Con l’entrata in servizio in prima linea del caccia per superiorità aerea di nuova generazione Su-57 nel 2020, la Russia è diventata il terzo paese al mondo a mettere in servizio un jet da combattimento di nuova generazione sviluppato a livello nazionale – dopo gli Stati Uniti nel 2005 con l’F-22 Raptor e la Cina nel 2017 con il J-20 “Mighty Dragon”. Il Su-57 ha visto il suo primo volo nel 2010, e il programma sembra essere rivolto principalmente allo sviluppo di un velivolo con capacità di sesta generazione [tutti e quattro i link in inglese] – con ordini per futuri derivati del jet che dovrebbero essere molto più grandi di quelli per l’attuale variante di quinta generazione. Il caccia è destinato ad integrare una gamma di tecnologie di ultima generazione, tra cui missili balistici ipersonici [in inglese], rivestimenti invisibili, difese laser, armi laser, intelligenza artificiale e altro, e ha visto i suoi primi test di combattimento nel febbraio 2018, quando prototipi avanzati in grado di combattere sono stati schierati in Siria. Sebbene il programma Su-57 sembri avere un grande potenziale, rappresenta solo l’ultimo di molti programmi di caccia russi di nuova generazione destinati a sostituire il Su-27 Flanker di quarta generazione, sebbene il Su-57 sia l’unico ad essere andato oltre le prime fasi del prototipo e in produzione in serie. Un programma degno di nota per sviluppare un caccia di quinta generazione, che vide il suo primo volo tredici anni prima del Su-57, nello stesso mese dell’F-22 Raptor americano, è stata la piattaforma stealth Su-47 Berkut [in inglese].

Caccia di ultima generazione Su-57.
Rimane incerto se il Su-47 fosse destinato ad entrare in servizio attivo nell’aeronautica russa, sebbene ci siano indicazioni che il blocco occidentale lo considerasse una possibilità, e vide la piattaforma contendere con l’F-22 Raptor per la superiorità aerea in futuri conflitti. Venne costruito un singolo prototipo del Su-47, e vide il suo primo volo nel settembre 1997, e la piattaforma fu un banco di prova inestimabile per una serie di sofisticate tecnologie, inclusi materiali compositi avanzati e tecnologie fly by wire, dei quali in seguito avrebbero beneficiato i programmi sia del Su-35 di “generazione 4++” che del Su-57. L’aereo iniziò lo sviluppo negli anni ‘80 nell’ufficio di progettazione Sukhoi, parallelamente al caccia di quinta generazione MiG 1.44 del Mikoyan Buraeu e ai programmi per un Su-27 potenziato, che sarebbe poi sarebbero diventati i Su-30, Su-34 e Su-35. Le immagini del Su-47 rilasciate di recente indicano che il caccia doveva essere costruito attorno ad una cellula molto più stealth [entrambi i link in inglese], come indicato dal prototipo, ma i tagli al budget in seguito al crollo dell’Unione Sovietica costrinsero poi la Russia ad utilizzare la fusoliera non stealth del Su-27 sul suo prototipo.

Caccia stealth russo con ala a freccia negativa Su-47.
Ciò che era più degno di nota del Su-47, e lo distingueva da tutti gli altri modelli di caccia di quinta generazione, era il suo design ad ala a freccia negativa. Queste ali rendevano il caccia estremamente manovrabile, con una velocità di virata quasi ineguagliata e, combinate con i sistemi di spinta vettoriale, rendevano il Su-47 un combattente aria-aria leader a livello mondiale. Il design dell’ala conferiva al caccia un rapporto portanza/resistenza più elevato, stabilità superiore ad angoli di attacco elevati, una velocità di volo minima inferiore, una migliore resistenza allo stallo e caratteristiche che gli impedivano di entrare in vite. Il design dell’ala dava al caccia anche una portata notevolmente maggiore quando volava a velocità subsoniche, e gli permetteva di operare da piste molto più corte a causa della maggiore portanza generata.

Prototipo di Su-47 e Su-27 Flanker.
Sebbene formidabile per gli attacchi a distanza visiva, lo svantaggio del design dell’ala a freccia negativa era che limitava la velocità del caccia a solo Mach 1,6, la stessa velocità della più leggera piattaforma americana di quinta generazione F-35A, che l’avrebbe reso il caccia russo più lento in servizio. Tuttavia, questo da solo non fu la causa della cancellazione del programma, e avrebbe potuto essere visto come un costo che valeva la pena pagare per notevoli vantaggi in termini di prestazioni di volo. Tuttavia, la portanza a bordo come risultato del design dell’ala a freccia negativa produceva anche torsioni delle ali, piegando le ali sotto il carico dell’aeromobile e quindi sottoponendole a uno sforzo considerevole. Di conseguenza, quasi il 90% dei materiali utilizzati per i pannelli alari dei caccia dovevano essere materiali compositi resistenti, ma anche così si sarebbero usurate molto più rapidamente delle ali degli aerei normali.

Caccia di ultima generazione Sukhoi S-22 con ala a freccia negativa – impressione artistica.
Il Su-47 utilizzava i motori DF-30 dell’intercettore MiG-31 e, oltre alla fusoliera anteriore, il prototipo prendeva in prestito impennaggi verticali e carrello di atterraggio dal Su-27 per ridurre i costi di sviluppo. Con il caccia di dimensioni simili al Su-27, il principale caccia per superiorità aerea della Russia all’epoca, era possibile riapplicare diversi aspetti progettuali. Sebbene progettato principalmente per le sue prestazioni nel combattimento a distanza visiva, il Su-47 era anche in grado di dispiegare missili aria-aria avanzati a lungo raggio che, combinati con i moderni sistemi radar, avrebbero potuto renderlo un’efficace piattaforma di combattimento oltre il raggio visivo. Resta incerto se, se l’Unione Sovietica non fosse crollata, il progetto sarebbe entrato in produzione negli anni 2000 – con i finanziamenti che erano molto più facilmente disponibili nell’era sovietica per risolvere i problemi di prestazioni, e il settore della difesa molto più in salute del suo successore russo.
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Pubblicato da Military Watch Magazine il 15 marzo 2021
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
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