzionare pubblicamente questi sistemi indica che i russi stanno facendo uno sforzo risoluto per sviluppare una solida capacità anti-satellite .

Porubshchik-2: l’antisatellite appena rivelato

In un recente articolo dell’agenzia di stampa RIA Novosti [in russo] è stato descritto un altro sistema antisatellite: il Porubshchik-2. RT si è basata su questo articolo e ha pubblicato questo articolo in inglese. Mentre l’articolo di RT si concentra principalmente sulle nuove capacità di guerra elettronica di questo velivolo, il testo russo pone maggiormente l’accento sul fatto che questo velivolo per la guerra elettronica avrà capacità antisatellite. Questo sistema è ancora in fase di sviluppo, ma per lo meno ciò mostra che i russi ora stanno sviluppando una gamma completa di sistemi anti-satellite.

Facciamo la somma di tutto questo

Il piano russo per contrastare la minaccia militare statunitense sta diventando sempre più chiaro ogni giorno che passa. Vorrei riassumere come segue:

Capacità USA
Risposta Russa
Sistema ABM Missili ipersonici balistici e missili da crociera a lunga gittata
Portaerei USA e flotta di superficie Missili ipersonici balistici e missili da crociera a lunga gittata
Forze aeree e missili da crociera Difese aeree integrate + caccia multiruolo di quinta generazione
Sommergibili d’attacco Sommergibili avanzati diesel-elettrici/AIP in acque costiere
Comando, controllo, comunicazione, rete e satelliti americani Guerra elettronica e sistemi anti-satellite
Dispiegamento USA/NATO vicino alla Russia Divisioni di carri armati con T-14s, raddoppiando le dimensioni delle forze aerotrasportate, missili Iskander (vedere qui)
Forze nucleari USA Dispiegamento della prossima generazione di SSBN, ICMB trasportabili per strada o per ferrovia, PAK-DA (bombardiere di nuova generazione) e sistemi ABM.

Prendendo di mira le capacità spaziali statunitensi, la Russia punta a un segmento estremamente importante e attualmente estremamente fragile delle forze armate statunitensi, e l’impatto di questo non può essere sopravvalutato. È già noto che le forze armate statunitensi non hanno quasi nessuna pratica di operazioni in un ambiente di guerra elettronica altamente contestato e che, di fatto, le capacità di guerra elettronica americane hanno ristagnato nel corso degli anni. Nell’era della comunicazione avanzata e della guerra incentrata sulla rete, l’interruzione o l’eliminazione di qualsiasi segmento significativo delle capacità spaziali statunitensi avrebbe un impatto drammatico sulle capacità di combattimento degli Stati Uniti. Proprio come l’aeronautica tattica americana è praticamente completamente dipendente dal supporto degli AWAC, tutte le branche dell’esercito americano sono abituate a godere di comando, controllo, comunicazioni, computer, intelligence, sorveglianza e ricognizione avanzati (C4ISR) e questo è ciò che i russi vogliono negarli (e potete scommettere che i cinesi stanno lavorando esattamente nella stessa direzione).

Questo non vuol dire che la Russia abbia raggiunto ovunque il dominio sull’intero spettro sugli Stati Uniti, ma significa che gli Stati Uniti hanno totalmente fallito nei loro sforzi per ottenere qualcosa di vicino al dominio sull’intero spettro sulla Russia e, quindi, sul resto del pianeta. È importante capire che mentre per gli Stati Uniti è fondamentale raggiungere la superiorità, per la Russia è sufficiente negare questa superiorità agli Stati Uniti. La Russia, quindi, non ha bisogno di realizzare nulla che assomigli remotamente al dominio sull’intero spettro sugli Stati Uniti e la NATO: tutto ciò che deve realizzare è rendere impossibile all’Impero costringerla a sottomettersi con la forza o la minaccia della forza.

Il grande problema della competizione interna

Proprio come avevo previsto nel mio articolo “Dare un senso ai caccia di 5a generazione in Siria” ora ci sono dichiarazioni ufficiali ad alto livello che indicano che la Russia potrebbe produrre solo una quantità limitata di Su-57. La ragione? Che i Su-35S di generazione 4++ sono già molto buoni e molto più economici del Su-57 e che i soldi russi dovrebbero andare nello sviluppo di un caccia multiruolo di sesta generazione. In altre parole, la principale minaccia al programma Su-57 non è la concorrenza straniera (i russi vogliono offrire il Su-57 per l’esportazione!), ma la concorrenza interna. La stessa cosa è successa al programma MiG-35 (e prima ancora al progetto MiG 1.44): sono stati battuti dalla Sukhoi. Il MiG-35 sembra essere stato finalmente selezionato come caccia di prima linea, ma lo schema generale è chiaro: a differenza dell’URSS, la Russia non può permettersi di sviluppare molti sistemi di armi simili o sovrapposti allo stesso tempo. Alcuni sistemi d’arma saranno prodotti in quantità limitate, mentre altri potrebbero essere cancellati del tutto.

Probabilmente succederà qualcosa di simile all’interno dei programmi antisatellite russi: i progetti saranno in competizione e non tutti saranno schierati. Tuttavia, ciò che è chiaro è che i russi stanno lavorando con molta intensità su una serie di tecnologie diverse il cui scopo sarà quello di eliminare le capacità spaziali statunitensi nelle prime fasi di qualsiasi conflitto. Al contrario, gli USA hanno speso così tanto denaro per sistemi d’arma molto redditizi ma inutili, che per riavviare un programma antisatellite completo ci vorrà molto tempo (anche se Trump ha già dichiarato che vuole costruire “forze spaziali” – guardate questo eccellente commento di Philip Giraldi [entrambi i link in inglese] su questo argomento), probabilmente decenni.

Gli sviluppi dei moderni sistemi d’arma hanno un’enorme “inerzia”: sono difficili da avviare, difficili da sviluppare e difficili da fermare una volta avviati. Questo è particolarmente vero per un Complesso Militare-Industriale (MIC) profondamente corrotto e delirante come quello statunitense (si veda la mia recensione dell’eccellente libro di Andrei Martyanov [in italiano] su questo argomento). Considerando l’attuale crisi dell’Impero Anglo-Sionista e la guerra commerciale/di sanzioni che Trump sta attualmente conducendo contro gran parte del pianeta, le probabilità che gli strateghi statunitensi correggano gli errori passati e reagiscano adeguatamente alla nuova realtà sono probabilmente molto vicine allo zero. Il tentativo di Trump di sviluppare forze spaziali è quindi ancora un altro caso di troppo poco, troppo tardi. Il divario tra le capacità militari pubblicizzate e le effettive capacità militari statunitensi aumenterà solo nel prossimo futuro.

Il Saker

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Pubblicato su The Saker.is il 13 luglio 2018
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.

[le note in questo formato sono del traduttore]

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