Venerdì scorso, il Vicecapo di Stato Maggiore della Repubblica Popolare di Donetsk Eduard Basurin ha riferito quanto segue:

Le forze ucraine controllate dagli USA continuano a mobilitare in maniera minacciosa un gran numero di truppe, armi pesanti e attrezzature lungo il confine con il Donbass.

Secondo l’agenzia di stampa di Donetsk venerdì scorso:

“Sei lanciarazzi multipli Smerch e due lanciarazzi multipli Uragan sono stati scaricati alla stazione ferroviaria di Krasnoarmejsk (Pokrovsk in ucraino)”.

Estremisti di Settore Destro pesantemente armati sono stati “distribuiti nella zona dell’Operazione Forze Congiunte di Shumy, Maryinka, Taramchuk, Chermalyk, così come i cecchini del 74° Battaglione di Ricognizione e il gruppo speciale Alfa del Ministero della Sicurezza dello Stato ucraino”.

“I depositi dell’artiglieria da campo fuori Dobropolye e Krasnoarmejsk vengono riempiti”.

“L’Ucraina continua i suoi tentativi di destabilizzare la situazione nel Donbass bombardando gli insediamenti”.

“I preparativi per risolvere il conflitto con la forza sono a buon punto”.

“Le unità CBRN, parte della 25a Brigata, hanno subito un intenso addestramento presso il poligono di addestramento di Anadol (sull’uso di) sostanze chimiche” per la guerra.

“Sostanze chimiche sono state consegnate ad Avdeevka e Krasnij Liman alla fine del 2021”.

“Il ministro della difesa russo Sergej Šojgu ha detto (che Kiev sta) preparando una provocazione con sostanze velenose”.

Carri armati con componenti chimici non identificati sono stati consegnati ad Avdeyevka e Krasnij Liman.

Lunedì, Donetsk News Agency ha riferito quanto segue:

La DPR “ha registrato attività delle formazioni armate ucraine volte a prepararsi per un’offensiva”.

“Tutti i congedi programmati sono stati revocati nelle unità delle 1a Brigata Corazzata, 53a e 54a Brigata Corazzata, 58a Brigata Motorizzata Separata”.

“I loro comandanti hanno l’ordine di rimanere in alloggi di dislocazione temporanea”.

“Autisti-meccanici e osservatori vengono dimessi urgentemente dagli ospedali”.

“Carri armati e squadre di artiglieria vengono inviate nelle aree di Volnovakha, Andreyevka e Dobropolye”.

“Unità speciali sono state schierate ad Avdeyevka, dopo aver completato i loro addestramenti sotto il comando di istruttori britannici presso il 142° Centro di Addestramento”.

“Il comando della Milizia Popolare della DPR raccomanda vivamente all’esercito ucraino di abbandonare i loro piani di offensiva contro il Donbass”.

“L’aggressione contro le Repubbliche non resterà impunita”.

“Secondo i rapporti e le fonti dell’intelligence, le forze di Kiev stanno addestrando rigorosamente unità di protezione dalle radiazioni, chimiche e biologiche, schierano sistemi lanciarazzi di grosso calibro nel Donbass e reintegrano le loro scorte di munizioni”.

Come orchestrato e diretto da elementi del Pentagono e della CIA in Ucraina, le sue forze armate sono pronte ad invadere il Donbass, se è questo quello che vuole la NATO.

Lunedì, il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha ripetuto ciò di cui la Donetsk News Agency aveva messo in guardia, dicendo:

Il regime di Kiev sta “concentrando un’enorme quantità di forze ed equipaggiamenti al confine con le autoproclamate repubbliche sulla linea di contatto”.

“(La) natura di questa concentrazione indica i preparativi per operazioni offensive e, in effetti, ora c’è una tale minaccia”.

“La minaccia di provocazioni di Kiev nel Donbass ora è altissima, anche più alta di prima”.

Secondo il Primo Ministro della DPR Denis Pushilin:

“La natura delle misure prese dall’Ucraina (mostra che quello che sta succedendo è) una preparazione per un’offensiva”.

“Sto parlando del fatto che (armi e) attrezzature (vengono) portate sulla linea di contatto”.

“Gli equipaggi dei carri armati sono in fase di preparazione, e i serventi di artiglieria e gli equipaggi di carri armati sono concentrati nei luoghi di schieramento in cui sono stati assegnati”.

La DPR “è in allerta perché da Kiev ci si può aspettare di tutto”.

Oltre un milione di cittadini russi vivono nel Donbass.

Se minacciati di aggressione, la Russia sarà eticamente e moralmente obbligata ad aiutarli.

Secondo il diritto internazionale, le nazioni possono agire legalmente per proteggere i propri cittadini in pericolo all’estero.

Secondo il Diplomat’s Handbook of International Law and Practice:

“(U)no dei principali doveri e funzioni dei diplomatici” all’estero è “proteggere i (diritti e) interessi dei cittadini” nei paesi in cui risiedono.

Questo è “un canone universalmente accettato del diritto internazionale”.

Gli estremisti che dominano il regime di Biden e le loro controparti chiave della NATO stanno cercando di trascinare la Russia in conflitto con l’Ucraina.

Se le forze ucraine invaderanno il Donbass e la Russia risponde per proteggere i suoi cittadini – suo diritto legale – Putin sarà falsamente accusato di aggressione.

Secondo lo Statuto di Roma del 2002 della Corte Penale Internazionale:

“(L’a)ggressione (è) l’uso della forza armata da parte di uno Stato contro la sovranità, l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di un altro Stato, o in qualsiasi altro modo incompatibile con la Carta delle Nazioni Unite”.

Include “la pianificazione, la preparazione, l’avvio o l’esecuzione” di quanto sopra definito.

Intervenire per proteggere i diritti e gli interessi dei propri cittadini all’estero in pericolo – cosa legale secondo il diritto internazionale – è qualcosa di diverso dall’aggressione.

Eppure sembra che la NATO dominata dagli Stati Uniti possa essere pronta a ripetere qualcosa di simile a quanto avvenuto contro la Russia nel 2008.

Istigato e diretto dal regime di Bush/Cheney, il despota georgiano Saakashvili attaccò l’Ossezia del Sud.

Cittadini russi in Georgia furono massacrati. La Russia intervenne per fermare la carneficina.

Il Cremlino ha accusato il regime di Saakashvili di aver massacrato oltre 2.000 civili.

In pochi giorni, le forze russe ristabilirono l’ordine, salvando molte altre vite.

Eppure fino ad oggi, e forse da sempre, il Cremlino è stato falsamente accusato di aggressione per aver fatto la cosa giusta.

Gli intransigenti del regime di Biden hanno in mente qualcosa di simile contro Mosca?

Intendono usare le forze ucraine per procura per invadere il Donbass?

Un gran numero di civili – compresi i cittadini russi – in pericolo sopporterà il peso maggiore dell’assalto?

In tal caso, la Russia interverrà per proteggerli come consentito dal diritto internazionale?

Il Cremlino sarà nuovamente accusato ingiustamente di aggressione?

L’invasione del Donbass – se si verificherà – darà fuoco all’Europa centrale?

Gli intransigenti del regime di Biden e i loro partner NATO che la pensano allo stesso modo rischiano di spingere le cose troppo oltre.

Il tentativo di trascinare la Russia in conflitto con l’Ucraina – se le cose andranno in questo modo – oltrepasserà la linea del conflitto tra est e ovest?

La Russia, importante sostenitrice della pace e della stabilità, non minaccia nessuno.

La NATO dominata dagli egemoni Stati Uniti minaccia la guerra globale con la sua rabbia per controllare altre nazioni, le loro risorse e popolazioni.

Guardando al futuro, il rischio di un conflitto tra est e ovest made in USA è minacciosamente alto.

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Articolo di Stephen Lendman pubblicato sul suo blog il 25 gennaio 2022
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.

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