I VDV russi sono in assoluto un fenomeno unico e non devono essere confusi con qualsiasi altra forza aerea.
Per prima cosa, i VDV sono completamente meccanizzati. Così mentre sono “paracadutisti”, questi paracadutisti non svolgono solo funzioni da fanteria leggera (come, ad esempio, l’82° Divisione Aviotrasportata USA), ma rappresentano anche una forza mobile meccanizzata, disponendo di *molta* potenza di fuoco. L’artiglieria di cui dispone il VDV comprende sistemi come la 2S9 Nona, l’obice D-30 e il cacciacarri semovente 2S25.
Inoltre, i VDV sono una forza numericamente enorme che attualmente ammonta a 50’000 uomini e comprende 5 divisioni aviotrasportate e 6 brigate (comprese le forze speciali della 45° Brigata VDV). Tutti i suddetti possono essere dispiegati nel campo di battaglia per via aerea al massimo delle loro capacità.
A ciò c’è da aggiungere che i VDV sono la vera e propria incarnazione del valore militare e delle competenze tattiche, il tutto già dimostrato dal fatto che in svariati episodi hanno svolto un ruolo cruciale in molte battaglie sovietiche e russe, ma nessuna può eguagliare la peggior tragedia della loro storia: la battaglia di Ulus-Kert dove l’intera 6° Compagnia aviotrasportata perì. Non ho lo spazio e il tempo per raccontare cosa accadde in quel giorno d’inizio 2000, ma per coloro che sono interessati a questo sbalorditivo evento mi sento di raccomandare l’articolo “ULUS-KERT: An Airborne Company’s Last Stand” [“L’ultimo atto di una Compagnia Aviotrasportata”, NdT] del sergente Michael D. Wilmoth, US Army Reserve (per vedere l’articolo clicca qui). Tenete a mente che questo articolo non è stato scritto dal dipartimento pubblicitario della Zvezda TV, ma da due esperti militari Statunitensi, i quali risultano molto critici in vari aspetti di ciò che accadde quel giorno (giustamente).
Ciò che è assolutamente cruciale per la comprensione dell’importanza di questa battaglia per la Collina 776 di Ulus-Kert è che nell’anno 2000 è stato toccato il fondo nell’esperimento democratico (ovvero la colonizzazione sionisto-americana) della Russia. Sì, Putin era appena salito al potere, ma il paese era assolutamente devastato da un decennio di stagflazione sovietica, seguita da un altro di “riforme democratiche”, e Putin stava facendo i suoi primi passi. Quello che è avvenuto alla 6°Compagnia sulla Collina 776 è stato un incredibile campanello d’allarme per tutta la nazione russa a dire “quand’è troppo è troppo” e “ non un solo passo indietro”. L’articolo di Wilmoth e Tsuoras descrisse accuratamente tutte le falle nel comando e negli operativi che hanno portato alla tragedia della 6° Compagnia, ma è stata esattamente questa serie di fallimenti che rese il sacrificio di questi uomini sorprendente: il paese aveva sostanzialmente abbandonato il proprio esercito, ma i giovani dei VDV non esitarono a morire, tutti, per resistere d’innanzi al male (e, in quei giorni, niente incarna meglio il male come gli wahabiti ceceni, il loro regno del terrore e delle torture medioevali). E’ difficile sopravvalutare il contributo che le forze aviotrasportate russe hanno dato per la nascita della Russia. Ma questo va ancora oltre.
Credo fermamente che non è un caso che le forze aviotrasportate russe abbiano un proprio martire ortodosso e santo: Evgenij Aleksandrovich Rodionov. E’ possibile leggere un breve riassunto della vita e della morte di Rodionov nell’articolo Wikipedia sotto il suo nome.
Ciò che rende così importante il caso di Rodionov è il fatto che esso sia morto come un martire perché si rifiutava di abbandonare la sua fede ortodossa, il tutto avvenne lontano da tutti e in un momento in cui, come si usava dire nel 1996 “ogni ragazzo vuole diventare un delinquente e ogni ragazza una prostituta” nel mezzo dell’inferno democratico che la Russia era diventata.
Anche se non posso provarlo sono personalmente convito che il fatto che Rodionov fosse un paracadutista non è una coincidenza. Ho incontrato molti ufficiali e soldati dei VDV, e so che il loro livello di patriottismo e consapevolezza spirituale sono eccezionalmente alti, questo perché rispettano un codice d’onore, un ideale, che affonda le sue radici nelle più antiche tradizioni militari russe, che sono sempre state immerse in valori spirituali e morali ben oltre la semplice vittoria di una battaglia.
Ora, per favore non mi fraintendete, non sto dicendo che i soldati dei VDV sono una sorta di santi invincibili o qualcosa di simile. Basta semplicemente guardare la foto dove dei ragazzi ubriachi combinano sciocchezze ogni 2 Agosto (il giorno del Santo Profeta Elia, patrono delle forze aviotrasportate russe) per perdere ogni illusione:
Ma dopo, lo stesso giorno si presentavano così:
E una realtà non deve sovrapporsi all’altra: sono entrambe russe e altrettanto tradizionali dei VDV.
Quello che sto cercando di illustrare a tutti è che le forze aviotrasportate russe sono assolutamente uniche, unicamente russe e il fatto straordinario è che sono una forza formidabile ovunque nel mondo.
The Saker
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Articolo pubblicato da TheSaker.is il 10 Agosto 2015
Traduzione in Italiano a cura di Davide per SakerItalia.it
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