Un altra componente dell’equipaggiamento militare russo si sta dimostrando di qualità superiore a quelli progettati e costruiti dai produttori di armi americani.
Sempre più spesso i russi stanno sviluppando componenti militari che superano di gran lunga la funzionalità di quelli americani.
Il caso più recente è quello dell’elicottero russo Mi-17, che i funzionari del Pentagono ammettono in possesso di maggiori capacità funzionali rispetto all’elicottero americano Black Hawk.
Ciò che è interessante qui è che questa è un’ammissione del Dipartimento della Difesa americano, piuttosto che una dichiarazione fatta dai russi o da un simpatizzante russo interessato a dipingere l’equipaggiamento militare russo come superiore per senso di patriottismo.
Sputnik riporta [in inglese]:
Anche se il governo degli Stati Uniti sembrerebbe essere l’ultima entità che possa dichiarare l’equipaggiamento militare russo superiore alle varietà Made in USA, ciò è cambiato recentemente quando il controllore del Pentagono ha scoperto che gli elicotteri russi possono svolgere missioni in Afghanistan che gli elicotteri americani non possono fare.
L’ispettore generale del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha capito che gli elicotteri Sikorsky Aircraft Black Hawk della Lockheed Martin “non sono in grado di ospitare alcuni degli oggetti più grandi che il Mi-17 può trasportare, e in generale ci vogliono quasi due Black Hawk per trasportare il carico di un singolo Mi- 17”. Il Mi-17, conosciuto con il nome in codice NATO “Hip”, è venduto dalla Rosoboronexport.
L’ispettore generale ha scoperto nell’ultima valutazione trimestrale, pubblicata a maggio, che anche se gli Stati Uniti hanno acquistato nuovi elicotteri Black Hawk per l’aeronautica afghana, risulta che alcuni dei compiti più cruciali dell’elicottero – come il trasporto di merci – vengono svolti meglio dagli elicotteri russi. Maggio è stata anche la prima volta che un “Black Hawk è stato utilizzato in un’operazione afghana dalla nascente aviazione”, ha riferito giovedì Bloomberg News.
“I Black Hawk non hanno la capacità di sollevamento” dei Mi-17, ha scritto l’ispettore generale del Dipartimento della Difesa Glenn Fine nella valutazione delle attività statunitensi in Afghanistan. Bloomberg News sembra essere stata la prima a notare che il generale americano sottolineava i vantaggi dell’elicottero russo rispetto all’elicottero della Lockheed Martin.
Nella sua valutazione, Fine ha scritto che “a differenza del Mi-17, i Black Hawk non possono volare ad alta quota e, considerato ciò, non possono operare nelle regioni remote dell’Afghanistan dove operano i Mi-17”. A causa di una decisione motivata dalla politica di smettere di comprare Mi-17 nel 2013, il Dipartimento della Difesa ha iniziato a comprare altri Black Hawk, lasciando invecchiare gli elicotteri russi. Mentre gli elicotteri invecchiano, il Dipartimento della Difesa prevede di eliminare tutti i Mi-17 tranne 12 entro il 2022, rispetto ai 47 presenti oggi.
Ma eliminando gradualmente gli aeromobili russi a favore di quelli statunitensi, le suddette sfide “diventeranno più pronunciate”, secondo l’ispettore generale del Pentagono.
Gli Stati Uniti acquistano le loro armi da società che cercano innanzitutto il massimo profitto possibile, e questo spesso significa che riducono gli sforzi per ridurre i costi e massimizzare i profitti, a scapito della qualità complessiva dei prodotti che producono, addebitando al governo degli Stati Uniti prezzi più alti che riescono a giustificare o far accettare tramite pressioni.
Ciò significa che investono meno in ricerca e sviluppo, aggiornando così i progetti con capacità all’avanguardia, e tendono anche a utilizzare materiali di qualità inferiore, spesso meno costosi. Il risultato è che le forze armate statunitensi finiscono per usare equipaggiamenti che semplicemente non sono all’altezza nell’attuale ambiente militare.
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Articolo di Frank Sellers pubblicato su The Duran il 16 giugno 2018.
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
Secondo me, come peraltro in altre situazioni, alla “prova dei fatti” (leggi eventuale guerra, eventualità da evitare come la peste) verrebbe fuori quanto gli eserciti occidentali siano molta immagine e poca sostanza.
Le strutture militari professionali sono infestate dalla corruzione, soprattutto ai piani alti. Anche nel resto del mondo, per carità, ma il livello di corruzione può solo aumentare ove ci sono in gioco cifre più alte. E le cifre più alte vengono spese in ambito Nato, con gli Usa come capofila.
La questione è centrata alla fine dell’ottimo (come sempre sul Saker!) articolo: “investono meno in ricerca e sviluppo (…) e tendono anche a utilizzare materiali di qualità inferiore, spesso meno costosi. Il risultato è che le forze armate statunitensi finiscono per usare equipaggiamenti che semplicemente non sono all’altezza”.
La corruzione li seppellirà: i loro generali hanno in mente solo il proprio godimento borghese, non certo le necessità militari della nazione che rappresentano. Fanno scena certamente, gli eserciti occidentali, ma sono bacati dentro, marci, come spesso lo sono le istituzioni occidentali.
mi fa piacere una superiorità russa in questo campo. Mi auguro che ce ne sia in altri campi ,soprattutto militari.
Forse mi è sfuggito nell’articolo, ma sarebbe fondamentale sapere l’anno di costruzione dell’mi 17 e della controparte americana black hawk. Perché se il progetto russo fosse sensibilmente più recente la cosa non avrebbe tutta questa rilevanza.
Ad ogni modo credo che la Russia stia lavorando molto bene sul fronte dell’aggiornamento militare.
Buongiorno Piz,
Il Mi-17 è la versione da esportazione del Mi-8. Il progetto del Mi-8 risale al 1961 (primo volo), mentre la sua controparte americana risale al 1974. La differenza tra i due mezzi pare essere il prezzo, la capacità di carico e la diffusione.
Entrambi i progetti risalgono a 40 anni fa almeno ed hanno entrambi ricevuto numerosi miglioramenti, dal punto di vista degli armamenti, della blindatura, dei sistemi di guida. Molto probabilmente i sistemi presenti sul Blackhawk sono molto performanti ma altrettanto costosi. Le doti di carico degli elicotteri russi sono indiscusse, chiaramente il paragone tra i due è questione di ore di utilizzo, resistenza delle parti meccaniche, guasti e così via.
Wikipedia in inglese ha qualche informazione a riguardo:
https://en.wikipedia.org/wiki/Mil_Mi-8
https://en.wikipedia.org/wiki/Mil_Mi-17
https://en.wikipedia.org/wiki/Sikorsky_UH-60_Black_Hawk
A presto
La redazione
Si tratta di mezzi appartenenti a classi diverse e i paragoni lasciano un po’ il tempo che trovano. Certo se occorrevano mezzi di quella classe e con quelle caratteristiche è abbastanza sconcertante la decisione di rinunciare a molte ore di volo potenziali ai milioni investiti nell’addestramento e di fare un investimento molto importante che già in partenza non sarà in grado di coprire le necessità afghane. È abbastanza evidente che la decisione non dipende da ragioni operative ma politiche .
Una ulteriore considerazione è che il Mi-8 e la sua evoluzione Mi-17 sono però il prodotto della ricerca e sviluppo del (ex) poderoso complesso militare industriale e scientifico di stato dell’URSS ora in grandissima parte liquidato e non della limitata industria semi privata della attuale Russia. Quello sovietico era un apparato, per scelta strategica, diviso nelle varie repubbliche sovietiche: per esempio buona parte dell’avionica era sviluppata e prodotta nelle rep. baltiche e così via. Con la dissoluzione e disgregazione dell’URSS molte competenze e capacità produttive non solo si sono perdute ma sono addirittura passate al “nemico” come nel caso ucraino (TAG ecc.) ma non solo. L’URSS era completamente autosufficiente per qualsiasi componente ad uso militare dalla progettazione alla costruzione. Purtroppo la Russia non è più così autonoma infatti continua a campare col retaggio e depositi dei tempi sovietici ma fino a quando? Senza contare che ai tempi sovietici lo studio, la ricerca e sviluppo erano incessanti in moltissimi centri appositi poi dismessi mentre nella nuova Russia nei dieci anni di Eltsin è stato fermato e abbandonato o reso accessibile all’Occidente qualsiasi studio e installazione con il trasferimento in Occidente di moltissimi scienziati e tecnici chiave (diventati anti russi…) e successivamente le cose sono riprese in maniera molto lenta e limitata in certi casi dovendo ricominciare tutto da capo.