Abbiamo l’onore di presentarvi alcuni tra gli articoli passati del Saker, tradotti dall’ottimo
sito www.ortodossiatorino.net,
vi invitiamo a visitarlo per meglio comprendere la Russia.
Questo articolo è comparso sul blog The Vineyard of the Saker il 11 agosto 2014
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Dietro di voi svolazzano i vostri possibili passati
Alcuni spiritati e folli, alcuni spaventati e persi
Un avvertimento a chiunque sia ancora al comando
Di prendersi cura del proprio possibile futuro
Roger Waters
Il 1 luglio ho scritto un breve pezzo intitolato “Novorossija – Sperate per il meglio, preparatevi al peggio, e accontentatevi di tutto ciò che sta in mezzo“, in cui osservavo i vari possibili esiti di quello che sembrava essere un imminente e massiccio attacco ucraino alla Novorossija. Credo che ora sia un buon momento per guardare alle spalle, osservare quello che è successo negli ultimi 40 giorni e confrontarlo con i possibili esiti.
Ci troviamo da qualche parte nel mezzo
In primo luogo, il miglior risultato possibile, che ho riassunto in questo modo: La speranza per il meglio è facile: la Resistenza della Novorossija mette in ritirata le forze naziste. Questo chiaramente non è accaduto e, francamente, era il risultato più improbabile. Tuttavia, devo notare che la distruzione del “Calderone del Sud” è un grande successo per la Resistenza che, credo, ha preso alla sprovvista la maggior parte della gente.
Allora, ecco come ho descritto il peggior risultato possibile:
Ma qual è la cosa peggiore che può succedere?
La cosa peggiore che può succedere è che un molti difensori della Novorossija siano uccisi, che le città di Slavjansk, Kramatorsk, Krasnyj Liman e altre siano sostanzialmente rase al suolo e la maggior parte dei loro abitanti uccisi, che la strada tra Donetsk e Lugansk sia tagliata dagli ucraini e che le forze ucraine penetrino in profondità all’interno di queste due città. Qui devo essere onesto, c’è una buona probabilità che tutto quanto sopra accadrà nelle prossime 24 ore.
Superficialmente, potrebbe sembrare che questo sia molto vicino a quello che è realmente accaduto. Tranne, ovviamente, che invece di farcela in 24 ore, gli ucraini ci hanno messo 40 giorni per raggiungere questo risultato. Poi, vi prego di considerare le seguenti “dettagli”:
1. La Strada Donetsk-Lugansk non è stata ancora tagliata, ma è minacciata, senza dubbio. Ma gli ucraini hanno paura di cadere in una trappola e di doversi di nuovo arrendere. Quindi, anche se le loro forze sono entrate alcune città in tale asse, si sono dovuti ritirare di nuovo verso le loro posizioni.
2. Tutti i combattimenti si svolgono nelle periferia suburbana di queste città e nessuna forza ucraina è entrata all’interno di Lugansk o Donetsk vere e proprie. Sì, stanno bombardando senza pietà queste città, ma lo fanno per frustrazione, perché chiaramente non sono in grado di sfondare le linee difensive della Resistenza.
3. La distruzione del Calderone del Sud ha aperto 165 km di confine tra la Novorossija e la Russia e questo significa che, lungi dall’essere in grado di separare la Resistenza dalla Russia, la giunta è ora in controllo ancor meno di prima di importanti posti di frontier.
In realtà, questi non sono dettagli, ma elementi cruciali del quadro strategico complessivo. Naturalmente, i civili stanno pagando un prezzo terribile per la mancanza di vero successo militare da parte della giunta, e questo tipo di orrore continuerà finché l’Occidente sosterrà pienamente la guerra di Poroshenko. Gli ucraini hanno bombardato edifici a caso, asili, chiese e persino ospedali. Purtroppo, questa è storia nota, questo è ciò che gli Stati Uniti hanno fatto in Serbia e Montenegro, questo è ciò che gli israeliani hanno fatto in Libano nel 2006, e questo è quello che stanno facendo ora a Gaza. Eppure, per terribili che siano queste atrocità, non le dovremmo scambiare per un qualche tipo di successo militare della giunta, ma tutto il contrario.
Nel mese di luglio, ho anche considerato la possibilità molto reale che le squadre della morte della giunta entrassero in realtà a Donetsk e/o a Lugansk. Ho scritto:
Anche se Poroshenko annunciasse che Donetsk e Lugansk sono “cadute”, questa sarà solo una dichiarazione vuota, alla pari con la “missione compiuta” di George W. Bush. Che cosa *veramente* accadrà è che il tipo di guerra locale cambierà. Non solo cambierà, ma il nuovo tipo (urbano) di guerra negherà quasi completamente l’attuale enorme vantaggio in termini di aviazione, artiglieria e armatura della parte ucraina. Quindi, se queste città “cadono” – vi prego di non disperate.
A quanto pare, la Resistenza non ha dovuto rinunciare a difendersi in quello che i militari chiamano “terreno misto” (vegetazione, piccoli villaggi, ostacoli naturali), né ha dovuto ritirarsi in profondità all’interno delle aree urbane per negare gli enormi vantaggi della giunta in termini di mezzi e di uomini. Così, anche se questo tipo di notizia “il peggio non è accaduto” non crea buoni titoli di giornale, è molto importante, soprattutto se si considera il quadro più ampio.
La corsa contro il tempo
La guerra in Ucraina si è ora trasformata in una pura corsa contro il tempo. Se si dà per scontato che la giunta ha una quantità infinita di tempo a disposizione per schiacciare la Resistenza allora possiamo solo concludere che la Resistenza sarà completamente spazzata via. Non importa quanto aiuto segreto viene dalla Russia, la giunta è seduta in cima ad enormi depositi di armi antiquate, ma ancora utilizzabili. La giunta ha pure un immenso serbatoio di risorse umane. Quindi, non importa quanto eroicamente e abilmente la Resistenza possa lottare, sul lungo periodo semplicemente non può vincere. Anche se assumiamo che le forze ucraine nel Donbass siano portate a un totale punto morto dalla Resistenza, una cosa è difendersi contro un aggressore e un’altra montare un’offensiva di successo. Quindi, anche se gli ucraini vengono respinti indietro intorno a Donetsk, questo significa che ben difficilmente Strelkov potrà lanciare un contrattacco fino a Kiev. Non importa come la si metta, a lungo termine gli ucraini sono destinati a vincere.
Inoltre, secondo molte fonti gli ucraini hanno imparato a combattere, anche se hanno imparato a spese di un enorme costo in vite umane. Un mese o due fa avevamo una guerra di coscritti incompetenti contro i combattenti della Resistenza per lo più anziani, ma addestrati al combattimento. Questo ora è cambiato. Naturalmente, gli ucraini hanno subito perdite terribili, e le subiscono ancora, ma ci sono sempre più segni che coloro che sono sopravvissuti hanno imparato la lezione nel modo più duro e che sono molto più difficili da sconfiggere rispetto al passato.
Tuttavia, ci sono molte ragioni per cui gli ucraini non hanno molto tempo.
- I primi freddi arriveranno in un mese o giù di lì, seguiti dall’inverno.
- L’economia ucraina corre a motore spento verso un arresto completo (previsto intorno a settembre-ottobre).
- L’Unione Europea ha appena realizzato che le sanzioni di ritorsione imposte dalla Russia saranno estremamente costose e politicamente divisive.
- La vera storia dell’aereo MH17 continuerà a fuoriuscire in un modo o nell’altro.
- Le élite ucraine si stanno già combattendo l’una con l’altra abbastanza apertamente.
- I massacri costanti da parte degli squadroni della morte ucraini stanno diventando sempre più difficili da nascondere.
Per tutte queste ragioni, Poroshenko e i suoi sponsor avevano tanto bisogno di una vittoria, e presto, qualcosa da mostrare per spiegare che il regime non è sfortunato e che la volontà dello zio Sam “sia fatta come in cielo così sulla terra”. Al contrario, ogni giorno che passa rende un intervento militare russo (improbabile ma sempre possibile) meno costoso politicamente. La linea di fondo è questa: il tempo è dalla parte della Russia, ma non dalla parte della Novorossija. Per la Novorossjia, la crisi è grave, gli orrori sono una realtà quotidiana della vita, e la difficoltà sono sempre più grandi. Eppure, la Resistenza della Novorossija ha fatto meglio, e molto meglio, di quanto io avessi temuto allora, e questo dovrebbe essere riconosciuto.
Opzioni russe al di là dell’intervento militare aperto
Tuttavia, dal momento che non sappiamo quanto entrambe le parti siano vicine al proprio di rottura, sembra che la situazione resti molto fluida, molto instabile e molto pericolosa. Io continuo a pensare che i russa devono fare di più per assicurarsi che la Novorossija non sia travolta (soprattutto se si considera la loro mancanza di profondità operativa, questo potrebbe accadere letteralmente nello spazio di 24 ore).
In primo luogo, la Russia dovrebbe aumentare in segreto i suoi aiuti militari, finanziari e tecnici, e probabilmente dovrebbe anche passare dalla sua presa di posizione ufficiale di “dichiarato non intervento” a una di “intervento limitato sulla base di motivi umanitari”. Per lo meno, se gli Stati Uniti e le sue colonie hanno potuto radunare una conferenza dei cosiddetti “Amici della Siria”, la Russia dovrebbe prendere in considerazione mosse politiche per contribuire ad alleviare la pressione sulla Novorossija. I paesi dei BRICS e i membri della SCO potrebbero dichiarare una situazione di emergenza sulla base della situazione umanitaria nella regione di Rostov. E se gli Stati Uniti vogliono considerare una missione umanitaria come un “intervento”, così sia! Chi se ne frega di quello che potrebbero dire gli Stati Uniti? A questo punto gli Stati Uniti hanno detto di tutto ed è inutile, credo, far finta che la prossima dichiarazione dei loro “pazzi” faccia una differenza nel mondo reale.
In secondo luogo, ora che la Russia ha imposto sanzioni economiche contro l’Unione Europea, la Russia dovrebbe chiaramente precisare ai suoi “partner europei” che queste sanzioni rimarranno finché l’UE continua a comportarsi come un “cagnolino dello zio Sam”. Mentre ufficialmente queste sanzioni sono una misura di ritorsione contro le sanzioni USA / UE, sono convinto che il loro vero scopo non è di rispondere alle sanzioni USA / UE, che sono piuttosto zoppe, ma di punire l’UE e di usare questa situazione per rompere l’asservimento totale dell’UE agli Stati Uniti. Questo è il motivo per cui la Russia ha scelto di utilizzare sanzioni settoriali, sanzioni che in modo molto preciso colpiscono le colonie americane più asservite (Polonia, Lituania) e, allo stesso tempo, le colonie americane più ribelli (Grecia, Francia, Spagna). Inoltre, la Russia si metterà ora a ri-orientare miliardi di suoi dollari / rubli lontano da quei paesi che hanno sostenuto lo Zio Sam verso coloro che non l’hanno sostenuto. Argentina, Brasile, Cina e altri stanno ora apertamente festeggiando la firma di grandi contratti con la Russia. Questo, a sua volta, significa che questi paesi avranno gradualmente un interesse personale sempre più grande nel mantenere eccellenti relazioni con la Russia, cosa che, a sua volta, darà alla Russia sempre più peso politico. La BBC ha riferito oggi che “il capo della Commissione europea Jose Manuel Barroso ha detto al presidente russo Vladimir Putin di non svolgere un’azione militare unilaterale in Ucraina orientale, sotto qualsiasi pretesto”. Questo è un perfetto esempio di ciò che Nikolai Starikov ha chiamato “l’atteggiamento borioso nei confronti della Russia come se fosse un bambino colpevole, che deve essere punito e a cui deve essere insegnata una lezione”. Chi diavolo pensa di essere, Barroso? C’è una guerra su vasta scala e un enorme disastro diritto umanitario alle porte della Russia e questo burocrate portoghese pensa di poter dire alla Russia quello che può fare o non fare?! Le sanzioni russe devono insegnare a Barroso e a quelli come lui una buona lezione sul dolore, per far capire loro che è meglio che un cagnetto non abbai a un orso. All’Unione Europea si devono insegnare le buone maniere di base e questo è, ne sono abbastanza sicuro, un elemento centrale della politica russa delle sanzioni.
I prossimi mesi cruciali
Quindi tutto questo dovrà venire a capo nei prossimi mesi. In primo luogo, la Novorossija deve assolutamente resistere. Né Donetsk né Lugansk possono essere autorizzate a cadere. Se si arriva a questo, inizierà seriamente la “stagione del dolore” per il Banderastan e per l’Unione Europea, che non possono permettersi ciò che sta per colpirli. Una volta che abbia inizio un tale processo, la Russia avrà la possibilità di rilassarsi e di guardare gli escrementi bovini colpire il proverbiale ventilatore, a Kiev e Bruxelles. Allora vedremo di che cosa sono veramente fatti questi euro-patrioti.
Ma prima di tutto, la Novorossija deve resistere.
Saker
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