Quelli che conosco della mia generazione sono rimasti perplessi per la scomparsa della Sinistra americana. Si ricordano di quando c’era molta meno guerra, molto meno ladrocinio del monopolio capitalistico, un’élite meno ricca e potente, meno violenza della polizia contro i civili, meno militarizzazione, meno privatizzazione e deregolamentazione, un minor numero di attacchi contro la rete della sicurezza sociale e meno propaganda da parte dei media, eppure, nonostante lo stato di cose più mite, la sinistra faceva il diavolo a quattro su tutto.

Per quindici anni e più, se torniamo indietro fino alla distruzione della Jugoslavia da parte del regime di Clinton, gli Stati Uniti si sono impegnati in guerre contro le popolazioni di sette paesi, otto contando la Jugoslavia/Serbia, provocando milioni di morti, invalidi e sfollati. È stato creato uno stato di polizia, la Costituzione degli Stati Uniti è stata spogliata delle sue caratteristiche protettive, e sono stati commessi crimini di massa da tre amministrazioni, secondo sia il diritto degli Stati Uniti che quello internazionale. Questi crimini hanno incluso la tortura, chiari eventi false flag [attacchi sotto falsa bandiera], aggressioni senza dichiarazione di guerra (un crimine di guerra), spionaggio senza autorizzazione, e l’omicidio di cittadini statunitensi. Tuttavia, la voce della Sinistra è a malapena udibile.

Chiaramente, ai miei conoscenti sta cominciando a mancare la sfida che la sinistra forniva un tempo alle spiegazioni e alle direttive del paese. So come si sentono: eravamo abituati ad essere messi da parte dai pregiudizi e dal pensiero stereotipato, e la Sinistra era lì a darci manforte, mentre ora siamo spinti avanti dalla propaganda e non c’è alcun contrappeso, tranne qualche voce su Internet.

Ricordo di aver detto al pubblico, nella sessione Domande e Risposte dopo la mia conferenza su Frank M. Engle nel 1992, che non ho mai realizzato quanto ci sarebbero mancati i giudici della corte suprema Brennan e Marshall.

Oggi abbiamo bisogno di una Sinistra molto più disperatamente di quando ne avevamo una, visto che oggi i governi considerati democratici hanno i poteri di una dittatura. Negli Stati Uniti, ad esempio, l’habeas corpus è stato cancellato sia dal diritto che dalla Costituzione, e, cosa ancora peggiore, i funzionari della Casa Bianca possono creare elenchi di cittadini da assassinare senza un giusto processo legale. Questi sono i poteri di un dittatore, eppure questi attributi da dittatura sono ormai istituzionalizzati e passano inosservati.

Si potrebbe pensare che i lavoratori americani privati dei diritti, i cui posti di lavoro e la cui sicurezza finanziaria sono stati spostati all’estero e dati agli stranieri, protestino per le strade, come fanno i Francesi, ma nessuno emette un pigolio. Quando il candidato alla presidenza Ross Perot avvertì i lavoratori americani di quello che stava per accadergli, essi non ebbero abbastanza fiducia da votare per lui. I lavoratori americani, privati dei diritti, hanno guadagnato abbastanza buonsenso – o il problema è una mancanza di leadership – da votare per Trump, che riconosce che la perdita di posti di lavoro sta erodendo le prospettive del 99 per cento? Se Trump non ha intenzione di, o non è in grado di tener fede alle sue promesse, è ancora meglio, perché non mantenere le promesse aumenta la consapevolezza delle persone.

Dal punto di vista della Sinistra, c’è un ambiente ideale per essa nell’America odierna. E allora dov’è la Sinistra?

Ecco la mia risposta: la Sinistra ha subìto un colpo tremendo quando l’Unione Sovietica è crollata. Il collasso Sovietico ha privato la Sinistra della sua convinzione che ci fosse un’alternativa al “capitalismo democratico” americano, e ha sfiduciato la Sinistra anche perché il crollo ha rimosso tutti i vincoli all’unilateralismo di Washington. Con la Cina che si è scrollata di dosso Mao e si è spostata nel campo del capitalismo, non c’era più nessuno ad illuminare il cammino.

Le persone non riescono a capire perché la Sinistra vada di pari passo con le spiegazioni date dal governo su quelli che sembrano essere eventi terroristici false flag orchestrati. Se persone prive di credo politico, come architetti e ingegneri, fisici, nano-chimici, vigili del fuoco e soccorritori, piloti civili e militari, sfidano sulla base delle prove la versione ufficiale sull’11 Settembre, perché la Sinistra difende il resoconto di un governo del quale, in altre circostanze, diffiderebbe al 120%? La Sinistra sa che Golfo del Tonchino fu una messinscena per giustificare la guerra, che Saddam Hussein non aveva “armi di distruzione di massa”, e che l’Iran non aveva armi nucleari. La Sinistra sa che il governo mente sapendo di mentire, e allora perché la Sinistra crede all’improbabile teoria cospirativa del governo sull’11 Settembre?

La risposta, penso, è che con la fine del Marxismo, l’unica speranza della Sinistra è che i popoli oppressi dall’Occidente insorgano. La Sinistra trova una grande soddisfazione emotiva nell’11 Settembre come ritorno di fiamma degli oppressi contro gli oppressori: questo è il motivo per cui la Sinistra si aggrappa alla versione ufficiale dell’11 Settembre, e alle storie ufficiali di altri “eventi terroristici”, come Orlando e Nizza, nonostante la mancanza di qualsiasi prova reale a favore di queste storie.

Mi ricordo dei tempi nei quali la Sinistra americana avrebbe urlato all’inganno, se le fosse stato detto che un grosso camion che viaggiava a 90 chilometri all’ora aveva falciato 185 persone e, in seguito, le fosse stato mostrato nel periodo immediatamente successivo il camion privo di una macchia di sangue, di frammenti di abiti, di brandelli di carne umana, o anche di una piccola ammaccatura.

Chiedete a qualcuno che ha colpito un cane a 90 Km/h del sangue sulla vettura e dei danni; chiedete a qualcuno che ha investito un cervo e si è ritrovato con l’auto distrutta; chiedete agli esperti se il corpo di una persona rimarrebbe intatto se venisse travolto da un grosso camion a 90 Km/h e potrebbe giacere disteso in strada senza alcun danno apparente, o macchia di sangue.

Non è necessario chiedere, vero? Lo capite da soli: la forza di un grande camion che si muove a 90 Km/h e che investe un essere umano spargerà i resti di quell’essere umano per tutta la strada; eppure, le foto di Nizza non mostrano ciò.

Mi ricordo dei tempi nei quali la Sinistra americana avrebbe chiesto il sangue dei colpevoli, senza chiamare “fanatici delle cospirazioni” chi chiede spiegazioni, se fosse stata informata da un funzionario della polizia di Nizza che il Ministro degli Interni francese aveva ordinato alle autorità nizzarde di non pubblicare, e di distruggere immediatamente, tutte le riprese del presunto evento terroristico provenienti dalle telecamere di sicurezza posizionate lungo tutta la strada dove apparentemente 185 persone erano state investite da un camion; e di falsificare il rapporto della polizia sull’evento.

Oggi la Sinistra americana vuole chiudere la bocca a quelli che sollevano dubbi circa tali eventi molto strani, in cui alcuni Sauditi che non sanno pilotare un aereo hanno prevalso sulla Sicurezza Nazionale, e in cui 185 persone sono state presumibilmente investite da un camion di grandi dimensioni, nonostante le foto non mostrino risultati del genere, e i funzionari di Parigi ordinino la distruzione delle prove registrate, e la falsificazione del rapporto.

La storia ufficiale dell’11 Settembre è una giustificazione per le guerre, ed è difficile opporsi alle guerre quando si accetta la motivazione per esse. Accettando la teoria cospirativa del governo sull’11 Settembre, la Sinistra ha ucciso il movimento contro la guerra.

Perché la Sinistra si fida del governo proprio su quelle questioni che che il governo usa per giustificare le guerre e uno stato di polizia? La risposta è che quelli che sfidano la storia ufficiale privano la sinistra della soddisfazione emotiva che deriva dal credere che i popoli oppressi siano capaci di eseguire rappresaglie ed eseguano rappresaglie. Alexander Cockburn una volta mi spiegò questo: disse che quando io riporto le sfide degli esperti alla storia ufficiale dell’11 Settembre, tolgo la dignità ai popoli oppressi, presumendo che essi non si rivalgono contro i loro oppressori. Alex non poteva accettare la verità, perché implicava che gli oppressi acconsentivano alla loro oppressione.

Capisco come la vedeva Alex, e capisco l’importanza di qualsiasi movimento per la speranza, e mi dispiace che la Sinistra si sia posizionata in modo tale che i fatti minano la speranza, facendo in modo che la Sinistra vada contro i fatti.

Io offro alla Sinistra, o al simulacro che ne rimane, una speranza differente: fidarsi del potere della verità. Non difendete l’oppressore, attaccatelo, e quando lo attaccherete la vostra forza crescerà. Le persone non rimarranno stolte per sempre, verrà un tempo in cui la loro situazione personale contraddirà la storia che gli viene fornita, ma se non c’è alcuna leadership la consapevolezza non diventerà mai rivolta.

L’Occidente ha bisogno di un forte movimento di Sinistra con la capacità di sfidare le bugie che stanno conducendo il mondo verso una guerra che porrà fine alla vita sulla terra. Preferirei una Sinistra riformista ad una Sinistra rivoluzionaria, ma questo non vuol dire che una Sinistra rivoluzionaria non sia preferibile a quello che esiste oggi, ovvero un neo-conservatorismo rivoluzionario senza l’opposizione di una forza che gli faccia da contrappeso.

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Articolo di Paul Craig Roberts pubblicato il 19 agosto 2016 su Unz Review e Paul Craig Roberts.org

Traduzione in Italiano di Raffaele Ucci per SakerItalia. 

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