Il sistema spaziale da ricognizione e puntamento Liana [in inglese] ottiene finalmente la sua costellazione Pion-NKS a radar attivo e visivo (i satelliti con radar passivo Lotos sono già in orbita da tempo) con le fasi finali del lancio di Kosmos 2550 il 25 giugno 2021.

Un satellite a lungo ritardato, che si ritiene capace di guidare i missili della Marina russa fino ai propri obiettivi, è giunto in orbita. Il lancio del razzo Soyuz 2-1b che trasportava il satellite con radar Pion-NKS è avvenuto il 25 giugno 2021 alle ore 22:50 di Mosca (3:50 pomeridiane EDT) dal cosmodromo di Plesetsk, a nord di Mosca.

C’è un dettaglio, comunque, che dovrebbe essere spiegato ai non addetti ai lavori: Liana non “guida” i missili. I missili sono guidati dal  sistema di navigazione inerziale a bordo e correggono la loro traiettoria usando una ampia varietà di mezzi, usando la navigazione seguendo i corpi celesti, il GLONASS [equivalente russo del GPS] e , in caso di missili da attacco al suolo, i sistemi TERCOM  [Terrain Contour Matching, rileva la compatibilità con mappe  precise precaricate] e DSMAC [Digital Scene Matching Area Correlator, simile]. Liana fornisce il servizio più importante: rileva i bersagli e manda le coordinate ( parametri dell’obiettivo) che consentono la guida della salva missilistica sino alle precise vicinanze del bersaglio, in cui poi i missili sono in grado di rilevare il bersaglio (con la ricerca raffinata – dorazvedka) e di agganciarvisi con i loro sensori, di qualunque tipo essi siano, da radar, a optronico, a misto. Dare le coordinate del bersaglio è la cosa più importante e Liana lo può già fare, con tutti i satelliti Pion in orbita possiamo solo speculare quanto terreno potrà coprire, ma sicuramente comprenderà i più importanti teatri operativi della marina statunitense e delle marine NATO. Scommetto che i voli di addestramento dei TU 22M3 e dei MiG 31 K dalla base di Khmeimim ha molto a che fare con il sistema Liana finalmente in rete a massima potenza. Ricordate che l’X 32 ha un raggio di oltre 1.000 km mentre il Kinzhal di oltre 2.000 eccetera. Sapete, il Mediterraneo e il tutto resto. Ricordiamo cosa scrivemmo tre anni fa:

Direi che un semplice compasso da scuole medie e una mappa decente ci potranno dare un’idea di come l’avvicinarsi di un qualunque mezzo navale dell’Europea Occidentale sarebbe un’ordalia con alta probabilità di epilogo tragico. Qualunque porto al margine del Mediterraneo e del Baltico diviene una zona di esclusione completa, lasciando pertanto solo gli impianti portuali più a ovest francesi e olandesi provvisoriamente (beh, almeno in teoria) disponibili per qualunque rifornimento di questa ipotetica forza statunitense che sarà schierata in Europa per combattere questi aggressivi russacci. Quindi, in questo caso, il titolo dell’articolo è corretto. Si è anche obbligati ad apprezzare la base russa di Khmeimim e il ruolo che potrebbe avere (avrà) nell’escludere avvicinamenti verso Francia e Portogallo. Solo per ricordare, la distanza tra la base di Akrontiri [base aerea della RAF a Cipro]  e,  beh mettiamola cosi, non durerebbe molto. La domanda che importa maggiormente in questo caso è, visto che una campagna militare convenzionale contro la Russia in Europa non è vincibile, gli Stati Uniti potrebbero decidere in questo scenario di usare armi nucleari come ultima risorsa? Possiamo solo speculare.

Dobbiamo anche ringraziare il nostro meraviglioso amico Evald (non lo vedevo da tanto tempo) che ha disegnato per noi questa eccellente illustrazione.

Mostra come la Russia controlli la regione con i propri mezzi aeronavali. Con i Pion pronti a partire, questo diventa molto più semplice.

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Analisi di Andrei Martyanov pubblicata su Reminiscence of the future il 29 giugno 2021

Traduzione in italiano di Eros Zagaglia per SakerItalia

[le note in questo formato sono del traduttore]

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