Il Presidente Ceceno Ramzan Kadyrov sostiene che la massiccia risposta dell’opinione pubblica alla sparatoria a Charlie Hebdo potrebbe essere organizzata da chi vuole generare sentimenti anti-islamici e distrarre le persone da altri problemi.
Kadyrov ha illustrato la propria posizione attraverso il suo strumento da tempo preferito – il servizio di condivisione di immagini Instagram.
In un esauriente post accompagnato da una sua immagine ha affermato di apprezzare la sincera denuncia del terrorismo espressa dai leader mondiali e la partecipazione di milioni di persone alle dimostrazioni a Parigi e ha condannato l’assassinio di persone disarmate da parte dei terroristi. Kadyrov vede nella lotta la terrorismo il più importante scopo della propria vita.
Contemporaneamente ha posto una domanda: la denuncia al terrorismo si riferiva solamente alla Francia o i leader e le persone in strada denunciavano il male in qualunque parte del Mondo?
“Perché i presidenti, re e primi ministri non hanno mai promosso marce di protesta per la morte di centinaia di migliaia di persone in Afghanistan, Siria, Egitto, Libia, Yemen e Iraq?
Perché hanno taciuto quando i terroristi hanno fatto esplodere una bomba nel principale edificio del Governo ceceno o quando hanno distrutto lo stadio di Grozny uccidendo il Presidente ceceno Akhmad-Haji Kadyrov [il padre di Ramzan Kadyrov, ndt] e i suoi collaboratori? Perché non hanno reagito al raid nella scuola di Beslan o alla presa di ostaggi al teatro Dubrovka a Mosca? Perché sono rimasti silenti quando lo scorso dicembre a Grozny i terroristi hanno attaccato la Casa della Stampa [nell’originale “House of Presse”, ndt] e una scuola, uccidendo e ferendo più di 50 persone?” chiede Kadyrov nel suo ultimo comunicato.
“È impossibile securizzare Parigi, Londra, Madrid e altri capitali europee se l’intera società rinuncia a condannare quelli che fomentano e sponsorizzano i terroristi in tutto il mondo nascondendoli sotto la copertura dell’aiuto ai movimenti di opposizione”, sostiene Kadyrov.
L’uomo forte ceceno ha scritto che sospetta alcuni importanti gruppi di preparare l’intero scenario per arrivare a un’ondata anti-islamica in Europa e distrarre così i cittadini da crescenti problemi globali.
Kadyrov, fervente credente islamico, ha inoltre scritto che con l’appoggio dei suoi alleati non permetterà a nessuno di insultare il Profeta, anche a costo delle loro vite: “Il nostro essere ancora in silenzio non significa che non possiamo portare milioni di persone nelle strade in tutto il mondo per protestare contro quelli che si dimostrano conniventi con gli insulti al credo religioso mussulmano. È questo che volete?”, ha chiesto, indirizzandosi verosimilmente ai leader politici dell’Occidente.
Il Presidente della Repubblica Cecena ha anche indicato che i mass media “si sono permessi di coinvolgersi nello scandalo” e dovrebbero scusarsi per chiudere la controversia. “Per tutte le persone la pace e la stabilità sono più importanti del diritto di un manipolo di giornalisti a offendere il Profeta”, ha concluso.
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Traduzione a cura di EmmE per sakeritalia.it
Articolo apparso su Russia Today e ripreso da vineyardsaker il 12 Gennaio 2015
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