Il blogger Russo Ucraino Yurasumy sembra di questa opinione

Ogni volta che trovo che il mio tempo non è occupato nello scrivere, amo leggere i commenti di quelli che, da sempre, lamentano il fatto che Putin abbia abbandonato al proprio destino il Donbass. C’è della gente in giro che, di nuovo in preda allo sconcerto, ci propone delle idee da loro considerate “logiche” ma che invece sono folli.

Secondo una di queste idee, sembrerebbe che l’Ucraina stia ricevendo dalla Russia del carbone “a titolo gratuito”. Nel Donbass questo non è un segreto per nessuno (e sto scrivendo a beneficio dei guerrieri seduti tranquillamente a casa che sono bravi soltanto a battere le dita sulla tastiera convinti che questo li renderà le persone più intelligenti del mondo). Dunque: il carbone che viene fornito (e che è stato fornito in tutto il mese di dicembre) è il carbone di Donbass. Naturalmente, la Russia non ha nulla a che fare con ciò. In effetti, in senso stretto, questo carbone è russo. E i soldi? I soldi vanno laddove il carbone si produce. I soldi arrivano nel Donbass. Viene utilizzato per gli stipendi e per la previdenza dei minatori.

E voi, i guerrieri della poltrona, non sapevate nulla di tutto ciò? Ecco perché si è guerrieri della poltrona: non potere capire; non volete nemmeno capire. Non avete occhi se non per le budella di qualcuno appese agli elettrodotti, viste in TV, ben sapendo che voi non potrete mai finire così. Quest’operazione fa parte, anche, dell’accordo di Minsk (per inciso, la burocrazia di Kiev continua a fare soldi su questo affare). È vero, finora il carbone viene consegnato in piccole quantità, perché Kiev sta avendo qualche ripensamento (però si poteva immaginare che ormai avessero capito il gioco). Ma il tempo lavora contro la junta. Quindi, a questo punto i ripensamenti saranno molto costosi.

Pertanto Kiev ha trasferito del denaro nel Donbass. Lo fa da molto tempo, e la sua strategia di strangolamento economico ha subito una cocente sconfitta (avrete notato forse come questo tema sia scomparso dai canali televisivi ucraini). Riguardo alle considerevoli somme di valuta ucraina circolanti nelle Repubbliche di Lugansk e Donetsk Kiev mantiene un silenzio imbarazzato (in un primo momento hanno sostenuto che fosse denaro falso, ma non potevano ingannare a lungo il pubblico ucraino). In Russia, i patrioti “del bel tempo” si lamentano di questo sviluppo, ma dovrebbero osannare quest’ultima tra le varie sconfitte subite dalla junta.

Per quanto riguarda l’energia elettrica che viene inviata in Ucraina, pensavo fosse chiaro da molto tempo. Ma a quanto pare non lo è. La Crimea è ancora collegata alla rete elettrica Ucraina (e lo rimarrà molto a lungo), il che significa che la Russia deve in qualche modo fornire un compenso per l’uso dell’energia elettrica in Crimea. Credo abbiano stipulato un accordo in merito molto tempo fa, ma non guasta ripassare la lezioncina. Hanno deciso di utilizzare allo scopo le riparazioni effettuate sul reattore n. 2 alla centrale nucleare ucraina meridionale (infatti, così si spiegano e i costanti blackout con le riparazioni del reattore n. 3 alla centrale nucleare di Zaporozhye). Il resto lo sapete già.

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Traduzione dall’inglese a cura di Alex Synge

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