L’anno scorso, il Tenente Generale Michail Matveevskij, comandante delle Truppe Missilistiche e dell’Artiglieria dell’Esercito russo, ha dichiarato [in inglese] che le forze di terra russe avranno il 50-100% in più di potenza di fuoco entro il 2021. È in corso l’aggiornamento di questi “vecchi guerrieri” che sono stati tolti dai magazzini, insieme all’aggiunta di nuovi sistemi. Verranno installate attrezzature nuove di zecca e canne, meccanismi di rinculo e altri componenti vengono sostituiti o rigenerati.

La modernizzazione dei “grossi calibri” russi – il mortaio da 240mm 2S4 Tyulpan (Tulipano), e l’obice da 203mm 2S7 Pion – ha attirato l’attenzione [entrambi i link in inglese] degli analisti militari statunitensi. Le armi della Guerra Fredda vengono rinnovate per adattarle alla guerra moderna. Il programma di modernizzazione è iniziato circa un anno fa. Niente di simile viene fatto in nessun’altra parte del mondo.

Tutto sommato, sono stati prodotti più di 400 Tyulpan, e lo stesso numero di Pion. Il numero esatto di cannoni che verranno aggiunti all’arsenale dopo la modernizzazione non è stato reso pubblico, ma l’aggiornamento è in pieno svolgimento. L’analisi della stampa militare russa fornisce alcuni indizi sul motivo per cui i vecchi grossi calibri sono tornati nei ranghi.

La scorsa estate, la società Uraltransmash, una controllata di Uralvagonzavod, ha presentato la versione modernizzata del mortaio semovente 2S4 Tyulpan, con nuovi sistemi di bordo e di comunicazione. Il mortaio semovente da 240 mm è il più grande sistema di artiglieria del mondo. Può sparare munizioni ad alto potenziale esplosivo, perforanti, a guida laser e a grappolo, oltre a proiettili nucleari tattici che possono distruggere le posizioni difensive rinforzate. Le munizioni primarie sono un proiettile di mortaio ad alto potenziale esplosivo 53-F-864, che contiene 32 kg di esplosivo. Il suo rateo di tiro è di un colpo al minuto. Con proiettili a razzo la sua gittata è di fino a venti chilometri o più. Il mortaio è stato anche progettato per sparare la 3B11, una speciale munizione nucleare sviluppata specificamente per questo sistema d’artiglieria, con una potenza esplosiva di 2 tonnellate di tritolo, sufficiente a spazzare via una brigata.

Il pezzo di artiglieria da trenta tonnellate è installato su un telaio cingolato GMZ. Il sistema è gestito da un equipaggio di nove persone protette da un massimo di venti millimetri di blindatura.

Il 2S7 Pion è un sistema semovente basato sullo scafo di un T-80, che trasporta un obice 2A44 da 203mm montato esternamente sul retro dello scafo, che è in grado di sparare munizioni nucleari. Il suo rateo di fuoco è di 2,5 colpi al minuto e la sua gittata è di circa 35 Km. Può essere estesa fino a 55,5 Km, se vengono utilizzati proiettili a razzo. Ad esempio, il proiettile a frammentazione ad alto potenziale esplosivo ZFO35 da 110 Kg può colpire bersagli nemici a distanze fino a 50 Km.

Con i nuovi sistemi automatici di controllo del fuoco, queste armi hanno un futuro. Consentono di risparmiare munizioni guidate di precisione per obiettivi specifici, distruggendo quelli che possono essere eliminati con potenti proiettili di artiglieria convenzionali. Alcune fonti russe menzionano la possibilità di utilizzare i sistemi per il lancio di missili a ipervelocità. I piani di modernizzazione includono la capacità di sparare munizioni ad alta precisione con un peso di 133 Kg da una distanza di 100 Km. L’accuratezza verrà migliorata se dei droni forniranno i dati dei bersagli.

I sistemi d’artiglieria hanno un importante vantaggio rispetto ai missili: sono immuni agli effetti della guerra elettronica; le armi non hanno bisogno né di GLONASS né di GPS; una munizione di artiglieria con dispositivi sofisticati collegati che consentono di guidare l’artiglieria con grande precisione è molto più economica di qualsiasi missile o bomba intelligente; e un tale sistema sarà una risorsa preziosa se la missione è quella di attaccare obiettivi in montagna.

Rimettere in servizio l’artiglieria pesante è un modo efficace per aumentare sostanzialmente la potenza di fuoco a basso costo. I grossi calibri hanno alcuni vantaggi rispetto ai sofisticati sistemi contemporanei. Con la capacità di colpire con precisione, e l’attrezzatura adeguata installata, saranno in grado di impegnarsi in una guerra incentrata sulla rete. I vecchi soldati sono tornati in servizio.

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Articolo di Andrej Akulov pubblicato su The Duran il 29 settembre 2018.
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.

[le note in questo formato sono del traduttore]

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