Da lunedì, le operazioni militari russe dentro e intorno al Donbass sono notevolmente aumentate.
Sebbene il suo Ministero della Difesa non abbia annunciato l’inizio delle operazioni di terra per liberare ciò che resta dell’occupazione ucraina del territorio del Donbass, da ciò che si vede sembra che il treno abbia lasciato la stazione.
Sergej Lavrov ha indicato che è iniziata la liberazione di ciò che resta del Donbass occupato, le sue osservazioni sono state citate in un articolo dello stesso giorno.
La liberazione del Donbass in tutto il suo territorio è solo questione di tempo.
Solo la durata e la tattica dell’operazione russa rimangono sconosciute.
Molto probabilmente, le forze russe si daranno da fare intensamente per dichiarare la missione compiuta il prima possibile, anche se il trionfo potrebbe richiedere settimane.
Per quel che vale, il burattino Zelenskyj ha detto quanto segue lunedì dal suo nascondiglio polacco:
“Ora possiamo confermare che le truppe russe hanno iniziato la battaglia per il Donbass”, col suo cosiddetto Capo di Stato Maggiore che ha aggiunto:
La “seconda fase del (conflitto) è iniziata ad est”.
Sfidando una realtà altrimenti indiscutibile, ha aggiunto:
Gli ucraini dovrebbero “credere nel nostro esercito (sic). È molto forte (sic)”.
Maggiori informazioni su questo di seguito.
In relazione alla battaglia per il Donbass e alla smilitarizzazione dell’Ucraina, lunedì il portavoce del ministero della Difesa russo, Generale Igor Konashenkov, ha annunciato quanto segue.
“La mattina del 18 aprile, i missili lanciati dall’aria dalle forze aerospaziali russe hanno sferrato un attacco di precisione contro il 124° Centro Logistico Congiunto del comando delle forze armate ucraine vicino a Leopoli.
Il centro logistico e un grande lotto di armi straniere consegnate in Ucraina negli ultimi sei giorni dagli Stati Uniti e dai paesi europei è stato distrutto”.
Lo stesso giorno, un grande deposito di munizioni ucraino è stato distrutto vicino a Kiev.
Era una struttura di riparazione per i missili tattici.
Concentrazioni di truppe, armi, munizioni e attrezzature ucraine sono state colpite anche dentro e intorno al Donbass.
La scorsa settimana, il Cremlino ha avvertito il regime di Biden di interrompere l’invio di armi in Ucraina o di affrontare “conseguenze imprevedibili”.
Secondo l’analista Larry Johnson, le forze russe controllano la “costa meridionale dell’Ucraina… con una combinazione di forze navali e di terra”.
La caduta di Odessa seguirà sicuramente, tagliando completamente fuori l’Ucraina dal Mar Nero.
Nell’Ucraina occidentale, le forze russe hanno distrutto tre siti in cui erano immagazzinate armi statunitensi/occidentali.
In questo momento, “secondo quanto riferito, i carri armati russi stanno bombardando le posizioni ucraine” intorno al Donbass.
Segantamente, le forze ucraine non stanno contrattaccando.
Se avessero avuto i mezzi, li avrebbero sicuramente usati.
L’assenza di contrattacchi è una chiara prova che le unità ucraine sono in difficoltà.
A Mariupol e altrove, centinaia di soldati ucraini hanno deposto le armi e si sono arresi – a migliaia per tutto aprile.
Johnson ha osservato quanto segue:
“La limitata capacità delle forze ucraine di rispondere in modo adeguato significa che le unità si sono accucciate e subiscono un brutale pestaggio”.
Se fanno capolino fuori dai bunker, è probabile che perdano la testa.
Oltre ad uccidere fisicamente i soldati ucraini, i bombardamenti sostenuti dalla Russia stanno anche uccidendo la volontà di combattere tra alcune delle unità.
Numeri significativi si stanno arrendendo alle unità russe”.
Preferiscono vivere piuttosto che combattere e morire.
Johnson ha anche sottolineato che se le forze ucraine stessero ottenendo successi sul campo di battaglia, ci sarebbero state conferenze stampa per pubblicizzarle.
La loro assenza significa sconfitte, non trionfi.
La Russia ha distrutto le capacità di comando e controllo ucraine.
L’incapacità dei suoi militari di “comunicare con le unità in prima linea e assicurarsi che siano completamente rifornite di munizioni, armi e cibo è una spirale mortale per qualsiasi organizzazione militare”, ha sottolineato Johnson.
I rapporti sugli scenari rosei di Kiev, dei suoi media controllati dallo Stato e dei media corporativi statunitensi/occidentali sono pura finzione.
In particolare, le loro notizie false non sono accompagnate da video e/o altre prove dei successi sul campo di battaglia ucraini.
È chiaramente perché non se ne sono verificati da quando è iniziata la campagna russa il 24 febbraio.
Essa sta procedendo come previsto per smilitarizzare e denazificare l’Ucraina, insieme al raggiungimento di altri obiettivi dichiarati.
È solo questione di tempo prima che la ‘missione compiuta’ venga annunciata da Mosca.
Per ridurre al minimo l’imbarazzo per la diffusione di notizie false mentre fingono il contrario, i media tradizionali probabilmente passeranno ad una nuova narrativa, continuando a colpire la Russia a tutto campo sulla base di argomenti di discussione forniti dallo Stato.
*****
Articolo di Stephen Lendman pubblicato sul suo blog il 19 aprile 2022
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
__________
La redazione di Saker Italia ribadisce il suo impegno nella lotta anti-mainstream e la sua volontà di animare il dibattito storico e politico. Questa che leggerete è l’opinione dell’autore; se desiderate rivolgere domande o critiche purtroppo questo è il posto sbagliato per formularle. L’autore è raggiungibile sul link dell’originale presente in calce.
L’opinione dell’autore non è necessariamente la nostra. Tuttavia qualsiasi commento indecente che non riguardi l’articolo ma l’autore, sarà moderato, come dalle regole in vigore su questo sito.
qualunque espediente che potranno trovare, per illudere o rincuorare i sostenitori dell’Ucraina, la dura realtà dei fatti sul terreno e presso l pubbliche opinioni ,( ve ne sono più di una che non sono costruite con le tecniche di manipolazione sperimentate della Nato),non potranno impedire che l’Ucraina si decida a rovesciare la su d’attuale classe dirigente.Se non lo farà o non lo facesse, il Paese dovrà rassegnarsi ad essere in amministrazione straordinaria fino alla rifondazione delle sue istituzioni politiche ed amministrative ,quest’ultime soprattutto, che sono l’immagine dello Stato.
Fin da subito si capiva che in ucrolandia non ci sarebbe stato l’auspicato rovesciamento di Zel da parte degli stessi militari ucraini perchè l’esercito è agli ordini diretti della nato e dei nazisti; si è capito che zel non si sarebbe arreso perchè i suoi burattinai nord atlantici volevano che continuasse; si è capito anche che il “popolo fraterno” di lavroniana memoria almeno nelle grandi città è sostanzialmente inesistente e schierato coi nazisti al governo.
Nonostante tutto questo abbiamo visto addirittura esponenti nato (quella tedesca ruffiana e altri) sfilare tranquilli per le vie di kiev o di butca, bandiere giallo blu continuare a sventolare su edifici governativi e pubblici, antenne televisive trasmettere la lercia propaganda nazista, treni sferragliare allegramente, armi nato arrivare a vagonate, luce , acqua e addirittura gas affluire normalmente nelle condutture dell’ucrolandia e , dulcis in fundo, abbiamo continuato a sentire i colpi di artiglieria ucronazi infierire contro la gente del donbass nonostante ci venisse detto che gli ucronazi erano racchiusi in sacche varie.
Non sono mancate neppure navi ammiraglia affondate e depositi di carburante incendiati e case russe bombardate da elicotteri nella stessa russia! Ho sentito la dirigenza russa minacciare fuoco e fiamme sia contro gli ucronazi che contro la nato: non mandate armi; colpiremo i centri decisionali a kiev…ma domando agli esperti: in una guerra questi centri decisionali non dovrebbero essere obiettivi prioritari da colpire? Le centrali elettriche, le altre per la distribuzione dell’acqua, le condutture del gas , non dovrebbero essere anch’esse tra gli obiettivi prioritari di un’azione di guerra ? Molti si sono impegnati a darci plausibili e anche dotte spiegazioni di tutte queste strane cose che sembrano contraddire principi elementari di qualsiasi azione bellica ma nonostante gli sforzi non mi sembra che ci siano riusciti bene! la nave incendiata era vecchia; gli elicotteri volavano basso; dovevano essere risparmiati i civili e gli ucronazi dovevano essere stanati uno ad uno in ospedali o acciaierie !
Mbè…se a occhi militari e intelligence la situazione prevedibile era questa, se la strategia militare non poteva che essere questa, per i russi tanto valeva starsene a casa a bere vodka in attesa di diventare lo spezzatino che i fautori del grande reset hanno in mente.
Attualmente le uniche zone che sembrano essere ancora in mano ai russi sono ad est , nel donbass e lungo la costa ma ad eccezione anche della tristemente nota Odessa! Tutto il resto è ancora in mano ai drogati nazisti d Zel sia a nord che nel centro che a occidente! Ah certo il 9 maggio sarà tutto finito, sentiremo le alte gerarchie del cremlino e lavrov stesso proclamare la vittoria e vedremo le truppe russe sfilare vittoriose per le vie ripulite di Mariupol…ma a me rimarrà il dubbio che l’unico ad aver vinto davvero e a guadagnarci in tutto questo bailamme sarà stato solo il vecchio rimbambito Usa e il suo giocattolo Nato!
Si, ho fatto un quadro forse troppo fosco e forse anche disfattista della situazione in ucrolandia e me ne dispiace perchè una sconfitta della russia sarebbe anche la mia sconfitta ma finchè sul palazzo della Rada vedrò sventolare la bandiera giallo blu , francamente non riuscirò a vedere vittorie russe.
Di certo se i russi hanno veramente intenzione di iniziare questa seconda offensiva si decidessero, perché ormai i tempi sono maturi.
Ho trovato questo commento di un utente su un altro sito, non so se si può postare. Io lo posto
1) Sicuramente la guerra attuale è un caso di studio, per la prima volta da decenni si affrontano avversari alla pari come livello tecnologico
2) La grandiosa Maskirova dei russi ha funzionato perfettamente nei primi giorni di guerra, la spinta velocissima verso Kiev, il prodigioso eliassalto ad uno degli aereoporti della città nelle prime ore di guerra, l’accerchiamento fulmineo dei principali centri al nord, tutto questo aveva due scopi, A: riuscire magari a convincere qualche ucraino dotato di buon senso a intavolare una trattativa immediata, obiettivo fallito perchè ormai è chiaro che nessun ucraino in ucraina governa qualcosa che non sia il suo stesso membro, e forse neanche quello, sono solo dei pagliacci eterodiretti, come il pagliaccio capo, B: trattenere le riserve attorno a Kiev e gli altri centri il tempo necessario per chiudere le strade di una possibile manovra verso il donbass, e questo è riuscito perfettamente, in quanto non si è avuta nessuna manovra su larga scala degli ucraini, niente di niente, ed ora ogni manovra sarebbe solo suicida, la concentrazione di forze ucraine ad est è destinata ad essere accerchiata del tutto e frammentata fino alla resa o al totale sterminio
3) Le guerre urbane moderne sono difficili anche per i macellai della NATO, che non si fanno scrupoli di fare carpet bombing a gogo prima di entrare, figuriamoci se si procede come fanno i russi che evitano di attaccare le infrastrutture più importanti, ad ogni modo Mariupol era sede di uno dei principali raggruppamenti delle elite di guerra NATO, gente esperta con le migliori armi, e non sono stati in grado di resistere che poche settimane, io ci vedo una grande capacità dei russi, non una debolezza, anzi, a mio avviso hanno avuto anche perdite superiori alle attese per la fretta, ormai ingiustificata dopo la fine del piano A.
Ad un profano potrebbe sembrare uno smacco dei russi, ma la citta ed il porto di Mariupol presi in cosi poco è un successo.
4) La Russia ha preparato questa guerra per anni, in quanto la parabola ucraina era scritta nelle parole e negli atti della cricca di nazisti drogati che ha preso il potere, la mancata reazione dell’europa alle leggi razziali dementi e peggiori di quelle naziste, la continua mattanza dei filorussi, le sparizioni di personalità ucraine di valore intellettuale filorusse, e tutto il circo degli orrori messo in piedi in ucraina con il beneplacito dell’europa e la direzione di utili pervertiti degenerati come il figlio di Biden. La preparazione è stata al livello industriale e tecnologico, prima che politico e militare, da tempo abbiamo parlato delle nuove fabbriche di componenti per l’industria bellica sorte in russia già dieci anni addietro, con i soldi degli accordi con la cina; la produzione di armi ad alta precisione avviene oggi in russia con ritmi che in occidente non sono realizzabili, e non saranno realizzabili nemmeno in futuro, specie se si mantiene l’embargo alla russia …. e questo è un prodigio strategico che da solo fa capire come questa guerra sia tutta contro l’europa, e specialmente contro germania ed italia, cosi come lo era stata quella contro la Libia, in libia hanno castrato germania e italia, ma qui vanno al colpo di grazia finale.
5) Sui centri “decisionali” si è già risposto, non decidono nulla, sarebbero solo attacchi terroristici, non c’è un coordinamento centrale ucraino della guerra dal primo giorno di ostilità, i centri decisonali effettivi collegati alle strutture NATO sono attaccati, eccome, specie quelli che hanno personale estero, di solito vengono attaccati con missili di riguardo, ancora non si è capito come sia stato distrutto un bunker profondo al confine polacco, mentre altri centri del genere hanno avuto la visita del reverendo Kinzhal, o sono stati premiati con qualche missile da crociera a lunghissima gittata che ha volato a 5 metri da terra per tutta l’ucraina, etc etc. man mano che le informazioni sul campo si coordinano la velocità di azione tra targeting e soppressione aumenta a dismisura su questi “centri”
6) La Moskva era sostanzialmente obsoleta, cio non toglie che la sua perdita sia uno smacco grave, puo darsi anche che ci sia lo zampino NATO, rimane un fatto che il sabotaggio sia uno strumento sempre adeguato in guerra, particolarmente nella guerra navale. In ogni caso il tutto non puo che incrementare la determinazione della marina russa nella guerra in corso, la Moskva non aveva alcun ruolo concreto, la sua scomparsa, visto che è salvo l’equipaggio, non lascia deficenze sostanziali alla flotta, certo i cantieri sono già saturi di lavoro, ma stanno per aprirsi almeno due importanti centri di produzione navale nella sfera russa, ci sarà modo di pensare ad una nuova ammiraglia.
Spero di poter intervenire più avanti con maggior dettagio su alcuni punti militari importanti per capire gli eventi
Rispondo a te perche’ alle volte non mi vengono pubblicate delle opinioni ( ammetto di aver le dita grandi con cui combino pasticci). Torno sull’ incrociatore affondato: secondo il nazista luttwak c’ e’ stato un ordine di colpirlo che non era stato concordato (pero’ siccome stefano orsi dice che la nave era oltre la gittata del missile) o e’ un missile nato con portata adeguata o ha operato un sottomarino nato. Ancora una volta la nato fa la guerra piu’ in alto dei russi che fanno operazioni speciali ( e’ una constatazione, non un’ ironia). Credo che l’ annullamento dell’ assalto all’ acciaieria abbia a che fare con la presenza di comandanti atlantici nei sotterranei, anzi lo spero, che rimangano li fino a quando finiranno le riserve del bunker antiatomico e ” mi raccomando niente mini sommergibili che salvano i nazinato scappati dalle fogne”.
Sì ,penso che- Alberto 1- abbia visto giusto ;
Putin non può e non deve farsi dettare la linea strategica che determinerà esiti tattici sfavorevoli sul campo da battaglia, quando si deve raccogliere il frutto della presunzione degli strateghi USA/Nato ,che “avrebbero” alcune importanti loro preziose risorse militari-scientifiche
negli scantinati profondi dello stabilimento -fonderia Azov.
In fin dei conti ,se fosse vero che hanno 2000 persone, dove scarseggia di tutto(acque e viveri), ma non delle malattie a causa di motivi igienici e per ferite, ebbene essi non possono combattere e salvarsi perché i russi non ingaggeranno attacchi che li spronino a resistere: L’inazione ed il timore che la Nato non intenda salvarli perché dovranno essere d’esempio nel loro valore per i soldati che dovranno ancora morire, attiverà atti di indisciplina dei militari di medio e basso rango e inizieranno a spararsi a vicenda mentre i russi attendono che la loro sorte si compia.
Qui entro una settimana o un mese non si materializzerà ,per la Nato, una Stalingrado ,a loro favore, ma una Teutoburgo modernissima, propiziata da un affarista demente che ,come il pro-console Varo al tempo di Augusto, guidava le legioni alla sconfitta.
(li, 21/4/22)
Varo Varo legiones redde! la follia di Augusto….
Putin ordina a Shoigu di impedire che passi una mosca attorno all’acciaieria, rinnovando la garanzia di vita a chi si arrende.
Prova di forza superiore.
Di signorile civiltà umana nella intensità delle passioni.
Di intelligenza tattica… perchè infognarsi nei cunicoli, quando bastano 4,5 giorni senza acqua?
Che lezione aiacron, ai Johnson, agli Amerikani!
Leggevo commenti in India, e presumo in tutti i continenti, della crescente stima verso la Russia, i Russi, Putin.
Si, ho letto commenti molto interessanti da molti, anzi da tutti e quasi tutti diretti, anche in contraddittorio forse proprio con me, ad approvare senza se e senza ma la strategia bellica dei russi.
Alcune vostre riflessioni forse sono convincenti e fondate altre un pò meno!
Si capiva subito, dopo solo 48 ore dall’inizio dell’operazione, che non ci sarebbe stata nessuna rivolta dell’esercito ucronazi contro Zel, nessuna resa di zel e degli altri fantocci, nessun sostanziale appoggio della stessa popolazione cittadina…tanto più che poi si assisteva a un crescendo di sanzioni e di propaganda usa-nato-ue infernali … capito questo bisognava cambiare immediatamente strategia …altro che fare i gentiluomini! Nessun attacco alle sedi di governo ucronazi, ai nodi stradali e ferroviari (col bel risultato che ora manderanno anche armi pesanti, carriarmati e quant’altro ai nazisti di zel) , niente di niente riguardo a centri di trasmissione propagandistici, centrali elettriche, acquedotti e gasdotti! Ma come credete che abbiano interpretato tutto questo le centrali decisionali estere e gli stessi nazisti ucraini se non come manifestazione di debolezza? e secondo voi questo non ha alzato il loro morale fino a livelli di arroganza? Le guerre, se non sbaglio, si vincono anche con azioni – seppur addirittura simboliche – che demoralizzano l’avversario e non solo coi carri armati e i missili! Cosa hanno coltivato nell’ animo tutti i nazisti e i loro sostenitori vedendo ancora sventolare la loro bandiera giallo-celeste sulla sede del governo e del parlamento? Orgoglio, senso di forza, disprezzo per i russi e via dicendo…questo hanno coltivato! E vi sembra poco? I russi avrebbero dovuto invece spezzare immediatamente il morale degli ucronazi! non lo hanno fatto perchè, temo, nei centri strategici russi ci sono personaggi che parlano ancora di “POPOLO FRATERNO” ; che sembrano voler rassicurare a destra e a manca che la russia non vuole occupare tutta l’ucraina e addirittura che si vogliono conservare i “poteri istituzionali” compreso quello di Zel, e che ora addirittura sembrano fare marcia indietro riguardo al fatto di far pagare in rubli il loro gas! Quante altre madri russe dovranno piangere i loro figli per scellerate scelte del genere caldeggiate proprio da centri di potere ancora eltsiniani presenti nel governo russo?
a Stefano grill),
–,l’ipotesi che avanzi potrebbe avere un fondamento di verità ,tuttavia, penso che Putin e i suoi avessero bisogno di una fortissima mobilitazione popolare interna di sostegno( che c’è stata nelle grandi città ma non nei centri minori, alla politica di difesa e di cautela della Russia verso la Nato e UK che significa “avversa” anche agli Stati guida che rappresentano gli USA: Germania-Francia -Polonia-Italia-Spagna.
Insomma, i russi ,anche quelli più lontani da Mosca ,devono sapere che è in gioco l’esistenza stessa della Russia se la Nato in Ucraina dovesse vincere.
Occorre dunque batterla sul campo di battaglia ma soprattutto nel suo apparato industriale che si è scoperto fragile e dipendente da fonti di energia che non controllano .
I tempi lunghi ,che si profilano del conflitto, dànno tempo alla Russia interna di comprendere lo sforzo bellico e la rivoluzione del modo di vivere che non si ispirerà più alla luci del varietà Hollywoodiano ma alla propria civilizzazione.
Intanto, la chiusura simbolica e di fatto dell'”enclave Nato” nelle viscere dell’impianto industriale Azov, sta producendo conseguenze positive sul morale delle truppe russe ma certamente disperate su quello dei sepolti vivi mentre i Media a Kiev raccontano un’altra Storia.
Infine: non deve passare inosservata l’evidenza che in Russia si stanno muovendo gli agenti esterni che favoriscono o eseguono attentati nella forma di incendi ,laddove non dovrebbero avvenire essendo strutture di ricerca scientifica e bellica. Due incendi nello stesso giorno sono già che sospetti.
Putin dovrà seguire le orma di Stalin che gli piaccia o no, rivedere l’efficacia dei servizi di sicurezza interni( spionaggio e anti-spionaggio) perché essa se non è garantita farà perdere la guerra.
Molto interessante il tuo discorso sulla necessità per la dirigenza russa che si diffonda ai 4 angoli del loro paese la consapevolezza, ancora forse mancante in molte zone, che la russia sta combattendo per la sua stessa sopravvivenza geopolitica e per i suoi valori.
Però non ne sono del tutto convinto! resto sostanzialmente dell’idea che la moderazione russa sia dettata da una componente interna al governo e che sotto traccia agisce affinchè la russia di Putin e dei generali russi esca sostanzialmente sconfitta da questa prova! E’ la 5a colonna interna che frena l’azione, quella dei medvedev che ora si fingono patrioti, quella dei Peskov e in parte, anche se è considerato quasi blasfemo dirlo, quella dei Lavrov! Da quanto ho letto, l’incrociatore Moskva è stato distrutto da un missile Nato fornito agli ucraini da un paese nordico della nato la quale , non solo ha fornito agli ucraini missili e coordinate dell’obiettivo ma probabilmente ha provveduto anche a ingannare con mezzi elettronici i mezzi difensivi della nave. La sede centrale di un’istituzione russa che a 180 km da mosca si dedicava allo sviluppo di aerei invisibili è stata sicuramente sabotata da intelligence nato in combutta forse con elementi interni, lo stesso dicasi riguardo a un altro centro chimico e roba del genere (tanto per buttare fango sulla russia che sarebbe dedita alla costruzione di armi chimiche) ; degli elicotteri ucraini distruggono un deposito di carburanti senza la minima reazione russa e poi ci riprovano sparando su centri abitati! omuncoli nazistoidi della ue e usa si permettono di passeggiare tranquilli per le vie di Kiev e spargere veleno contro la russia “aggressiva”… gasdotti funzionanti a pieno ritmo sia in ucraina che nella stessa ue …mi domando se tutto questo si concilia con una guerra che non è semplicemente un’operazione di disinfestazione in ucraina ma oramai è una guerra a tutto campo tra russia (e suoi alleati) da una parte e pressoché tutto l’infame, criminale, apertamente nazista o filonazista , campo occidentale. Sarebbe potuto succedere tutto questo se i russi avessero adottato una strategia più aggressiva (e non parlo di bombardamenti a tappeto delle città ucraine) ? Ne dubito! In russia c’è chi fa il doppiogioco e la cosa mi preoccupa! Quand’anche la russia riuscisse a vincere completamente nel donbass e, conquistando anche Odessa, riuscisse a chiudere il resto dell’ucraina in un imbuto isolato dal mare, sarebbe sufficiente questo per parlare di “smilitarizzazione” e di “denazificazione” dell’ucraina? sarebbe sufficiente per mettere al sicuro la russia da attacchi nato da tutto il resto in mano ai nazi-Zel-anti? Non credo proprio! Con le sue mollezze la russia ha permesso a dei nazisti ucraini di inscenare quello che il mondo occidentale ha descritto come un genocidio di civili a Butcha (scusa se non scrivo il nome in modo esatto); quanti civili antinazisti avrebbero potuto scappare dalle città maggiori se ci fosse stato l’azzeramento delle centrali elettriche, del gas e quant’altro? Molti di quelli che invece sono rimasti falciati dai mitra nazisti! Ancora oggi ci sono i Lavrov che parlano di popolo ucraino fraterno (lo stesso che ha preso e armi e ha costruito molotov per ammazzare russi) e si sperticano a dare rassicurazioni che la russia non intende occupare tutta l’ucraina! Non puoi occupare tutta l’ucraina? e perchè mai non sarebbe possibile? ci sono stati altri che hanno occupato continenti interi pur essendo una popolazione di pochi milioni di imperialisti o colonizzatori! Non vuoi occupare tutta l’ucraina? benissimo, ma almeno distruggila assieme a ogni via di comunicazione che ancora oggi permette alle jene occidentali di mandare tonnellate di armi anche pesanti e miliardi di dollari ed euro!
Un saluto amichevole da parte mia
D’accordo con la tua analisi, e aggiungo che voler a tutti i costi continuare a sostenere le economie europee con continue forniture di gas e petrolio è a dir poco demenziale.
A Zhporizha c’è il litio.
Va assolutamente presa, e già è alla Duma la proposta della ricreazione del vecchio oblast imperiale di Tauride.
Nikolaev apre le porte verso Nord e verso Odessa… e la Transnistria.
Ancora un rilievo a quei russi veri, soprattutto a Mosca, che dicano o pensano che gli Ucraini siano un popolo russo ,fratello di quelli più a est.
Nossignori; essi sono un’ibridazione dello stesso popolo(forse maggioritario), dal punto di vista del patrimonio genetico ma non da quello culturale.
Gli ucraini occidentali si sono scelti ed hanno sostenuto ,per ignoranza o per convinzione ,un’élite di basso e apri livello culturale, disposta a essere corrotta dal denaro occidentale ed ha eseguito tutti gli ordini che venivano loro impartiti.
Se perderanno il conflitto in corso ,non sarà per domani o dopodomani, si andrà per le lunghe finché le parti coinvolte dimenticheranno le cause del conflitto ,ma non le crudeltà del presente che prevarranno e vincerà il più determinato ma non il più armato da paesi stranieri–globalisti -che vorranno riscuotere i profitti del conflitto.
Ucraini!? un coacervo di popoli che non si meritavano l’élite che li sta disperdendo in terre altrui(emigrazioni in Europa ) né potranno, in futuro ,rivendicare alcunché.
(venerdì 22-aprile 22)
Avete scritto “Donbass occupato dagli ucraini” : il Donbass è una regione dell’Ucraina, suddivisa in 3 oblast (provincie), Ucraina è stato indipendente dal 1991. Ma perchè ricordare a voi una cosa nota a tutti da tanto ? La volontà di secessione è un altro aspetto, comune a tante situazioni passate e presenti, ma definire “occupata” una regione di uno stato ….. mi sembra inopportuno. La Russia, quando la Cecenia ha proclamato le secessione, cosa ha fatto ? ha ripristinato (giustamente) la legalità. Era giusto definire la Cecenia “occupata” dai russi quando ne faceva parte da secoli ? per per no, come non è giusto definire il Donbass “occupato” dall’Ucraina.
sig. Giorgio, lei semplicemente intorbidisce le acque dei fatti storici a suo uso e consumo e forse anche di qualcuno che le ispira questi interventi mistificatori.
Pur di giustificare l’ingiustificabile, Lei dimentica di dire che i poroscenko , gli zel e quelli prima di loro sono andati al governo a seguito di un golpe che ha sbattuto fuori il legittimo presidente (regolarmente eletto) dell’ucraina…un golpe finanziato e voluto da criminali nato-usa-ue.
A seguito di questo molti posti governativi e anche militari sono stato occupati da personaggi che anche sfacciatamente si rifanno all’ideologia nazista.
A differenza di quello ucraino, la russia che ripristinò la situazione in Cecenia , disconoscendone l’autoproclamata e presunta “indipendenza” (ma indipendenza da chi? non certo da centri di potere imperialistici che avevano sobillato e favorito quella scissione tra cecenia e russia), non era certo uno stato nato da un golpe nè i suoi dirigenti erano impregnati di nazismo come quelli attuali ucraini!
Dunque, mentre non è possibile parlare di “occupazione russa” della Cecenia, solo in questo modo è possibile invece definire la pretesa del governo golpista ucraino di portare sotto la sua autorità le regioni indipendentiste del donbass…regioni, tra l’altro, che hanno dovuto e voluto staccarsi dall’ucraina sia perchè il governo golpista ucraina voleva disconoscerne addirittura il diritto di usare la lingua russa di sempre, sia perchè quel governo si era macchiato di crimini degni solo di golpisti e di nazisti (le ricordo i fatti di Odessa dove decine di persone furono uccise e anche bruciate vive), sia perchè quel governo era chiaramente e in modo conclamato di ispirazione nazista. Peraltro quelle regioni, almeno inizialmente, non chiedevano altro che il riconoscimento dei loro diritti di autonomia e solo a seguito del rifiuto di ottenerli, hanno voluto staccarsi dall’infame regime ucraino venduto all’imperialismo.
(articolo di Rozin(dal sito di Colonel Cassad di oggi 22/4/22) che non mi ha lasciato copiare la cartina della posizione geografica:tuttavia la potete trovare sul suo sito, se vorrete fotografarla con smartphone).
Vengo alla questione ,come tecnico di manutenzione di infrastrutture ferroviarie (corpo stradale, manufatti di ponti in muratura, in cemento armato, in travate metalliche , sottovia, muri di sostegno etc.
==============================================================
Mi ha sorpreso che nei commenti dei frequentatori e della redazione di Rozin non ci fosse alcuno che commentasse sull’idea di qualcuno che imprecava contro i russi che non hanno ancora fatto saltare i ponti o renderli inagibili per impedire la logistica di materiali di consumo e di impiego di mezzi e autoveicoli pesanti:autocarri speciali e carri armati ,da e per il fronte, dai centri di stoccaggio ad occidente di Kiev , e verso il Sud ed Est.
I russi ,hanno detto che non vogliono distruggere l’infrastruttura per motivi politici del dopo conflitto e qui si può comprendere ,tuttavia nessuno dei militari di vertice sembra che abbiano pensato che si può renderle intransitabili ,sia per brevi periodi ,medi o lunghi?
Si può e si deve fare e trovo strano che il Genio ferrovieri che esisterà immagino anche in Russia non li abbia ancora messi in atto.
Vi spiego cosa si può fare con “poca spesa e tanta resa”.
Si deve lavorare di notte proprio quando gli ucraini si affidano a far viaggiare i treni contando sulla scarsa visibilità notturna.
Come? Una squadretta-pattuglia operativa ,di almeno sei operai militarizzati delle ferrovie ,che hanno esperienza di lavori ferroviari, vanno sul posto scelto,considerando anche le vie di fuga, in caso di imprevisti , portando con se gli attrezzi necessari con una coppia di bombole cariche dopo averne provato l’efficienza ad ossigeno e propano oppure acetilene; in mancanza di propano ( per ossitaglio); poi si effettuano due tagli delle rotaie ( ci vogliono non più di tre minuti per taglio se la rotaia è del tipo inferiore a 60kg/ml,di almeno un metro lineare di una rotaia su una sola fuga(non c’è bisogno di tagliarle tutte e due).Tente presente che per ripristinare la continuità ci vorranno almeno mezza nottata se non si troverà lo spezzone di rotaia e l’attrezzatura necessaria ed il personale idoneo ad intervenire.Nel frattempo il treno è a disposizione per la distruzione con attacco dall’alto con droni o aerei.
Un metro di binario ,con traverse in c.a.p. e rotaie saldate, è armato con rotaie del peso 50 U o di 60U( kg/ml). dove sul numero indica che si tratta di rotaie unificate del peso per ml indicato in rilievo sull’anima della rotaia che non la si deve lasciare sul posto ma bisogna portarla via o buttarla lontano dal posto e nasconderla .
Quando il treno arrivasse sul posto (dove non c’è più il metro di rotaia )esso svia e la locomotiva si rovescia a seconda della velocità, fra una stazione o l’altra .
Immaginate quanto ci vorrà di tempo per rimediare al sabotaggio soprattutto se non esistono strade vicino alla ferrovia e non ci sono carri ferroviari attrezzati nelle due stazioni limitrofe e nemmeno il personale idoneo.
Se la linea è attrezzata modernamente con binari circuitati i sezioni di blocco e segnalamento ferroviario luminoso collegato alle sezioni di blocco, se si effettuiamoci anche solo un taglio viene a mancare o a ridursi la continuità elettrica e nella stazione nell’apparato luminoso si comprende che c’è stata o un’anormalità il linea che costringe ad effettuare accertamenti sul posto,cosa che non si vuole che accada.
Occorrerà allora che il taglio e rimozione della rotaia sia eseguito quando il treno sia già partito e sia in linea fra una sezione di blocco elettrico ed un’altra perché ci sono ogni 1200 mt ( si chiama “spazio di frenatura” questa lunghezza),dei segnali luminosi il cui aspetto luminoso ( a colori :giallo-rosso-verde -, indica se la sezione di binario successiva è libera ed il successivo segnale è a luce verde(via libera) o gialla( avviso che la sezione successiva è occupata); se invece il segnale è rosso significa che il treno si deve fermare e poi procedere con”marcia a vista” a velocità limitata -30km/h -per la frenata d’urgenza.
Capite bene che questa operazione di guastatori che impediscono o perturbano la circolazione è già un modo per non far sentire l’avversario al sicuro nelle sue azioni presenti e future.
Bisognerà sperimentarle.(avvisate il ministro della difesa:il buon Sciogu): “cosa hanno fatto in proposito i tuoi sottoposti?” Tiragli le orecchie!
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
(questo è l’articolo copiato)
Ponti sul Dnepr: dove colpire per interrompere il rifornimento di truppe nell’Ucraina orientale
Una barriera naturale in Ucraina è il fiume Dnepr, che divide il paese in 2 parti. Le principali ostilità (ad eccezione del fronte Nikolaev-Kherson) si svolgono sul territorio dell’Ucraina orientale (riva sinistra).
Di conseguenza, il gruppo più attivo delle forze armate ucraine si trova sulla riva sinistra e per rifornirlo viene utilizzata l’infrastruttura di trasporto (ponti) posta sul fiume Dnepr.
Ad oggi il fiume Dnepr è attraversato da 25 ponti:
▪️ 9 ponti stradali (di cui 2 utilizzati anche come ponte della metropolitana);
▪️6 ponti sono convenzionati con centrali idroelettriche (alcuni ponti hanno binari ferroviari);
▪️ 4 ponti ferroviari;
▪️ 7 ponti combinati (stradali e ferroviari);
▪️ 1 ponte pedonale.
Di questi, solo tre controllano le forze armate RF.
Le vie di trasporto che passano attraverso la centrale idroelettrica devono essere disattivate mediante scioperi agli attraversamenti sopra le chiuse ove necessario (un ponte parte dalla centrale idroelettrica del Dnepr, che deve semplicemente essere distrutto).
Sebbene il ponte Podolsko-Voskresensky a Kiev non sia stato ancora completato, le fotografie mostrano che le sue condizioni tecniche consentono il trasporto di attrezzature e personale delle forze armate ucraine attraverso di esso.
Una domanda a parte sul ponte pedonale di Kiev: è decisamente impossibile trasportare attrezzature attraverso di esso, solo personale. Puoi considerare l’opportunità di preservarlo per i bisogni degli abitanti di Kiev. Oppure non pensare e anche distruggere.
È necessario adottare l’approccio più responsabile per proteggere i ponti che sono controllati dalle Forze armate RF: la distruzione di questi ponti interromperà effettivamente i rifornimenti al nostro gruppo di truppe sulla riva destra del Dnepr e creerà minacce alla cattura di Cherson. E ci vuole tempo per costruire pontili.
▪️Avtomobilnye ponti:
➖Metromost – 50.442501, 30,563,779 mila
➖Most linea T0412 – 48.534451, 34,595,396 mila
➖Most Patton – 50.426439, 30,579,051
mila ponte ➖Podolsko Resurrezione – 50,472,893 mila, 30,534,585 mila
➖Severny Bridge – 50,490,727 mila, 30,535,89 mille
➖Tsentralny Bridge – 48,475,458 mila, 35,055,637 mila
➖Yuzhny ponte (Dnepropetrovsk) – 48.410023, 35.095007
➖yuzhny bridge (Kiev) – 50.395044, 30.587853 ▪ ️
Ponti ferroviari:
Bridge di ➖Zh / D Rafforzimento – 50.415300, 30.581998 ➖
Memefo-Kherson Bridge – 48.467118, 35.082528
➖ Ponte ferroviario di Memefovsky – 50.483749, 30.541933
▪️matsa HPP:
➖DNeprovskaya HPP: 47.870910, 35.082297
➖Kanevskaya GES – 49.762001, 31.465413
➖Kievskaya GES – 50.589581, 30.506533
➖Kremenchugskaya GES – 49.073305, 33.250628
➖Srednedneprovskaya GES – 48.546577, 34.540022
▪️Peshehodnye ponti:
➖Parkovy ponticello – 50.456628, 30.534055
▪️Sovmeschennye ponti:
Ponte ➖Amursky – 48.485541, 35.025935
➖Vantovy Bridge – 47.842485, 35.085464
➖Darnitsky Bridge – 50.415142, 30.583059
➖Kaydaksky Bridge – 48.497858, 34.965484
➖Kryukovsky Bridge – 49.051567, 33.424058
➖Most Trasfigurazione – 47.845719, 35.084378 (colpito il 21 aprile, il tecnico condizione sconosciuta ( https://t.me/rybar/31562) ➖Diga
di Cherkasy – 49.479441, 32.039883
https://t.me/boris_rozhin/44173 – zinc
Come mai un animale mangia **** come kuleba è ancora vivo?
A Kharkov, conquistato intatto – ex URSS – il più grande arsenale d’Europa… dentro, di tutto, anche moltissime forniture occidentali.
La stampa russa sta riprendendo
quella turca secondo la quale 50 ufficiali francesi sono bloccati nell’Azovstal. Macron in persona avrebbe ordinato di non arrendersi mai… i 2 tentativi di evaquazione con elicotteri erano di fonte francese.
Però vanno colpiti anche i rifornimenti di armi occidentali via aerea e ferrovia!
Trudeau ha annunciato l’invio di obici che colpiscono a 30 km.
Prima o poi i russi diranno agli occidentali Nato e USA:” sappiate che se continuate ad alimentare i mezzi bellici all’Ucraina vi dovete considerare combelligeranti con tutte le conseguenze del caso” .
Naturalmente non sarà credibile se continuerà a fornire l’Europa del suo gas solo per incamerare la loro valuta che sprofonderà nel momento in cui il terzo e quarto Mondo avrà capito che USA e l’Europa non producono nulla che possa loro servire.
Credo che Putin e il capo cinese si siano intesi a non staccare la spina ma di attendere e vedere come e quanto resistono ad abbaiare e menare la clava.
“Prima o poi i russi diranno agli occidentali Nato e USA:” sappiate che se continuate ad alimentare i mezzi bellici all’Ucraina vi dovete considerare combelligeranti con tutte le conseguenze del caso”
A me sembra che l’abbiano già detto ma non mi pare che sono seguiti i fatti alle parole! certo i russi bombardano qualche deposito di armi rimpinguato dalla nato ma quante ne arrivano ugualmente ai nazisti di kiev?
A me sembra che i russi puntino essenzialmente a prendere il donbass e la costa sul mar nero lasciando all’imperialismo tutto il resto…in tal caso non credo proprio che si potrà parlare di ucraina smilitarizzata e denazificata…in aggiunta forse i russi puntano ad avere la dichiarazione di neutralità di quello che resterà in mano agli ucraini…ma per quella gentaglia e per i loro burattinai non solo i “verba” ma anche gli “scripta volant”…io/noi speravamo che fosse l’inizio di una nuova era e invece tutto rischia di finire in un aggiustamento tra le parti almeno per un lasso di tempo finchè non ci sarà uno scontro davvero generale…forse nel 2030?