Superato dalla famiglia dei caccia Su-30 in termini di capacità belliche e caratterizzato da difetti critici di progettazione, l’F-35 statunitense è sulla via dell’obsolescenza – creando vuoti nelle difese aeree occidentali.
 

I progettisti volevano fare dell’F-35 il più letale degli aerei da caccia di tutti i tempi; ma il predatore si è trasformato in preda, letteralmente. In tutti gli scenari simulati con l’F-35 posto di fronte al russo Su-30 Flanker, quest’ultimo ha sempre vinto. I recenti aerei stealth [i c.d. aerei “invisibili” ai radar, NdR] americani costano 191 milioni di dollari ciascuno, ma i difetti critici di progettazione sono tali e tanti che in uno scontro con i Sukhoi super-maneggevoli sarebbero probabilmente spazzati via.

La ali sono tozze (riducendo sia la capacità di ascesa che la manovrabilità); la fusoliera è a bulbo (che lo rende poco aerodinamico); la velocità è bassa e il motore è caldissimo (cioè captabile da un sistema radar anche appena decente). Ecco soltanto alcuni dei difetti chiave che evidenzierebbero la sua vulnerabilità durante un combattimento aereo.

Con più di 600 Flanker (i Sukhoi-27 e i successivi sviluppi, come i Su-30, Su-34 e Su-35 Super Flanker) operativi nelle aeronautiche di tutto il mondo, il futuro degli F-35 di quinta generazione sembra decisamente incerto. Gli esperti aerospaziali di tutto il mondo si stanno convincendo che il più costoso programma di sviluppo di un aereo da caccia americano (stimato in 1.500 miliardi dollari) sarà un facile bersaglio per i Flanker.

E’ un tacchino” ha dichiarato alla Tv olandese l’ingegnere aerospaziale Pierre Sprey. Poche persone hanno i titoli di Sprey per parlare di aerei da caccia. E’ coprogettista del caccia F-16 Falcon e del cacciacarri A-10 Warthog, due degli aerei di maggior successo dell’Aeronautica Militare USA (l’USAF).

Winslow T. Wheeler, direttore dello Straus Military Reform Project degli Stati Uniti, Centre for Defense Information, è d’accordo. “L’F-35 è troppo pesante e lento per avere successo come caccia”, dice. “Se mai ci trovassimo di fronte a un nemico con una seria forza aerea saremmo nei guai.”

Finora gli Stati Uniti hanno avuto la fortuna non essersi mai realmente scontrati con una forza militare ‘seria’. Gli aerei americani hanno potuto operare impunemente nei cieli dell’Iraq, nazione stremata dalla guerra, della minuscola Libia, e dell’assolutamente indifeso Afghanistan. Ma la fortuna può esaurirsi: se dovessero combattere contro l’aeronautica russa, cinese o indiana, il risultato non sarà così unilaterale.

In particolare, l’Indian Air Force ha battuto la caccia di quarta generazione dell’USAF utilizzando aviogetti di terza e di quarta generazione.

Il problema più grosso dell’F-35 è che i progettisti statunitensi, per compensare la sua mancanza di velocità e manovrabilità, hanno scommesso sulla tecnologia stealth e sul radar a lungo raggio. Ma la furtività (‘stealth’) non è davvero tutto quel che dicono sia; non è il mantello dell’invisibilità.

I radar russi sono già eccellenti, e stanno migliorando. Secondo il Defense Industry Daily (DID): “Nel frattempo, i notevoli progressi in campo radar sono già operativi sui più avanzati sistemi missilistici terra-aria russi, e gli esistenti sistemi IRST (Infrared Scan and Track, ricerca e inseguimento ad infrarossi), installati sui più moderni caccia russi ed europei, estendono la distanza di rilevamento degli aerei “invisibili” ai radar. Si prospetta una capacità di rilevamento dei caccia fino a 46 chilometri entro il 2020, anche contro l’ultrafurtivo F-22, unito alla capacità IRST di rilevare a distanza di 92 km (o più) il lancio di missili aria-aria di media portata e gli aerei più visibili agli infrarossi”.

Allo stesso tempo, non c’è niente come il radar in guerra. “Ci sono un sacco di radar”, spiega Sprey. “Non si può sfuggire a tutti i radar in campo. Ci sarà sempre un radar che sbircia dal basso o osserva dall’alto – tutti possono scoprirti”.

A corto di potenza di fuoco

Un altro problema sta nella forma complessiva del velivolo americano. “La maggior parte dei grandi aerei sono bellissimi perché si cerca di ridurre l’attrito”, spiega Sprey, “ma in questo caso, a causa della tecnologia stealth, hanno dovuto fare un aereo molto bulboso, molto grande, per metterci dentro le armi, perché se le lasci fuori riflettono i radar. Quindi, è un enorme svantaggio in termini di prestazioni per un velivolo che ora è grosso e goffo come un bombardiere”.

Con una piccola capacità di carico interna, i progettisti della Lockheed Martin hanno firmato la condanna a morte dell’F-35. L’aereo trasporta solo due grosse bombe e quattro piccole, e un massimo di quattro missili aria-aria (AAMs) di tipo “beyond visual range” (BVR, oltre il raggio visivo).

L’USAF afferma che il radar avanzato dell’F-35 vedrà per primo gli aerei nemici e potrà abbatterli con uno dei quattro AAMs a lungo raggio. Ma l’abbattimento BVR è un sogno per i piloti di caccia, ed è piuttosto raro.

In realtà il ricorso esclusivo all’acquisizione radar e all’AAMs può rivelarsi suicida – e lo è già stata. Durante la guerra del Vietnam l’USAF era così convinta della bontà del concetto del combattimento BVR, che i primi caccia F-4 erano armati soltanto con missili. Ma quando i piloti dell’aeronautica vietnamita li abbatterono uno dopo l’altro, gli americani reintrodussero i cannoni sull’F-4.

La Russia si è dotata della gamma più avanzata e variegata di missili BVR nel mondo, e arma i suoi Flankers con almeno otto missili per la semplice ragione che per abbattere un bersaglio in rapido movimento ci vogliono parecchi tiri.

Che gli americani abbiano ignorato questa lezione basilare del combattimento aereo è sconvolgente.

In teoria, i piloti americani dovrebbero giocare ai videogiochi e cacciare gli aerei nemici a 1000 km. In pratica, il combattimento aereo è invece come una lotta al coltello. Secondo DID, a differenza di quel che dicono gli entusiasti, è molto probabile che l’F-35 si trovi frequentemente a tu per tu con l’avversario, con la difficoltà aggiuntiva di dover gestire efficacemente i missili BVR a infrarossi. A differenza dell’F-22, quando il combattimento si svolge all’interno del campo visivo, l’F-35 viene descritto come “doppiamente inferiore” rispetto ai moderni aerei caccia della famiglia Su-30”.

Dunque, con un repertorio di missili molto più esteso e variegato, combinato con la super-manovrabilità,

i Flankers hanno vantaggi senza pari nel combattimento aereo moderno.

Disponibilità operativa

Secondo la nuova filosofia di combattimento aereo, cara ai carrieristi dell’USAF e della Lockheed Martin,

l’F-35 rappresenterebbe una soluzione ‘one-size-fits-all’ (taglia unica), capace di rimpiazzare tutti gli altri aerei da caccia e da supporto al suolo. Ma qui sta il problema. Essendo un velivolo molto costoso, le aviazioni ne acquisteranno pochi. Ad esempio, il Giappone ha attualmente 100 F-15, ma li sostituisce con soltanto 70 F-35.

E ancora, dal momento che l’F-35 sarà costoso da far volare e da mantenere, le aeronautiche limiteranno le ore di volo dei piloti. (Già i tagli alla spesa hanno costretto l’USAF a eliminare più di 44.000 ore di volo e di appiedare 17 squadroni di combattimento aereo).

E la tecnologia ‘stealth’ costa. Per l’F-35, la maggiore parte della manutenzione viene dedicata al rivestimento stealth. “Costituisce un assurdo impedimento al combattimento”, dice Sprey. “L’aereo sta a terra per 50 ore mentre cerchi di renderlo furtivo, ma furtivo non lo sarà mai”.

Inoltre, avere una flotta disponibile al 100% è logisticamente impossibile. I valori medi dell’USAF sono circa del 75% – che è un valore decente – ma quando si tratta di aerei stealth i valori scendono in picchiata. Il bombardiere stealth supersegreto B2A dell’USAF ha un tasso di disponibilità di appena 46,7%. E il caccia più costoso d’America, l’F-22, nonostante il prezzo (di 350 milioni dollari) ha una disponibilità soltanto del 69%.

Dunque metti che sei, ad esempio, l’aeronautica australiana, con appena 48 F-35 pronti al combattimento sui 70 dell’intera flotta. Le tue chance contro i cinesi (che hanno 400 Flankers) sono davvero molto basse. Puoi scommettere che gli australiani non parteciperanno alla lotta al coltello se non scortati dal grande fratello statunitense.

Wheeler, che per oltre tre decenni ha trattato questioni di sicurezza nazionale USA, delinea le implicazioni per le aeronautiche occidentali che intendono adottare l’F-35: “I piloti peggioreranno, in quanto avranno molto meno addestramento, che è più importante di qualsiasi altra questione di ordine tecnico. Ci saranno molto meno piloti perché la flotta nel suo complesso si restringerà, e così avrete un aeromobile fiore all’occhiello che non può fare niente. E’ inutile, è davvero una monumentale inutilità, e rovinerà qualsiasi aeronautica lo l’utilizzi”.

Il dogfight [il combattimento diretto tra aerei, NdT] non è ancora iniziato. Ed i Flankers sono in vantaggio per 1 a 0.

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Traduzione a cura di Alex Synge per sakeritalia.it
Articolo di Rakesh Krishnan Simha apparso su Russia & India Report il 12 ottobre 2014

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