Maxim A. Suchkov @MSuchkov_ALM
2 feb 2019 – 14:07
Una corta serie di tweet sul ritiro di Russia e Stati Uniti dal trattato INF [in italiano].
Il trattato è stato firmato dagli Stati Uniti e dalla Unione Sovietica l’8 dicembre 1987.
È entrato in vigore il 1° giugno 1988.
La Unione Sovietica si è frantumata il 26 dicembre 1991.
Io stento a credere che il trattato sia stato un pilastro della sicurezza internazionale durante la Guerra Fredda.
Maxim A. Suchkov @MSuchkov_ALM
Dopo la fine della Guerra Fredda, esso fu psicologicamente importante per la sicurezza europea, ma siccome dagli anni ’90 al 2003 la Russia era militarmente impotente e politicamente aperta al dialogo con l’Occidente, io non vedo come il trattato possa essere stato vitale durante quel tempo.
Maxim A. Suchkov @MSuchkov_ALM
Dopo il 2003, mentre le intenzioni e capacità della Russia stavano gradualmente cambiando, l’INF non sarebbe servito se la Russia o gli Stati Uniti avessero considerato un eventuale attacco. Anche in questo caso, io non ci vedo un grande contributo neanche da questa prospettiva.
Maxim A. Suchkov @MSuchkov_ALM
Detto questo, considerando le capacità distruttive, il trattato INF è stato importante. Con esso, la Russia non sarebbe stata in grado di condurre una guerra nucleare in Europa con le armi tattiche, mentre si pensava che gli Stati Uniti non sarebbero stati capaci di lanciare un subitaneo attacco globale contro la Russia usando le atomiche posizionate in Europa.
Senza più l’INF, entrambi sono capaci tecnicamente di fare ciò.
Maxim A. Suchkov @MSuchkov_ALM
Ricordiamoci: l’INF fu criticato pesantemente dai militari sovietici. Molti erano convinti che Reagan fosse stato più furbo di Gorbachev e si lamentavano che i sovietici dovessero distruggere un migliaio di sistemi missilistici più degli Stati Uniti, perfino sistemi che neanche ricadevano sotto le richieste del trattato. Gli scettici dell’INF nei ranghi militari russi sono oggi contenti.
Maxim A. Suchkov @MSuchkov_ALM
Ricordiamoci: sotto G.W.Bush, gli Stati Uniti si ritirarono dal Trattato Anti Missili Balistici (ABM) nel 2002. Questo era il secondo più importante trattato per assicurare la parità nucleare fra Russia e Stati Uniti. Quindi, quel bilanciamento nucleare e rischio di una grande guerra che molti lamentano oggi erano stati spinti sotto il treno già da molto tempo, non certo solo da ora.
Maxim A. Suchkov @MSuchkov_ALM
Il ritiro degli Stati Uniti dall’INF non è visto a Mosca come dovuto alle “violazioni russe” di esso come reclamato negli Stati Uniti, ma piuttosto è relativo a due fattori principali.
A seguito della presentazione delle nuove armi russe da parte di Putin, gli Stati Uniti cercano 1) un accordo sulle armi nucleari più favorevole a loro e 2) di avere le mani libere da obblighi.
Maxim A. Suchkov @MSuchkov_ALM
Dato il crescente confronto con la Cina, gli Stati Uniti hanno bisogno di un nuovo paradigma per contenere Pechino e la sua potenza militare, i vecchi trattati legano invece le mani dell’America.
Io credo che il tutto riguardi sia la Russia che la Cina, ha la sua logica dal punto di vista della sicurezza statunitense per come è vista e plasmata dalla corrente dirigenza.
Maxim A. Suchkov @MSuchkov_ALM
Le linee di conflitto potrebbero adesso essere queste:
– gli Stati Uniti premeranno sulle potenze asiatiche per dispiegare più atomiche contro la Cina (un processo davvero molto difficile)
– gli Stati Uniti premeranno sulle potenze europee per dispiegare più atomiche contro la Russia (un po’ più facile ma non come lo era in passato)
Maxim A. Suchkov @MSuchkov_ALM
Sarà interessante osservare come la Cina risponderà alla minaccia. La sua politica dell’”ostrica” non funzionerà ora che “giocano gli adulti” alla lotta fra le grandi potenze.
La Russia raddoppierà probabilmente gli sforzi per influenzare gli europei (sia i cittadini che le élite) per suscitare maggior disagio e proteste riguardo le atomiche statunitensi e la generale dipendenza dall’America.
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Serie di tweet di Maxim A. Suchkov su Twitter pubblicata il 2 febbraio 2019
Traduzione in italiano di Fabio_San per SakerItalia
[le note in questo formato sono del traduttore]
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