Il Grande Firewall Occidentale contro il Grande Firewall cinese: metodologie differenti, risultati identici.

Una verità non detta è una menzogna. Un fatto nascosto è censura. – L’Autore

Quando ho cessato di scrivere per Reflections in Sinoland, dicendo che per il momento non avrei mandato più articoli, in modo da scrivere il mio terzo libro, Red Letters – The Diaries of Xi Jinping, facevo sul serio. Ma nelle ultime due settimane, è accaduta una serie d’avvenimenti interessante e generatrice di riflessioni che mi ha spinto a scrivere di nuovo un pezzo basato su eventi reali.

E’ un appello rivolto a tutti i lettori: gli occidentali farebbero bene a svegliarsi prima che sia troppo tardi. Se non lo facciamo, continueremo ad avere molte repliche dell’Ucraina, della Serbia, della Georgia, del Venezuela, della Bolivia, dell’Iraq, dell’Iran, della Siria, dell’Afghanistan, del Sudan, della Libia, del Mali, e la lista continua ininterrotta sin dai tempi della rivoluzione bolscevica del 1917. Fu allora che le élite occidentali avvertirono una vera minaccia globale allo status quo del capitalismo e al loro dominio sulle risorse del pianeta. Adesso, in un mondo che è multipolare come non lo è mai stato, parliamo di Cina e Russia. Di fronte al declino del suo Impero Occidentale, l’America disperata, sta tentando di abbattere queste due colossali civiltà. Ciò avviene nonostante Russia e Cina lavorino sia pubblicamente, sia segretamente per aumentare la loro cooperazione e coordinare la resistenza. E’ evidente che stanno creando un fronte unito contro la bellicosità occidentale. Sì, gli Stati Uniti sono deliranti e megalomani, ma è spaventoso sapere che, se si arriva alle estreme conseguenze, assisteremo alla fine dell’umanità come oggi la conosciamo.

Gran parte di quest’appello per i miei lettori, non è altro che questo: gli occidentali smettano di usare i media mainstream e inizino a cercare fonti d’informazioni alternative, per quanto siano tanto frammentarie da essere frustranti, e investano una modica quantità di tempo per fare un po’ di ricerche ed indagini. Un buon punto d’inizio potrebbero essere i collegamenti ipertestuali qua sotto, e la lista di fonti d’informazione alla fine di quest’articolo. L’altro appello è a rendersi conto di quanto malvagi e corrotti siano il capitale e i governi occidentali, nonostante tutto quello che abbiamo imparato sui libri a scuola. Tutte le nostre vite e il nostro futuro dipendono assolutamente da questo. Capirete cosa intendo dopo aver letto questo.

Un autore mio amico, mi ha mandato un link ad un articolo su Hillary Clinton e la sua possibile rovina politica. Secondo l’articolo, ciò dipende dalla decisione americana di distruggere la Libia utilizzando le forze armate inglesi e francesi. E’ stato un vero schiaffo in faccia a Cina e Russia, che non posero il veto al voto richiesto dagli Stati Uniti al consiglio di sicurezza dell’ONU riguardo a una “no fly zone” in Libia. “No fly”, quindi bombardamenti a tutt’andare, baby, esattamente come il Maggiore TJ Kong di Slim Pickens che cavalca il missile ne “Il dottor Stranamore”. Sappiamo com’è finita questa flagrante infrazione alle leggi internazionali. Dietro le sembianze di guerre “umanitarie”, l’occidente spinge la sua fatua e ben rivestita R2P (“Responsibility to Protect, Responsabilità di Proteggere”), per rovesciare o almeno pilotare governi che hanno il controllo di ricche risorse. In realtà, R2P significa diritto dell’occidente al bottino (Right to Plunder).

Secondo questa serie di articoli, Hillary avrebbe apparentemente scavalcato gli Stati Maggiori Riuniti [Joint Chiefs of Staff, NdT] e la CIA per fare accettare questo sanguinoso cambio di regime. Ho risposto al mio amico che, data la predisposizione degliclinton1 Americani ad esultare alle stragi e le mutilazioni inflitte a popoli di pelle scura in maggioranza musulmani, nel pianeta (per non parlare delle migliaia di ucraini dalla pelle chiara, tramite i loro agenti di Kiev), allora, di sicuro, quest’orchestrazione machista dell’omicidio di Gheddafi potrebbe, in effetti, agevolarla nella corsa alla Casa Bianca. Gli ho quindi detto che anche se non sarà la Regina Clinton la candidata dei Democratici, il suo rimpiazzo sarà di sicuro un altro di quelli dell’”un per cento”, un Anglosionista russofobo di Wall Street, quindi che differenza fa? Si pensi a Joe Biden o John Kerry. Il suo comento è stato che probabilmente ho ragione, ma che “lui disprezza appassionatamente Bill e Hillary Clinton”.

Questo mi ha portato a pensare quanto sia evoluto e cresciuto il mio pensiero negli ultimi quattro anni e mezzo passati in Cina. Nel 2010, pensavo che Bill e Hillary fossero dei buoni leader e dei bravi politici. Ho votato due volte per Clinton e ho votato per Obama la prima volta. Nel 2012, ho inutilmente scelto il candidato dei Verdi alle elezioni, poiché la mia comprensione della verità stava crescendo. Ma ancora, pensavo che Hillary sarebbe potuta essere una grande presidentessa. Non più adesso. Avendo doppia cittadinanza, lo stesso anno, ho anche votato per Francois Hollande, pensando che lui, essendo un cosiddetto Socialista, sarebbe stato diverso da Mini-Me Nicolas “W.” Sarkozy. Sbagliato, di nuovo, e se proprio devo, scriverò un nome sulla mia scheda per le elezioni in Francia nel 2017.

Il mio lavoro d’insegnante mi consente di avere molto tempo libero da dedicare ad attività personali. Lavoriamo circa 190 giorni l’anno e in genere la mia vita professionale si svolge nel campus, ho quindi i weekend e le sere a disposizione. Grazie a questo, dal 2010, ho passato migliaia di ore a scrivere libri, articoli e, cosa più importante, a fare le necessarie ricerche affinché il mio lavoro sia il più accurato e veritiero possibile. E’ quest’enorme lavoro d’indagine che mi ha aperto gli occhi riguardo al modo in cui effettivamente funziona il mondo. E’ stato in special modo lo studio dell’Occidente e dei suoi 500 anni di brutale colonialismo, con annesso sfruttamento delle risorse naturali e umane del pianeta a presentarsi come una vera rivelazione. Il mito vuole che l’Occidente abbia fatto tutto questo in nome del progresso e della ricerca della conoscenza. Ma l’impulso veniva e continua a venire dal profitto, dalla voglia di creare un Impero e dal domino globale. Per legittimare tutto agli occhi dei cittadini, basta buttarci dentro Dio, la Patria e il Re. Voilà, gli annali della storia così come ce la raccontano i Principi del Potere.

La seconda cosa che è successa in questi ultimi giorni, è stata uno scambio di email con un’altra mia amica scrittrice. Questa volta, mi volevo congratulare perché un suo articolo era stato pubblicato in un peso massimo fra i giornali americani. Nell’articolo, condannava con forza l’uso della censura da parte del governo di un paese comunista, finalizzata al controllo della versione ufficiale della Storia. Arrivare a essere pubblicati in questo giornale è effettivamente un gran risultato. E’ una di quelle fonti d’informazione così rispettate, che se danno qualcosa alla stampa, è la verità. E se non scrivono di un avvenimento nel mondo, non è mai accaduto.  Così, la mia amica adesso può rivendicare una quota, come “giornalista mainstream” nell’establishment del mondo dell’informazione, e io sono veramente contento per lei e per il suo successo. E’ un sogno di cui fantasticano molti giornalisti e scrittori.

Sì, la censura di questo paese comunista è più evidente se confrontata con quello che mi piace chiamare il Grande Firewall dell’Occidente (GFO), ma i fini e i risultati sono identici. Perché paesi come Cuba, Cina, Vietnam, Corea del Nord, Iran, Venezuela, Ecuador e innumerevoli altri non si fidano del vero e sperimentato GFO, in cui Stato e Capitale sanno che semplicemente controllare i media mainstream è sufficiente a definire cosa è vero, cosa non vero, cosa è successo e cosa no? I media alternativi sono troppo diffusi, troppo frantumati ed alla fine non costituiscono altro che un flebile rumore di sottofondo che si attenua nel tempo?

La differenza consiste nel fatto che l’ottanta per cento della popolazione mondiale e i loro governi, sono stati vittime dei cinque secoli di colonialismo e sfruttamento da parte dell’Occidente. E tutti questi Paesi continuano incessantemente a essere assaliti dalle cosiddette ONG per la “società civile” e la “democrazia” occidentali, con le loro operazioni di disinformazione, le loro destabilizzazioni, ed infine sovversioni di regimi tramite assassinii, colpi di stato e insurrezioni armate (per non parlare delle rapine economiche e sociali da parte del FMI e della Banca Mondiale). Visto l’esempio delle “superiori ”virtù occidentali che provano a fare a pezzi l’80% degli Stati, si può comprendere la loro convinzione che per essi sia necessario esercitare un controllo ed una mano pesante maggiori di quanto forse piacerebbe a loro stessi. Essendo l’aggressore, e non la vittima, l’Occidente gioca secondo un insieme di regole diverso, privilegiato. Per 500 anni, l’Occidente ha avuto e continua ad avere il copyright sui libri di storia della razza umana e sugli accadimenti correnti.

Molto tempo fa, ho avuto una fidanzata che era stata stuprata brutalmente in tenera età. Teneva una pistola nella borsetta, ventiquattr’ore al giorno, sette giorni su sette, perfino per andare in bagno, e la metteva sotto il cuscino quando andava a dormire. Era paranoica e non si fidava di nessuno, neanche di me, nei nostri rapporti intimi. Non posso fargliene una colpa. E mi ricorda la Cina, il Vietnam, Cuba e tutto il resto dell’ottanta per cento dei popoli del mondo, che sono stati e continuano a essere brutalmente stuprati in 500 anni di colonialismo occidentale. Come per la mia ragazza di allora, posso comprendere la loro paranoia e la loro mancanza di fiducia.

In ogni caso, l’Occidente può avere nella censura la stessa mano pesante che hanno questi Paesi così criticati. Gli occidentali che criticano Pechino per aver creato e controllare fino a migliaia di utenze nei social media per rinforzare la narrativa governativa ufficiale, non si rendono conto del fatto che  i loro governi spendono miliardi per fare esattamente la stessa cosa. Se pensate che tutte quelle migliaia di troll che infestano i siti web dei media mainstream del pianeta lavorino gratis, ripensateci.

Negli ultimi quattro anni e mezzo, ho imparato che a volte, l’accettazione da parte dei media mainstream, può avere un costo, per esempio, la mia amica. Rispose a un altro email che avevo mandato. Il mio email originale conteneva un link ad un articolo che spiegava cosa stava dietro alla storia di quello stesso paese comunista di cui scriveva lei. Le rivelazioni in quest’articolo che avevo mandato erano scritte da un giornalista al di fuori dell’establishment che aveva fatto ricerche su documenti rilasciati grazie al FOIA (Freedom Of Information Act), testimonianze, documenti processuali, interviste, ecc., lui ha contatti nel reame paludoso ed oscuro dello spionaggio. Rimasi molto stupito nel ricevere una risposta dalla mia amica scrittrice che diceva che questo giornalista è “uno stupido complottista”. Volevo replicare a questa risposta dicendo di non essere sicuro chi l’avesse mandata, l’amica che avevo conosciuto per 30 anni, o quella che aveva scritto l’articolo per quel potente giornale dell’establishment. Ho scherzato tra me e me dicendomi che magari l’aveva scritta sapendo che l’NSA e le altre 15 agenzie di spionaggio americane si sarebbero conservati una copia a futura memoria.

Alvin Toffler disse,

Gli analfabeti del 21° secolo non saranno quelli che non sanno leggere e scrivere, ma quelli che non sanno imparare, disimparare e reimparare.

Stare al di fuori dell’Occidente per gli ultimi quattro anni e mezzo, mi ha offerto la possibilità di lasciare Matrix ed il pugno di ferro del controllo del consensus di Washington-Londra-Parigi. Da vero scienziato, sono al costante inseguimento della verità per quanto sconfortante possa essere una scoperta. Tutte le mie ricerche mi hanno consentito il lusso di disimparare e reimparare la storia antica e moderna dell’umanità, fino agli eventi contemporanei che ne conseguono. Non sono sicuro, se avessi continuato a vivere in Occidente, che avrei potuto rompere le catene del lavaggio del cervello cui siamo sottoposti e liberarmi dai legami della sua soffocante narrativa convenzionale.

Ho lavorato per aziende private per venticinque anni prima di diventare un insegnante.  Come quasi tutti noi, mi sentivo obbligato a farmi imbeccare la versione del “partito imperiale” occidentale riguardo alla storia e agli eventi contemporanei. In effetti, fino al 2010 pensavo che per la maggior parte fosse vera. Il conformismo è il più potente meccanismo di controllo della società. Coloro che non accettano di accordarvisi, possono pagare un prezzo molto alto. Chiedete a Malcom X, John e Robert F. Kennedy, Martin Luther King jr, Oscar Romero, Ché Guevara, le quattro suore americane stuprate ed uccise in Salvador, Gesù Cristo e milioni di altri martiri più o meno noti, le cui vite venivano e tutt’ora vengono spezzate, o che sono vittime di detenzione, pestaggi, stupri, torture, bancarotte, ostracismi, o che si ritrovano senza stato o senza lavoro.  Solo la settimana scorsa ci sono stati i casi di Sami Al-Arian,Barrett Brown e il diario di Guantanamo Mohamedou Ould Slahi che, in modo brillante, lascia riga per riga di testo pecettato – pagine e pagine di verità censurata. Ti fa essere orgoglioso di essere Americano, vero?  C’è una moltitudine di gente come loro ignorata dai media mainstream. E noi sappiamo che, se le loro vicende non sono correttamente riportate sul New York Times, sul Washington Post, dalla CNN o dalla Fox, non sono esistite e non importano.

Come ho scritto nella rubrica a Reflections in Sinoland, ci vuole coraggio per lasciare Matrix e cercare la verità. Per le moltitudini che riescono a sfuggire allo stato di martire, molto spesso è necessario affrontare ancora altri sacrifici, vuoi professionali, vuoi personali. Rifiuto e derisione da parte della stragrande maggioranza di persone ancora a proprio agio nella bolla della propaganda mainstream, sono all’ordine del giorno. Ciò significa essere etichettati come complottisti. Anche se, in realtà sono quelli ancora in the Matrix a essere dei veri pazzi complottisti, per tentare di razionalizzare e giustificare il mondo che viene loro selettivamente presentato nel bozzolo soffocante del GFO.  Pechino ha il suo spietato e paranoico Grande Firewall Cinese e i risultati sono gli stessi. Solo il metodo è diverso. La grossa differenza è che la maggioranza dei Cinesi sa che le loro informazioni sono censurate. La maggioranza degli occidentali, crede in modo obbediente di avere una “stampa libera” e che la censura sia un problema altrui. Purtroppo, gli occidentali sono illusi, creduloni e facilmente manipolabili. Ma sin dall’alba della civilizzazione, i cittadini dell’Impero sono sempre stati così.

E’ duro da accettare ed è molto deludente rendersi conto quanto siano irrimediabilmente corrotti i sistemi teoricamente democratici e politici occidentali, e gli affaristi che ne controllano tutti i processi.  Tutte le migliaia di ore di ricerca ad ampio spettro lo confermano e ormai nulla mi sorprende più. In particolar modo, il fatto che le operazioni sotto falsa bandiera (falsefalse-flag flag) non sono l’eccezione ma la norma banale di esercizio del potere imperiale da parte dei governi nazionali. Sono state di sicuro la loro arma preferita sin dai tempi delle prime civiltà Sumerica, Cinese, Indiana e Africane, e continuano ad esserlo anche adesso in modo sempre più furiosamente veloce. Quest’articolo elenca molte false flag che i governi hanno riconosciuto o che sono state svelate dalle leggi del FOIA, finché rstano in vigore. Le false flag hanno sempre cambiato il corso della storia umana. Ricordiamoci che Maidan in Ucraina è stata una classica operazione false flag e da allora, con cadenza almeno settimanale, da quelle parti l’Ovest continua a lanciarne una dopo l’altra, sino al punto da portare il pianeta sulla soglia della terza guerra mondiale.

Le operazioni false flag sono inscritte nel DNA dell’Impero, per controllare e manipolare i propri sudditi. L’Impero continua instancabilmente a perpetrare false flag, perché sono spietatamente efficaci nel raggiungimento dei propri fini. Le false flag funzionano alla perfezione per terrorizzare le masse, rendere insicure le persone e giustificare la persecuzione di un gruppo che si vuole de-umanizzare per poi sfruttarlo o distruggerlo. Lo shock e la confusione che causano, consentono ai governi di condurre le masse come greggi e indurle ad andare gioiosamente in guerra, commettere genocidi, accettare la servitù economica e lo sfruttamento distruttivo di risorse ambientali e rinunciare di propria volontà alla libertà a favore della tirannia del fascismo e dell’oligarchia in cambio della “sicurezza”. Ha funzionato come la magia dal 5000 a.C. e senza dubbio continuerà a funzionare a causa di tutti i memi incorporati nelle nostra società relativi alla sopravvivenza dei gruppi e a causa dei geni evolutivi responsabili della sopravvivenza dell’individuo. Alla fin fine, a dispetto di tutta la nostra intelligenza “superiore”, noi come specie non siamo molto meglio di una mandria di gazzelle o di una colonia di formiche.

Se non ci facciamo furbi e non ci mettiamo in gioco, credo che la spaventosa conclusione sarà che le operazioni false flag continueranno senza sosta, fin quando provocheranno la scomparsa della razza umana. Per mettere nella giusta prospettiva la sfida che ci si presenta, ecco alcuni casi recenti a ritroso nel tempo.

Charlie Hebdo. Tutto l’affare puzza sino ai cieli più alti. Perfino mia moglie parigina ha sollevato il sopracciglio: com’è possibile che ci fossero già migliaia di T-shirt tutte uguali e cartelloni colorati con la scritta Je Suis Charlie, pronti per la distribuzione alle persone per le riprese televisive, immediatamente dopo l’attentato? Un sospetto terrorista che, guarda caso, lascia la propriaFrance carta d’identità nell’auto della fuga? Una cosa del genere è risibile come il falso passaporto di Mohammed Atta “trovato” nei rottami fusi delle Torri Gemelle dopo l’Undici Settembre, che in seguito l’FBI opportunamente “perse” quando, perfino i media mainstream ebbero il coraggio di metterne in dubbio la validità. Ma fu sufficiente a “identificare” i sospetti attentatori dell’11/9 immediatamente dopo il supposto attentato. Esattamente come per Charlie Hebdo.

Le mie ricerche ad ampio raggio, mostrano che uno dei componenti chiave di una false flag  di successo consiste nell’imprimere nelle menti del gregge esattamente chi sono gli attentatori, subito dopo l’evento, quasi come per programmare un memo sociale nella popolazione. Se al gregge viene dato un minimo di tempo per pensarci e fare domande, allora, molto facilmente la false flag fallisce. Quindi i diciannove dell’11/9, Lee Harvey Oswald, James Earl RaySirhan Sirhan, i “Comunisti” che diedero fuoco al Reichstag, lo Spagnolo che “fece esplodere” la USS Maine, i Nordvietnamiti che attaccarono la USS Maddox nel golfo del Tonchino, i fratelli Tsarnaev supposti bombaroli di Boston, e così via, sono stati indicati con  chiarezza e convinzione dalle autorità in poche ore dalla false flag. Sicuramente, Nerone accusò a gran voce i Cristiani, mentre i suoi incendiari appiccavano il fuoco a Roma, e mandava in giro attori per drammatizzare la loro perfidia. In questa maniera Nerone ottenne non solo il suo palazzo reale, per il quale i senatori romani rifiutavano di concedergli i quartieri che adesso erano distrutti dall’incendio, ma anche l’uccisione di migliaia di Cristiani. I segni distintivi di una false flag di successo.

Poche ore di ricerche riguardo a Charlie Hebdo chiariscono con evidenza abbagliante che lo “Stato profondo” vi fosse coinvolto. Il filmato del poliziotto a cui gli attentatori avrebbero sparato a bruciapelo quando era a terra sul marciapiede, è stato rapidamente rimosso dai media mainstream. Con milioni di visualizzazioni su Youtube in appena due giorni, è stato censurato. I nostri padroni nell’Ovest hanno imparato che la stampa alternativa è come un’interferenza di poca importanza. E’ troppo dispersa e diffusa per innescare una massa critica. Ma quando qualcosa come la messinscena censurata dell’assassinio di Charlie Hebdo diventa virale nello spazio di qualche ora, può diventare una minaccia alla narrativa ufficiale, e viene censurata. Si trova ancora su siti web alternativi. Aprite birre e popcorn, signore e signori, e guardate gli attori della crisi, impegnati a ingannare il mondo.

Lo sparatore in teoria esplode un colpo a bruciapelo nella testa del poliziotto con una mitragliatrice da guerra, non si vede sangue e la testa della “vittima” rimane intatta. Se fosse stato realmente colpito, il suo cranio sarebbe esploso come una zucca marcia. Non è stato affatto colpito. Quindi un “terrorista” addestrato al combattimento, guarda caso manca un bersaglio a pochi centimetri. E ancora, tutti i media mainstream si sono allineati alla propaganda che afferma che l’agente è stato ucciso brutalmente dal cosiddetto terrorista, mentre giaceva impotente e ferito sul marciapiede. Più tardi, un reporter di Star News ha avuto un lapsus colossale ed ha affermato che del sangue (falso) veniva messo per terra dopo il fatto, che è ovviamente vero. E continua ancora. Il sospetto sequestratore al supermercato ebraico (che sorpresa!), Amedy Coulibaly, era stato già evidentemente ammanettato quando è stato praticamente spinto dentro una grandinata di fuoco. Mi chiedo: cosa gli avrà detto in quegli ultimi momenti chi lo aveva ammanettato? Non lo sapremo mai, perché i morti non parlano. Non possono parlare neanche i suoi sospetti complici nell’attentato a Charlie Hebdo, i fratelli Kouachi, che sono stati fatti a pezzi lo stesso giorno.

A proposito di importanti testimoni morti, c’era un poliziotto di punta, Helric Fredou che investigava sulla messinscena di Charlie Hebdo. Vediamo se indovino. Il giorno successivo al false flag, a notte fonda, quando scriveva il suo rapporto, Monsieur Fredou “commette suicidio”.  Qualsiasi cosa stesse scrivendo, è stata distrutta sul posto. Il più grosso caso della sua vita, uno dei grandi casi degli ultimi dieci anni e lui si fa fuori?  Certo, come no!  La mia ricerca mostra che incidenti mortali, improvvise patologie fatali e suicidi sono straordinariamente frequenti nelle false flag. Divertente come funzioni sempre in questo modo. Anche quest’importantissimo fatto, in Occidente è stato censurato.

Un’altra storia relativa a Charlie Hebdo è stata rigorosamente censurata.  Un terzo sospetto, Hamyd Mourad, si è costituito dichiarando di avere un alibi di ferro – era in classe al liceo. I media alternativi hanno riportato fedelmente questa circostanza, ma ho trovato che solo il Daily Telegraph  ha riferito che Mourad aveva un alibi. Tutti gli altri componenti del Ministero della Verità dei media mainstream hanno omesso questo fatto chiave, lasciando tutti con l’impressione che si fosse costuito perché colpevole:

• Il Washington Post (7 gennaio) “ Si arrende un sospetto complice di Charlie; altri due in fuga dopo l’attentato terroristico di Parigi”
• Die Welt (Germania), “ Un sospetto del massacro di mercoledì negli uffici della rivista satirica Charlie Hebdo, si consegna alla polizia”
• ABC News (7 gennaio), “ Si costituisce il giovanissimo sospettato attentatore di Charlie Hebdo”
• CNN (8 gennaio), “ Citando fonti, l’’agenzia d’informazioni France Presse ha riferito che un diciottenne sospettato nell’attentato, si è consegnato alla polizia”

Queste non sono coincidenze. E’ in atto uno sforzo coordinato da parte dei media mainstream di agire come marionette ventriloque nelle TV e come marionette nelle redazioni per eseguire gli ordini per conto dei padroni dell’élite dell’Ovest. I media mainstream sono infestati da agenti della CIA e di personale sotto copertura dell’intelligence, che aiuta a far sì che tutti cantino all’unisono. Un giornalista che ha avuto il coraggio di vuotare il sacco ha trasformato questa verità in un best seller in Germania. L’ex direttore della CIA William Casey diceva l’ovvio quando venne messa a verbale la sua dichiarazione,

La CIA ha nel suo libro paga chiunque abbia un qualunque significato nei grandi media.

Ci sono tanti, tantissimi video su internet, che smascherano la false flag di Charlie Hebdo: Ecco qua un agente dei reparti speciali francesi aprire il fuoco alle spalle dei propri compagni, ovviamente a salveE qui in altro poliziotto che provoca un’esplosione in mezzo ad un gruppo di colleghi che lo attorniano. Se fosse stata una vera granata stordente, tutti quelli attorno a lui sarebbero stati buttati a terra dall’onda d’urto. Potete confrontare tutti questi video con un video mainstream “ufficiale” della NBC per vedere come quest’ultimo sia stato sapientemente editato per asportarne tutte le prove incriminatrici. Winston Smith nell’Oceania di 1984 si sentirebbe a proprio agio nelle “newsroom” dell’Ovest, per come la storia è sottoposta a taglia/incolla e censura, in conformità alla volontà del Grande Fratello. Esattamente come il paese comunista criticato dalla mia amica per la sua censura, l’occidente lavora instancabilmente per controllare il proprio passato.

In apparenza, nelle false flag, avviene una specie dl lapsus psicologico, in cui gli attori della crisi non riescono a evitare di sorridere o ghignare quando si trovano di fronte ad una telecamera, per la gioia di aver ingannato il mondo. Si chiama “delizia della beffa” e questo sito web ne ha catalogate un mucchioPerfino la marcia di milioni di persone a Parigi, in teoria condotta dai coraggiosi capi di stato del “mondo libero” era una messinscena. Benjamin Netanyahu non sta salutando nessuno. Altro che Kim Jong Un! Diamine, probabilmente le migliori idee lui le ruba alle proprie controparti occidentali. Nessuno è in grado di censurare e fare propaganda meglio degli occidentali. Dopotutto, sono stati loro a scrivere il copione per 500 anni.

Tutte le false flag sono utilizzate per manipolare le masse dopo l’evento e dopo Charlie Hebdo, si sta facendo proprio questo, e alla grande. le autorità francesi e le loro marionette mediatiche stanno già dicendo che Charlie Hebdo è l’11 settembre francese e che il governo dovrà emamanre un Patriot Act simile a quello americano. Sayonara a Liberté, Fraternité, Egalité. Potete dire addìo alla vostra Quiche Lorraine, mes chers. E date il benvenuto a detenzioni a tempo indeterminato, a siti segreti per torture e assassini, a squadre speciali di polizia militarizzata e armata fino ai denti che prima spara e poi domanda mentre esegueBoston perquisizioni e sequestri finora considerati reati, finiranno per  sostituire i poliziotti di quartiere. Miei cari concittadini francesi, date il benvenuto al Nuovo Ordine Mondiale di  Anglolandia. Anche Kafka era un Europeo, ricordate? E’ la realtà che imita l’arte.

E continua ancora. Provate a cercare su Google “crisis actors Boston bombing” e vedrete dei veri attori che si fingono feriti. Jeff Bauman, protagonista della recita della doppia amputazione, è fotografato dopo aver teoricamente perso entrambe le gambe, cosciente e seduto con un falso laccio emostatico slacciato. Ci sbeffeggiano. Ho avuto la fortuna di lavorare per set televisivi e di film importanti tante volte in Francia ed in Cina, e tutte le foto e  questo video sembrano, beh, un set cinematografico. Una signora è stata intervistata da TV internazionali per almeno tre diverse “azioni terroristiche”, e apparentemente è stata addirittura identificataCi sono molti video che mostrano simili attori prima e dopo il supposto attentatoInoltre, i “security contractors” privati che sii trovavano vicino a dove sarebbero esplose le bombevestiti in modo identico ai due poveri fratelli Tsuraev, copia conforme, gli zaini più grandi del necessario sono una finezza. Erano tutti dipendenti di un’azienda posseduta e diretta allora da Chris Kyle, il famoso Assassino Americano, che era stato pietosamente tirato fuori dai suoi problemi psichiatrici.

Se credete alla versione ufficiale da Hollywood dell’Undici Settembre, state dicendo che quel giorno, le leggi naturali della fisica, della chimica, le leggi di gravità e della materia sono state sospese per intervento soprannaturale. State insistendo che le leggi di Newton, Einstein, Bohr, Planck, Lavoisier, Mendeleev e tutti i fondamenti della scienza non erano applicabili quella mattina a119 New York e a Washington. No, questa è roba da Harry Potter. State affermando che per la prima volta nella storia, carburante per aeroplani che brucia a 815°C abbia fuso migliaia di tonnellate d’acciaio, il cui punto di fusione è 1510°C. E’ fantastico, meglio dell’alchimia. State affermando che decine di migliaia di massicce putrelle, travi, pilastri e supporti in acciaio, imbullonati, saldati e rivettati, per miracolo cedano come burro fuso e collassino circa alla stessa velocità di un oggetto che cade dalla Torre di Pisa. E non solo le due Torri Gemelle da 110 piani, ma anche la torre WTC7, che non è stata colpita da nessun aeroplano. Già, questo massiccio grattacielo di cinquantadue piani (226m)  è andato giù in caduta libera in sei secondi esatti.  Se voi foste saltati dalla sua cima, quando il WTC7 ha iniziato a crollare, avreste colpito il suolo nello stesso istante in cui lo faceva il tetto.

C’è un solo composto che può tagliare l’acciaio temprato in un battito di ciglia, nel modo che si è visto nel crollo delle tre torri del WTC, ed è la termite ad uso militare, l’esplosivo utilizzato per le demolizioni controllate delle strutture in acciaio. Il suo utilizzo civile è strettamente regolamentato. Scienziati indipendenti hanno trovato termite nei siti del WTC. Hanno anche trovato pozze di varie dimensioni di acciaio ancora fuso, parecchi giorni dopo il supposto attacco terrorista. Solo la termite militare può riscaldare l’acciaio temprato e mantenerlo caldo così a lungo. Altrimenti, l’acciaio avrebbe dovuto raffreddarsi molto più velocemente.

E ancora,  si devono sospendere le leggi naturali dell’universo per ingoiarsi la panzana del Pentagono colpito da un Boeing 757. Un aereo con apertura alare di 38 metri, che trasporta 32000 litri di carburante altamente infiammabile nelle sue ali e due massicce turbine, con una fusoliera di 47 metri, che piomba sulla facciata del palazzo a svariate centinaia di chilometri all’ora. Queste ali di 38 metri, piene di carburante hanno miracolosamente causato  solamente uno squarcio di 19 metri nel Pentagono. I rottami e i detriti dell’aereo, magicamente scomparsi, no cadaveri, no bagagli, no sedili – è evaporato tutto nell’etere come in “Vita da strega”. Proprio com’è schiacciante il fatto che quei supposti 32000 litri di carburante per jet incendiato, non hanno causato un inferno torreggiante che avrebbe continuato a bruciare per ore e ore. Nient’affatto, tutto ciò che c’era negli uffici a fianco del punto in cui il supposto aeroplano da 115 tonnellate si è incastrato nel Pentagono a velocità di crociera, sono ancora là. Scrivanie, computer, armadietti per documenti, sedie – perfino fogli e fascicoli erano ancora miracolosamente sulle scrivanie in cui si trovavano, proprio nel punto in cui era avvenuto il supposto terribile “impatto”. una telecamera di sicurezza ha ripreso acidentalmente l’esplosione, e un aereo di linea grosso come il 757 non entra mai nei fotogrammi, anche se sembra che un missile arrivi a colpirei dalla destra, se l’esplosione non è stata all’interno. Questo potrebbe spiegare il danno fatto. Ma un 757? Neanche per idea. Dove sono cresciuto, in Oklahoma, usiamo molto spesso dire che non si possono infilare dieci libbre di letame in un sacco da cinque. Bene, non puoi sbattere un aereo di linea da 38 metri in un buco da 19.

Questa è solo la punta dell’iceberg rispetto alla messinscena che è la storia di fantasia ufficiale dell’11/9. L’ho studiata perfalse-flag-2 innumerevoli ore, analizzando tutte le prove.  Un eccezionale documentario di un’ora e quarantacinque minuti, Zero Hour, ricostruisce questa sordida saga. Si è costituito un gruppo coraggioso e altamente qualificato di 1500 architetti e ingegneri, che si è dato il compito di informare il pubblico sulla più grande operazione false flag che sia mai stata  lanciata nei tempi moderni. Meritano tutta la nostra attenzione.

Tutto rimanda all’omicidio id JFK da parte della CIA e degli Stati Maggiori riuniti, no?  In realtà, nel profondo del loro cuore gli Americani sanno la verità. Sin dalla  commissione Warren, nel sondaggio Gallup annuale, la maggioranza degli  Americani ritiene che lo Stato Profondo abbia ucciso Kennedy. Una grande maggioranza crede che lo stesso Stato Profondo sia responsabile per l’assassinio di Martin Luther King.  Un grosso numero d’Americani pensa che ci siano degli insabbiamenti nella storia dell’undici settembre. Questo numero crescerà sicuramente con l’aiuto di gruppi come AE911.

Non solo gli Americani riconoscono il pesce marcio quando ne sentono l’odore. Mia figlia liceale era affascinata da tutte le prove che ho mostrato a lei e a mia moglie riguardo a Charlie Hebdo, così ha accettato di vedere Zero Hour.  Non solo l’ha guardato, ma l’ha portato a scuola e l’ha dato alla sua insegnante di Teoria della Conoscenza, che a sua volta l’ha proiettato in classe. Giù il cappello per la prof. Avessero fatto una cosa del genere negli Stati Uniti, sarebbero stati sicuramente licenziati. Risultato shockante: mia figlia mi ha detto che tutti gli studenti già sapevano che l’11/9 era stato perpetrato dal governo Americano. Ed è il loro sentimento di rassegnazione rispetto al poterci fare qualcosa che io trovo così inquietante e odioso. Anche mia moglie diceva lo stesso. Dopo aver visto tutte le prove su Charlie Hebdo e dando un’occhiata allo schermo in cui milioni di pecore indossavano le loro T-shirt e mostravano quegli assurdi cartelli con la scritta Je Suis Charlie, ha detto, “OK, quindi tu cosa puoi farci”? E’ questa sensazione d’impotenza a essere tanto schiacciante riguardo allo stato degli eventi in Occidente. La nostra cosiddetta democrazia è un’illusione vuota.

E arriviamo così al punto cruciale dell’articolo. Nonostante la nostra tendenza frutto dell’evoluzione a negare e bloccare gli eventi spiacevoli, sotto sotto, noi sappiamo che i nostri governi e il capitale lanciano operazioni false flag estremamente sanguinarie e disastrose. Ed è la nostra acquiescenza ad esse che sta lasciando carta bianca ai Principi del Potere di portare la razza umana verso un futuro distopico di tipo fascista. Dopo tutto, se i nostri leader possono assassinare il loro presidente e scappare con un coup d’état a Dealey Plaza  in pieno giorno, possono anche tirar giù le torri dell’11/9 e faranno sicuramente molto peggio, confidando nella sensazione d’impotenza dell’umanità. E ciò rende operazioni come l’Iraq, l’Ucraina e tutte le altre false flag molto più facili da gestire per loro.

Fin quando non ci solleveremo e protesteremo apertamente contro le false flag organizzate dei nostril “leader”, non avremo libertà nel nostro futuro, e probabilmente non avremo un futuro. Per la nostra semplice sopravvivenza, noi dobbiamo, in massa informarci sulla verità dei fatti e smetterla di dire “No, non può essere”, perché invece è così. Le false flag sono il punto in cui tutto ha origine e dove l’incubo deve terminare. I Principi del Potere stanno giocando sul serio, ed è noi o loro, ora o mai più. Chi sa per quanto tempo ancora saranno garantite la libertà di Internet ed il FOIA? Un altra false flag dello stesso tipo dell’11/9 è inevitabile, e a quel punto possiamo dire addio ai media alternativi e ad un’Internet ancora relativamente libera.

OK, l’ho detto. Non penso che quest’articolo possa apparire sui media mainstream nel breve termine. Questa è la vita. Ma posso accettarlo..

Postscript: Gli Stati Uniti si sono classificati al quarantanovesimo posto per la libertà di stampa nel mondo, dietro Malta, Niger, Burkina Faso, El Salvador, Tonga, Cile e Botswana. Potete stare sicuri che questa storia non vedrà la lauce del giorno nei media mainstream. Puntate in alto e siatene fieri.

Fonti di informazioni alternative e di materiale per ricerche: Operazione Fatti Furbo

Nel 1807, Thomas Jefferson scrisse,

Niente di ciò che è scritto sui giornali , può essere creduto. La stessa verità diventa sospetta per il fatto di essere messa in quel mezzo corrotto. Il vero ammontare di questo stato di disinfomazione è noto solo a coloro che sono nella situazione di confrontare fatti di cui hanno conoscenza con le bugie del giorno.

Due secoli dopo, un grande consiglio per tutti noi. La disinformazione, la propaganda e la fabbrica di miti non si sono mai fermati. Quindi, smettetela di flagellarvi sprecando tempo sui media mainstream. Voi lo sapete che sono marionette dell’Unpercento, e ciò comprende PBS, NPR, BBC [per gli Italiani Rai, Mediaset, La7, il gruppo Repubblica/l’Espresso, ecc., NdT] e i surrogati aggregatori “liberal” come Huffington Post e Slate. Quando ho smesso, mi sono sentito come se fossi uscito dalla tossicodipendenza. La mia mente si è chiarita e ho potuto tornare a pensare di nuovo obiettivamente. Alla fin fine, la voce di chi è più credibile: quella dell’80% del mondo vittima, o quella del 15% dell’Ovest aggressore (20% se ne consideriamo parte anche Stati vassalli come il Giappone, la Corea del Sud e altri soliti sospetti)?

Invece, usate questo tempo per leggere i seguenti libri, da usare come armi di verità per combattere l’Impero Occidentale. Sono tutti e tre oggetto di esaustive ricerche e a referenziati. Come William Blake ha purificato le porte della percezione, mi hanno letteralmente cambiato la vita:

• JFK and the Unspeakable, di James W. Douglass. Questa è stata la prima false flag dello stato profondo Americano, un coup d’état che ha cambiato il mondo in peggio, molto peggio. Il nostro declino è cominciato qui.
• NATO’s Secret Armies: Operation GLADIO and Terrorism in Western Europe, di Daniele Ganser [ne esiste anche una versione audio in Italiano ed un volume edito da Fazi Editore, nessuno dei due attualmente disponibile ad una prima ricerca su alcune librerie online, NdT]. Un resoconto pressante e sordido, di come la NATO abbia ucciso,  assassinato, mutilato e terrorizzato migliaia dei propri cittadini e leader europei, ,mentre ne rovesciava alcuni altri, e di sicuro continua ancora.
• Killing Hope, di William Blum. C’è tutto, fino alla nausea, una sporca dettagliata ed esaustiva lista degli infiniti colpi di Stato, assassinii, operazioni di disinformazione,  propaganda (main stream), destabilizzazioni, traffici di droga, affari con la mafia della CIA ai quattro angoli del pianeta. Il cuore dello Stato Profondo.

Per quanto riguarda Internet, elencate qui sotto, trovate solo due fonti di informazioni “mainstream” occidentali. Il Guardian in genere va bene, ma il loro attegiamento antirusso, a partire dall’instaurazione della giunta nel 2014 in Ucraina è stato un abominio di servilismo. Se volete veramente sapere cosa sta succedendo in Medio Oriente, la sua storia e le sue interrelazioni, Robert Fisk dell’Independent spinge fino ai limiti i propri editori. La mia dose giornaliera dalla A alla Z è Al-Jazeera, Global Research, Global Times, The Guardian, RT, Russian Insider, Saker, Sputnik News, teleSUR and Voltaire. Per molti altri, come Paul Craig Roberts, American Conservative and ICH, ricevo avvisi per email. Vengono tutti consultati ciclicamente, durante o giorni e le settimane. Sto ancora cercando siti web alternative indiani o brasiliani in lingua inglese, mi sono impegato a trovarne uno in Sudafrica, per avere piena copertura sui BRICS.

Al Jazeera English – Live US, Europe, Middle East, Asia, Sports, Weather & Business News
The American Conservative
Antiwar.com
China Daily Website – Connecting China Connecting the World
China | South China Morning Post
chomsky.info : The Noam Chomsky Website (il suo sito è sempre in arretrato, ma lui è ovunque su internet)
Chris Hedges, Columnist – Truthdig
ClubOrlov
CounterPunch: Tells the Facts, Names the Names
Deena Stryker
Fort Russ
Trends Monthly – Trends Research Institute
Fire Dog Lake (L’autore contribuisce a questo sito)
Globaltimes.cn | Latest China, world news and business stories, comments from the Global Times
Guardian | World news | The Guardian
Global Research
The Greanville Post • Vol. VIII 
Hidden Harmonies China Blog | 中国博客 探索和谐
INFORMATION CLEARING HOUSE
Russia & India Report: Top Stories
The Intercept
The Journal | Articles & Archives | Life+Outdoors | Field Notes (gran sito per scienze, storia, ecc.)
MintPress News | Independent, non-partisan journalism
The Nation
New Eastern Outlook
Oped News (L’autore contribuisce a questo sito)
Oriental Review | Open Dialogue Research Journal
Outlookindia.com
Paul Craig Roberts – Official Homepage
People’s Daily Online – Home Page
Asia Times Online :: the best of Pepe Escobar
Press TV
Réseau Voltaire (in Francese, la versione inglese la trovate più sotto)
The Independent | Robert Fisk
RT
Russia Insider: politics and news
Sputnik international
teleSUR
This Modern World
TomDispatch
Truthout 
The Vineyard of the Saker
Voltaire Network
Worldbulletin – News on Turkey, Middle East, Muslim World, Latest News, Culture&Islamic History Worldbulletin News
World Socialist Web Site – Marxist analysis, international working class struggles & the fight for socialism
Xinhua – English.news.cn
新华网_传播中国报道世界

Anche se non si tratta strettamente di politica, per restare al passo con le Scienze e la Tecnologia, leggo quasi quotidianamente ZME Science.

Volete una laurea honoris causa in Studi Cinesi divertente  e a poco prezzo? Il libro di Jeff, 44 Days, vi farà imparare ridendo e vi farà diventare un esperto per tuttto quello che riguarda il regno Regno di Mezzo.Se vivete in Cina, potete acquistarlo sul sito web 44 Days, cliccando su  Print BookEbook o Color Ebook.

Biografia dell’Autore: 
Jeff J. Brown è l’autore di 44 Days Backpacking in China: The Middle Kingdom in the 21st Century, with the United States, Europe and the Fate of the World in Its Looking Glass (2013), Reflections in Sinoland – Musings and Anecdotes from the Belly of the New Century Beast (2015), e Doctor WriteRead’s Treasure Trove to Great English (2015). Al momento, sta scrivendo un romanzo storico, Red Letters – The Diaries of Xi Jinping, in uscita nel 2016. E’ un membro di The Anthill, un collettivo di autori che scrivono sulla Cina, e pubblica articoli su Oped News e Firedog Lake.

In Cina è stato speaker ad eventi TEDx,  al the Bookworm Literary Festival, the Capital M Literary Festival, the Hutong, e compare anche nella serie di interviste in diciotto puntate su Radio Beijing AM774, con l’ex giornalista della BBC, Bruce Connolly. Ha coperto incarichi di insegnamento alle scuole internazionali di Pechino e Tientsin.

Jeff è cresciuto in Oklahoma, il cuore degli Stati Uniti, e si è laureato all’Oklahoma State University. Durante gli studi alla Purdue University si è spostato in Brasile in cerca di fortuna, cosa che gli ha risvegliato l’appetito per i viaggi attorno al globo. Questo l’ha ispirato a entrare come Volontario nei Corpi di Pace in Tunisia nel 1980 ed a vivere e lavorare in Africa, Medio Oriente, Cina ed Europa per i successivi ventun anni. Nel frattempo, ha imparato e parla correntemente il Portoghese, l’Arabo, il Francese e il Cinese Mandarino, viaggiando attraverso ottantacinque paesi. Dopo essere tornato in America, dove ha vissuto per nove anni, si è trasferito nuovamente in Cina nel 2010. In questo periodo vive a Pechino con la moglie e la figlia più giovane, alterna la scrittura al suo lavoro d’insegnante in una scuola internazionale,  Jeff ha doppia cittadinanza franco-americana.

Si può contattare Jeff da web  44 Days[email protected]FacebookTwitter e tramite Wechat/Whatsapp: +86-18618144837

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Articolo apparso il 15/02/2015.

Traduzione in italiano di Mario B. per Sakeritalia.it

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