Con l’US Air Force che pianifica ordini per oltre 100 caccia pesanti F-15EX [in inglese] di nuova generazione, che sono considerati i più sofisticati caccia bimotore occidentali mai sviluppati, si prevede che il progetto vedrà le esportazioni non solo come un pacchetto di aggiornamento per i vecchi F -15, ma anche come aereo completo “pronto all’uso”. L’ultima variante dell’F-15 della Boeing è sia il caccia più veloce che più pesantemente armato del mondo, e presenta notevoli vantaggi rispetto al suo rivale Lockheed Martin, l’F-35A. Questi riguardano principalmente la potenza di fuoco, l’autonomia, le prestazioni di volo, la facilità di manutenzione e la prontezza al combattimento. Il comandante dell’Air Combat Command, il Generale Mike Holmes, così si è espresso sul nuovo aereo: “L’F-15EX è pronto a combattere non appena esce dalla catena di montaggio” – un netto contrasto con l’F-35 che è ancora lontano dall’essere pronto per scontri ad alta intensità [in inglese]. Questo potrebbe potenzialmente essere una grande attrazione per i paesi che richiedono caccia avanzati per schieramenti in combattimento in breve tempo. Sebbene l’F-15EX non abbia le capacità stealth dell’F-35, i due hanno livelli comparabili di consapevolezza della situazione, capacità di guerra elettronica e capacità di guerra centrata sulla rete, con l’avionica di entrambi che è la più avanzata del mondo occidentale. Di seguito viene fornito uno sguardo ai principali potenziali clienti per l’F-15EX:

Caccia pesante F-15 Eagle dell’aeronautica israeliana.

Israele

Israele è stato il primo operatore straniero dell’F-15 e l’unico a schierare tre varianti diverse del jet, comprese le vecchie piattaforme F-15A acquisite negli anni ‘70. Il vicepresidente e responsabile del programma della Boeing per l’F-15, Pratyush Kumar, ha dichiarato che la società ha risposto ad una richiesta di informazioni da Israele per un massimo di 25 nuovi F-15 e aggiornamenti per 25 jet F-15I esistenti. L’F-15I è stato sviluppato negli anni ‘90 come prima variante da attacco dell’F-15 degna dell’esportazione, ma oggi è considerata una delle varianti più scarse in servizio, con capacità inferiori rispetto all’F-15K della Corea del Sud, all’F-15SG di Singapore e alle ultime varianti di esportazione commercializzate in Arabia Saudita e Qatar. Kumar ha detto che Boeing prevede di vedere i prossimi passi nella potenziale richiesta nel “prossimo anno o giù di lì”, con gli aggiornamenti all’F-15 che probabilmente includeranno nuovi display della cabina di pilotaggio, l’integrazione di radar AESA e IRST e la dotazione di nuovi sistemi per la guerra elettronica.

L’F-15I è attualmente l’unico caccia israeliano in grado di colpire obiettivi in profondità nel territorio iraniano senza fare affidamento sul rifornimento aereo, il che è particolarmente importante dato che l’Iran ha investito in una vasta gamma di risorse per neutralizzare a distanza le aerocisterne. Con l’Iran che potrebbe presto acquisire una gamma di nuovi caccia avanzati, comprese le piattaforme J-10C di “generazione 4++” [tutti e tre i link in inglese] e i Su-30SM Flanker russi, l’F-15EX potrebbe essere utilizzato in un ruolo di superiorità aerea e di attacco per contrastare nuove unità aeree iraniane d’élite. Non è chiaro se l’aeronautica israeliana considererà sufficienti 25 caccia F-15EX o se si muoverà per investire in più velivoli per sostituire i vecchi jet F-15A e F-15C acquisiti negli anni ‘70 e ‘80.

Il caccia pesante F-15QA compie il suo primo volo.

Qatar

Il Qatar ha emesso un ordine per 36 cacciabombardieri F-15QA [in inglese] nel giugno 2017, il che ha rappresentato un importante aggiornamento per le capacità di guerra aerea del paese, dove in precedenza l’aeronautica qatariota faceva affidamento su aerei francesi molto più leggeri e mediocri. L’F-15QA è la variante dell’F-15 più avanzata oggi in servizio, e condivide diverse somiglianze significative con l’F-15EX, sul quale è strettamente basato. Secondo quanto riferito, il Qatar stava prendendo in considerazione l’acquisto di altri 36 jet F-15QA per espandere ulteriormente la sua flotta, anche se con l’entrata in produzione dell’F-15EX è improbabile che il paese mostri interesse ad acquisire una variante più vecchia dell’Eagle. L’aeronautica militare del Qatar potrebbe invece guardare ai jet F-15EX per ottenere il suo secondo lotto di caccia, cosa che gli fornirebbe i jet da combattimento pienamente operativi [in inglese] più capaci di qualsiasi stato del Medio Oriente.

Caccia pesante Su-30MKI dell’aeronautica indiana.

India

La Boeing in precedenza aveva cercato di commercializzare l’F-15EX in India [in inglese] aderendo alla gara MMRCA, sebbene le possibilità di essere scelto, data la discrepanza tra il suo peso elevato e l’alto costo operativo rispetto a ciò che chiedeva l’aeronautica indiana, fossero basse. Il Vicepresidente della Boeing Pratyush Kumar ha precedentemente affermato che l’azienda stava richiedendo una licenza di marketing al governo degli Stati Uniti per avviare discussioni con l’India su una potenziale vendita, che arriva in un momento in cui i legami della difesa tra i due paesi stanno crescendo. L’India, in particolare, non ha mai utilizzato aerei da combattimento americani in passato, e le difficoltà di integrare questi e la loro infrastruttura di manutenzione e i tipi di munizioni unici con le sue flotte esistenti (francesi, indigene, britanniche e russe) potrebbero rendere un accordo poco attraente. L’India gestisce già oltre 250 caccia pesanti Su-30MKI, che la Russia offre di aggiornare ad uno standard di “generazione 4+” per una piccola frazione del costo dell’acquisto di F-15EX, e il paese sta anche valutando l’acquisizione di caccia di nuova generazione Su-57 [entrambi i link in inglese] che sono sia più capaci che considerevolmente più economici dell’F-15. La percepita necessità di aumentare l’interoperabilità con gli Stati Uniti, tuttavia, potrebbe spingere il Ministero della Difesa indiano ad acquistare F-15 indipendentemente da questi problemi.

Caccia leggero Mirage 2000 dell’aeronautica emiratina.

Emirati Arabi Uniti

Gli Emirati Arabi Uniti non sono stati evidenziati come potenziali clienti per l’F-15EX in passato, ma le tendenze energetiche nella regione del Golfo Persico potrebbero portare al suo emergere come potenziale cliente principale. Gli Emirati si distinguono come un paese con una grande forza aerea che manca di qualsiasi classe di aerei pesanti o anche medi, lasciandolo qualitativamente superato dagli F-15 dell’Arabia Saudita e del Qatar, e anche in una certa misura dagli Eurofighter dell’Oman. La significativa possibilità che l’Iran acquisisca jet pesanti russi [in inglese] dopo la scadenza dell’embargo sulle armi al paese delle Nazioni Unite nell’ottobre 2020, che potrebbe includere piattaforme Su-30SM ed eventualmente Su-57, è probabile sia un’ulteriore motivo di preoccupazione ad Abu Dhabi. Gli Emirati Arabi Uniti hanno mostrato interesse per i caccia pesanti russi in passato, tra cui il Su-27 negli anni ’90, del quale è stato dissuaso dall’acquisto a causa della pressione occidentali, e più recentemente il Su-57, del quale la Russia ha indicato che potrebbe consentire la produzione in loco. Gli Emirati Arabi Uniti stanno attualmente perseguendo un programma congiunto di caccia medio di quinta generazione con la Russia [entrambi i link in inglese], che secondo quanto riferito utilizzerà molte tecnologie dei programmi MiG-35 e Su-57.

Poiché i jet Mirage 2000 degli Emirati Arabi Uniti diventano sempre più obsoleti, il paese potrebbe dover fronteggiare una raddoppiata pressione occidentale per annullare i piani per l’acquisizione di caccia russi. Stando così le cose, l’F-15EX e l’F-35A sono i principali candidati per modernizzare la flotta del paese, e con gli Stati Uniti che potenzialmente negheranno ad Abu Dhabi il diritto di acquistare l’F-35 [in inglese], questo potrebbe rendere l’F-15 la scelta migliore tra gli aerei occidentali.

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Pubblicato su Military Watch Magazine il 23 novembre 2020
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.

[le note in questo formato sono del traduttore]

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