È stato confermato ora che Aleksandr Zacharčenko è stato assassinato. Potete leggere alcuni dettagli in questo articolo di RT qui: https://www.rt.com/news/437357-head-donbass-republic-killed/
Questo omicidio mi spezza davvero il cuore, ma mi preoccupa e mi fa star male. Proprio come gli omicidi di Morotola o di Givi, questo omicidio dimostra che c’è un grosso problema con i servizi di sicurezza della DNR/LNR. Non so se sia pura incompetenza o tradimento, ma quello che è sicuro è che anche se gli omicidi di leader carismatici accadono in tutti i conflitti questa è l’eccezione, non la regola (quanti leader sono stati uccisi durante, per esempio, la Guerra in Bosnia ed Erzegovina?). *È* possibile proteggere comandanti e ufficiali (ci sono forze e servizi speciali che possono farlo molto bene). Quando diventa la regola, sicuramente c’è qualcosa di molto sbagliato.
Due anni fa ho scritto un articolo intitolato “L’assassinio di Motorola – domande a cui bisogna rispondere” per il quale sono stato criticato istericamente da alcuni ignoranti dilettanti, ma le domande che ho posto rimangono senza risposta oggi. Francamente, dubito fortemente che anche loro stiano rispondendo questa volta.
Nel mio articolo del 2016 mi chiedevo a chi giovava questa situazione in riferimento agli omicidi di tanti leader della DNR/LNR.
Ora mi faccio la stessa domanda sulla sistematica negazione che ci sia un grosso problema con i servizi di sicurezza della DNR/LRN.
Due anni dopo l’omicidio di Motorola, i novorussi non hanno chiaramente risolto il loro problema di sicurezza. Questo è il motivo per cui posso offrire la stessa conclusione che ho fatto due anni fa:
Idealmente, i russi dovrebbero mandare un patriota intelligente e spietato, come il Generale Šamanov, a Lugansk e Doneck e istruire la gente del posto (i generali russi sono molto bravi in questo genere di cose) e se offrono resistenza, basta buttarli fuori dal loro ufficio (i generali russi sono bravi anche in questo genere di cose).
Ormai quasi tutti i principali leader ed eroi novorussi sono stati assassinati ed è troppo tardi per fare qualcosa al riguardo. Ma qualcuno dovrà prendere il loro posto ed è proprio loro che i russi hanno bisogno di proteggere ora.
Vivere in una profonda negazione, esultare e sventolare bandiere va benissimo, ma non quando come risultato le persone vengono uccise.
“Con i Santi dona riposo, o Cristo, all’anima del tuo servo Aleksandr, lì dove non c’è dolore, né pena, né sofferenza, ma vita eterna”.
Il Saker
*****
Pubblicato su The Saker.is il 31 agosto 2018
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.
un Leader si può anche sostituire nessuno è indispensabile in questo caso questi eroi per “caso” ( comandante Aleksandr Comandante Givi Comandante Motorola ) nati dal basso amati dal loro popolo e non solo , caduti per mano spietata forse straniera anzi coordinata certamente con le centrali occidentali erano assurti a simbolo della liberazione del donbass erano duri e temprati dalle vicissitudini ciascuno di loro proveniva dal substrato popolare della nazione ( madre patria Russia )ciascuno esercitava prima di diventare comandante e che comandante un mestieri ordinario normale amavano profondamente il loro popolo e sprezzavano il pericolo è la morte ogni giorno ..hanno conservato intatta la loro purezza e il loro sogno fino alla fine e mai hanno rinnegato le loro origini popolari ciascuno di loro aveva un antenato caduto servendo la patria Sono stati abbandonati prima di tutto dai loro ..Putin avrebbe dovuto provvedere .Per noi stranieri e lontani ma in questo momento vicini la loro morte ci ferisce e ci mortifica erano anche i nostri eroi cerchiamo in qualche modo di raccogliere la loro eredità ..accanto al Che ora riposano in pace e trovano un posto d’onore tra gli eroi
sono d’accordo con Saker su tutta la linea ed aggiungerei che la sicurezza dei leader richiede una severità nel giudicare coloro che costituiscono il Servizio di Sicurezza.
Fino a quando non si raggiungerà un accordo politico, fra le parti Ovest/Est ,occorre considerarsi sempre sotto assedio e mai dare punti di riferimento a coloro che tradiscono e/o agli agenti ucraini infiltrati o spie di poter organizzare altri attentati.
MI sono fatto l’idea che per Kiev/Poroscenko è importante colpire il vertice/i perché un colpo riuscito incoraggia ancora a farne altri e pone le basi per scoraggiare i difensori della Repubblica.
In ogni caso non sappiamo ancora se i precedenti assassinii sono stati puniti con gli interessi.
La Rivoluzione di Ottobre vinse perché fu spietata contro gli avversari e bisogna che i resistenti di Donesk rammentino la Storia delle aggressioni da Occidente.
Qui occorre dire che i Russi non possono pensare di lagnarsi in modo diplomatico e/o di difendersi a distanza in Siria e non fare nulla sulla porta di casa; sarebbe una crimine o una dabbenaggine colpevole tanto quanto fece Stalin che si svegliò quando aveva i tedeschi sul Volga.
Putin non deve/dovrebbe dichiarare nulla ma fare e mimetizzare le forze militari di resistenza che non si devono vedere mai di giorno così da non dare punti di riferimento e poter meglio colpire come hanno fatto gli uomini di Kiev/Nato/Usa.
Sarà d’ora in poi una guerra notturna con infiltrazioni da ambo le parti ma la spunterà chi avrà più intelligenza e strategia.
A mio avviso il capo defunto non si era organizzato come del resto anche Givi e Motorola.
La Repubblica non ha bisogno di eroi morti ma di quelli vivi.