Ci sono state un sacco di critiche per come Givi e il Battaglione “Somali” hanno trattato i prigionieri della giunta, compreso quel colonnello che, sembra, fosse al comando della 93 esima Brigata della giunta. Lasciatemi subito dire che sono perfettamente d’accordo con chi sostiene che un tale trattamento dei prigionieri ha violato le Convenzioni di Ginevra, non ho nessun dubbio in proposito.

La legge (o come dovrebbe essere in un mondo perfetto)

La prima cosa da dire qui è che le Convenzioni di Ginevra  si applicano in primo luogo ai conflitti internazionali, non alle guerre civili. In realtà esiste un Articolo Comune n°3 che sembra fatto su misura per i “conflitti non-internazionali”. Questo Articolo Comune n°3 ha una sezione “c” che proibisce: “oltraggi alla dignità personale, in modo particolare il trattare ( prigionieri) in modo umiliante e degradante”. Siccome lo scopo di Givi era precisamente quello di umiliare i suoi prigionieri, si può affermare con certezza che quello che ha fatto ha violato le Convenzioni di Ginevra.

Nonostante questo,

C’è da dire che nè la Novorussia, nè la Repubblica Popolare di Donetsk hanno mai firmato queste convenzioni. Questo non è comunque un buon motivo, perchè ci si potrebbe appellare alle usuali regole umanitarie ( le varie convenzioni, accordi e trattati sui diritti umani), regole che sono in ogni caso sempre applicabili. Assai più importante è però il fatto che le forze della giunta si sono macchiate di massicce e sistematiche violazioni dei diritti umani e delle regole di guerra e sono loro che dovrebbero essere considerate criminali di guerra a tutti gli effetti. Inoltre, nel caso non vestissero l’uniforme ucraina, queste truppe potrebbero essere considerate spie o mercenari non sottoposti alle Convenzioni di Ginevra (fatti comunque salvi i normali diritti umani).

Infine, tutto quello sopra riportato, presuppone che queste truppe agiscano agli ordini di un governo legale e legittimo, non di una giunta abusiva arrivata al potere con un colpo di stato autolegittimato poi con elezioni-farsa.

Così, mentre apparentemente Givi viola le Convenzioni di Ginevra, io penso che nessuna di queste accuse potrebbe reggere un dibattimento in sede giudiziaria. E se qualche violazione c’è stata, si tratta comunque di cosa di poco conto.

Il mondo reale (questa è la Russia!)

hqdefaultVa bene, adesso scendiamo nel mondo reale. Qui non siamo a Ginevra. Qui siamo a Donetsk. Penso che non ci sia molto da obbiettare sul fatto che questi prigionieri un tale trattamento se lo sono cercato. La maggior parte ha dovuto masticarsi le tanto amate mostrine ucraine e il comandate di brigata si è preso uno schiaffone (sonoro) da Givi. Dobbiamo essere onesti e dire le cose come stanno, giusto?

Quando i novorussi trattavano con umanità i prigionieri della giunta, li curavano, li nutrivano, li rivestivano, offrivano loro ogni sorta di ospitalità, ricevevo un diluvio di commenti del tipo “come è stupido essere gentile coi nazisti”. Adesso che il vero comandante di uno squadrone della morte governativo, un totale figlio di buona donna, si prende qualche schiaffone, ecco un’altra cascata di commenti su “Givi che viola le Convenzioni di Ginevra”. Ma andiamo!

Ho sempre detto che i membri degli squadroni della morte governativi non ricevono quel tipo di ospitalità che i novorussi danno ai coscritti dell’esercito regolare. Lasciatemelo ripetere qui: vengono giustiziati direttamente, tanti dopo un interrogatorio corto ma molto doloroso. Questo è quello che è successo ai Wahabiti in Cecenia, e questo è quello che capita ai nazisti in Ucraina. Sono trattamenti che violano i diritti umani? Assolutamente si. Mi addolorano? Assolutamente no. Questa è una guerra. Peggio, è una guerra civile. E la guerra è stata iniziata dalla giunta, non dai novorussi. Vi ricordo che, secondo quanto stabilito al processo di Norimberga, il crimine ultimo è l’”aggressione” perchè “racchiude” tutti gli altri. In altre parole, quella delle due parti che inizia la guerra (civile o no), è la responsabile principale di tutte le atrocità commesse nel corso di tale guerra.

Vi ricordo anche che questo Comandante di Brigata della giunta è anche il numero 3 in una lista elettorale del partito di destra (Pravy Sektor). E’ uno di “quelli che contano”, un vero nazista ucraino che smania dalla voglia di uccidere, ammazzare, torturare tutti, specialmente gli “scarafaggi” e i sub-umani” del Donbass.

Penso che Givi avesse tutto il diritto di fucilarlo direttamento sul posto.

Tutto quello che si è preso è stato uno scappellotto sulla sua testa da scimmione. E questo anche davanti alle telecamere. Dico che Givi ha fatto bene a farlo davanti ai fotografi, in modo che tutto il mondo potesse vederlo. Un vero ufficiale dovrebbe trattare così il capo di uno squadrone della morte.

Spero anche che i novorussi mettano sotto processo questo squallido schifoso nazista, che il processo sia pubblico e che si prenda 30 anni di galera (per principio sono contrario alla pena di morte e alle sentenze maggiori di 30 anni). E non credo che il Comitato Internazionale della Croce Rossa, o chiunque altro debba poter gestire questo criminale di guerra (fatta eccezione per psichiatri e studiosi di psico/sociopatologia). E per quanto riguarda il resto dei prigionieri, li rimanderei tutti a casa, sono solo spazzatura di nessun valore, che non vale una perdita di tempo.

Sono veramente e sinceramente triste per quei poveri ragazzi ucraini arruolati a forza per diventare carne da cannone della giunta e che vengono massacrati dall’esercito della Novorussia. Lo sono veramente. Ma in questo caso sono semplicemente incapace di provare una qualsiasi forma di pietà per questo malevolo pezzo di merda. Spiacente. Lo dico come lo penso. E se qualcuno mi dice che ho sentimenti crudeli e non cristiani, io concordo assolutamente. Vorrei poter provare una qualche forma di compassione cristiana per quel tizio, ma non posso. E non fingo.

The Saker

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