I servizi di intelligence della Repubblica Popolare di Donetsk hanno diffuso la mappa qui sopra, e affermano che questo è il piano di attacco ucraino contro l’LDNR:

Il sito web Colonel Cassad ha pubblicato un riassunto di ciò che include questo piano [in russo].
Ecco una traduzione automatica di questo testo:

L’intelligence dei servizi segreti della Milizia Popolare della DPR ha ottenuto un piano per un’operazione offensiva ucraina contro le repubbliche indipendenti, che abbiamo annunciato in precedenza.
Questo piano dell’operazione offensiva delle forze armate ucraine nel Donbass è stato sviluppato dallo Stato Maggiore ucraino e approvato con decisione dell’NSDC all’inizio di febbraio di quest’anno.
Lo scopo dell’operazione offensiva ucraina è di “ripulire” il territorio delle Repubbliche Popolari dalla popolazione di lingua russa, schiacciandolo nel territorio della Federazione Russa, ottenendo il controllo dell’intero territorio delle repubbliche popolari.
Secondo il piano dello Stato Maggiore, quasi tutte le formazioni e le unità militari pronte al combattimento sono coinvolte nell’operazione offensiva delle forze armate ucraine nel Donbass. Un gruppo d’attacco di truppe ucraine è già stato creato per l’aggressione.
All’operazione sono stati assegnati fino a CINQUE giorni.
Secondo il piano degli strateghi ucraini, nel D-Day deciso, si prevede di distruggere oggetti militari e civili sul territorio della DPR e della LPR a una profondità di 10-15 km, effettuando un massiccio attacco con razzi e artiglieria delle brigate di artiglieria 26, 43 e 55 delle forze armate ucraine, colpendo aerei, elicotteri e veicoli aerei senza pilota.
Vengono individuati i principali obiettivi della distruzione – posti di comando della Milizia Popolare, amministrazioni civili, infrastrutture critiche delle repubbliche, approvvigionamento energetico e idrico, siti di stoccaggio di armi pesanti definiti dagli Accordi di Minsk.
L’offensiva delle forze armate ucraine è pianificata da tre direzioni.
La direzione dell’attacco principale dell’esercito ucraino sarà KRAMATORSK – DEBALTSEVE.
L’attacco sarà effettuato dalle forze di 30 brigate d’assalto meccanizzate, 17 corazzate e 95 aviotrasportate delle forze armate ucraine, con il supporto di 26 brigate di artiglieria. Il compito immediato è raggiungere il confine ALCHEVSK–ENAKIEVO entro TRE giorni. L’ulteriore compito del gruppo è di raggiungere il confine della Federazione Russa entro DUE giorni.
Con l’adempimento del compito immediato, 81 brigate aeree e 25 aviotrasportate dovrebbero entrare in battaglia per lo sviluppo dell’offensiva.
Nella direzione di Azov, le forze di 53 brigate meccanizzate e 36 di fanti di marina, dalla linea Shirokino – STAROGNATOVKA, nonché il 501° Battaglione di Fanteria di Marina Separato dall’area di NOVOAZOVSK, con il supporto della 55a Brigata d’Artiglieria, dovrebbero avanzare in direzione di Komsomolsk, ed entro DUE giorni raggiungere la linea ILOVAYSK–ULYANOVSK, adempiendo così al compito immediato. Sviluppare ulteriormente l’offensiva lungo il confine della Federazione Russa in direzione di Krasnyj Luch.
Le unità della 12a Brigata Operativa della Guardia Nazionale ucraina opereranno nel secondo scaglione del gruppo tattico operativo “Sud”.
Il Battaglione Aidar, operante nell’area di responsabilità della 53a Brigata, ha il compito di prevenire la diserzione dei soldati ucraini.
Nella direzione di Lugansk, si prevede di condurre operazioni offensive limitate da parte delle forze di 57 brigate di fanteria motorizzata e 24 brigate meccanizzate, con il supporto di 131 unità di ricognizione separate delle forze armate ucraine dalla linea NOVOTOSHKOVSKOYE – POPASNAYA in direzione della località di ALCHEVSK. Dopo aver bloccato l’autostrada “M-30” Lugansk-DEBALTSEVE, il gruppo operativo-tattico “Nord” dovrebbe sviluppare un’offensiva in profondità delle difese dell’LPR per raggiungere la località di KRASNYJ LUCH e unirsi al gruppo “Sud”.
Durante i combattimenti, si prevede di circondare e bloccare i grandi insediamenti di DONETSK, LUGANSK, Gorlovka e ALCHEVSK.
Le unità di “Settore Destro” di stanza nelle aree delle località di STANITSA-Luganskaya e HAPPINESS dovrebbero effettuare un fuoco di disturbo sulle posizioni del NM, appoggiare le azioni di raid e sabotaggio della 79a Brigata.
Fino a 25 gruppi speciali mobili delle forze operative speciali “Ovest” ed “Est” sono dispersi lungo l’intera linea di contatto di combattimento al fine di bloccare le autostrade vicino alla linea di contatto di combattimento, condurre atti terroristici e sabotaggi.
Le cellule “dormienti” della SBU sul territorio delle repubbliche dovrebbero effettuare sabotaggi alle autostrade in profondità nel territorio delle repubbliche, la liquidazione e il rapimento di singoli funzionari della leadership delle repubbliche.

Boriz Rozhin (alias Colonel Cassad) ha aggiunto il seguente commento:

La Milizia Popolare della DPR è pronta a respingere l’aggressione, tutte le unità militari sono state messe in piena allerta e hanno iniziato a mobilitarsi. L’interazione con il comando della Milizia Popolare della Repubblica di Lugansk è costantemente mantenuta.
I piani del nemico si infrangeranno contro la difesa dei difensori delle repubbliche. Nel caso di un’aggressione ucraina, le perdite nemiche supereranno la portata delle operazioni fallite nel 2014-2015.

Il mio commento personale è questo:

Questo piano manca di qualsiasi tipo di originalità, tranne forse le idee sciocche di usare forze aviotrasportate, d’assalto aereo e persino anfibie in un luogo in cui la parte russa avrà mezzi A2/AA molto robusti e supremazia aerea. Il resto è semplice: provare ad isolare la DNR dall’LNR e la DNR dal confine russo. Tipicamente, gli ucraini lanceranno tutto ciò che hanno sin dall’inizio. Non credo che nessuno dalla parte ucronazista creda seriamente che funzionerà. Tuttavia, ciò garantirà un grande bagno di sangue e, a meno che le forze dell’LDNR non siano in grado di rallentare l’attacco ucraino al punto in cui diventasse inutile, ciò costringerà la Russia ad intervenire. Considerando che gli ucraini non sembrano aver pianificato una difesa in profondità in nessun punto della linea di contatto, e considerando la linea di contatto relativamente corta (circa 200 km) e la natura compatta della concentrazione di forze ucraine, sarei personalmente molto tentato di cercare di avvolgere l’intera forza ucraina con un movimento a tenaglia delle forze russe da nord-est e da sud, soprattutto se le forze LDNR riuscissero a “bloccare” l’attacco ucraino.

Nelle guerre passate abbiamo visto “calderoni” tattici – forse questa volta ne vedremo uno operativo?

In caso di successo, un tale avvolgimento operativo disarmerà sostanzialmente la maggior parte dell’esercito ucraino. E poiché amano così tanto i Nazisti, avranno la consolazione di sapere che la loro fine sarà una “mini versione” di ciò che è successo ai Nazisti a Stalingrado.

Inoltre, c’era un concetto militare statunitense chiamato FOFA (forza d’attacco al seguito [in inglese]) che invece di concentrarsi sulle forze attaccanti (a quel tempo, l’esercito sovietico) si sarebbe concentrata sulla distruzione delle forze di seconda linea per impedire loro di sviluppare l’attacco della prima linea e interrompere le linee di rifornimento. L’utilizzo di questa FOFA creerebbe anche le condizioni per un accerchiamento operativo.

Inoltre, dovrei menzionare che anche se gli ucraini avessero preparato una sorta di difesa in profondità, cosa che avrebbero davvero dovuto avere, un’altra opzione per i russi sarebbe quella di inserire un gruppo di manovra tattico (probabilmente un gruppo tattico di battaglione appositamente configurato e rinforzato) dietro le forze d’attacco ucraine. Ciò creerà il caos nella disposizione ucraina e costringerà i comandanti ucraini ad allocare forze per affrontare questa minaccia.

Conclusione: scommetto che l’LDNR terrà la linea o, almeno, rallenterà l’offensiva ucraina, che è interamente basata su una penetrazione piuttosto rapida dell’LDNR lungo un asse d’attacco principale, due secondari e uno minore. Se le forze dell’LDNR non riusciranno a tenere l’attacco, la Russia dovrà usare i suoi attacchi CAS, di artiglieria e missilistici per assistere le forze dell’LDNR in ritirata. Per quanto riguarda la Flotta del Mar Nero, può offrire sia supporto di fuoco che l’opzione di un sbarco anfibio. Anche la minaccia di uno sbarco anfibio vicino a Mariupol potrebbe paralizzare l’asse d’attacco ucronazsita più meridionale. Infine, a meno che l’attacco ucraino non sia un successo sbalorditivo ottenuto rapidamente (la cui probabilità è prossima allo zero), il morale ucraino crollerà non appena i loro soldati si renderanno conto che 1) il ritmo dell’avanzata è stato bloccato e 2) i soldati ucronazisti stanno morendo in gran numero (molto più che nelle prime guerre ucraine contro il Donbass).

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Nelle altre notizie

  • Entrambe le repubbliche dell’LDNR hanno decretato una piena mobilitazione.
  • I MiG-31K russi armati di missili ipersonici Kinzhal hanno sorvolato il Mediterraneo orientale.
  • I massimi funzionari statunitensi (Harris, Austin, Pelosi ecc.) sono tutti in Europa.

In una nota diversa, i gloriosi USA hanno inflitto una schiacciante sconfitta ai Negri della Neve pattinatori di Mordor:

Oh certo, i Negri della Neve hanno comunque ottenuto 3 primi posti su 4, ma almeno la terra dei liberi e la patria dei coraggiosi ha fatto singhiozzare disgustata una ragazza di 15 anni.

Mentre il New York Post ringrazia devotamente Dio per questa gloriosa vittoria, tutti possiamo apprezzare il leggendario senso del “fair play Anglo” e lo “spirito olimpico”: forse non abbiamo quello che serve per affrontare le loro forze armate, ma possiamo ancora sconfiggere un Negro della Neve sul ghiaccio, grazie a Dio per la WADA e anche per il CIO!

E, nel frattempo, ecco una lezione di “democrazia e libertà” degli scagnozzi di Trudeau:

Il Saker

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Pubblicato su The Saker.is il 19 febbraio 2022
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.

[le note in questo formato sono del traduttore]

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