Prima di tutto, un doloroso, ma necessario, chiarimento:

Pazzi della cantina. Neoconservatori. Sionisti. Lobbisti di Israele. Giudei. Ebrei [tutti in inglese]. Da qualche parte in questa lista ci imbattiamo nel proverbiale “elefante nella stanza”. Per alcuni questo incontro avverrà nella prima parte della lista, per altri un po’ più tardi, ma la lista sarà più o meno la stessa per tutti. La buona educazione, almeno quella occidentale, vorrebbe farci evitare questo argomento, ma io non lo farò. Perché? Beh, prima di tutto, vengo costantemente accusato di non discutere di questo elefante e, inoltre, temo che il ruolo ricoperto ora da tale elefante sia particolarmente nefasto. E, quindi, lasciate che io affronti questa bestia, ma prima devo iniziare con alcuni avvertimenti.

In primo luogo, la terminologia: per coloro che non lo hanno fatto, per favore leggete il mio articolo Perché uso il termine ‘Anglo-Sionista’ e perché esso è importante[in italiano]. In secondo luogo, vi prego di leggere l’articolo [in inglese] del mio amico Gilad Atzmon “Jews, Judaism & Jewishness” [in inglese] (o, meglio ancora, leggete il suo fondamentale libro [in inglese] “The Wondering Who”). Tenete presente che Gilad esclude specificamente i Giudei (gli Ebrei religiosi) dalla sua discussione. Egli scrive: “Io non parlo degli Ebrei come di una razza o di un’etnia e in genere evito anche di parlare dell’Ebraismo (la religione)”. Io invece li includo nella mia discussione, ma sono pienamente d’accordo con Gilad anche quando scrive [in inglese] che “gli Ebrei non sono una razza, ma l’identità ebraica è razzista” (coloro che hanno dubbi sul fatto che gli Ebrei non siano una razza o un’etnia dovrebbero leggere l’eccellente libro [in inglese] di Shlomo Sand “L’Invenzione del Popolo Ebraico”). Infine, esaminate attentamente la mia definizione di razzismo come spiegata nella mia “politica di moderazione[in inglese]:

Il razzismo, a mio parere, non è tanto la convinzione che i vari gruppi umani differiscano gli uni dagli altri come, diciamo, le razze di cani possono essere diverse tra loro, ma la convinzione che le differenze tra i gruppi umani siano più grandi che all’interno del gruppo. In secondo luogo, il razzismo è anche la convinzione che le caratteristiche biologiche del vostro gruppo possano in qualche modo predeterminare le vostre azioni/scelte/valori della vita. In terzo luogo, il razzismo spesso, ma non sempre, presuppone una gerarchia tra i gruppi umani (gli Ariani germanici al di sopra degli Slavi o degli Ebrei, gli Ebrei al di sopra dei Gentili, ecc.). Io credo che Dio abbia creato tutti gli esseri umani con lo stesso scopo e che siamo tutti “fratelli in Adamo”, che tutti condividiamo in modo uguale l’immagine (eterno e intrinseco potenziale della perfezione) di Dio (in contrapposizione alla nostra somiglianza con Lui, che è la nostra condizione individuale temporanea e mutevole).

Per riassumere il tutto, devo avvertire sia i razzisti che gli anti-anti-Sionisti rabbiosi che deluderò entrambi: l’oggetto della mia discussione e la critica seguente saranno limitate a categorie alle quali una persona sceglie di appartenere o di appoggiare (religione, idee politiche, ecc.) e non categorie nelle quali si nasce (razza, etnia).

In secondo luogo, quindi, cosa sono gli Ebrei se non sono una razza? A mio parere, sono una tribù (che il Dizionario Oxford definisce: una divisione sociale in una società tradizionale che consiste di famiglie o comunità legate da legami sociali, economici, religiosi, o di sangue, con una cultura e un dialetto comune, che di solito possiede un leader riconosciuto). Una tribù è un gruppo al quale si può scegliere di unirsi (Elizabeth Taylor) o di lasciare (Gilad Atzmon).

In terzo luogo, è proprio perché gli Ebrei sono una tribù, che noi, non Ebrei, non dobbiamo loro proprio nulla: nessuno status speciale, né cattivo né buono, nessun privilegio speciale di alcun tipo, nessun rispetto o “sensibilità” sociale – niente di niente. Dobbiamo trattare gli Ebrei esattamente come trattiamo qualsiasi altro nostro simile: e come volete che gli uomini facciano a voi, fate voi pure a loro (Luca 6:31). Quindi, se essere Ebreo è una scelta, e se ogni scelta è un oggetto legittimo di discussione e di critica, allora (scegliere di) essere Ebreo è un oggetto legittimo di discussione e di critica. Al contrario, coloro che vorrebbero negare il diritto di criticare gli Ebrei sono, ovviamente, i veri razzisti, dal momento che credono che gli Ebrei meritino in qualche modo uno status speciale. In realtà, questo concetto è al centro dell’intera identità e ideologia Ebraica.

Ora torniamo alla nostra lista d’apertura: Pazzi della Cantina, Neoconservatori, Sionisti, Lobbisti di Israele, Giudei, Ebrei. Io sostengo che queste sono tutte categorie legittime, purché sia chiaro che in questa lista non sono inclusi gli “Ebrei solo per nascita”, ciò che Alain Soral in Francia chiama “gli Ebrei di tutti i giorni”. E così, per i nostri scopi e in questo contesto, questi termini sono tutti intercambiabili. La mia preferenza va ancora al termine “Sionista” perché unisce il razzismo ideologico [in inglese] degli Ebrei laici con il razzismo religioso [in inglese] dei Giudei (se non vi piace la mia scelta, basta sostituire a “Sionista” ognuna delle categorie che ho elencato sopra). Il Sionismo era laico, ma si è trasformato in religioso nel corso del tardo XX secolo, e così ora per i nostri scopi questo termine può comprendere i suprematisti Ebrei, sia laici che religiosi. Aggiungete a questo le opinioni e le mentalità più o meno conservatrici e come espressione alternativa otterrete “Ziocon” [Sionisti-conservatori].

[Nota a latere: ci dice molto sul potere della macchina di propaganda sionista, quella che io chiamo la Ziomedia. Forse dovrei far precedere questo articolo da una prefazione di più di 700 parole di spiegazione per cercare di ovviare ai riflessi condizionati del lettore, che lo porterebbero a considerarmi un diabolico antisemita. Fra l’altro, non mi faccio neppure illusioni: alcuni Ebrei o altri Gentili pensatori in neolingua [in italiano] mi accuseranno lo stesso di razzismo. Ma bagnarsi è quel che capita scendendo in acqua. La buona notizia è che, quando li sfiderò a provare le loro accuse, se ne andranno via a mani vuote.]

Il motivo che mi ha spinto ad affrontare oggi questo argomento è che le forze che hanno spezzato [in inglese] Trump in meno di un mese sono le stesse che lo hanno costretto ad una inversione ad U politica: i neoconservatori e lo Stato Profondo statunitense. Tuttavia, io penso che questi due concetti si possono fondere in quelli che chiamo gli “Ziocon”: essenzialmente i Sionisti più qualche rabbioso Anglo-imperialista come Cheney o McCain. Questa è la gente che controlla i media corporativi statunitensi, Hollywood, il Congresso, la maggior parte dell’accademia, eccetera. Questa è la gente che ha organizzato un feroce attacco sull’ala “nazionalista” o “patriottica” dei sostenitori di Trump, ed ha deposto Flynn e Bannon; e questa è la gente che, in definitiva, ha allestito [in inglese] una rivoluzione colorata contro Trump. Ci sono alcune prove alquanto buone che la persona al comando di questo quieto colpo di Stato sia Jared Kushner [in inglese], un rabbioso Sionista. Forse [in inglese]. O forse no. Ma questo, in fondo, non importa, ciò che importa adesso è capire cosa significa tutto ciò per il resto di noi, quelli nel mazzo dei “deplorevoli”, quelli appartenenti al 99%, in definitiva il resto del pianeta.

Dare un senso alle follie

Dare un senso (non si può parlare di “logica” in questo caso) ai motivi e agli obiettivi dei razzisti auto-illusi può essere un esercizio difficile. Ma, quando i “pazzi delle cantine” (vi ricordo che il termine viene da qui [in inglese]) sono essenzialmente al comando delle politiche dell’Impero Statunitense, questo esercizio diventa cruciale, perfino vitale, per la sopravvivenza dei mentalmente sani. Cercherò ora di delineare le ragioni dietro le “nuove” linee politiche di Trump usando due esempi: Siria e Russia.

Siria. Credo che possiamo trovarci d’accordo nel dire che avere la bandiera nera dell’ISIS sventolante sopra Damasco possa essere considerato un disastro per Israele. Giusto? Sbagliato! Voi state ragionando come persone mentalmente sane. Questo non è il modo con cui ragionano gli Israeliani. Per loro, l’ISIS è di gran lunga preferibile ad Assad, non solo perché Assad è la pietra miliare di una Siria unitaria, ma perché l’ISIS al potere darebbe agli Israeliani il pretesto perfetto per stabilire una “zona di sicurezza” per “proteggere” il nord di Israele. E questo, in italiano, significa la piena occupazione e annessione delle Alture del Golan (un vecchio sogno israeliano). Ancor meglio, gli Israeliani conoscono l’ISIS veramente bene (hanno aiutato alla sua creazione insieme agli USA e all’Arabia Saudita) e sanno che l’ISIS è una minaccia mortale per gli Hezbollah. Mettendo l’ISIS al potere in Siria, gli Israeliani sperano in una guerra lunga, sanguinosa e senza fine, in Libano e in Siria. Mentre i loro vicini settentrionali sarebbero immersi in un vortice di atrocità e orrori, gli israeliani li osserverebbero dietro il loro confine, mandando ogni tanto qualche aeroplano a bombardare le posizioni degli Hezbollah, o perfino civili innocenti, sotto un qualsivoglia pretesto. Ricordate come gli Israeliani rimiravano [in inglese] con somma delizia gli effetti delle loro forze che bombardavano la popolazione di Gaza nel 2014? Con l’ISIS al potere in Damasco, essi avrebbero uno spettacolo ancora migliore da far vedere ai loro figli. Infine da ultimo, ma non per importanza, i Cristiani della Siria sarebbero completamente spazzati via. Per quelli che conoscono l’odio che i Giudei e gli Ebrei sentono per la Cristianità (perfino oggi [in inglese]), sarà chiaro perché gli Israeliani vorrebbero l’ISIS al potere in Siria: sarebbe in fondo uno strumento per ritagliarsi un’entità sionista ancor più grande.

Russia: gli Ziocon detestano assolutamente la Russia e tutto ciò che è russo. Soprattutto gli ex trotskisti diventati neoconservatori. Ho già spiegato [in inglese] altrove le origini di questo odio e non lo ripeterò qui, ma è sufficiente studiare le politiche genocide verso ogni cosa fosse russa da parte del “pugno” del governo Bolscevico, composto per l’80%-85% di ebrei (se non mi credete, ascoltate [in russo con sottotitoli in inglese] direttamente Putin).

Ho già trattato in un mio precedente articolo “Le antiche radici spirituali della russofobia” [in italiano] e ho già spiegato [in inglese] che il fariseismo rabbinico (quel che oggi è chiamato erroneamente “giudaismo”) è poco più che “anti-cristianesimo” (potete leggere l’articolo se volete approfondire questa storia così affascinante e complessa).

Il punto è questo: i moderni neoconservatori non sono altro che i precedenti trotskisti, che hanno trovato un nuovo “ospite” da utilizzare. Il loro odio per tutto ciò che è russo è ancora così viscerale che preferiscono dare  il loro appoggio in buona fede ai nazisti in Ucraina piuttosto che alla Russia (non è ironico?), fatto ancora più paradossale quando si ricordi che, prima del golpe bolscevico del 1917, i sentimenti antiebraici erano molto più forti in quella che oggi è l’Ucraina rispetto a quelli nei territori corrispondenti alla Federazione Russa di oggi.

Infatti, posso affermare che le relazioni tra Russi ed Ebrei sono migliorate significativamente dopo il colpo di Stato nazista a Kiev, con grande disappunto dei relativamente pochi Russi rimasti che odiano gli Ebrei. Anche se in Russia si possono sentire molte critiche rivolte alle organizzazione politiche ebraiche (soprattutto a paragone dell’Occidente), oggi c’è davvero poco reale antisemitismo in Russia, ancor meno quello espresso pubblicamente sui media (in Russia è illegale “incitare all’odio”).

Una cosa da tenere presente è che ci sono molte differenze sostanziali tra gli Ebrei russi e gli Ebrei americani, soprattutto tra quegli Ebrei russi che hanno deliberatamente scelto di non emigrare in Israele o in qualche altro paese occidentale (chi fosse interessato a questo argomento può trovare un approfondimento a questo link [in italiano]). Gli Ebrei oggi scelgono consapevolmente di rimanere in Russia e, proprio qui, dimostrano un atteggiamento diverso da coloro che (Ebrei o non-ebrei) hanno colto la prima occasione per andarsene dalla Russia il prima possibile. Per riassumere, gli Ziocon hanno ancora un forte e sempre presente odio per la  Russia e i Russi, e quel fattore è uno di quelli alla base delle loro motivazioni. Se non si prende in considerazione quell’odio, non sarà mai possibile comprendere gli Ziocon e le loro politiche folli.

Dare un senso a Trump

Io penso che Trump si possa criticare per molte cose, ma ci sono esattamente zero prove che alberghi sentimenti anti-russi. Ci sono invece molte prove che lui sia sempre stato pro-Israele, ma non più di quanto lo sia ogni politico o uomo d’affari americano.

Io, addirittura, dubito che Trump sappia dove siano le alture del Golan. Probabilmente lui non sa neanche che Hezbollah e Daesh sono nemici mortali: sì, Trump è un ignorante poco istruito, tagliato più per gli spettacoli a Las Vegas che per la Presidenza di una superpotenza nucleare, ma io non vedo segni in lui che indichino odio verso qualcuno.  Più in generale, il soggetto non ha proprio un’ideologia. La prova più lampante è la sua sciocca idea di costruire un muro per risolvere il problema dell’immigrazione illegale: lui ha (correttamente) identificato il problema, ma poi lo ha risolto con una (pseudo) soluzione da asilo infantile. Stessa cosa per la sua visione sulla Russia. Ha probabilmente immaginato qualcosa del genere: “Putin è un uomo forte, la Russia è una nazione forte, loro odiano il Daesh e vogliono distruggerlo: uniamo le forze!”. Il pover’uomo non aveva evidentemente alcuna idea del potere e della fissazione maniacale dei neoconservatori che avrebbe incontrato una volta entrato alla Casa Bianca. Forse il fatto peggiore è che apparentemente lui non capisce di essere usato da loro per portare avanti alcune politiche piuttosto folli, le stesse che, successivamente, loro utilizzeranno per arrivare al suo impeachment come unico responsabile, in caso le cose andassero male (com’è molto probabile). Francamente, ho la sensazione che Trump fosse sincero nel suo desiderio di “bonificare la palude”, ma semplicemente lui non è abbastanza intelligente (basta vedere il tradimento di Flynn e Bannon per cercare di placare gli Ziocon, atto autolesionista e francamente stupido). Ma se anche mi sbagliassi e Trump fosse il “loro” infiltrato fin dall’inizio (io comunque continuo a non crederlo), il risultato finale è lo stesso: ora abbiamo gli Ziocon col controllo totale di ENTRAMBI i partiti del Congresso (o, più precisamente, di entrambe le ali del partito Ziocon al Congresso), col controllo totale della Casa Bianca, dei mass media e di Hollywood.

Non sono sicuro che abbiano il controllo del Pentagono, ma quando vedo quel tipo di figure militari, così vulnerabili e senza spina dorsale, ho la sensazione che ci siano solo due tipi di ufficiali rimasti negli alti livelli delle forze armate USA:  i pensionati e i “leccaculo[in inglese] in stile Petraeus. Non va bene. Non va bene per niente.

Per quanto riguarda la ridicolmente boriosa (e quindi soprattutto incompetente) “zuppa di agenzie con tre lettere” [le agenzie governative di intelligence, CIA, NSA, DEA], sembra che da comunità di controspionaggio sia diventata una comunità di propaganda politicizzata, il cui scopo principale è quello di giustificare qualsiasi follia senza senso che i loro capi politici possano inventarsi. Ancora una volta: non va bene, non va bene per niente.

Vivere con lo ZOG 🙂

ZOG.  O “Governo Sionista d’Occupazione”. Questa è stata la locuzione preferita di vari personaggi che odiano gli Ebrei, ed è sempre stato un segno di riconoscimento inequivocabile di un rabbioso antisemita. Eppure, questa è esattamente la situazione in cui ci troviamo: un governo d’occupazione sionista che ha evidentemente costretto Trump a compiere una svolta di 180° rispetto a quanto promesso in campagna elettorale, e che rischia adesso di trasformare gli USA in un deserto radioattivo a seguito di un confronto con la Russia del tutto inutile e artificiale.  A coloro che dovessero inorridire perché mi azzardo ad utilizzare un’espressione come ZOG, risponderò così: credetemi, dà più fastidio a me che a voi dover ammettere che lo ZOG è una realtà: io non do credito a nessun genere di razzista, e la maggior parte di quelli che parlano dello ZOG mi sembrano proprio dei razzisti. Ma, ahimè, hanno anche ragione! I fatti sono fatti, non si possono negare o rifiutarsi di considerarli a causa delle possibili implicazioni dei termini scelti, o per una qualche immaginaria necessità di essere particolarmente “delicati” quando si ha a che fare con qualche gruppo particolare. Ricordiamocelo – non si deve alcun favore speciale agli Ebrei, e non ci si deve imbarcare in varie forme di complessi contorsionismi linguistici o di yoga mentali quando si parla di loro e del loro ruolo nel mondo moderno. Eppure, io qui utilizzo l’espressione ZOG proprio per dimostrare che si può fare, ma certo non è la mia preferita. Ho semplicemente la sensazione che commettere lo psicoreato incoraggerà altri ad uscire dalla propria tana e a parlare liberamente. Per lo meno, sollevare la questione se abbiamo o no un Governo Sionista d’Occupazione è di per sé un esercizio di estrema importanza. Quindi, oggi vado di ZOG alla grande 🙂

Alcuni potrebbero avere da ridire sulla parte “occupazione” dell’etichetta. Okay – come lo chiamereste un regime che chiaramente agisce in diretta opposizione della volontà di una schiacciante maggioranza della popolazione, e che di contro tutela gli interessi di una Potenza straniera (con la quale gli USA non hanno neanche un trattato formale)? Perché, facciamo attenzione, questo non è un comportamento specifico di Trump. Ritengo che sia iniziato tutto con Reagan, e che gli Ziocon abbiano finito di conquistare il potere con Bill Clinton. Altri pensano che sia iniziato tutto con Kennedy. In ogni caso, quello che è chiaro è che, elezione dopo elezione, gli Americani votano costantemente per avere meno guerre, e ogni volta se ne ritrovano di più. È vero che la maggior parte degli Americani sono incapaci mentalmente di analizzare concettualmente il bizzarro fenomeno di un paese che, senza nemici e con delle formidabili barriere naturali, deve spendere più in guerre di aggressione di quanto il resto del pianeta spenda in difesa. Né sono in grado di chiedersi perché gli USA abbiano bisogno di 16/17 agenzie di controspionaggio quando alla stragrande maggioranza degli altri paesi ne bastano meno di 5.  Infine, la maggior parte degli Americani crede di avere l’incarico di polizia del pianeta. Vero. Ma,  allo stesso tempo,  sono stufi di guerre, anche solo perché così tanti tra i loro parenti, amici e vicini ne fanno ritorno da morti o da mutilati. Oltre a questo, c’è  il fatto che gli Americani odiano perdere. E perdere è esattamente quello che gli USA fanno da Dio sa quando: perdere le guerre con i paesi più deboli e indifesi del pianeta. La maggior parte degli Americani preferirebbero inoltre che i soldi spesi all’estero “difendendo la democrazia” (cioè, l’imperialismo) venissero spesi in patria per aiutare i milioni di Americani indigenti negli stessi Stati Uniti. Come l’hanno messa i Lynird Skynyrd (un gruppo di Southern Rock di Jackson, Florida) nella loro canzone [5 minuti da ascoltare ballando] Things goin’ on“:

Too many lives they’ve spent across the ocean
[Hanno speso troppe vite per gli oceani]
Too much money been spent upon the moon
[Troppi soldi spesi sulla luna]

Well, until they make it right
[Bene, finché non mettono tutto a posto]

I hope they never sleep at night
[Spero che non dormano la notte]

They better make some changes
[Meglio che cambino qualcosa]

And do it soon
[E che la cambino presto]

Presto?  Questa canzone è stata scritta nel 1978!  E da allora, nulla è cambiato. Se cambiamento c’è stato, è stato in peggio, molto peggio.

Houston, abbiamo un problema

Lo ZOG non è un problema americano: è un problema planetario, se non altro perché, al momento, controlla l’arsenale nucleare USA. E Trump, che chiaramente e inequivocabilmente ha fatto campagna elettorale con un programma pacifista, sta ora inviando una “armada molto potente[in inglese] sulle coste della Corea del Nord. Per quanto possa essere potente, questa armada non può fare assolutamente nulla per evitare che l’artiglieria nord coreana faccia Seoul in mille pezzi. Pensate che io stia esagerando?

Nel 2010 Business Insider stimava [in inglese] in 2 ore il tempo che la Corea del Nord avrebbe impiegato per annientare completamente Seoul.  Perché? Perché la Corea del Nord ha abbastanza pezzi di artiglieria [in inglese] per sparare 500.000 colpi su Seoul nella prima ora di un conflitto, ecco perché.

Stiamo parlando dei vecchi, obsoleti, convenzionali mezzi di artiglieria. Wikipedia dice [in inglese] che la Corea del Nord ha 8.600 pezzi di artiglieria e 4.800 sistemi lanciarazzi multipli. Due giorni fa un esperto russo ha affermato che la quantità reale era poco al di sotto dei 20.000 pezzi. Quale che sia la cifra esatta, è sufficiente dire che sono “molti”.

La Corea del Nord ha inoltre [in inglese] altre, ed egualmente pericolose, capacità. Di particolare importanza sono le circa 200.000 forze speciali nord coreane. Certamente, questi 200.000 non sono i berretti verdi americani o i russi Spetsnaz, ma sono comunque adeguati per il loro compito: operare dietro le linee nemiche, creare caos e distruggere i loro obiettivi. Mi direte: che cosa può mettere in campo la portaerei americana Carl Vinson contro questi 10.000 pezzi di artiglieria e 200.000 uomini delle forze speciali ben nascosti e sparpagliati ? Esatto, completamente nulla.

Ho poi menzionato che la Corea del Nord ha a bomba atomica?

No, non l’ho fatto. Primo, non sono molto sicuro che i tipi di bomba atomica nord coreani siano adattabili per il lancio con un missile. Avere qualche bomba atomica e avere i missili è una cosa, avere missili capaci di trasportare adeguatamente queste bombe atomiche è un’altra.  Io suppongo che le forze speciali nord coreane possano semplicemente trasportare su un camion militare una bomba atomica vicino a Seoul, e farla esplodere, oppure portarla su una nave container in vicinanza di una base americana o coreana e farla esplodere lì. Un trucco facile potrebbe essere quello di caricare la bomba atomica su una nave civile, diciamo un peschereccio, e portarla vicino alla portaerei Carl Vinson e quindi farla esplodere.

Anche se rimanessero illesi, il panico a bordo di queste navi americane sarebbe totale. Onestamente,  sembra più un’ipotesi stile Tom Clancy: in un conflitto reale non penso che le bombe atomiche della Corea del Nord potrebbero essere molto utili contro un attacco americano. Ma non si sa mai, perché, come dicono gli Inglesi, la necessità è la madre di tutte le invenzioni.

Io non credo che Trump sia così idiota abbastanza da attaccare davvero la Corea del Nord. Penso che il suo sciocco piano sia quello di abbattere un missile nord coreano per dimostrare che lui ha fatto “l’America grande di nuovo” o qualcos’altro di ugualmente stupido. Il problema qui è che io non sono del tutto sicuro su come Kim Jong-un e i minions del suo partito possano reagire a questo tipo di figuraccia. Che succede se decidono che devono sparare altri missili, di cui alcuni nella direzione delle forze americane di stanza nella regione (ci sono target americani in tutta l’area)? E in tal caso? Come farà Trump a dimostrare che è l’unico gallo nel pollaio? Potrebbe decidere di “punire” l’oltraggioso lancio del missile come ha fatto con la base di al-Sharyat in Siria? E se Trump lo facesse, quale sarebbe la reazione di Kim Jong-un?

Per essere completamente sinceri, non credo che la “armada molto potente” farà null’altro che sprecare i soldi dei contribuenti americani. Ho la forte sensazione che Trump sia più apparenza che sostanza, quello che i Russi chiamano “показуха” [pocazuka], cioè una sorta di finta esibizione di forza, piena di effetti speciali e da set fotografico, ma senza una reale sostanza.  Purtuttavia, stare dalla parte sbagliata della pocazuka di Trump potrebbe essere snervante, specialmente se si hanno tendenze paranoiche. Non sono del tutto certo che Kim Jong-un consideri la presenza della flotta portaerei americana così patetica e inutile come la considero io.

Sia la Russia che la Siria hanno mostrato un incredibile controllo quando sono state provocate dalla Turchia. Ciò è dovuto soprattutto al fatto che i leader russi e siriani sono persone ben educate, preoccupate più a ottenere il loro risultato finale che a fare figuracce. Viceversa, Kim Jong-un e Trump sono leader deboli e insicuri, con un bisogno urgente di dimostrare ai loro concittadini (e a loro stessi!) che sono dei tipi tosti. Esattamente il tipo di mentalità più pericolosa che vorresti in qualsiasi potenza nucleare, sia essa grande come gli Stati Uniti o piccola come la Nord Corea.

Allora, che c’entra questo con lo ZOG e gli Ziocon?

Tutto.

Essi sono gli UNICI che vogliono davvero mantenere in piedi l’Impero Anglo-Sionista ad ogni costo. Trump ha chiarito più e più volte che la sua priorità erano gli Stati Uniti e il popolo americano, non l’Impero, eppure adesso sta giocando ad un folle gioco del “pollo nucleare” con la Corea del Nord. A voi questo sembra il “vero Trump”? Forse, ma non a me. Tutta questa roba folle sulla Corea del Nord e le (poche) armi nucleari che a quanto pare ha, è tutto solo un pretesto per “giocare all’impero”, per dimostrare che, come Obama amava dire [in inglese], gli Stati Uniti sono la “nazione indispensabile”. Dio non voglia che i paesi locali affrontino da soli questo problema, senza che un gruppo d’attacco della US Navy dotato di portaerei venga coinvolto nella “soluzione” di questo problema!

[Nota a latere: a proposito, questa è anche la stessa esatta situazione che c’è in Siria: i Russi, da soli, hanno organizzato sul terreno un valido processo di pace al quale ha fatto seguito una conferenza con le varie parti ad Astana, in Kazakistan. Sembra ottimo, tranne per un problema: la nazione indispensabile non è stata nemmeno invitata. Peggio ancora, la prospettiva che scoppiasse la pace era diventata terribilmente reale. La suddetta nazione indispensabile quindi “si è invitata” illegalmente (e inutilmente) bombardando una base aerea siriana e adesso, dopo aver dimostrato la loro capacità di distruggere qualsiasi processo di pace, gli Stati Uniti ora sono proprio ancora al centro del palcoscenico dei negoziati sul futuro della Siria. Anche se in un modo perverso, questo ha quasi un senso.]

Quindi sì, abbiamo un problema, e quel problema è che lo ZOG è in controllo totale dell’Impero e non accetterà mai di lasciarlo andare, anche se questo significa distruggere gli Stati Uniti.

Posso immaginare il sussulto di orrore e disgusto che alcuni di voi avranno avuto nel vedermi usare l’espressione ZOG. Vi assicuro, è abbastanza intenzionale da parte mia. Io voglio: 1) che vi svegliate e 2) mostrarvi che non potete permettere al disagio creato dal condizionamento di guidare le vostre analisi. Come per tutte le altre forme di psicoreato, vi consiglio di impegnarvi a commetterne molti, preferibilmente in pubblico, e vi ci abituerete. All’inizio sarà difficile, ma con il tempo sarà più facile (ed è anche molto divertente). Inoltre, c’è bisogno che qualcuno sia il primo a gridare [in inglese] “il re è nudo”. Poi, una volta che una persona lo fa, gli altri si renderanno conto che è sicuro, e ne seguiranno l’esempio. Il punto chiave qui è quello di non permettere alle “vacche sacre” ideologiche di girovagare intorno al vostro spazio mentale intellettuale e di limitare il vostro pensiero. I dogmi dovrebbero essere limitati alle rivelazioni divine, non dovrebbero essere dei costrutti ideologici umani.

Dove andiamo partendo da qui?

I nodi stanno venendo al pettine: Trump si è presentato come una vera e propria alternativa ad Hillary, la guerrafondaia definitiva e chierichetta dei Sionisti. Ora è maledettamente ovvio che quello che abbiamo ottenuto è solo un altro burattino, ma che i burattinai non sono cambiati. La buona notizia è che coloro che erano sinceri nella loro opposizione alla guerra ora parlano apertamente del grande tradimento di Trump. Da Ann Coulter a Pat Buchanan [in inglese], molti paleoconservatori hanno chiaramente “capito”, così come hanno fatto i veri progressisti [in inglese]. Quello che rimane è quello che io chiamo “estremo centro”, fondamentalmente degli zombie che ricavano le loro notizie dai media sionisti e che hanno così tanti blocchi mentali che ci vogliono settimane di sforzi concentrati per riportarli alla realtà.

La questione chiave è come si fa a mettere insieme coloro che sono ancora in grado di pensare? Penso che un ordine del giorno minimalista sul quale tutti noi possiamo concordare potrebbe essere composto dai seguenti punti:

  1. Pace/Pacifismo
  2. Diritto internazionale
  3. Diritti umani e civili
  4. Democrazia
  5. Pluralismo
  6. Antirazzismo
  7. Etica e morale

Sembra innocuo? Non lo è, ve lo assicuro. Lo ZOG può sopravvivere solo con la violenza, il terrore e la guerra. Inoltre, l’Impero Anglo-Sionista non può rispettare nessuno dei principi del diritto internazionale. Per quanto riguarda il diritto umano e civile, un rapido sguardo al Patriot Act (che era già pronto quando è stata eseguita l’operazione sotto falsa bandiera dell’11 Settembre) vi dirà come la pensa lo ZOG su questi temi. Altre prove? Che dire di tutta la storia infondata delle “bufale”? Dei nuovi livelli di censura su YouTube, Facebook o Google? Non vedete che questo è semplicemente un attacco frontale alla libertà di parola e al Primo Emendamento?! Che dire del movimento Black Lives Matter, non è un pretesto perfetto per giustificare maggiori poteri alla polizia e un’ulteriore militarizzazione delle forze di polizia? Pensare che i Sionisti si preoccupino dei diritti umani o civili è una barzelletta! Basta leggere quello che scrive l’ultra-Sionista e (presunto) difensore dei diritti umani, il grande Alan Dershowitz, sulla tortura, su Israele o sulla libertà di parola (specialmente per quanto riguarda Norman Finkelstein). Diamine, basta leggere quello che scrive su Israele [in inglese] l’ultra-liberale-super-mega difensore dei diritti umani (almeno, dopo il suo ritorno alla vita civile) ed ex presidente Jimmy Carter! O guardare alle politiche del regime Bolscevico in Russia. È abbastanza chiaro che questi ragazzi non solo se ne fregano dei diritti umani e civili, ma diventano anche profondamente offesi e indignati quando gli viene detto che loro non possono violare tali diritti.

E come la mettiamo con la democrazia? Come può essere un’arma intellettuale? Chiaro e semplice. Ogni volta che il popolo (in USA o in Europa) ha votato per X ha ottenuto Y. O gli è stato detto di rivotare e rivotare e rivotare di nuovo e di nuovo fino a quando, finalmente, ha vinto Y. Chiaramente è mancanza di democrazia. Quindi, quando si dice di voler ripristinare la democrazia, si sta fondamentalmente promuovendo un cambio di regime, ma ben avvolto in una “buona” maschera ideologica. Le democrazie occidentali sono profondamente anti-democratiche. Dimostrate il contrario se potete.

Il pluralismo? Stessa cosa. Il tutto dimostra che la società occidentale è diventata una società “mono-ideologica,” dove il dissenso semplicemente non è tollerato e il pluralismo autentico è completamente assente dal discorso pubblico. Provate a chiedere che i nemici del sistema abbiano parità di tempo sui media, e assicuratevi sempre che i sostenitori del sistema abbiano ugual tempo di presenza su ogni canale. Poi confrontate. Questo è esattamente quello che la Russia sta facendo oggi (vedere qui [in italiano] se siete interessati). Le democrazie occidentali sono profondamente anti-pluraliste. Di nuovo, dimostrate il contrario se potete.

Anti-razzismo. Ora, la cosa dovrebbe essere evidente ai lettori. Denunciate, rifiutate e attaccate qualunque idea o ideologia che conferisca qualsiasi status speciale a qualunque gruppo. Costringete gli avversari ad ammettere che, quando pretendono di combattere per la “uguaglianza”, ciò che veramente vogliono è uno status speciale per la loro minoranza monotematica. Rifiutate tutti i gruppi di interesse speciale e, soprattutto, rifiutate l’idea che la democrazia consista nel difendere la minoranza contro la maggioranza. In realtà, le minoranze sono sempre molto più motivate dal loro unico problema speciale, il che spiega perché una coalizione di minoranze, inevitabilmente, arriva al potere. Il mondo invece ha bisogno proprio dell’esatto opposto: di una democrazia che protegga la maggioranza contro le minoranze. Certamente sarete combattuti su questo punto, ma dato che avrete ragione, si tratta di un argomento intellettuale su cui dovreste avere facilmente la meglio. (Ricordate, non lasciatevi impressionare dalle accuse di psicoreato)

L’ultimo punto è il mio preferito: l’etica e la morale. La società occidentale moderna, è stata costruita sulla base di un rifiuto categorico dell’etica e della moralità. Parole d’ordine come “Dio è morto” o “Al di là del bene e del male” hanno provocato il più abietto e diabolico secolo nella storia umana: vale a dire il XX secolo. Inoltre, la maggior parte delle persone ormai concorda che Hollywood, e il suo fratello maggiore, l’industria pornografica, hanno giocato un ruolo centrale nell’essenziale rimozione di categorie come “buono,” o “verità,” o “onore” dalla mente delle persone infettate dai mass media e, in particolare, dalla scatola-per-gli-idioti (vedi il “teleschermo” di Orwell nel suo “1984”).  Quindi sfrenata avidità e sfrenato consumo sono diventati la più alta e sacra espressione del “nostro modo di vivere”, come agli Americani piace dire. I film di Hollywood hanno proclamato [in italiano] che la “avidità è giusta”. Infatti, alla base dell’ideologia capitalista vi è la convinzione che la somma totale dell’avidità di ciascuno produce la più felice e la più soddisfacente società possibile. Roba da matti e da malati di mente, ma non ho lo spazio per discuterlo qui.

Tutto quello che posso dire è che la riabilitazione delle nozioni di giusto e sbagliato, di bene e male, di verità e menzogna, di sano e naturale opposti all’innaturale e patologico, costituiscono un ottimo modo legale (almeno finora) per combattere contro l’Impero. Idem per la morale sessuale e familiare. C’è un motivo per cui tutti i film di Hollywood, inevitabilmente, fanno vedere solo divorziati o eroi sessualmente promiscui: stanno cercando di distruggere l’unità della famiglia naturale perché, giustamente, identificano l’unità della famiglia tradizionale come una minaccia per l’ordine Anglo-Sionista. Allo stesso modo, c’è anche un motivo per cui tutte le élite occidentali sono afflitte costantemente da accuse di pedofilia o di altri scandali sessuali. Il commentatore russo, Vitalii Tretiakov, ha recentemente adattato, con una esilarante parafrasi, un vecchio slogan comunista e ha proclamato “naturali di tutti i paesi, venite in Russia” (in russo moderno “naturale”, è il contrario di “omosessuale”). Stava scherzando, naturalmente, ma faceva anche un’osservazione seria: la Russia è diventata il solo paese che osa apertamente sostenere i valori fondamentali del Cristianesimo e dell’Islam (il che, naturalmente, porta acqua all’odio degli Ziocon per la Russia).

[Nota a latere: contrariamente alla credenza popolare, la Russia non è un paese particolarmente religioso. Soltanto una minoranza di Russi è veramente religiosa, la maggioranza di essi sembra appoggiare i valori religiosi ma come valori di civiltà. Non credo che ciò sia sostenibile per molto tempo. O la Russia diventerà più religiosa o diventerà più laica, ma, per il momento, abbiamo questa situazione paradossale, quella di una società generalmente laica che sostiene i valori tradizionali e religiosi]

Ci si potrebbe chiedere come il pacifismo, il diritto internazionale, i diritti umani e civili, la democrazia, il pluralismo, l’antirazzismo, l’etica e la moralità possano aiutare ad evitare la guerra nucleare in Corea. In verità non possono farlo direttamente, ma sul lungo periodo io credo fermamente che questi valori possano corrodere dall’interno il potere dell’Impero Anglo-Sionista. E guardate alle alternative: organizzare partiti politici non funziona in un sistema in cui il denaro determina il risultato; la “azione diretta” non funziona in un sistema che tratta i libertari e gli ecologisti come potenziali terroristi; le proteste pubbliche non funzionano in un regime in cui gli Ziomedia decidono quale manifestazione coprire e quale no; la disobbedienza civile non funziona in un regime che non ha alcun problema ad aver il più alto tasso pro capite di carcerazioni del pianeta; candidarsi non funziona in un regime che seleziona quelli senza di spina dorsale, gli immorali e, soprattutto, i sottomessi.  Perfino scappare all’estero non funziona quando si ha a che fare con un Impero con 700-1000 (dipende da come si contano) basi militari in tutto il mondo, e che bombarda ogni governo che lotta per un poco di vera sovranità. L’unica opzione alternativa è “l’esilio interiore”, cioè quando ci si costruisce il proprio profondo mondo interiore fatto di libertà spirituale e intellettuale, e sostanzialmente si “vive lì” senza segnali esteriori di aver “sfuggito” così all’orribile realtà dell’Impero. Ma se dei missili balistici internazionali a testata nucleare cominciano a volare, nessun “esilio interiore” potrà proteggerti, neanche se all’esilio interiore si è abbinata una vita nelle campagne più lontane.

L’escatologia Cristiana-Ortodossa insegna che la Fine dei Tempi è inevitabile. I Padri insegnano anche che noi possiamo rallentare la Fine dei Tempi con le nostre azioni collettive, siano esse in forma di preghiere o di aperta resistenza al Male presente nel nostro mondo. Ho tre figli – una femmina e due maschi – e io sento di dovere loro il combattere per rendere il mondo in cui vivranno anche di poco migliore. E se anche tutti i miei sforzi saranno vani, io so almeno di aver resistito con qualsiasi mezzo. Male che vada, spero che sia loro di ispirazione per combattere per i loro propri figli. Credo anche di dover resistere all’Impero per tutte le persone buone e perbene che ho incontrato nella mia vita, inclusi gli Americani che mi vivono vicino da ormai tanti anni. Non voglio che nessuno di loro muoia in una inutile e stupida guerra, innescata dalle stupide menti di una piccola e demoniaca minoranza di psicopatici misantropi, che, guidati dalla loro apparentemente infinita capacità per il male e l’auto-illusione, hanno apparentemente convinto loro stessi che devono possedere il mondo o che lo devono distruggere.

San Paolo ha spiegato precisamente che “La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.” (Lettera agli Efesini 6:12). Ernesto Che Guevara scriveva  [in inglese] “il vero rivoluzionario è guidato da un grande sentimento di amore” (nel capitolo sull’Amore per l’umanità vivente). Oggi è la Santa Pasqua, il giorno più gioioso e sacro dell’anno ortodosso, il giorno che segna la vittoria di Cristo sulla Morte. Queste la parole  [in inglese] di San Giovanni Crisostomo:

“Dov’è, o Morte, il tuo pungiglione? Dov’è, o Inferno, la tua vittoria? È risorto Cristo, e sei precipitato! È risorto Cristo, e sono caduti i dèmoni! È risorto Cristo, e gioiscono gli Angeli! È risorto Cristo, e la vita trionfa! È risorto Cristo, e non c’è un più un sol morto nel sepolcro!”

Queste parole e questa promessa ci dovrebbe dare il coraggio di resistere, non importa quanto orribile, cattivo e insano possa diventare il mondo intorno a noi. Perché noi non combattiamo contro carne e sangue ma contro l’iniquità dei piani alti, perché noi non siamo mossi da odio ma dall’amore per gli essere umani. Infine, ecco le parole scritte da un ebreo vero qualche migliaio di anni fa, che spero ci diano il coraggio di lottare fino alla nostra vittoria: “Non mi spaventerò dalle decine di migliaia di persone che mi assediano. Ergiti, o Signore! Salvami, mio Dio: poiché tu hai percosso tutti i miei nemici sulla guancia, hai rotto i denti agli empi. Al Signore appartiene la salvezza; la tua benedizione sia sul tuo popolo!” (Salmo 3).

Vi saluto con l’antico saluto cristiano: Cristo è risorto!

Saker

P.S. So piuttosto bene che cosa succede ora. Innanzitutto, qualcuno mi farà dire cose che io non ho mai detto, cominciando la sua disonesta parafrasi con le parole “in altre parole…”, e quindi riempirà gli spazi vuoti con cose che io non ho mai detto. Altri proveranno a riassumere questo testo di più di 6.300 parole in un solo slogan da una riga che mal rappresenterà la mia analisi. Non chiederò ai moderatori di bandire tali post ma vi voglio avvertire che l’uso di entrambe queste tecniche vi garantirà che io ignori il vostro post. Analogamente, ho incluso molti riferimenti a fonti e testi esterni, e se avete deciso di non leggerli e questo si evince dal vostro commenti, io vi ignorerò analogamente. Siete stati avvertiti 😉

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Articolo apparso su TheSaker.is il 16 aprile 2017
Traduzione in italiano di Fabio_San, Elvia, Voltaire1964, Mario B., Raffaele Ucci per SakerItalia

[le note in questo formato sono dei traduttori]

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