Innanzitutto alcune notizie:
- Forbes ha appena pubblicato un articolo dal titolo “I bombardieri dell’aeronautica americana stanno provando la loro nuova missione principale – affondare le navi russe” [in inglese], ecco un estratto (grassetto e corsivo aggiunti): “Quattro B-1 del 7° Stormo Bombardieri della base di Dyess, in Texas, sono stati schierati all’inizio di ottobre presso la base della Royal Air Force a Fairford. Nell’oscurità prima dell’alba del 19 ottobre, due dei bombardieri sono decollati per quella che sarebbe stata una missione di 12 ore (…) Le forze aeree polacche e romene, nonché un contingente dell’aviazione canadese in Romania, hanno colto l’occasione. Tutte e tre le aeronautiche hanno mandato i caccia a fianco dei B-1. In tempo di guerra, i bombardieri non stealth potrebbero aver bisogno di una scorta per essere protetti dai caccia russi (…) Una coppia di B-1 potrebbe sparare fino a 48 LRASM sulla Flotta Baltica della Russia. Abbastanza, forse, per affondare l’intera flotta in un solo passaggio ed eliminare la principale minaccia per le navi statunitensi e alleate nella regione”.
- Secondo l’intelligence della LDNR, gli ucraini stanno ora spostando importanti rinforzi verso la linea di contatto (carri armati, artiglieria e persino i famosi Javelin, a quanto pare) [missili anticarro].
- C’è stato un forte aumento dei bombardamenti ucraini contro la LDNR.
- Le forze ucraine che ieri hanno eroicamente conquistato il villaggio indifeso di Staromarevka sembrano essere tornate alla periferia occidentale del villaggio.
- La Germania ha fatto appello ad entrambe le parti (come al solito) per ridurre l’escalation e non utilizzare i droni (che, in teoria, solo gli “osservatori” dell’OSCE dovrebbero avere il diritto di utilizzare). Il resto d’Europa – niente, silenzio.
- Vladimir Putin ha incaricato la principale compagnia di gas naturale del paese di pompare più gas negli stoccaggi dell’UE e i prezzi del gas sono diminuiti immediatamente. Gratitudine dall’UE? Ancora insulti a Putin e alla Russia.
- La TV ucraina ha mostrato alcune animazioni su come i suoi Bayraktar potrebbero persino colpire la città di Voronezh in Russia. Il messaggio a chi guarda la TV è semplice: ora che abbiamo i Bayraktar, siamo invincibili.
Ok, passiamo al primo argomento, i Bayraktar. Ci sono MOLTE PR senza senso su queste super armi che, in realtà, non sono affatto così super. È vero, possono e sono stati usati con molto successo contro nemici con scarse difese aeree, anche dalla Turchia in Siria e dall’Azerbaigian nel Nagorno Karabakh. Sono limitati in velocità, sezione radar, autonomia, carico di armi, mancano di un collegamento dati e sono soggetti a spoofing del GPS e altri metodi di difesa per la guerra elettronica. Naturalmente, possono anche essere abbattuti dalle moderne difese aeree. Niente di ciò è sorprendente, poiché la maggior parte dei loro componenti sono prodotti standard, acquistati e abilmente assemblati. Ma rispetto ai moderni droni da combattimento statunitensi, russi o cinesi, sono molto indietro.
Ma niente di tutto questo ha importanza nel contesto ucraino. Gli ucraini sono persone che credono che i missili da crociera marginalmente modernizzati dell’era sovietica possano distruggere il Ponte di Crimea, che un piccolo lotto di missili anticarro Javelin possa cambiare l’equilibrio delle forze, o che la costruzione di una “base navale” (ad essere MOLTO generosi) sulla costa ucraina del Mare d’Azov “mostrerà ai russi chi comanda”. Tenetelo a mente quando leggerete il paragrafo successivo.
I bombardieri statunitensi B1-B si sono esercitati ad affondare l’intera Flotta del Mar Nero in un’unica missione. Innanzitutto, vorrei notare che scortare i B1-B con aerei di quarta generazione non li “protegge”, ma rende l’intero stormo molto PIÙ visibile sul radar. In secondo luogo, i B1-B sono stati sostituiti dai B-2 perché gli Stati Uniti sapevano che questi bombardieri non potevano nemmeno sperare di penetrare nel vecchio spazio aereo sovietico. Detto questo, mi piacciono molto i B1-B, li trovo ottimi bombardieri per tutti gli usi, ma solo contro un nemico molto più debole. Ma tutto questo ha importanza?
No.
Il punto per l’Impero è suggerire agli ucraini “siamo con voi fino in fondo, ora potete affrontare le orde asiatiche di Putin ubriache di vodka e, se le cose non dovessero andare come previsto, vi sosterremo, ad esempio, affondando l’intera Flotta del Mar Nero in una sola missione”. C’è un sacco di “linguaggio del corpo” e tintinnar di sciabole, tutto enormemente amplificato dalla macchina della propaganda ucronazista, ma esattamente *zero* impegno effettivo per qualsiasi cosa. Questo è esattamente ciò che hanno fatto gli Stati Uniti nella guerra dell’08/08/08.
Con una grande differenza: Saakashvili e i suoi scagnozzi non volevano perdere alcun territorio, volevano conquistare l’Ossezia del Sud e l’Abcazia, e umiliare la Russia. In netto contrasto, il regime ucronazista è totalmente messo alle strette, Ze ha completamente perso il controllo della situazione interna, e sanno che l’Ucraina orientale non sarà mai fedele all’ideologia banderista. Quindi, per loro, perdere una guerra contro la Russia significa vincere politicamente.
In questo momento il paese è gestito dalla CIA tramite il Consiglio Nazionale per la Sicurezza e la Difesa dell’Ucraina (non eletto e consultivo). Né la Rada né l’apparato presidenziale hanno molto da dire. Per quanto riguarda le forze armate ucraine, sono guidate da un vero Nazista e psicopatico, quello che ha dichiarato di voler “guidare un carro armato sulla Piazza Rossa”.
Quindi dimenticate le effettive capacità dei Bayraktar o dei bombardieri B1-B. Sono solo oggetti di scena in un processo politico molto più importante: l’Ucraina non ha altra scelta che cercare di costringere la Russia a un intervento aperto.
A mio parere, a questo punto, la Russia dovrebbe accettare i costi politici di farlo, e dichiarare una no-fly zone sulla LDNR. Ancora una volta, non c’è bisogno di spostare nemmeno un singolo soldato oltre il confine, tutto questo può essere fatto dall’interno della Russia. Ecco i vantaggi di una tale mossa:
- Dimostrerebbe che la Russia è disposta e in grado di prevenire quando non rimane altra opzione.
- Fornirebbe protezione al popolo della LDNR.
- Non esporrebbe un solo soldato russo al fuoco nemico.
- Una tale no-fly zone potrebbe essere tatticamente molto flessibile (molti diversi sistemi d’arma potrebbero essere usati in molti modi diversi, il che è altamente auspicabile poiché gli ucraini non avrebbero modo di sapere cosa possono fare i russi e come lo farebbero).
- Questa opzione minimizzerebbe (ma, ovviamente, non impedirebbe) la propaganda occidentale contro la Russia (dal momento che quella “cupola protettiva” sulla LDNR diventerebbe visibile solo in caso di un tentativo di attacco ucronazista). A seconda del sistema effettivamente utilizzato, fornirebbe persino alla Russia un grado di “negabilità plausibile” politica (ovviamente, gli Stati Uniti e la NATO rileveranno qualsiasi azione russa, ma non la condividerebbero pubblicamente poiché ciò rivelerebbe troppo sui loro metodi e mezzi).
Naturalmente, questo pone la domanda su cosa farebbero gli ucraini riguardo a questa no-fly zone: state sicuri, la sfideranno, principalmente con i loro droni, ovviamente (de facto, l’aviazione ucraina non esiste più). Una volta iniziata l’inevitabile “pioggia di Bayraktar”, gli ucraini attaccheranno con altri sistemi d’arma (artiglieria, ecc.). Ciò costringerà la Russia a debellare l’esercito ucraino attaccando basi ucronaziste selezionate, depositi di munizioni, depositi di carburante, petrolio e lubrificanti, nodi di comunicazione, piste, ecc.). Ancora una volta, la Russia può fare tutto questo senza attraversare il confine russo, ma questo farà poca differenza per la macchina della propaganda Anglo-Sionista. E, naturalmente, questo minaccerà tutte le relazioni Russia-UE, comprese le forniture di energia all’UE.
Ma quale altra opzione hanno i russi? Come ama dire Lavrov, per il tango ci vogliono due persone. Se gli ucraini sono decisi a provocare un’esplosione, la Russia non può impedirlo.
Conclusione: in questo momento non vedo come si possa evitare un’escalation militare, o addirittura una guerra, tra il Banderastan e la Russia. In poche parole, non avviare una tale escalation è impossibile per l’attuale regime Nazista a Kiev: non ha davvero nulla da perdere e molto da guadagnare, soprattutto tempo e controllo politico sull’Ucraina occupata dai Nazisti.
Alcuni si chiederanno se la Russia non possa indicare alla leadership ucronazista che saranno personalmente uccisi se innescano una tale guerra. Il problema qui è puramente politico: colpire Kiev è una proposta drammaticamente diversa dal “solo” imporre una no-fly zone sulla LDNR. Se la Russia facesse ciò che gli Stati Uniti hanno fatto molte volte (colpire il quartier generale militare, distruggere edifici simbolici, ecc.) ci sarebbero inevitabilmente molte vittime innocenti e potete contare sulla macchina della propaganda Anglo-Sionista per trarne il massimo.
Alcuni suggeriranno che la Russia potrebbe inviare una squadra di forze speciali per uccidere selettivamente Ze e alcuni altri ucrofenomeni da baraccone selezionati. Di nuovo, fattibile, ma immaginate le conseguenze politiche: ciò “dimostrerebbe” che Putin è un “sanguinoso assassino del KGB” e un pericolo per tutto il “mondo democratico” (cioè gli stati vassalli degli Stati Uniti).
Questo è il mondo di Tom Clancy, non il mondo reale là fuori. Putin non può pensare come Tom Clancy o la gente ignorante che legge le sue sciocchezze.
Finora, il Cremlino è stato molto silenzioso, il che è politicamente insostenibile, specialmente se gli ucraini continuano le loro provocazioni (cosa che faranno, perché non dovrebbero?).
Alla fine della fiera, riconoscere l’LDNR rimane l’unica opzione praticabile.
Il Saker
*****
Pubblicato su The Saker.is il 28 ottobre 2021
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
Su tutti questi discorso, ovviamente sensati e bene informati, pesa la solita “spada di Damocle”, costitutita dalle armi nucleari …
Il vero problema è sostanzialmente l’armamento nucleare e non convenzionale ed è proprio questo che tiene in vita quel cancro criminale chiamato “occidente”.
Oltre la forza manipolatrice di quella che nell’articolo è definita come propaganda anglo-sionista (in minuscolo, non meritando le maiuscole), ci sono le armi nucleari.
Senza quelle la Santa Russia sarebbe con buona probabilità già passata all’attacco (ovviamente per legittimi scopi difensiv) nel Balcani profondi e forse anche nel Baltico e gli usa-nato avrebbero subito sul campo un buon colpo, molto salutare.
Gli assassini occidentaloidi e finanz-globalisti-giudaici si nascondono dietro le armi nucleari, che gli garantiscono l’impunità.
Cari saluti
La Nazione Ucraina attuale vuole immolarsi per gli interessi geo-politici dell’Occidente (Nato-USA-UE)?
Putin indugia ,apparentemente ,per spingere il governo di Kiev ad attaccare l’etnia russa nel Donbas?
Formalmente le due repubbliche secessioniste non sono (ancora)inglobate nella Russia e quindi Kiev avrebbe titolo ,in base al diritto internazionale ad attaccarle militarmente?
Questa è una questione che non viene dibattuta nei Media occidentali, considerando che essi non sono liberi quando si rischia di nuocere agli interessi USA che tengono già i loro scarponi in Ucraina.
Più il tempo passa e più la Russia troverà che le è impossibile difendere il territorio Ucraino delle due Repubbliche che è stato ceduto a “titolo gratuito (-sine die) agli USA da parte di Kiev.
Saker non sembra avere fatto cenno meditato su questa questione che potrebbe però essere Argomento per il prossimo Video nella SITREP Mensile.
L’argomento è prioritario e proprio oggi dovremmo registrare la sitrep con Stefano. Non avremo grandi risposte purtroppo. Il trattato di Minsk è stato un aborto spontaneo, non è mai nato né mai è stato applicato o rispettato. In questa ottica anche le politiche tedesche hanno una relazione, visto che hanno tolto agli ucraini la possibilità di esportare gas in Europa. Sembra che il tema ucraino principale oggi sia “Non ci sono altre vie d’uscita se non la riconquista del Donbass”. Sono 7 anni che quella regione vive in stato di guerra per le ambizioni di una sola parte. Sarebbe un peccato continuare queste politiche, ma è troppo tardi. Non c’è alcuna marcia indietro possibile, per corruzione, per ambizioni regionali, per desideri geopolitici e strategici occidentali. Continueremo ad usare gli ucraini per giochi di guerra, rovinando la vita ad un sacco di giovani che avrebbero dovuto studiare, viaggiare e imparare, quando oggi devono solo sparare. Ed è un vero peccato che la popolazione stessa non se ne sia ancora accorta, dopo 7 anni di guai e dopo esser stata sfruttata in questo modo senza aver ottenuto alcun risultato positivo. Ne è valsa la pena? Bisognerebbe chiederlo a loro. La vita è migliorata a Kiev dopo il Maidan? C’è più ordine, più rispetto per le regole, meno inflazione, commercio a pieno regime, aziende produttive, lavoratori tutelati, famiglie benestanti, scuola e sanità più accessibili? Le notizie che riceviamo mostrano semmai l’opposto. La domanda rimane, come han fatto a non accorgersi di ciò che gli han fatto prima di fermarsi in tempo? E’ una lezione solo destinata a loro o avrà un significato anche per noi? Quanto siamo diversi dagli ucraini? Possibile che la propaganda che loro han subìto possa funzionare anche altrove?
Ci sono nazioni in Europa, ne cito 3, Germania, Francia e Italia, in cui il manganello viene usato troppo di frequente e troppo efficacemente. Così tanto che quando sento parlare di fascismo e oppressione e sento un primo ministro golpista accusare Putin di essere fascista mi vengono i brividi. In Europa siamo gli unici a picchiare i lavoratori in sciopero, siamo gli unici a introdurre misure restrittive per le persone e per il commercio. E c’è ancora gente che ci crede, che ammicca nei salotti perbene che la Russia è cattiva, che la Russia non regala il gas che dovremmo comprare. Ma la Russia è anche stufa dei nostri debiti, dei nostri “pagherò”. Quindi la Russia farà ciò che vuole con il nostro gas, lo venda ai cinesi, lo usi nel suo mercato interno. Ma sarà usato prevalentemente come arma nei nostri confronti, ed è un’arma che abbiamo consegnato noi stessi, proprio per provocare lo stato attuale da vittime che ci caratterizza così bene. Noi poveri al freddo questo inverno per colpa di quel dittatore a Est… Bella narrativa, ma fa acqua da tutte le parti. E che nessuno ci venga a dire che tutta sta pagliacciata era per equilibri strategici ecc…
Quindi si, gli ucraini saranno usati fino al loro esaurimento, che ottengano qualcosa o meno in Donbass è relativamente inutile, anche riconquistato non potrebbero fare nulla con le risorse ottenute, niente se non consegnarle ai loro padroni. In questa circostanza si può pensare che anche i soldati delle due Repubbliche siano usati allo stesso modo. Ed è vero, uno è un dispositivo d’attacco occidentale, l’altro è un dispositivo di difesa russo. Lo scontro è inevitabile, lo si può ritardare quanto si vuole, ma quello è il campo e lo è da anni. Non dimentichiamoci che quando vediamo movimento da una parte, c’è sicuramente movimento anche dall’altra, dubito quindi che il campo sia ristretto alla sola Ucraina. Ne vedremo delle belle lungo tutti i confini fino a che le provocazioni non avranno successo. La risposta russa è attesa e sarà la giustificazione per tutto lo schifo che verrà dopo.
A presto
Sascha